Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ormaliberajigendaisukeossimoraQuartoProvvisorioje_est_un_autreexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

Sento odor di fiction
Inviato da: jigendaisuke
il 22/04/2024 alle 18:35
 
Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« APPUNTI DI LETTURA 2020APPUNTI DI LETTURA 2020 »

APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2149 pubblicato il 28 Gennaio 2020 da ossimora


Risultati immagini per lo straniero camus

N.9 
Albert Camus
Lo straniero
Sulla collana : i NOBEL  (Rilettura)

Non me lo ricordavo più !
 Occorre rileggere e rileggere invece libri come questo : i veri classici che ci parlano di noi stessi , della vita , del suo assurdo e dell'amore che comunque si ha per lei , attraverso le piccole , impalpabili cose della natura ;La luce,  l'odore di un pomeriggio , quello di un luogo , un tramonto abituale , il mare.
Rileggere "lo straniero" è dimenticare che si svolge in Algeria , che Mersault è uomo degli anni 40 del novecento : sentire che l'esilio intimo da se stessi e dagli altri è universale e contemporaneo e non ha luoghi geografici nè appartenenze temporali. 

E' un crescendo la scrittura e la narrazione di Camus .

Infondo Mersault lavora , partecipa al tran tran di una vita da impiegato , frequenta donne , ha qualche conoscente ; procedendo in una quieta accettazione della realtà senza drammi e senza alcun desiderio di fuga .
Un uomo adatto al sole , al mare , alla natura ; molto meno alla società.
L'incipit è noto ed è forse l'unica cosa che ricordavo chiaramente dalla mia lettura giovanile :
"Oggi la mamma è morta. O forse ieri non so."
Mersault partecipa al funerale della madre presso l'ospizio lontano un'ottantina di km dal suo luogo di residenza , costernato più dalla fatica e dall'allontanamento dalle sue abitudini che dal lutto. 
Torna, fa un bagno , ed incontra Marie , con la quale inizia una storia; lei è gioiosa ma lui è presente ma indifferente , piatto , quando lei gli chiede di sposarsi lui accetta senza entusiasmo , così come non è entusiasta  ma indifferente quando gli viene offerto un lavoro a Parigi. Nulla traspare del clima politico dell'epoca ; tutto è lontano ; Mersault non si interessa .
I suoi conoscenti Solimano ed il suo cane pulcioso e Raymond lo interessano poco , li ascolta ma resta tutto ben distante .
 Poi la spiaggia , l'omicidio dell'arabo , il sole , l' accecamento ( la paura?) .
Ed inizia la parte del carcere .La seconda parte , più intensa .
Claustrofobica .
Mersault vede il sole dalle sbarre : la prima parte è inondata di luce e di presente seppur apparentemente piatto , la seconda di noia e buio. Condannato a morte Mersault rifiuta il prete e dio .
Tutto è assurdo .
Un piccolo uomo comune che vive il senso dell'assurdo dove tutto si equivale .
Non un essere spregevole come vorrebbe  la corte che lo giudica , prendendone le distanze  ma un essere che vive una condizione di estraneità .
Come disse Sartre "Mersault è uno dei terribili innocenti ", sono lo scandalo della società perchè non accettano le regole del gioco.

La felicità ...lasciar trascorrere fissandole asetticamente  le cose:l'uomo che vuole vivere in esilio da se stesso non ha bisogno di passato e di ricordi ; il peso del ricordare è menzognero ...meglio una  felicità inconsapevole che una pressante .
Lo straniero inizia con la morte (della madre) e finisce con l'attesa della morte nel preservare sempre ed attentamente un torpore abitudinale. 
"...Bisogna immaginare Mersault felice..."

L'avevo letto troppo da ragazzina ...amandolo però in maniera istintiva , ci voleva  proprio questa RILETTURA. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963