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Post N° 397

Post n°397 pubblicato il 13 Marzo 2006 da ossimora
 
Tag: Letture
Foto di ossimora

 


quando il saggio mostra la luna ...

lo stolto guarda il ...dito...


Una manifestazione neofascista, di cui pochi si sarebbero accorti, una prevista e isolata esibizione di saluti romani e di camicie nere, ha acceso il motore di alcuni teppisti campioni di imbellicità, che si sono messi in movimento contro auto in parcheggio, vetrine inermi, un isolato punto elettorale di An, una rivendita di giornali e contro agenti in divisa, che erano lì a proteggere gli uni dagli altri. Così una via del semicentro cittadino s’è trasformata tra famigliole in transito in un incompresibile scenario da piccola Baghdad di casa nostra, come in un brutto film di violenza senza ragioni, senza l’ombra accidentale di uno scontro.

Scene di una guerriglia, senza neppure gli avversari in campo. Qualsiasi ragionevole persona, di sentimenti democratici e antifascisti, avrebbe preferito che i quattro nostalgici della Fiamma Tricolore consumassero in perfetta solitudine la loro penosa prestazione. Invece i cretini in arme (e mascherati) hanno fatto il possibile per trasformare una giornata qualsiasi in una tempesta di polemiche e di strumentalizzazioni, riuscendo in una impresa davvero clamorosa: non lasciare solo Berlusconi nel ripescaggio di squallidi individui, che si sono fatti notare finora solo per le loro banalità razziste, per la loro volgarità, addirittura per le loro cosiddette tesi negazioniste (sono quelli che «le camere a gas loro non le hanno viste e quindi non possono giurare che siano mai state usate»), infine per lo scarso numero. Berlusconi li ha ripescati per qualche voto in più, i cretini non si sa con quale idea in testa. Tanto che viene il dubbio, in considerazione della loro giovane età e della loro imbecillità, che qualcuno li abbia semplicemente usati. Che qualcuno insomma abbia fatto il regista. Non sarebbe la prima volta.

Ovviamente la destra, quella per così dire di governo, in odore di sconfitta elettorale, non ha trovato miglior pretesto per scagliare le auto bruciate contro la sinistra, consentendo a un tipo come La Russa, con il suo bel passato di fascista militante e con un grado zero di responsabilità politica, di risfoderare il linguaggio d’un tempo: «Questa sinistra ha bisogno d’una lezione di civiltà. E l’avrà». Non gli sarà sembrato vero tornare a minacciare e intimidire, dopo aver detto di «centri sociali amici di Prodi». Di quali centri sociali non ha spiegato: gli sarebbe stato difficile individuarne qualcuno dentro la pattuglia dei cretini. Ma ovviamente non ha mancato la preda, non s’è risparmiato di definire i responsabili «esponenti e dirigenti della coalizione», guidata da Prodi, che per Gibelli (Lega), «ha la sua milizia come Ceausescu» e un «album di famiglia, fuori dalla democrazia», secondo Calderoli (ex ministro). Stupidaggini, ovviamente. Stupidaggini anche quando si chiama in causa Caruso, uno dei centri sociali, in lista con Bertinotti. La realtà è più complicata degli slogan.

La condanna espressa da tutti i leader del centrosinistra, la solidarietà a polizia e carabinieri (Fassino s’è presentato direttamente in questura) ovviamente non contano per chi strumentalizza. Non contano neppure la storia, la tradizione democratica, la civiltà o una volontà comune di isolare i violenti d’ogni genere. Conta soltanto la possibilità di servirsi di un episodio ai propri scopi propagandistici. Senza rispetto della verità. Con pieno rispetto invece degli imbecilli di qualsiasi fronte. Il centrodestra ha timbrato con il massimo dei punti la patente dei teppisti di corso Buenos Aires.

 Si sono dati una mano: i cretini, Berlusconi, i suoi «alleati» (la Fiamma tricolore, come ha subito chiarito il presidente del Consi glio).


 
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