Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Alba

Post n°1360 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da ossimora
 

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 E’ decisione repentina ,non programmata quella di andare a teatro ,condivisa con un gruppo di persone che però già per strada diventano altre ,disperse nei ricordi più lontani e non percepiti ;un paio di compagne di scuola ed alcuni volti ,appena incrociati,chissà quando  .

Durante tutto un tempo la recitazione procede monotona e monocorde , qualche pezzo dal pianoforte nell’angolo la nobilita  poi la scena di un adulterio svelato ,le voci che si accalorano,si accalcano in quasi monologhi intrecciati ,non comunicazione , pseudo dialogo .

Accanto a me vedo due colleghe che si cambiano d’abito ad ogni batter di ciglia ,rapita ne osservo le continue metamorfosi (maglione lungo di lana verde,pantaloni larghi di panno,vestito bianco,rosso,viola ,lungo corto,cappello di feltro,stivali ,)prima di alzarmi , allontanarmi e salire gradini ripidi  che al mio passaggio si ritraggono e spariscono come gli ultimi gradini delle scale mobili ,lasciando dietro di me un lucido precipizio.

Sono fuori all’aria aperta ,ne respiro la piacevolezza pur stupita dal fatto che è caldo ed il mio cappotto mi appare ridicolo e fuori luogo.

 In macchina con Michi si parla per un po’ poi si sbaglia strada finendo in una stradina sterrata che si rimpicciolisce sempre di più ,sempre di più ,fino a  correre pericolosamente sul confine di un bosco di lunghi faggi scheletriti ,in realtà riusciamo a passare in qualche modo ed entriamo in un tunnel molto stretto ,una sorta di grotta naturale invasa all’ingresso da una nebbiolina sottile .

Man mano che la percorriamo l’aria si rischiara ed il cunicolo si riempie di lucciole in un brulichio scintillante :si agitano molto fino a spostarsi verso l’alto quando sfrecciano veloci un gruppo di bambini in bicicletta.(con dei cappelli protettivi in pelle imbottita tutta blu)

 
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