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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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« Messaggio #751incipit »

Gesti mimici e gesti simbolici

Post n°752 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da ossimora
 

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 Fini, l'erede.(26- 01-07)

 "Penso che il candidato più prestigioso e autorevole, per succedermi alla guida del futuro partito unico dei moderati potrebbe essere Gianfranco Fini, che giustamente si sta imponendo con una certa autorevolezza".

Il giorno dopo...

Cdl, insieme in ordine sparso Berlusconi non abdica più

                              

 
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reduced_noise
reduced_noise il 28/01/07 alle 14:54 via WEB
Direi che ha affidato al mercato il compito di governare i rapporti commerciali tra le persone. Che in determinati settori già lo sono, ed in altri no, senza un valido motivo. Secondo me la questione delle liberalizzazioni può tutt'al più essere controversa, perché è vero che i centri commerciali hanno ucciso una parte dei piccoli venditori, ma è anche vero che una parte di piccoli venditori stava diventando semplicemente un tramite nella fornitura di merce preconfezionata, aggiungendovi un costo "ingiustificato". Peraltro, nel mio paese alcuni piccoli venditori sono ancora aperti, malgrado non siano concorrenziali nei prezzi, perché nel loro maggior prezzo è incluso il "servizio" della vendita in paese. Gradito a chi ne ha bisogno. Peraltro, i negozi online possono portar via una parte di lavoro a tutti i tipi di negozi, nel campo dei beni non deperibili, non avendo neppure orari di apertura, se i loro prezzi sono vantaggiosi. Inoltre non credo che la liberalizzazione dei giorni di apertura possa modificare il numero di ore di lavoro settimanali. La questione è controversa perché non mi piace uno stato troppo istitutore, e la misura giusta non è semplice.
Secondo me il discorso delle privatizzazioni è tutt'altra cosa. Prima di tutto perché certi servizi che in Italia sono pubblici, potrebbero funzionare bene, e forse meglio, se fossero privati, ovviamente a certe condizioni. Per cui non è un dato di fatto oggettivo che le privatizzazioni siano una fregatura. Poi, però, perché in Italia finora una fregatura lo sono state, una mega fregatura. Come citi Blair, anche qui toccherà sicuramente metter mano al portafogli per rimettere in sesto le ferrovie. Poi non è detto che lo stato dovrà comprare qualcosa, perché il dissesto è dovuto alla gestione oscena di trenitalia, che peraltro fornisce il servizio. Un costo, anche alto, questo risanamento comunque lo comporterà, se sarà attuato, perché se non altro la mancanza di manutenzione è una delle cause dei disservizi, ed ha causato una perdita di valore catastrofica dei veicoli, in pochi anni. Ecco: non credo che si potrà manifestare simpatia per delle privatizzazioni che seguano la falsariga di quelle che le hanno precedute. Certo, ai TG ci mostreranno la manfrina, ma non vuol dire che tutti saranno d'accordo. E non vedo neppure il perché bocciare le liberalizzazioni di oggi per questo motivo. Per le privatizzazioni aspetto. Non hanno ancora il mio benestare (né quello di molti altri). Di cui ovviamente si strafottono. Voglio dire: non è bocciando ora preventivamente questo pacco di liberalizzazioni, quei quattro gatti che siamo, che con questo qualcuno ci penserà sopra per bene, prima di procedere con (semi)privatizzazioni oscene, se queste sono nei suoi/loro intendimenti. Però aspetterei.
 
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