E io che pensavo che questa fosse una community sonnolenta. A quanto pare mi sbagliavo. Certo, nessuno sgomita per rendere noto quello che gli passa per il cervello, ma due nomi su tutti, quello di Giorgia Meloni e quello di Giuseppe Conte, bastano a risvegliare gli animi dei lettori di passaggio, solitamente inclini ad andare oltre senza lasciare segno (commento). Quello che fa specie è registrare che non è la pagina in stile calviniano, qualora fossi capace di scriverla, che farebbe la differenza, ma l’argomento. Purché inerente la politica. E di questa inedita verve chi dovremmo ringraziare se non la premier che riuscendo in un’impresa improba già passata alla storia – tetto di cristallo in frantumi e destra al potere – fa sì che giovani e meno giovani sentano il bisogno di schierarsi? Persino i morti viventi del Pd sono stati ridestati dall’onda d’urto meloniana, loro che si godevano vittorie decennali ottenute a tavolino. Comunque, chi vivrà vedrà, ma per onestà intellettuale devo rivolgere un encomio a Giuseppi, all’avvocato dall’occhietto furbetto che continua a farsi strada. Vero è che gli mancano pochi passi prima della china, ma saggezza vuole che nel frattempo, poiché gli eventi sono di là da venire, la si prenda tutti con filosofia. Che farsi il sangue amaro porta dritti alla tomba.