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Appunti di lettura 2023

Post n°2332 pubblicato il 18 Dicembre 2023 da ossimora

Recensione: “La vegetariana” di Han Kang - Viaggio in Corea

N.43

La vegetariana 
Gli Adelphi

E' innegabile che questo romanzo della coreana Han Kang sia inquietante e generatore di sottile ansiolina.
La struttura del romanzo si evolve attraverso tre stadi / capitoli. 
La decisione / la trasformazione in corpo feticcio / l'annullamento. 
La storia della "vegatariana " Yeang -hye che dopo una notte di violenti incubi decide di non mangiare più carne senza nessuna motivazione etica o ideologica ma sulla base di un sogno inaccessibile. 
Un sogno forse fatto di violenze dell'infanzia , sangue e boschi impenetrabili .
Una realtà imprevedibile per una persona ordinaria , comune, senza alcun guizzo , almeno così ce la presenta il marito .
La scelta di questa donna fa infuriare la famiglia , poi destabilizza ed inquieta tutti . 
Non c'è più un'anonima persona che si possa riconoscere e tenere sotto controllo ma una fredda e fortissima determinazione .
Una pulsione di morte sembra impossessarsi della donna ed una scelta appartenente del tutto immotivata si trasforma in una violenza personale e collettiva , in una violenza che cerca di risolvere un problema identitario  che si perde nel tempo in maniera radicale ."Schizofrenica catatonica " la definisce il medico dell'ospedale psichiatrico quando Yeang-Hye fa la verticale continuamente sul pavimento impiantandosi con le braccia che lei crede radici di un albero .
La storia è quella di una metamorfosi , di fuga dalle convenzioni sociali anche (forse) tramite la filosofia buddista nella quale la via per raggiungere l'illuminazione è l'abbandono delle preoccupazioni terrene .
Una moderna Dafne che per sfuggire alla violenza di Apollo ( il padre ...il marito , il cognato, la società...)si trasforma metaforicamente in albero annullandosi.

 
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