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« POLI/adozioniUna scuola piena di tempo »

Magmatico

Post n°878 pubblicato il 21 Giugno 2007 da ossimora
 

Che cos'è dunque il tempo?

Se nessuno me lo chiede lo so;

se voglio spiegarlo a chi me lo chiede,

non lo so più.

Sant'Agostino, Confessioni

Sarà l’età,sicuramente è l’età, ma mai come in questo periodo mi trovo a fare i conti col tempo.

 E non parlo di rughe ,zampe di gallina e segni esteriori più o meno ammorbanti di cui obtorto collo ,non mi curo , quanto con il “riconoscimento “stesso del tempo.

Vedo attorno ,percepisco,ascolto ,l'ossessione stessa del tempo che passa.

La  fuga continua della velocità,nel rimandare la vita sempre al poi,il week end ,le vacanze...poi ...poi...poi...

Non conosco orologi. Da sempre. Li detesto anche come oggetto.

Le persone ,colleghi ,amici ,estranei non riesco  guardarle incasellate nel dato anagrafico ,o meglio non riuscivo.

Adesso comincio e la cosa non mi piace per niente .

Sopratutto attorno cominciano a parlarmi troppo del passato (o sono io che adesso...sento...),esercizio che se si esclude qualche tentativo letterario di memoria mi infastidisce assai .

Ho l’impressione di essere stata privilegiata finora a dimenticarmene .

Muovermi “diffusamente” ,senza tenere conto dei pesi e delle possibili distanze o assonanze che il tempo stesso determina,in una distesa nella quale viaggiare .

Un bel ,sano magma  indistinto,un blob senza appuntamenti e scadenze improrogabili . 

Vorrei continuare,voglio continuare.Ci lavorerò.

 
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Commenti al Post:
pelino55
pelino55 il 21/06/07 alle 00:21 via WEB
:)
(Rispondi)
 
Brandbit
Brandbit il 21/06/07 alle 00:53 via WEB
"Ruota gigante, clessidra presente, perchè dunque mi fai pensare se nel tuo girare la mente poi mi frenerai?" Lavorarci è anche cercar di capire il perchè non chiediamo tempo al Tempo. Forse perchè già sappiamo la risposta? Lui risponderà: "Non ne ho". By a te, Antonia.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 16:00 via WEB
già...non ne ha...
(Rispondi)
 
PXlab
PXlab il 21/06/07 alle 07:01 via WEB
x me l'orologio è un importante riferimento, è un perno di stabilità... ciao buona giornata :)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 16:00 via WEB
povero!!!
(Rispondi)
 
albatros_1972
albatros_1972 il 21/06/07 alle 08:39 via WEB
Io mi rifugio nel mio tempo soggettivo…non appena posso chiudo il mio oblò che dà verso l’esterno e cerco di seguire le lancette delle sensazioni e delle emozioni…quello è il vero orologio e il segreto sta nel saperne percepire il sottile ticchettio…buona giornata.
(Rispondi)
 
Vieniviaadesso
Vieniviaadesso il 21/06/07 alle 08:44 via WEB
Vado fuori tema….. il tuo post mi stimola pensieri, non attinenti forse, ma chiedo asilo. Mi viene in mente una frase….. “ Anche un orologio fermo segna l’ora giusta due volte al giorno”…. Non mi sono mai curato eccessivamente del tempo, ho i miei tempi, in ogni cosa che faccio…. e quando la faccio è giusto farla in quell’istante. Non mi forzo, viene da se. Non parlo di pagare le bollette evidentemente. Da tempo parlo del passato e del futuro come fosse ora, il passato mi fa vedere il futuro, non mi infastidisce eccessivamente. Forse è questo che intendi per muoversi “diffusamente”. Il passato è qui, ora, con me, lo rivendico, ricchezza inestimabile. Le sciocchezze che ho fatto? Mi scopro indulgente con me stesso, erano semplicemente giuste per quel tempo, sarebbero sciocchezze nel presente, da coglioni se le farò in futuro, e le farò. Vivo probabilmente il miglior tempo della mia vita, i miei segni esteriori mi piacciono, una scultura in continuo aggiornamento eliminando man mano il superfluo, in meglio devo dire. Che l’ultimo viaggio mi scopra così. Profondamente nudo. Un bacio per te.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 16:01 via WEB
Un abbraccio ;))
(Rispondi)
 
mpvitruvio
mpvitruvio il 21/06/07 alle 10:23 via WEB
da http://www.mpvitruvio.blogspot.com/........“maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na). In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”. Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo. In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile". In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi». Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 15:59 via WEB
già lo hai messo un volta qusto commento Temo sia uno spamming inutile ...non credi???secondo te qualcuno va oltre la seconda riga?
(Rispondi)
 
alexisdg10
alexisdg10 il 21/06/07 alle 10:37 via WEB
comprendo benissimo :)
(Rispondi)
 
nadine61
nadine61 il 21/06/07 alle 11:57 via WEB
cara Ossi,per me il tempo non ha una dimensione,se mi volto indietro mi sembra ieri quello che era 20 anni fà e mi ritrovo nelle tue parole quando dici che solo il corpo ne mostra i segni anche se poi non ce ne curiamo troppo e son visibili solo nella misura in cui gli presti attenzione,magari in qualche momento cupo di bilancio oppure quando qualcuno te lo fà notare...solo di una cosa son cosciente per quanto riguarda il tempo,che non sarà mai abbastanza per riuscire a capire e conoscere e imparare tutto ciò che vorrei,solo di questo mi lagno alla fine un abbraccio
(Rispondi)
 
cinico_nick
cinico_nick il 21/06/07 alle 12:43 via WEB
... esiste un istante esatto in cui ci si rende conto del tempo che passa? per me si... poco tempo fa, con un ex collega universitario si parlava dei bei tempi andati... ad un certo punto gli dico "a marzo prossimo sono 10 anni che mi sono laureato... minchia, 10 anni!!"... in quell'istante mi sono ritrovato addosso il peso di tutti quegli anni...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 16:00 via WEB
credo di si ,per me è venuto tardi...
(Rispondi)
 
sonouncantastorie
sonouncantastorie il 21/06/07 alle 12:50 via WEB
"Muovermi “diffusamente”". Bella questa.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 15:58 via WEB
;)
(Rispondi)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 21/06/07 alle 17:44 via WEB
....è da un pò che non porto orologi, li "dimentico" sempre lì, sul comò...ne ho di belli, con i cinturini eleganti ed abbinabili, uno, nuovo, è bianco estivo...ma resta anche lui sempre a casa...Ecco cosa mi era successo...vorrei ignorare il "tempo"...la domanda è...Ma lui, è disposto, ad ignorare me?....baci;-))))
(Rispondi)
 
majakowskij
majakowskij il 21/06/07 alle 18:52 via WEB
Io, invece, ho un'autentica passione per gli orologi. Ne posseggo una ventina, tutti d'epoca e a carica manuale. L'ultima operazione che faccio prima di uscire di casa è ricaricare quello che indosso, mi rilassa. E se dovessi rispondere alla domanda a cui Sant'Agostino non sa dare risposta ti direi: "il tempo è ricaricare l'orologio". Un caro saluto
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/07 alle 20:02 via WEB
già lo so lo so che c'è chi ha questa passione CIAO!
(Rispondi)
 
fanciullodivetro
fanciullodivetro il 22/06/07 alle 08:35 via WEB
il tempo è anche spenderlo bene, per me è anche passare di qui...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 22/06/07 alle 09:34 via WEB
sei gentile...un bacio
(Rispondi)
 
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