Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

exiettojigendaisukeossimoraormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autrealf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« grigio2pranzettinini »

notte fonda ...quasi mattino ,vago

Post n°1827 pubblicato il 11 Agosto 2011 da ossimora
 

 

 

 

 

Matteo B. Bianchi, scrittore, autore televisivo e radiofonico (IL SUO BLOG SU L'UNITA'), da un paio di anni si occupa di un progetto a metà strada tra l'incoscienza semantica e la precisione linguistica. L'ha chiamato "Dizionario affettivo della lingua italiana" e vi ha raccolto centinaia di voci, compilate da altrettanti scrittori. «L'idea alla base è molto semplice», spiega, «ho chiesto a ogni scrittore di indicare la sua parola preferita del vocabolario italiano e di spiegarne il perché». Il risultato è stato un vocabolario dapprima virtuale, pubblicato su 'Tina, la rivista on line di B. Bianchi, e poi reale, portato in libreria da Fandango con la cura, oltre che dell'autore di "Apocalisse a domicilio", di Giorgio Vasta. Tanti gli scrittori coinvolti. 

Il premio strega Tiziano Scarpa ha scelto "Ghingheri" e ha dato la sua personale interpretazione del termine. «E' una parola prigioniera - scrive - si usa soltanto nell'espressione "in ghingheri". Mai nessuno che dica: "Come sei elegante con questo ghinghero!", oppure "Oggi ho comprato due splendidi ghingheri di Prada"». 

Flavio Soriga ha deciso di misurarsi con "Amore": «Terremoti e inondazioni e insonni e esaltazioni e tremori e svenimenti, amore mio mi manchi, amore mio ti voglio, l'amore è cieco è guerra e battaglia e tattica e trepidante abbandono e infinite banali follie. La mia parola preferita, anche con due M: ammore, che meraviglia. (E nemmeno esiste, l'amore)». Soriga 

A tre anni da quel primo esperimento, è in rete un nuovo "Dizionario affettivo della lingua italiana". E questa volta la scelta delle parole - e del significato da cucir loro addosso - è stata affidata, oltre che a scrittori già affermati, anche a numerosi esordienti. «Trentacinque voci di un dizionario d'autore come non ne troverete altrove». 

Noi ve ne proponiamo solo alcune, il resto lo trovate su 'Tina. Sono, in ordine: Vins Gallico (Portami rispetto, Rizzoli), Antonella Lattanzi (Devozione, Einaudi) e Barbara Di Gregorio (Le giostre sono per gli scemi, Rizzoli). E vi lanciamo la sfida: qual'è la vostra parola preferita del vocabolario italiano, e perché? Avete tutto lo spazio che volete tra i commenti per dircelo. Buona scrittura. 

MATERIALE
Aggettivo e sostantivo di tutto ciò che è tangibile, visibile agli occhi, palpabile. e vorrei che le parole fossero materia, che fossero il più vicino possibile alla materia, che diventassero pietre, sale, acqua, persino vento. Materiale come il dolore fisico, come un abbraccio, come l'assenza di te che non ci sei. Materiale come il ricordo, come la matematica, come l'energia che si trasforma, come il nostro corpo che invecchia. materiale con l'etimologia mater, madre. Di noi, figli perduti.
Vins Gallico 

MIASORELLA
Dall'italiano mia + sorella. Contrario di tuasorella [tuaso'rèlla], spesso usato per offese dialettali, miasorella indica innamoramento perpetuo e non ricambiato. | (fam.) Ho zero anni, sono a specie di baco ciccione. Miasorella mi tiene in braccio nella casa di via Michelangelo Signorile... 
Antonella Lattanzi 

ORMAI

Sembra un avverbio ma è uno stile di vita. Per la precisione, il mio. Ora, cioè qui e adesso, oppure mai, vale a dire né qui né adesso. Se non è ora, insomma, tanto vale mettersi l'anima in pace perchè probabilmente non sarà mai e poi mai. Il passato è noioso, il futuro incerto, il presente, dio lo benedica, concreto. Io non porto rancore: cancello. Non aspetto: muovo il culo. Non guardo: prendo. E quando non ci riesco, cioè la maggior parte del tempo, perchè l'anima è una trappola, e l'imperativo, non a caso, un verbo che non ha prima persona, è ancora la mia parola preferita a salvarmi dall'autoflagellazione. Ho sbagliato di nuovo, penso. Ormai però è fatta. 
Barbara Di Gregorio

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963