Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

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Saranno davvero qualcosa di serio?

Post n°850 pubblicato il 03 Maggio 2020 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

C'è il festival di Sanremo, quello dell'Oriente, di Cannes, dei due mondi e c'è da oggi, rigorosamente on line, il festival della serie tv.

Si dice che le serie tv siano qualcosa di veramente serio: attraverso la bravura e l’espressività degli attori si racconta il mondo.

Si affronta il tema della disabilità e della malattia, ma anche dell'amicizia e della complicità.
Dell'amore e del dolore.
Del riscatto sociale e personale.

Si dà risalto alle problematiche legate al mondo LGBTQI o alla questione femminile.

Le location e i paesaggi spesso intrigano e ci si sorprende a dire: ma lì ci siamo stati, oppure che bei posti!

Così, puntata dopo puntata,  si resta lì incollati allo schermo pronosticando il come andrà a finire.

Il finale, di solito, resta volutamente aperto e così  di stagione in stagione si crea una sorta di appuntamento con il telespettatore che si immedesima nel racconto o nel protagonista o semplicemente nella vicenda narrata.



























Di serie TV non c'è che l'imbarazzo della scelta.
In streaming o su Netflix perché la TV che sia di Stato o commerciale preferisce ignorare: mai sia che non ci sorbiamo le pedanterie dei sempre quelli e pure pesanti programmi detti di informazione che informano poco, formano niente e stufano tanto.

Vabbè, sono curiosa    e chiedo…

… c'è  una serie Tv che vi ha particolarmente coinvolti al punto da ritenerla qualcosa di veramente serio?


E ancora, tra serie Tv scaglionate nel tempo e negli anni e film con un inizio e una fine il tutto nel tempo di due ore che preferite?

 
Rispondi al commento:
nina.monamour
nina.monamour il 04/05/20 alle 17:50 via WEB
Sono una che ama molto le serie tv, poi da quando ho Netflix ho l'imbarazzo della scelta, episodi che durano a lungo e mi attraggono molto. Mi piace immergermi in nuovi universi, esplorando luoghi che un'ora e mezza di film non riuscirebbe a farmi conoscere completamente, ma soprattutto, mi affeziono ai personaggi, mi identifico nelle cose che capitano loro, nelle voci e nei loro modi di fare. Insomma, alla fine è come se li conoscessi davvero, diventano praticamente dei miei amici. Attualmente su Netflix sto seguendo "Chiamatemi Anna", una serie canadese che affronta temi come l'accettazione, l'integrazione e la dolorosa differenza tra sogni e realtà. E' la serie ideale per chi vuole vivere sulla propria pelle una graduale scoperta della propria femminilità, sospesa tra innocenza, speranze e amare consapevolezze. Buon inizio di settimana Elena (*_*)..
 
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