Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

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Come una pentola a pressione

Post n°937 pubblicato il 06 Aprile 2021 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Bilancio di una giornata:
 ad ora 7 fermi, 1 ferito, lacrimogeni, lancio di oggetti e scontri.

Qualcuno senza mascherina, altri con le lacrime agli occhi.

                      “Siamo imprenditori, commercianti e ristoratori non delinquenti “  
ripetono per ore e
per ore protestano mentre la polizia è in assetto antisommossa.



Mai avremmo voluto vedere la drammaticità di queste immagini.



Intanto sulla A1 da Imperia, a Milano, a Foggia anche i venditori ambulanti rivendicano l'apertura delle loro attività chiuse fino a data da stabilirsi e bloccano il traffico.


Era un epilogo annunciato?
Una sorta di pentola a pressione che prima o poi se non sfiata scoppia?

Si poteva e doveva evitare?


Ve l'aspettavate proprio all’indomani di Pasqua?


 
Rispondi al commento:
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 07/04/21 alle 18:27 via WEB
Ma a me piace leggerti, Renato! quindi di che ti preoccupi? Anzi, grazie per i tuoi pensieri.
Comprendo chi da più di un anno è fermo con l'attività, capisco i ristoratori a cui più volte è stato detto "aprite" per poi rettificare in "chiudete!"; penso agli ambulanti che stanno lì con i furgono vuoti a girarsi le dita. E li comprendo perchè per troppe volte il succedersi di governi ha promesso loro ristori che puntualmente non sono mai arrivati. Ma fatico a capire lo scendere in piazza con fumogeni e oggetti da lanciare. No, questo per me è fuori da ogni logica. Dalla ragione si va quasi quasi al torto.
Comunque, intanto che annaspiamo economicamente, anzi agonizziamo di brutto, i contagi salgono. Si è chiuso ma si è chiuso a colori che equivale a socchiudere appena appena fra regole talora insensate e DPCM spesso scritti a tavolino senza pratica nè logica. Siamo poveri: ma già lo sapevamo. Non serviva il covid a farcelo imparare. Abbiamo vissuto per anni e anni sopra le nostre possibilità accettando il sommerso che oggi paghiamo indipendentemente dal governo che ci "guidava" o traghettava verso il fondo. Perché come ben dici il problema dell'Italia è generale e come tale va affrontato.
Non credo che possiamo paragonare la nostra condizione e le restrizioni adottate con qualsiasi Stato europeo o americano. Anche per geografia del territorio, oltre che per ordinamento politico. Siamo lontanissimi!
 
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