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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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APPUNTI DI LETTURA 2020
Post n°2152 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da ossimora
N. 12 Janine Cummins Il sale della terra Feltrinelli Lanciato prima negli Stati Uniti con un gran battage pubblicitario ed un gran dispendio di energia , nell'ultimo periodo è stato invece molto discusso . Criticato prima dagli scrittori di origine messicana , poi da molti altri nei social perchè a loro avviso affronterebbe la questione della migrazione dal Messico agli Usa in maniera stereotipata e perfin superficiale. Mi lascia un pò perplessa questa reazione ...l'America di Trump... La Cummins non è di origine messicana e sembra avere preso molti soldi per il libro , forse è questo che ha disturbato...o quello che denuncia con gran riscontro di vendite? ; Oprha Winfrey aveva annunciato una serata speciale proprio su questo romanzo per poi cancellarla alla svelta . La stessa casa editrice ha interrotto la presentazione del libro già ampiamente programmata ; condannando però le minacce di morte rivolte alla Cummins per il suo romanzo. Che dire , certo gli inviti di Stephen King...e l'invito a leggere una storia accattivante che quando si inizia ti avvolge e ti coinvolge sono veri . E' la storia di Lidya , libraia di Acapulco , città trasformata da meta turistica di attrazione internazionale a città in mano ai cartelli della malavita , di suo figlio Luca e dello sconvolgimento che avviene nella loro vita dopo che l'intera famiglia viene distrutta durante una festa, da pericolosi banditi , sicari dei "cartelli ". Lidya e Marco si salvano dalla carneficina e scappano con mille mezzi ed espedienti verso gli Stai Uniti , convinti peraltro di essere seguiti e ricercati . Questa lunga ed incredibile fuga è il vero nucleo portante del romanzo . La Cummins racconta di aver impiegato quattro anni in ricerche , interviste , viaggi di conoscenza , ed a dire il vero , luoghi , situazioni sono verosimili ed emergono ampiamente nel racconto dell'odissea verso el "norte": si intrecciano racconti di altre vite, amicizie , morti per violenza o per malattia e stenti . Lasca emergere le storie di vita di ogni singolo emigrante sia che scappi dalla miseria o dalla violenza e ne avvicina la singolare umanità. La Cummins ha dichiarato che durante le sue ricerche e la scrittura ha sempre tenuto sullo schermo la frase :"tambien da este lados hay suenos ". A prescindere dalle piccate reazioni dei messicani (scrittori e non...) la difficoltà , il rischio, l'ansia e la paura di chi scappa da un paese pericolosissimo e senza prospettive e' sostenuta da dati e da numeri certo imprecisi per difetto . Nel 2017 lungo il confine tra gli Stati Uniti e il Messico moriva un migrante ogni 21 ore ed ogni anno centinaia di persone scompaiono nel nulla.
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