Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

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finchè c'è gente che ci crede...

Post n°459 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

... ci sarà sempre chi la preannuncerà.





























Il 6 settembre 1994  un tale Harold Camping annunciò che il mondo aveva le ore contate.
Sbagliò.
Ci riprovò per altre due volte, ma niente da fare: il modo continuava a girare.
Dei seguaci lasciarono il lavoro, spesero i loro risparmi e litigarono con amici e familiari.

Era il 21 dicembre del 2012.
Quel giorno, secondo la profezia dei Maya, il mondo doveva finire.
Allora ci fu chi fecescorta  di scatolette di cibo, chi s’attrezzò con filtri per depurare l’acqua da virus e batterii,  chi si premunì con medicinali.
Chi valutò rifugi sotterranei .
Anche  su Youtube vennero postati numerosi video sul come equipaggiarsi.

Siamo il 12 ottobre 2015: vivi e vegeti.

Sopravvissuti anche all’Apocalisse annunciata per il 7 ottobre.
Alcuni seguaci della  eBible Fellowship  sono rimasti svegli l’intera notte, in trepida attesa. Quando il mondo è sopravvissuto a tutti i fusi orari hanno capito che il loro capo,  un certo Chris McCann, aveva sbagliato.

Tutti i predicatori puntualmente sbagliarono.

Tutti i predicatori  puntualmente si scusarono.

Tutti i predicatori  puntualmente addussero spiegazioni.


Ci sarebbe da chiedersi quale strano e perverso meccanismo stia alla base non solo delle preannunciazioni catastrofiche, ma soprattutto della creduloneria.

E invece no!  

Ognuno è libero di seguire le profezie che meglio lo rappresentano.


Mettiamo per assurdo che il mondo finisse e lo facesse con un certo margine di preavviso,  di cosa vi preoccupereste e cosa vi affrettereste a fare ?

 

 
Rispondi al commento:
diogene51
diogene51 il 12/10/15 alle 23:48 via WEB
La risposta del tuo primo commentatore è particolarmente acuta e in certo modo rende ovvia la tua domanda. Poiché non sappiamo quando moriremo (la fine può essere lontana, come tutti noi speriamo, o dietro l'angolo) prima della fine del mondo facciamo le cose che siamo abituati a fare, le solite cose, col solito impegno o noncuranza... Devo dire però che nell'immaginario la propria fine e quella del mondo intero non hanno la stessa valenza. Chi finisce spera che i suoi sopravvivano (biologicamente facciano sopravvivere i suoi geni, psicologicamente il suo affetto) e certo la consapevolezza della fine per tutti sarebbe particolarmente dura da sopportare. Ricordo che c'era un vecchio film italiano basato su questa fantasia. Ne ricordo poco, se non che si sentiva una voce che dall'alto diceva "stasera ci sarà la fine del mondo" e mi pare di ricordare che le persone continuavano nei soliti intrighi. Io non so che cosa farei. Forse penserei di passare le ultime ore assieme ai miei cari. E questo penso sia la comune risposta. La cosa più logica, però, sarebbe prendere un sonnifero e andare a dormire... Buona notte, Elena!
 
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