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Appunti di lettura 2022

Post n°2281 pubblicato il 25 Maggio 2022 da ossimora

N.29
Antonio Scurati 
Il padre infedele 
Bompiani 

Il mio primo Scurati. questo romanzo è una sorta di diario intimista che riflette e racconta il doppio ruolo di uomo/ padre , uomo /marito .Glauco Revelli , laureato in filosofia datosi alla professione di chef alla ricerca della stella per il suo ristorante ereditato dal padre ,si racconta dal momento della gravidanza della moglie .
Le trasformazioni ,le mutazioni della vita sessuale ,i dubbi . La nascita della figlia vista in maniera un pò asettica . Da uomo ,con  un distacco almeno apparente o semplicemente un approccio diverso. Si intuisce che la moglie ha una depressione post parto e che fatica a riorganizzare la sua vita sia personale che lavorativa dopo la nascita della figlia ; in realtà la figura di Giulia è ineffabile , quasi assente , un ectoplasma che esiste i funzione del marito. 
Si respira lo sgomento di questo uomo deluso dalla trasformazione della donna in madre.
In generale un pò malinconico. 
Una condizione generazionale, sopratutto lavorativa  che trova la sua definizione nelle parole del padre :
" ...non ti amareggiare ,Glauco , non serve a niente .Vi hanno gettato un osso già spolpato .Fai del tuo meglio , poi accada ciò che deve accadere ".
Il livello della scrittura di Scurati mi è piaciuto , un'ottima capacità narrativa e descrittiva anche nel descrivere e rappresentare vari ambienti milanesi. 

Curarti dei figli ,amarli, ha senso soltanto se misuri  la tua esistenza su archi temporali più ampi. Se li vivi ,invece ,nell'orizzonte angusto della cronaca ,avere dei figli può significare solamente un altro pannolino da cambiare ,un altra notte di sonno perduto ,giorno dopo giorno .Se ,al contrario ,i figli li osservi con uno sguardo lungimirante ,a volo d'uccello ,allora divengono il sale della terra .Per far questo er,è necessario che i morti battano le ore per i vivi ,i morti e i non ancora nati .Devi riuscire a scagliare lontano la pietra di confine e poi dire ai tuoi eredi ."E' tutto tuo , fin dove la vista si perde ". Non è facile ,lo so .Non ci sono più padri a insegnartelo , nè  in cielo nè in terra .
Riguardo a questo , siamo tutti fratelli .

 
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