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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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APPUNTI DI LETTURA 2020
Post n°2185 pubblicato il 27 Settembre 2020 da ossimora
Sara Fruner L'istante largo Bollati Boringhieri Una storia fantastica ed immaginifica , una scrittura nervosa e ricca , a tratti poetica a volte ipertrofica . Il protagonista è Macondo ( il nome è un evidente richiamo al romanzo di G.G Marquez e Marquez ed alcune atmosfere compaiono anche nelle ambientazione di certi personaggi e storie di cui è pieno il romanzo) un adolescente geniale che vive con la nonna Rosio , resa muta da un carcinoma esofageo e per questo i due comunicano esclusivamente con gli sguardi , gli abbracci , le parole di lui ed i bigliettini di lei . Mac ha un affinità elettiva con una amica /compagna di scuola Beatrice ( Bea) , come lui molto brillante ed incasinata nei rapporti familiari. Mac pian piano cerca di scoprire notizie sulla sua origine, sulla madre , figlia di Rosio e scopre di avere avuto tre madri ; tre amiche che lo hanno allevato quando è nato e poi per tre anni fino alla loro scomparsa. La nonna , artista , che prepara mostre e dipinge in una casa laboratorio lo alleva e lo sostiene si circonda di personaggi e collaboratori originali e stravaganti , come del resto sia lei che la figlia perduta appaiono. Tutto il romanzo è un rutilante turbinio di persone , incontri , cose , fantasia , racconti lontani e reincontri vicini , presenze /assenze ; su tutto l'idea di una famiglia che si può costruire anche su schemi non consueti .(tre madri un , padre appena abbozzato) Ci sono dentro molte cose , tanto , tanto , in citazioni , richiami alla musica, all'arte , alla letteratura . Troppo.
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