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la mer

Post n°1473 pubblicato il 03 Giugno 2009 da ossimora
 

Il mare è la sua infedeltà a noi tutti.

Cesare Pavese · La spiaggia

Pensava sempre al mare come a la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano. A volte coloro che l'amano ne parlano male, ma sempre come se parlassero di una donna. Alcuni fra i pescatori più giovani, di quelli che usavano i gavitelli come galleggianti per le lenze e avevano le barche a motore, comprate quando il fegato di pescecane rendeva molto, ne parlavano come di el mar al maschile. Ne parlavano come di un rivale o di un luogo o perfino di un nemico. Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cose strane o malvagie era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensò.

Ernest Hemingway · Il vecchio e il mare


Le condizioni di quando la vita non era ancora uscita dagli oceani non sono molto mutate per le cellule del corpo umano, bagnate dall'onda primordiale che continua a scorrere nelle arterie. Il nostro sangue infatti ha una composizione chimica analoga a quella del mare delle origini, da cui le prime cellule viventi e i primi esseri pluricellulari traevano l'ossigeno e gli altri elementi necessari alla vita. Con l'evoluzione d'organismi più complessi, il problema di mantenere il massimo numero di cellule a contatto con l'ambiente liquido non poté più essere risolto semplicemente attraverso l'espansione della superficie esterna: si trovarono avvantaggiati gli organismi dotati di strutture cave, all'interno delle quali l'acqua marina poteva fluire. Ma fu solo con la ramificazione di queste cavità in un sistema di circolazione sanguigna che la distribuzione dell'ossigeno venne garantita all'insieme delle cellule, rendendo così possibile la vita terrestre. Il mare in cui un tempo gli essere viventi erano immersi, ora è racchiuso entro i loro corpi.

 Italo Calvino-Il sangue ,il mare.


Cominciò disabituandosi agli orologi.

Col tempo, poi, si liberò di quanto non era più indispensabile. Abbandonò le abitudini che avevano scandito sempre le sue giornate.

Riuscì a dimenticare il significato di molte parole, l'armonia dei numeri, e imparò nuovamente a nuotare.

 
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