Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

jigendaisukeossimoraFajrexiettoalf.cosmoscassetta2ormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autreanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Mura Ascolto e dialogo »

Perchè no?

Post n°1049 pubblicato il 25 Novembre 2007 da ossimora
 

La manifestazione contro la violenza sulle donne di ieri ha rievidenziato moltissimi dati ,riguardo la follia e la violenza truce che si cela nelle case , e riguardo le diverse leggi in giro per il  mondo ancora pesantissimamente discriminatorie , questo va più che bene,credo che l’informazione non sia mai troppa su queste questioni ,anche perché c’è un sacco di gente che pensa davvero che  la donna goda di una completa parità di opportunità e che la violenza sia soltanto quella bruta ed irrazionale.

Condivido in pieno la scelta delle donne organizzatrici di escludere gli uomini da questa manifestazione.

 Sono loro i violenti ,lo sono nelle case,nelle strade,nei posti di lavoro,in vaticano,lo sono quando sono obiettori in ospedale ,lo sono consapevolmente o meno.

 E’ vero che tutti ,gli uomini non sono certo uguali ,che molti di loro hanno un percezione alta delle differenze di genere tanto da diventare estremamente rispettosi ma è altrettanto vero che sono comunque uomini coloro che picchiano,violentano,vogliono la camicia stirata ,non puliscono la casa,non fanno da mangiare,delegano spesso totalmente la gestione della vita materiale e la crescita dei figli.

Nei  primariati degli ospedali la stramaggioranza è composta da uomini,così come nei rettorati universitari e persino nelle cattedre. Per non parlare della politica .

In qualsiasi lavoro nel quale c’è una gerarchizzazione le donne che stanno ai vertici sono ancora ampiamente minoritarie e lo sono nella musica,nell’arte ,nella moda stessa di cui è fruitrice a volte compulsiva ma molto  meno creatrice di successo.

Quindi o pensiamo che gli uomini sono più bravi e quindi tutto è fisiologico oppure hanno dalla loro leggi e consuetudini antropologiche ampiamente favorevoli ,quindi violente per chi le subisce.

Ieri  gli è stato chiesto di starsene fuori ,osservando ,una volta tanto senza esserci.

Nonostante tutto hanno trovato il modo di far parlare di loro non accettando tacitamente questa scelta di separazione dividendo le donne ,come sempre ,da sempre.

Non è pensabile che chi gode di leggi e privilegi atavici abbia voglia di cambiare qualcosa a suo svantaggio.

Poi basta parlare  di vetero femminismo e con questa espressione orribile ed insignificante si affossa il dibattito.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Red_Lady
Red_Lady il 26/11/07 alle 13:51 via WEB
il tema della manifestazione, esplicitato nell'appello di invito era: "non servono misure speciali di sicurezza nelle strade e siamo contrarie alla strumentalizzazione dell'episodio di tor di quinto per far passare provvedimenti razzisti e di militarizzazione delle città in cui viviamo." c'era stata una presa di posizione, discussa, sofferta, ma chiara e precisa da parte di chi ha organizzato il corteo: niente uomini, successivamente modificata, anche sulla base di molte segnalazioni di disaccordo circa il far diventare questa, una manifestazione separatista, in "ogni associazione faccia come preferisce". il problema della violenza sulle donne va affrontato in maniera precisa e con leggi precise, e non strumentalizzato con pacchetti sicurezza che puzzano di razzismo e militarizzazione, visto che, come dice l'Istat: "..in Italia sono quasi sette milioni le donne fra i 16 e 70 anni (32%) che hanno subito un atto di violenza fisica o sessuale. Se si considera anche quella psicologica la quota sale ad oltre 12 milioni. Ogni anno ci sono circa 74 mila stupri tra tentati e consumati, oltre 200 al giorno. Nel 67,4% dei casi si tratta di violenza ripetuta, soprattutto in famiglia. Il 91,1% della violenza sessuale è reiterata. Sette casi di violenza su 10 avvengono fra le mura domestiche ad opera del partner o dell'ex partner. Solo l'1% di questi alla fine viene condannato. " quello che le persone in piazza chiedevano (e di uomini, per fortuna, ce n'erano tanti) è che si affronti il problema in questi termini, anzichè pensare che si tratti di criminalità generica, nel nostro paese, ancora oggi, le donne sono vittime di violenze che niente hanno a che fare con lo stupro del romeno. mentre noi giochiamo con l'opportunità o meno delle quote rosa e le nostre onorevoli parlamentari fanno a gara nel presenziare a questo e a quel salotto che piu' è mondano meglio è, ci sono donne quotidianamente massacrate di botte, insultate, fatte oggetto di violenze psicologiche dalle conseguenze drammatiche, uccise, da italianissimi mariti, padri, fratelli, eccetera... ovviamente gli slogan si possono non condividere, a me certi estremismi non piacevano negli anni '70 e non piacciono oggi. parlare di ritorno di streghe o di maschi contro femmine nel terzo millennio è persino patetico.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963