Aggiornamento in Neurologia: Funzione cognitiva nell’anziano

Neurologia.net

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Effetti degli esercizi di mindfulness e dell’esercizio fisico sulla funzione cognitiva negli anziani

La memoria episodica e la funzione esecutiva sono aspetti essenziali del funzionamento cognitivo che diminuiscono con l’invecchiamento. Questo declino può essere migliorato con interventi sullo stile di vita.
Si è determinato se la riduzione dello stress basata sulla mindfulness ( consapevolezza di sé ) ( MBSR ), l’esercizio fisico o una combinazione di entrambi migliori la funzione cognitiva negli anziani.
È stato condotto uno studio clinico randomizzato presso due siti statunitensi ( Washington University, St Louis, e University of California, San Diego ).
Sono stati randomizzati in totale 585 adulti anziani di età compresa tra 65 e 84 anni con problemi cognitivi soggettivi, ma non demenza ( arruolamento dal 2015 al 2019; follow-up finale nel 2020 ).
I partecipanti sono stati randomizzati a sottoporsi ai seguenti interventi: programma MBSR con un obiettivo di 60 minuti al giorno di meditazione ( n=150 ); esercizio con componenti aerobiche, di forza e funzionali con un obiettivo di almeno 300 minuti settimanali ( n=138 ); programma MBSR combinato ed esercizio ( n=144 ); o un gruppo di controllo di educazione sanitaria ( n=153 ).
Gli interventi sono durati 18 mesi e consistevano in lezioni di gruppo e pratica a casa.
I due esiti primari erano compositi di memoria episodica e funzione esecutiva ( standardizzati a una media di 0; punteggi compositi più alti ad indicare le migliori prestazioni cognitive ) dai test neuropsicologici; l’endpoint primario era a 6 mesi e l’endpoint secondario era a 18 mesi.
Continua su MediExplorer.it – LINK: https://mediexplorer.it/articolo/effetti-degli-esercizi-di-mindfulness-e-dellesercizio-fisico-sulla-funzione-cognitiva-negli-anziani

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

 

Aggiornamento in Neurologia: Atrofia muscolare spinale & Terapia con Nusinersen

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Trattamento di 3 anni con Nusinersen della atrofia muscolare spinale: la funzione motoria è rimasta stabile o è migliorata 

Da uno studio di estensione di studi di fase I/II è emerso che i giovani pazienti con atrofia muscolare spinale ( SMA ) a insorgenza tardiva, trattati con l’oligonucleotide antisenso Nusinersen ( Spinraza ) hanno mostrato una funzionalità motoria migliorata o stabile a lungo termine.
Nel corso di circa 3 anni di trattamento, Nusinersen ha prodotto un miglioramento dei punteggi medi di tre differenti scale motorie in bambini di 2-15 anni con atrofia muscolare spinale di tipo 2 o 3.
La funzione motoria dei bambini è migliorata e la loro attività si è stabilizzata con una modalità che non era in linea con la normale storia naturale di questa malattia.
Uno dei bambini con atrofia muscolare spinale di tipo 2 ha acquisito la capacità di camminare autonomamente dopo circa 18 mesi di trattamento e ha continuato a migliorare durante lo studio.
Due dei quattro bambini con atrofia muscolare spinale di tipo 3 che avevano perso la capacità di camminare prima dello studio hanno iniziato a recuperare la loro capacità di camminare in modo indipendente.  ( CONTINUA SU NEUROLOGIA.NET )

 

 Neurologia.net

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Neurologia News

Tra i pazienti con fibrillazione atriale permanente, il …

Neurologia Focus

I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere …

Sindromi clinicamente isolate

Nelle sindromi clinicamente isolate del tronco cerebrale ( CISB ), il …

Neurologia Farmaci

L’atrofia muscolare spinale ( SMA ) è una malattia progressiva dei …

Aggiornamento in Neurologia: Metastasi cerebrali

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Pazienti con metastasi cerebrali & Convulsioni

È stata esaminata l’ipotesi che sottogruppi di pazienti con metastasi cerebrali senza convulsioni alla presentazione intracranica siano ad aumentato rischio di sviluppare convulsioni; sono state caratterizzate l’incidenza e i fattori di rischio per lo sviluppo di convulsioni tra i pazienti con metastasi cerebrali naive alle crisi.
Sono stati identificati 15.863 e 1.453 pazienti con metastasi cerebrali utilizzando i dati Medicare 2008-2016 Surveillance, Epidemiology, and End Results ( SEER ) e dati istituzionali Brigham and Women’s Hospital / Dana Farber Cancer Institute 2000-2015, rispettivamente. ……

CONTINUA SU NEUROLOGIA.NEThttps://www.neurologia.net/articolo/convulsioni-tra-pazienti-con-metastasi-cerebrali

Neurologia.net

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Neurologia News

È stata determinata la presenza di microinfarti cerebrali acuti …

Siponimod

Newsletter Xagena · Risultati ricerca per “Siponimod …

Fremanezumab

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia Farmaci

L’atrofia muscolare spinale ( SMA ) è una malattia progressiva dei …

Sindromi clinicamente isolate

Nelle sindromi clinicamente isolate del tronco cerebrale ( CISB ), il …

Rilutek

Rasagilina ( Azilect ), un inibitore della monoamino ossidasi B …

Encefalite

Le sindromi neurologiche post-infettive ( PINS ) del sistema …

Neurologia Focus

I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere …

Aggiornamento in Neurologia: Dissezione dell’arteria cervicale

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Dissezione dell’arteria cervicale: anticoagulazione versus Aspirina 

La dissezione dell’arteria cervicale è una delle principali cause di ictus nei giovani ( età inferiore a 50 anni ).
Storicamente, i medici hanno preferito utilizzare l’anticoagulazione orale con antagonisti della vitamina K per i pazienti con dissezione dell’arteria cervicale, sebbene alcune linee guida attuali, basate su prove disponibili provenienti principalmente da studi osservazionali, suggeriscano l’uso dell’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ).
Se dimostrasse di essere non-inferiore agli antagonisti della vitamina K, l’Aspirina potrebbe essere preferibile, grazie alla sua facilità d’uso e al costo inferiore.

CONTINUA SU NEUROLOGIA.NET – LINK: https://www.neurologia.net/articolo/aspirina-versus-anticoagulazione-nella-dissezione-dellarteria-cervicale-studio-treat-cad

Neurologia.net

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Neurologia News

È stata determinata la presenza di microinfarti cerebrali acuti …

Infezione da SARS-CoV-2

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) si è diffusa in tutto il …

Neurologia Focus

I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere …

Brilique

Il tasso a 90 giorni di ictus, infarto miocardico, o morte è stato pari …

Riluzolo

Riluzolo ( Rilutek ) è l’unico farmaco a prolungare la …

Rilutek

Rasagilina ( Azilect ), un inibitore della monoamino ossidasi B …

Encefalite

Le sindromi neurologiche post-infettive ( PINS ) del sistema …

Neurologia Farmaci

L’atrofia muscolare spinale ( SMA ) è una malattia progressiva dei …

Fremanezumab

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Radicut

In uno studio precedente di fase 3 in pazienti con sclerosi laterale …

Rischio più che doppio tra i consumatori di statine lipofile e sviluppo di demenza

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

La PET ha mostrato un aumento del rischio di demenza con le statine lipofile

La PET ( tomografia a emissione di positroni ) ha mostrato che l’uso di statine lipofile da parte dei pazienti con lieve declino cognitivo ha un impatto significativo sulla corteccia cingolata posteriore, l’area del cervello che è coinvolta nella fase iniziale della malattia di Alzheimer.
I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles ( UCLA ) hanno osservato che il metabolismo in quest’area del cervello è significativamente ridotto nei pazienti che assumono statine lipofile, che presentano un rischio più che doppio di sviluppare demenza rispetto ai pazienti simili che non assumono questi farmaci.
Le statine sono farmaci ampiamente utilizzati per abbassare il colesterolo e ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus.
Molti studi hanno indicato un rischio più elevato associato alle statine lipofile per il fatto che sono in grado di attraversare con più facilità la barriera emato-encefalica.

CONTINUA SU NEUROLOGIA.NET

https://www.neurologia.net/articolo/la-pet-ha-mostrato-un-aumento-del-rischio-di-demenza-con-le-statine-lipofile

 

Neurologia.net

 

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Neurologia Focus

I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere …

Neurologia Farmaci

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) si è diffusa in tutto il …

Cannabidiolo

I pazienti con la sindrome di Lennox-Gastaut, una forma rara …

Insonnia

Molti pazienti con malattia di Parkinson mostrano un …

Tinnito

Uno studio ha valutato se 4 settimane di stimolazione …

Riluzolo

Riluzolo ( Rilutek ) è l’unico farmaco a prolungare la …

Xarelto

L’anticoagulazione orale con Rivaroxaban ( Xarelto ) per la …

Eptinezumab

Eptinezumab può essere una opzione rapida ed efficace per …

Sclerosi multipla

La perdita di emoglobina dai globuli rossi danneggiati può …

La Storia della Malattia di Alzheimer

Alzheimer Alois

Dal disordine da amnesia di scrittura alla malattia di Alzheimer

Nel 1901, il dottor Alois Alzheimer, uno psichiatra tedesco, interrogò una sua paziente di 51 anni, la signora Auguste D. Le mostrò parecchi oggetti e successivamente le domandò che cosa le era stato indicato. Lei non poteva però ricordare. Inizialmente registrò il suo comportamento come “disordine da amnesia di scrittura”, ma la signora Auguste D. fu la prima paziente a cui venne diagnosticata quella che in seguito sarebbe stata conosciuta come malattia di Alzheimer.

Alois Alzheimer affidò successivamente all’italiano Gaetano Perusini, un giovane e brillante neurologo udinese, il compito di raccogliere informazioni e dati su casi analoghi. Perusini descrisse altri casi, approfondendone gli aspetti clinico-patologici corredandoli di abili disegni a mano.

Tali osservazioni e disegni vennero pubblicati da Alzheimer su un lavoro comparso nel 1910 ( Contributi alla conoscenza delle patologie neurologiche e le sue relazioni con i processi di degradazione del tessuto nervoso ) sulla rivista Histologische und histopathologische Arbeiten über die Grosshirnrinde ( Studi istologici e istopatologici sulla corteccia cerebrale ), ma senza il nome di Perusini.

Negli anni successivi vennero registrati in letteratura scientifica undici altri casi simili; nel 1910 la patologia venne inserita per la prima volta dal grande psichiatra tedesco Emil Kraepelin nel suo classico Manuale di Psichiatria, venendo da lui definita come “Malattia di Alzheimer”, o “Demenza Presenile”. Il termine, inizialmente utilizzato solo per le rare forme “early-onset” ( ovvero, con esordio clinico prima dei 65 anni ), dopo il 1977 è stato ufficialmente esteso a tutte le forme di Alzheimer. ( Wikipedia )

Libro: M. BORRI – STORIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER – IL MULINO – 2012

Immagine 1 - M. BORRI - STORIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER - IL MULINO - 2012, 11n21

 

Neurologia – Associazione tra statine lipofile & demenza

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Infezione da SARS-CoV-2

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Discinesia tardiva

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Eptinezumab

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Insonnia

Insonnia e aumentato rischio di insufficienza cardiaca.

Cannabidiolo

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Encefalite

Manifestazioni neurologiche nei pazienti ospedalizzati con …

Nabiximoli

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Trombectomia

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia Focus

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Miastenia

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia – Le statine lipofile sarebbero associate a rischio di demenza

La PET ( tomografia a emissione di positroni ) ha mostrato che l’uso di statine lipofile da parte dei pazienti con lieve declino cognitivo ha un impatto significativo sulla corteccia cingolata posteriore, l’area del cervello che è coinvolta nella fase iniziale della malattia di Alzheimer

I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles ( UCLA ) hanno osservato che il metabolismo in quest’area del cervello è significativamente ridotto nei pazienti che assumono statine lipofile, che presentano un rischio più che doppio di sviluppare demenza rispetto ai pazienti simili che non assumono questi farmaci.

Le statine sono farmaci ampiamente utilizzati per abbassare il colesterolo e ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus.

Molti studi hanno indicato un rischio più elevato associato alle statine lipofile per il fatto che sono in grado di attraversare con più facilità la barriera emato-encefalica.
Ad oggi, tuttavia, i ricercatori non sono stati in grado di identificare un legame diretto tra il farmaco e il declino cognitivo.

Sono state confrontate le scansioni 18F-FDG PET che hanno mostrato la penetrazione della barriera emato-encefalica nei pazienti che facevano uso di statine con moderata lipofilia ( Atorvastatina ) o con alta lipofilia ( Simvastatina ) ……..

 

CONTINUA SU NEUROLOGIA.NET: https://www.neurologia.net/articolo/la-pet-ha-mostrato-un-aumento-del-rischio-di-demenza-con-le-statine-lipofile

 

Neurologia.net

 

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Keywords

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Cannabidiolo

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia News

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Sindromi clinicamente isolate

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia Focus

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Eptinezumab

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Encefalite

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Nabiximoli

Sicurezza ed efficacia dei nabiximoli sui sintomi della …

Insonnia

Insonnia e aumentato rischio di insufficienza cardiaca. Le …

Neurologia: Apnea ostruttiva del sonno & Rischio di demenza

 Xagena Mappa

https://network.xagena.it/mappa/

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Il trattamento con pressione positiva delle vie aeree è stato associato a una minore probabilità di malattia di Alzheimer incidente e altri tipi di demenza negli anziani affetti da apnea ostruttiva del sonno

I ricercatori del Michigan Medicine’s Sleep Disorders Center ( Stati Uniti ) hanno condotto uno studio retrospettivo su 53.321 beneficiari del programma di assicurazione medica Medicare ( 59% uomini; 90% bianchi non-ispanici ) di età pari o superiore a 65 anni a cui era stata diagnosticata apnea ostruttiva del sonno prima del 2011.

I partecipanti sono stati valutati per sindromi neurocognitive di recente identificazione nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013.

Al 78% dei partecipanti con apnea ostruttiva del sonno è stata prescritta la terapia PAP ( ventilazione notturna a pressione positiva ) e il 74% ha dimostrato evidenza di aderenza alla terapia PAP.

CONTINUA: https://www.neurologia.net/articolo/il-trattamento-dellapnea-ostruttiva-del-sonno-pu-ridurre-il-rischio-di-demenza

 

Neurologia.net

 

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Keywords

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Convulsioni

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia News

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia Focus

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Cannabidiolo

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Biotina

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Nabiximoli

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Insonnia

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Encefalite

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …
Xagena Newsletter

Aperta un’inchiesta sul controverso farmaco per l’Alzheimer appena approvato dalla FDA

Aduhelm

Negli Stati Uniti, aperta un’indagine sull’approvazione da parte della FDA di Aduhelm, un discusso farmaco contro l’Alzheimer

Janet Woodcock, la commissaria della Agenzia regolatoria sui farmaci degli Stati Uniti, Food and Drug Administration ( FDA ), ha chiesto al Governo statunitense di aprire un’indagine indipendente sull’iter registrativo condotto dalla FDA per l’approvazione di Aduhelm, un discusso e controverso farmaco contro la malattia di Alzheimer.

Secondo Woodcock ci potrebbero essere state relazioni tra il responsabile della revisione dei dati e l’azienda produttrice del farmaco, Biogen, «relazioni che potrebbero essere avvenute al di fuori della corrispondenza formale».

Il farmaco Aduhelm ( Aducanumab ) era stato approvato sotto condizione nel giugno 2021, provocando discussioni tra medici e ricercatori non solo per i dubbi sulla sua efficacia, ma anche per il modo in cui era stato approvato.

Il farmaco non cura l’Alzheimer e non ha nemmeno la capacità di ridurre gli effetti che si sono ormai manifestati, ma interviene sulle placche di beta-amiloide riducendole.

I test avevano portato a conclusioni difficili da interpretare.

Inoltre, erano anche emersi alcuni conflitti di interessi tra il principale responsabile della revisione dell’FDA e la società produttrice Biogen.

Biogen stima che il trattamento per un anno con l’Aduhelm abbia un prezzo di listino di 56mila dollari. La cifra si riduce sensibilmente in base alla copertura assicurativa, e si stima che il costo per i pazienti potrebbe aggirarsi intorno ai 10-25mila dollari all’anno.

Neurologia.net

Neurologia News

https://www.neurologia.net
Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Keywords

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Eptinezumab

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Cannabidiolo

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Neurologia Focus

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Nabiximoli

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Sindromi neurologiche

Sindromi neurologiche postinfettive. Le sindromi …

Neurologia Farmaci

Newsletter Xagena. Aggiornamento in Medicina …

Convulsioni

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Inebilizumab per il trattamento

Inebilizumab per il trattamento del disturbo dello spettro della …
1 2 3