Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

exiettojigendaisukeossimoraormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autrealf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Messaggio #478Messaggio #480 »

Post N° 479

Post n°479 pubblicato il 06 Maggio 2006 da ossimora
 

Donne :

Byatt, Antonia S.

 

(pseudonimo di Antonia Drabble)   scrittrice       nata a Sheffield il 24 agosto 1936

Antonia Byatt è considerata una delle maggiori scrittrici della contemporaneità. Figlia maggiore di John Drabble, avvocato, e di Marie Bloor, insegnante, e sorella di Margaret Drabble, scrittrice di primo piano in Inghilterra e America.
La sua passione è la letteratura inglese. La studia al Newnham College di Cambridge, poi in Pennsylvania e a Oxford. Dopo la nascita dei primi due figli, Antonia e Charles, inizia la sua carriera accademica. Per molti anni insegna all'University College di Londra, anima i dibattiti intellettuali, alterna produzione saggistica e interventi critici (sono noti i suoi scritti sui romantici inglesi, su George Eliot e Iris Murdoch) alla scrittura di romanzi e fiabe. La strada in ascesa è segnata dalla morte del figlio Charles in un incidente stradale. Ma Antonia Byatt continua a lavorare e scrivere. I riconoscimenti ufficiali arrivano: giudice per il Booker Prize, Senior Lecturship, Fellow of the Royal Society of Literature, Chairman della Society of Authors, membro del comitato per l'insegnamento della lingua inglese. Nel 1983 fa una scelta radicale e si ritira dalla vita accademica per seguire la sua vocazione letteraria. Nascono così Angeli e insetti (da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Philip Haas), La torre di Babele, Zucchero ghiaccio vetro filato e soprattutto, nel 1990, Possessione, che le fa vincere il Booker Prize for Fiction e l'Irish Times/Aer Lingus International Fiction Prize e viene tradotto in tutta Europa. Antonia Byatt si inserisce appieno nella scrittura al femminile con una prosa sincretica e raffinatissima che riesce a scavare le passioni umane e a stimolare emozioni e razionalità.

http://www.url.it/oltreluna/grandilettricicrescono/byatt.htm

"Possessione" è la storia di due giovani studiosi di letteratura dell'Inghilterra contemporanea che, ripercorrendo i passi di un uomo e una donna vissuti un secolo prima, ricostruiscono una vicenda d'amore che ben presto diventa la loro. Il principale protagonista della vicenda è Roland Michell, un giovane studioso londinese mite e riservato, il quale trova accidentalmente in un libro appartenuto a un poeta vittoriano due minute di una lettera indirizzata a una donna. Roland si improvvisa detective e scopre così l'identità della destinataria di quella missiva. Coinvolge nelle ricerche la collega Maud Bailey e, insieme, ripercorrendo i passi della donna e dell'uomo vissuti un secolo prima, visitando i luoghi dei loro incontri e studiando le opere, ricostruiscono e ben presto rivivono, una perduta  storia d'amore. 

http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=2431&c=QSSTMARFI6BIY

Sono belli e dannati i personaggi delle pagine di Antonia Byatt, escono da scorze di luce, si lasciano sopraffare dalla vita, ma ne comprendono sempre il senso, alla fine. Come la tormentata Patricia del secondo racconto, Lacrime di coccodrillo, che abbandona il marito deceduto per infarto durante la visita di un museo e fugge su un treno per Nîmes in cerca di una nuova identità. Una storia terribile sul sentimento della perdita e sul senso di colpa. Colpa che si traduce in una minaccia silenziosa, una minaccia d'amore, da parte di quel giovane uomo solo che le ricorda il passato, il dovere al quale l'amica pare essersi disperatamente sottratta. Patricia sente di amarlo, lo accompagna in giro per la città, visitano insieme ruderi e rovine vecchi di millenni. Eppure l'idea del marito tra la folla, mentre la sirena dell'ambulanza lo sottrae al suo sguardo indiscreto, è più forte di lei, la obbliga a tornare sui suoi passi, a seppellire una volta per tutte quell'ombra amata della memoria.

Henry Matisse vs Antonia Byatt

Tre racconti della grande scrittrice e critica inglese in contrappunto con le acqueforti del pittore francese: un esperimento coraggioso per seguire nuovi percorsi letterari e artistici. Con questo libro l'autrice si cimenta nell'impresa di "scrivere a colori", di portare nel bianco e nero della pagina il trionfo cromatico della pittura, e di Matisse in particolare: i quadri del maestro francese, e le nevrosi che queste opere innescano, sono al centro di tre storie: "Le caviglie di Medusa", "Opera d'arte", "L'aragosta cinese". 

http://www.educational.rai.it/railibro/articoli.asp?id=336



Antonia Susan Byatt

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
alexisdg10
alexisdg10 il 06/05/06 alle 18:19 via WEB
evviva, altra bella scoperta! mia cara sei meglio di un consulente in letterature tu!
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 06/05/06 alle 18:31 via WEB
...mah..sono solo una lettrice...e le donne mi interessano...bacioni!
(Rispondi)
 
pelino55
pelino55 il 07/05/06 alle 10:14 via WEB
raccolgo la segnalazione e bacio l'anello.
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 07/05/06 alle 13:07 via WEB
sono in ferie, andrò su un prato e leggerò...leggerò...e leggerò!!! grazie antonia...buona domenica....
(Rispondi)
 
elly611
elly611 il 07/05/06 alle 15:08 via WEB
grazie Antonia sarà il prossimo libro che assaggerò :-)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/05/06 alle 22:57 via WEB
ciao a tutti mes amis!
(Rispondi)
 
merizeta21
merizeta21 il 08/05/06 alle 07:44 via WEB
oh, una delle mie autrici preferite! e possessione è splendido, lo rileggo con cadenza regolare...ne è stato tratto un film, con Gwineth Paltrow, che è - più di sempre - una vera stupidaggine...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 08/05/06 alle 09:53 via WEB
il film non l'ho visto...ho intravisto il trailer..lo pocsso immaginare ,non è possibile trasporre un testo sopratutto di "parola "come possessione in finzione filmica...ciao
(Rispondi)
 
fra.1979
fra.1979 il 08/05/06 alle 16:52 via WEB
ciao Antonia!! bellissimo post...e pensare che ci son tornata perchè senza volerlo sono capitata sulla stessa pagina di raieducational che citi tu perchè sto cercando brani poetici collegati ad opere d'arte per la mia prima lezione in classe!!!! aiutoooooo!! vorrei trovare immagini di dipinti da poter guardare leggendo alcune poesie...devo fare un intervento in classe per il tirocinio e mi piacerebbe lanciare questa impronta alle ragazze!!(ebbene si...una classe di 21 ragazze!!) se mi potessi dare anche solo in incoraggiamento ne sarei già felicissima!! baci Fra
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 08/05/06 alle 19:17 via WEB
Ciao ,sono contenta che in particolare le donne apprezzino questa mia specie di "antologia",delle donne che scrivono ,a me serve per mettere un pò di ordine in testa...in bocca al lupo per il tuo tirocinio
(Rispondi)
 
meltea
meltea il 09/05/06 alle 00:10 via WEB
Il film banalizza il libro in una maniera tale che la prima volta che l'ho visto (grazie alla nostra illuminata prof di inglese che, riformando i programmi incartapecoriti toccò la Byatt) lo snobbai pensando che anche il libro fosse così. Invece no, assolutamente. Mi è sempre piaciuto quell'aneddoto che vede la Byatt a Napoli ferma ad un semaforo mentre un ladro gli infila la mano dal finestrino rubandogli il manoscritto di Possession, di cui non aveva copie perché l'aveva finito da poco ed all'epoca non usava computer...poverina, che rabbia, ha avuto tanta costanza a rimettersi sotto e riscriverlo, io mi sarei lasciata prendere dai nervi...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963