Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

« Comunque generosiFuga dalla realtà »

«Si può crescere senza sentirsi giudicati»

Post n°1033 pubblicato il 09 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È questo l’esperimento no stop di alcuni istituti da Piacenza a Bologna fino a Roma.
Perciò, addio alle pagelle intermedie, addio ai voti, alle interrogazioni, alle verifiche.

L'obiettivo è considerare l'intero percorso annuale di apprendimento a tutto tondo dello studente.
Un'idea di scuola dunque senza libri, tranne quelli essenziali, che non giudica ma educa alla responsabilitàe in cui si cresce senza la paura del voto.

Il perché di questo orientamento è presto detto. 
Studenti demotivati, ansiosi, vittime di attacchi di panico, intrappolati dentro la gabbia di nozioni mnemoniche e stantie e spesso con disturbi relazionali, invisibili agli occhi di insegnanti e famiglie.


                                                     <<<   >>>


In contemporanea, a Benevento si studieranno le canzoni di Pino Daniele, ambientandole nel contesto sociale e sviscerandone il messaggio con tanto di spettacoli e play list da studiare e su cui argomentare.

                           … mai sia che Milano non risponda con Jannaci e il suo:

                                           andiamo tutti allo zoo comunale…





Chissà che ne penserà Valditara.


Ma soprattutto che ne pensiamo





               




























            noi che... le interrogazioni e i compiti in classe ci davano la vitale adrenalina;

 noi che... un brutto voto equivaleva a una ramanzina, a volte un castigo, di mamma e papà;

     Noi che... dai voti in rosso o in blu ne siamo usciti sani e salvi e siamo pure sopravvissuti.

                                    Noi che, nonostante tutto, la scuola era buona...

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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 09/10/23 alle 17:10 via WEB
eh ma i professori sono kattivi la squola mette ansia!!11
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 09/10/23 alle 17:15 via WEB
ai raggione. se io sarei studentessa non dormirei xk' mi sognierei dei proffesori.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 09/10/23 alle 17:53 via WEB
Smettetela voi due: vi vedo bene in uno sketch di Zelig!!! Se servisse (ciò che temo è che non servirà) a cambiare lo status di questa scuola, obtorto collo, sarei d'accordo. In fondo ci serve una mossa, un'apertura speciale e nuova per ricondurre la scuola di oggi, su quei binari d'un tempo che conosciamo bene. Ahimè, sono anni che ci provano a cambiare la scuola e le sue esperienza che sanno di fuffa e di deja vu, ormai logoro e liso. Magari venisse fuori una nuova versione da rabbrividire, ma capace di far cambiare strada. Un ritorno al futuro rinnovato e capace, questo occorrerebbe. Buona serata Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 09/10/23 alle 18:02 via WEB
Posto che esistono un'infinità di validi insegnanti che hanno fatto del loro lavoro una sorta di "missione", lo sappiamo entrambi che la scuola è alla deriva già di suo e da anni e anni. Se poi ci si mettono anche questi esperimenti, beh, Carlo, secondo me, non ne diamo fuori. Anzi peggioreremo sempre più.
Come se poi a scuola finita il mondo del lavoro non fosse adrenalinico, ma fosse tutto rose e fiori e nessuna spina. Quindi che adulti potrebbe sfornare un esperimento no stop?

:) tutta colpa di Cassetta: lui provoca ... e io accolgo ;)
ciaooo seratissima!
 
chiedididario66
chiedididario66 il 09/10/23 alle 18:46 via WEB
Già che sono dislessici, teppisti, mancava pure questa trovata per rendere la gente ignorante. Non sapevo anche Piacenza facesse parte di questo esperimento. Ci vogliono portare a dei idioti ,per poterci manovrare a loro piacimento. È proprio vero che il mondo è una ruota che gira. Ma adesso si sta delineando l'avvicinamento ad Armageddon. Oggi è l'anniversario della tragedia del Vajont. Sono passati 60 anni, ma nessun colpevole. E ancora dopo tutti gli esempi catastrofici, i pirla, vogliono il nucleare. DIO DISTRUGGI L'ESSERE UMANO
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 09/10/23 alle 21:30 via WEB


Dislessici e teppisti?
Come si fa a unire due vocaboli così diversi e lontani fra loro? Neurodiversità e pseudodelinquenza?
Ma si conosce il significato dei termini che si usano?

Ovviamente mi dissocio totalmente anche al dar seguito a un confronto.

Sì, anche Piacenza ma il progetto non coinvolge tutti gli istituti.
 
exietto
exietto il 09/10/23 alle 21:57 via WEB
ciao ! sec me è un esperimento che va fatto e poi studiato e analizzato. SEc me il concetto di per sè è valido; ma tra dire e il fare c'e' di mezzo il mare, e i risultati spesso poi tradiscono le attese. Per conto mio giusto provarci e vedere che si raggiunge
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/10/23 alle 16:11 via WEB
Prendo atto della ta visione: in fondo ogni novità sa di bello, ma è altrettanto vero che un esperimento, secondo me, lo si fa a ragion veduta e non certo "testando" sui ragazzi che hanno il diritto ad una buona scuola, non a caciare.
 
woodenship
woodenship il 09/10/23 alle 23:20 via WEB
Di primo acchito mi vien da dire: se siamo arrivati ad un punto morto, una direzione bisognerà pure cercare di prenderla. Poi, riflettendo tra me e me, rabbrividisco: e i libri che fine faranno? Ma io sono vecchio, mi dico. Il mondo andrà da qualche parte che non riuscirò mai a vedere. Un bacio scintillante di stelle.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/10/23 alle 16:17 via WEB
Eccome se arrivati ad un punto è necessario se non doveroso cambiare strada, ma, secondo me, c'è modo e modo di cambiare strada. Non mi viene normale pensare che questa sia la direzione da testare e non tanto per i libri: in Germania, per esempio, non esistono libri per e su tutto ma i docenti si preoccupano di lasciare dispense bene articolate. Un sorriso,...W....:)
 
diogene51
diogene51 il 09/10/23 alle 23:34 via WEB
Eh, c'è molto di diverso da come eravamo noi e come sono i ragazzi di oggi. Noi dell'età pre-web, siamo dei marziani. Ai nostri tempi c'era la scuola e basta. Lì c'era l'adrenalina, ma non ricordo che nessuno si fosse mai ucciso per un brutto voto. Ora invece capita di continuo. Forse sono più fragili, con un bombardamento continuo di stili di vita che non sanno realizzare. Sono esperimenti, probabilmente belli per gli insegnanti e ritengo per i ragazzi, ma esperimenti. La scuola non può rinunciare ad essere un avviamento alla cultura, che non è fatta solo di canzoni. Una volta i professori all'avanguardia facevano leggere il giornale; ecco, magari farei vedere la televisione, ma per discutere, commentare, educare al ragionamento critico. Buona serata, Elena!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/10/23 alle 16:27 via WEB
Ti cito, Renato : "La scuola non può rinunciare ad essere un avviamento alla cultura."
Questo è il punto: dare gli strumenti essenziali e basilari. Indipendemente dal giudizio e/o dal voto. Perché un domani il mondo del lavoro in cui si auspica 'sti ragazi si inseriranno è anche spietato, e di certo non è ovattato. Se non sei fortificato soccombi e... il cane si morde la coda.
Proprio oggi leggevo su La Repubblica della fuga dal latino e da istituti di geometri, un trend non certo nuovo. Ecco, c'è sempre più richiesta di approfondimenti scientifici, linguistici, di critica costruttiva... per questo eviterei la TV ;)
Un caro saluto, Renato
 
gianor1
gianor1 il 10/10/23 alle 15:17 via WEB
Vi è un principio nella mia vita di docente: la responsabilità è di prendere in carico gli allievi per aiutarli a inserirsi nella società in cui vivranno. Sussiste però un punto critico che devo operare senza sapere esattamente come evolverà la società. Ciò pone un grande dilemma, con ricadute importantissime sulla stessa organizzazione concreta del curricolo, quali competenze sviluppare, delle metodologie innovative da introdurre. Non mancano ideee pedagogiche innovative, quel che viene meno è l' organizzazione, devo subire l' enfasi sulla complessità, il rifiuto alla semplificazione, la facilità ad aggiungere nuove dimensioni proposte come alternative, sostanziale solitudine difronte al proprio lavoro. Ho la contezza che tutte le innovazione che ben esponi, non sono altro che lo sviluppo di sensi di colpa e di impotenza del tutto fuori luogo. A ben rileggerci. Gian
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/10/23 alle 16:33 via WEB
Dici bene, Gian: "la responsabilità di prendere in carico gli allievi per aiutarli a inserirsi nella società in cui vivranno."
Già la parola "responsabilità" indica non solo la dedizione al lavoro dell'insegnante ma alla sua "missione". E come te, siete in tanti che sentite nel vostro quotidiano il coscienzioso mestiere che esercitate. Purtroppo, vuoi la burocrazia, vuoi che il pianeta scuola sta raschiando il fondo vi scontrate con realtà a dir poco assurde al limite del demotivante. E i fatti o gli esperimenti di cui parlo ne sono la prova. Un sorriso, Prof. :)
 
surfinia60
surfinia60 il 10/10/23 alle 18:51 via WEB
Vivo la scuola dal di dentro, anche se non strettamente legata all'aspetto didattico, ma gli echi che mi arrivano da docenti e colleghi non sono per niente incoraggianti. Ormai le scuole sono diventate dei progettifici, dove si corre per accaparrarsi i fondi del famigerato PNNR inventandosi cose da fare, non sempre utili e congrue. Il risultato sono segreterie ingolfate da burocrazia inutile, docenti che lavorano più fuori che dentro le classi. E gli studenti? non posso valutare bene perchè non direttamente coinvolta, ma se i risultati sono quelli che si vedono in giro e che finiscono sui social, c'è poco da stare allegri!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/10/23 alle 16:37 via WEB
E chi se non chi lavora all'interno dell' universo scuola sa meglio raccontare il caos che esiste? Nessuno, penso.
A settembre scorso mia cognata, dopo enne anni di supplenze qui e là, finalmente ha ottenuto una cattedra annuale e mi raccontava della segreteria e delle segretarie oberate da domande e richieste e sepolte di carte. Ho pensato a te :)
Io credo davvero che faccia più rumore qualche albero che cade che una foresta che cresce: mi riferisco ai ragazzi
 
magdalene57
magdalene57 il 11/10/23 alle 19:28 via WEB
Mi sento, come si diceva una volta di quelli che sono molto antichi...., ma il mio pensiero rimane legato alla valutazione. I ragazzi sono ansioni, insicuri, ma non è colpa delle valutazioni, bensì di un educazione all'interno delle famiglie in cui viene completamente dimenticato che essere messo alla prova, fallire, rimediare, impegnarsi, sono situazioni che nella vita si ripetono continuamente. Per fortuna i ragazzi fanno sport. In quegli ambienti si respira ancora la solidarietà, il rialzarsi e impegnarsi al meglio dopo una sconfitta. E le sconfitte si misurano in numeri, in minuti, in secondi, in mete... La scuola a mio parere ha già mollato troppe cose, e tutto creando fallimenti. I voti fanno paura? Certo, creano ansia: basta studiare, prepararsi. Devi fare un concorso, ti mette ansia: studia, preparati. Stiamo creando un esercito di rammolliti, teppisti, selvaggi e privi di coscienza, violenti con chi non sa o non può difendersi. Per favore. Ridateci una scuola che boccia, che da brutti voti, che ne da di migliori, che premia il tuo impegno. Che stimola, incuriosisce, incita, mostra la via.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/10/23 alle 16:13 via WEB
Anche io mi sento un po' (tanto) antica, sai. Non tanto per l'abuso di alcuni insegnanti sulla penna rossa o blu: un numero è un numero che però decreta se in quella materia sei al passo e se non sei al passo tu, studente, cerchi di recuperare l'andatura. Una volta finito il percorso scolastico, non ci sono voti, ma c'è la vita con e sue prove che sono ben più toste di un voto. E se tu, giovane, non vuoi soccombere ed essere un perdente hai il dovere di etterti in gioco, ansia o non ansia. Non è mettendoti sotto una campana di vetro che tu, ragazzo, cresci.
Non entro nel merito colpe, non sono competente, ma dico, da mamma e prima da studentessa, che la scuola per essere buona non deve essere ricolma di pietà. premiare i eriti, certo! ma fermare i demeriti.
 
surfinia60
surfinia60 il 14/10/23 alle 12:35 via WEB
Le situazioni personali degli studenti sono tante. Tanti i motivi di disagio e diventa sempre più difficile 'educare' ad apprezzare il bello, la cultura, e soprattutto a diventare abitanti del pianeta migliori e più responsabili. Non so e non credo che la scuola, così com'è strutturata, abbia la capacità di far emergere le qualità di ognuno, coltivare aspirazioni e proiettarle in un futuro che puo' solo spaventare. Mi rendo conto che la mia visione è tutt'altro che ottimistica, ma non so fare altrimenti. Saluti
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/10/23 alle 16:15 via WEB
Non è affatto tutt'altro che ottimistica, Surfinia, la tua visione, è semplicemente realista. Detto questo io credo che anche la scuola un po' severa educhi. Molto più della scuola troppo permissiva che sfornerebbe quantomento un'idea o una percezione ovattata della realtù e il mondo del lavoro e il diventare adulti è un gioco serio.
 
virgola_df
virgola_df il 14/10/23 alle 14:56 via WEB
Le innovazioni sono sempre sante e benedette, il cosiddetto adeguamento al contesto, perchè no, sempre però che non siano a discapito della conoscenza e del sapere. Temo l'ignoranza e ancor di più temo che tutto ciò possa comportare un adeguamento verso il basso, con progressiva perdita di coraggio e vigore nell'affrontare vita e lavoro. Abbraccioni.
virgola
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/10/23 alle 16:16 via WEB
Perfettamente in sintonia con il tuo pensiero, Virgola
Sorriso :)
 
anima_on_line
anima_on_line il 15/10/23 alle 16:24 via WEB
bello, noi che...ricordo le matite metà rosso e metà blu, per gli errori lievi e quelli gravi, certo, un metodo oggi sorpassato, ma quanta voglia di superare quelle linee blu, quanta adrenalina! in fondo si cercava di aiutarsi, di elevare il livello per tutti, ricordo con i libri legati a una molla e le discussioni su come superare quelle linee blu, oggi quelle linee riconosco che sono servite, hanno dato un sentiero, un percorso di miglioramento anche nella vita perchè superare quegli errori di scrittura significava superare anche gli ostacoli della vita...bacioni
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/10/23 alle 16:26 via WEB
Quanto sono d'accordo con il tuo pensiero. Non potrei aggiungere altro, se non buon pomeriggio e un sorriso :)
 
stelladelsud16
stelladelsud16 il 15/10/23 alle 19:23 via WEB
Che bello tornerei di corsa indietro nel tempo al periodo scolastico, allora si che si studiavano non solo le materie scolastiche ma come ci si doveva comportare nella vita ,nei confronti dell' altro,ed eravamo motivati e adrenalinici ad ogni interrogazione e a ogni compito in classe,adesso sono ignoranti,demotivati e inclini a fare tutto ciò di sbagliato ci possa essere e in questo appunto ormai la scuola e la società non aiuta per niente. Più si va avanti e più si perdono i valori di qualsiasi genere. Che dire ...niente non c'è altro da dire.Bupna serata Elena Lucia
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/10/23 alle 16:35 via WEB
Sì. Lucia, sostanzialmente tutti noi abbiamo ricordi piacevolissimi della "nostra" scuola. Complice anche il tempo che smussa gli angoli e la memoria ricorda le belle eserienze. Certo che c'era adrenalina! Ma non che oggi nei ragazzi non ci sia più, eh!
Non mi piace generalizzare e non lo trovo affatto giusto: sarà che tifo per quella miriade sconosciuta e che non fa clamore di bravi ragazzi che non sono teppisti e non sono ignoranti. Magari demotivati sì, visto il futuro che hanno davanti lavorativamente parlando. Buon pomeriggio, un sorriso :)
 
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