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APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2177 pubblicato il 21 Luglio 2020 da ossimora

 

 

N.38

Cormac Mc Carthy 
La strada
Einaudi

Uno scenario apocalittico spogliato di tutto ciò che era l'umano conosciuto .
Post atomico , grigio : un day after nel quale cenere e squallore la fanno da padrone. 
Le forme di vita non ci sono più ,tutto e' fatiscente , marcescente e morto , una pioggia alternata a neve e cenere scende  permanentemente dal cielo , il mare è nero. 
Le forme di vita, animali , uccelli ,insetti , tutto assente , i residui esseri umani sopravvissuti , viaggiano senza meta da una parte all'altra cercando di trovare , il modo di sopravvivere e magari di provare   la ricostruzione di qualche primordiale forma di aggregazione. 
Ma non c'è cibo , non c'è acqua , il freddo è lancinante .
Un "on the road " nel nulla dove le domanda di fondo è : "dove può arrivare un uomo, ognuno di noi , per sopravvivere ?
E' chiaro che esiste la pratica del cannibalismo e che incontrare un altro sopravvissuto possa voler dire rischiare di essere mangiati. 
.I protagonisti del viaggio senza meta , sono senza nome , resta loro soltanto il ruolo...un padre ed un figlio ,tutti gli altri attorno o sono cadaveri o sbiadite comparse.
 In nessuno c'è alcuna particolarità se non quella di essere alla ricerca di qualsiasi cosa  per sopravvivere, una coperta , delle vecchie scatolette , acqua , benzina,  in un mondo spogliato di tutto ed improduttivo .
IL padre rappresenta la "PRATICA" , ciò che si deve fare va fatto , il figlio" IL SENTIMENTO"; sopravvivere ma non a prezzo di scordare la propria anima .Le descrizioni a volte sono molto molto "immersive" e nonostante lo squallore si attende con partecipazione il prossimo incontro, il prossimo luogo .
L'atmosfera dell'apocalisse totale mette i brividi , si respira il vuoto cosmico di un mondo azzerato. 
Non è certo un genere che mi si confà ma devo dire che la scrittura è notevole. 

Però certe cose uno se le dimentica no?
Si , ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare .

Il bambino stava lì seduto e ciondolava .L'uomo lo teneva d'occhio per evitare che ruzzolasse fra le fiamme ;scavò coi piedi delle piccole buche nella sabbia per le spalle e i fianchi del bambino , dove si sarebbe coricato e gli si sedette accanto abbracciandolo e scompigliandogli i capelli davanti al fuoco perchè asciugassero .
Tutto questo come un rituale antico .E così via . Evoca le forme .Quando non ti resta nient'altro imbastisci cerimoniali sul nulla e soffiaci sopra. 

La campagna era stata ripulita , saccheggiata .Depredata fino all'ultima briciola .Di notte faceva un freddo senza pari ed era buio...il lento arrivo del mattino era accompagnato da un silenzio terribile . Come un'alba prima della battaglia la pelle cerea del bambino ormai era quasi trasparente .
Gli occhioni grigi sbarrati gli davano un'aria da alieno...

Entrarono nel soggiorno :Sotto un limaccioso manto di cenere la sagoma di un tappeto.Mobili coperti con dei teli. .Rettangoli chiari sulle pareti nei punti dove un tempo erano appesi i quadri .Nella sala sul lato opposto dell'ingresso c'era un pianoforte a coda .I loro riflessi scomposti nel vero sottile e ondulato della finestra .Entrarono e tesero l'orecchio . Si aggirarono per le stanze come acquirenti scettici .Rimasero a guardare fuori dalle alte finestre il buio che scendeva sulla campagna.
 
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