Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

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Chiudi gli occhi e mangia!

Post n°991 pubblicato il 25 Marzo 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Era gennaio quando il Regolamento sulla Gazzetta Ufficiale europea diceva sì all’uso  delle larve di verme della farina minore e del grillo domestico congelati, essiccati e in polvere per preparare pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali,  pasta, pizza o  cioccolato, ma anche cibi a base di carne e minestre.

La scelta Ue non convince tutti.E molti storcono il naso o provano effettivamente schifo per il novel food.

L'arrivo sulle tavole di piatti contenenti farine di insetti è distante ad oggi anno luce dalla cultura nazionale italiana.

Si aggiungono poi interrogativi di carattere sanitario e salutistico. Specie per gli allergici.


Che poi un bicchiere di aranciata sorseggiato da anni e per anni  beatamente possa contenere fino a cinque moscerini e una barretta di cioccolato succhiata golosamente contenga fino a otto parti di insetti, che nell'insalata, nelle marmellate nelle passate di pomodoro e nelle farine siano in genere presenti parti di insetti  e che in qualche confezione di carne fresca o prosciutto ci sia estratto dalla cocciniglia, beh questo è irrilevante.
Ignari. Chiudavamo gli occhi e gustavamo.


































Oggi invece sappiamo che ogni anno in media il consumo inconsapevole di insetti si aggira sui 500 grammi. Perché la legge italiana ne tollera una piccola percentuale.

Perciò volente o nolente Francesco Lollobrigida - ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare - è costretto a firmare ben 4 decreti che riguardano appunto le  quattro diverse farine derivate da insetti ed è convinto che " Li mangeranno in pochi “

La pensate così anche voi?

O invece non ci vedete nulla di così schifiltoso e assaggerete?

 

 

 

 
Rispondi al commento:
gianor1
gianor1 il 25/03/23 alle 16:55 via WEB
Nel "Decamerone" dell' amatissimo Boccaccio, il cuoco Chichibio sottrae una coscia di gru. Quel periodo storico è trascorso e oggi non ci cibiamo più delle gru, ma neanche delle rondini, dei cigni, delle cicogne, dei pavoni, degli aironi, tutte leccornie medievali. Pur tuttavia non disdegniamo lumache e rane che farebbero invece inorridire mezzo pianeta. Inoltre nulla ci impedisce di mangiare gli insetti di mare, di trasformarli anzi in prelibatezze degne delle tavole più ricche: le aragoste, imparentate con gli scorpioni, o le grancevole, parenti strette dei ragni. Personalmente, oggi penso, che le larve, i vermi, gli insetti in genere, sono stati, e sono, il più infrangibile tabù alimentare della nostra cultura occidentale. Un' attenzione particolare invece dobbiamo dedicarla all' industria alimentare ch per assurdo profitto poterbe approffitarne...A ben rileggerci. Gian
 
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