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APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2183 pubblicato il 21 Settembre 2020 da ossimora

L'ottava vita (per Brilka)
N. 44
L'otta vita  (per Brilka)
di Nino Haratischiwili
Marsilio romanzi 

L'ottava vita (per Brilka) è un romanzo
monumentale, ben 1129 pagine...ci ho messo abbastanza per leggerlo anche se mi attraeva quando ne ero lontana .
E' un'epopea, una storia che ripercorre un secolo intero di storia, narrato attraverso gli occhi dei componenti della famiglia Jashi.
 La famiglia Jashi è una famiglia della Georgia la cui fortuna arriva direttamente dalla ricetta della speciale cioccolata calda che il loro antenato gli ha tramandato. 
Da quella ricetta arriva la fortuna della famiglia, la sua posizione prestigiosa, la ricchezza e tutti i privilegi che hanno avuto.
La storia inizia con Stasia Jashi, che negli ultimi anni di vita degli zar di Russia vuole a tutti i costi diventare una famosa ballerina. 
Sulla sua strada però si mette il Tenente bianco-rosso che stravolge tutti i suoi piani portandola ad un matrimonio affrettato che avviene pochi giorni prima dello scoppio della guerra. 
Il Tenente parte, lascia la moglie pochi giorni dopo averla sposata, e Stasia rimane sola, prigioniera di una vita che immediatamente le appare troppo distante da quello che desiderava realmente. 
Quando la Rivoluzione d'Ottobre scoppia, gli Jashi capiscono che nulla sarà come prima e Stasia si troverà a combattere per la sua stessa vita e per il destino della sua famiglia.
 Contemporaneamente il racconto si apre con Niza e Brilka, rispettivamente nipote e bisnipote di Stasia, che ai giorni nostri si trovano insieme alla ricerca delle canzoni perdute di Kitty, un'altra antenata diventata una famosa cantante in Inghilterra ma che si dice sia fuggita dalla patria etichettata come traditrice.
La voce narrante è Niza che riprende le fila delle storie di famiglia, le intreccia, le completa e le consegna a Brilka, a cui spetterà scrivere l'atto finale....in un capitolo lasciato vuoto...
La scrittura fluida , mai noiosa  , un assedio calmo ma ostinato di parole dalle quali è difficile staccarsi ,  scorre in una spirale di storie, di intrecci, di passione e di dolore  e  rapisce pur portandoci in mondi lontanissimi 
L'ottava vita è l'epopea della famiglia Jashi, storia che si svolge avendo come sfondo la Georgia, l'antica e misteriosa Colchide, la terra della terribile Medea. 
In questo caso la Georgia, protagonista quanto gli stessi personaggi del racconto, ci viene narrata durante le sue rivoluzioni, le rivolte, le ribellioni attraverso cui gli stessi Jashi passano e che plasmeranno il loro futuro e le loro scelte.
Il racconto è diviso in altrettanti piccoli libri, ognuno dedicato ad un personaggio del racconto.
 A narrare tutto però c'è sempre Niza, una donna dei nostri giorni e questa scelta rende il romanzo davvero molto particolare. Perché se è vero che gli eventi narrati, le storie e gli stessi personaggi arrivano direttamente dagli anni precedenti al 900, è altrettanto vero che la voce narrante è moderna, attuale e questo ha reso il racconto molto più scorrevole, vicino a noi in qualche modo. 
Lo stile dell'autrice è davvero sorprendente, le sue parole sembrano pennellate che creano un enorme e meraviglioso quadro, un mosaico di storie, una cacofonia di voci che non fanno altro che intrecciarsi sullo sfondo della storia.
Nonostante la mole consistente del libro non vi sembrerà di aver letto così tante pagine; il racconto non è mai pesante nè noioso, non è mai troppo quello che ci viene raccontato. 
I particolari, le descrizioni, i tanti personaggi, sono tutti necessari a raccontare una storia che senza tutti quei dettagli non sarebbe l'epopea che è. Il secolo rosso viene descritto in tutta la sua brutalità, in tutta la crudeltà che lo caratterizzò, e gli Jashi diventano insieme spettatori e vittime di quegli ingranaggi. La dittatura, la perdita della libertà, la voglia di riconquistarla, sono punti cardine del romanzo. La storia percorre gli anni in cui al potere c'erano Stalin, Lenin e tutti coloro che hanno attraversato  la storia del comunismo russo.
 Spesso l'autrice non li menziona per nome, si limita a descriverli, ma queste descrizioni sono talmente vivide che non potrete fare a meno di riconoscerli immediatamente.
Uno dei punti forti del romanzo sono sicuramente i personaggi, caratterizzati in modo talmente vivido che alla fine vi sembrerà di conoscerli, di far parte voi stessi della famiglia.
 Le donne protagoniste del racconto in particolar modo sono eccezionali, lottano, amano, odiano e vivono attraversando anni difficili ma non rinunciano mai a loro stesse, alla loro identità. Le Jashi sopportano anni di terrore, di violenze e di soprusi, ma sopravvivono e si rialzano sempre. 
Le loro storie costituiranno l'eredità di Brilka, la piccola Brilka che non sa bene chi è e cosa vuole diventare e che attraverso le storie delle sue antenate potrà ritrovare sè stessa.
 storia, personaggi indimenticabili, amore, legami familiari che sopravvivono agli anni e alla distanza, passione, dolore, drammi familiari e la leggenda di una speciale cioccolata calda che si dice sia maledetta. 
L'ottava vita è un romanzo ricco da ogni punto di vista , scritto da una Nino Harashivili che inizialmente credevo un uomo ed invece è una giovane donna di 27 anni georgiana , residente in Germania 

 
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