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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°2200 pubblicato il 19 Febbraio 2021 da ossimora
Alicia Gimenez Bartlett Autobiografia di Petra Delicado Sellerio editore Palermo Ho letto nel tempo tutti i gialli investigativi della Bartlett . E' stato il mio primo approccio alle storie poliziesche ; la scrittura della Bartlett e piacevolissima, accattivante e scorre via veloce ed infine perchè Petra Delicado ; questa ispettrice della omicidi di Barcellona è un personaggio interessante che lascia lo spazio a curiosità ed aperture . Forse per questo la sua creatrice ad un certo punto ha sentito il desiderio di raccontarla attraverso una romanzata autobiografia . Ho letto una stroncatura all'operazione da parte di un lettore nella quale le si rimprovera di essere supponente , di essersi permessa un' operazione che nè Sherlock Holmes nè Marlowe , nè Maigret , nè Montalbano hanno ricevuto dai rispettivi autori , ed allora? Non capisco perchè si debba immediatamente derubricare ad operazione presuntuosa e commerciale l'idea della Bartlett , fra l'altro a mio parere piuttosto riuscita ...che ci sia un pò di maschilismo ? Tutto sommato , pur con qualche luogo comune di troppo e qualche trasandatezza in alcune parti , io l'ho letto con crescente divertimento .L'ispettrice appare nei suoi lati più privati , il rapporto coi genitori , la fine della Spagna franchista e quella immediatamente post franchista nella transizione verso la democrazia ; la scuola privata dalle suore e la sua repulsione per l'oppressivo senso del peccato che vigeva in quell'ambiente lugubre . Poi la scuola pubblica , le proteste giovanili dell'epoca ,il suo entusiasmo di ragazza , la partecipazione al rinnovamento del suo paese .La laurea che si dirotta per questioni di cuore da quella in materie letterarie a giurisprudenza. I matrimoni ( ben tre , il primo borghese nel quale Petra recita un pò la condizione / parte di figlia , poi quello con un uomo più giovane nel quale si trova a ricoprire progressivamente il ruolo di madre , fino all'ultimo con Marcos con il quale sembra condividere anche il presente) . La scuola di polizia che la dirotta verso quella che sarà la sua professione ed i suoi valori , compreso lo "scetticismo "( che definirei per nulla solipsistico ) valori nei quali i valori del bene non sono mai disgiunti dalla pietà verso il dolore delle vittime e dalla lettura comprensiva verso le realtà , spesso pesantissime , dei carnefici. Una lettura rilassante che è ciò che cerco in sto periodo. Ripeteva una sola parola"Palle, palle", senza esaltarsi , senza gridare, .Immagino di dover dire grazie all'influenza paterna se non sono una rancorosa nè una fatalista .Sono piuttosto una vera scettica , non ho paura di dire che non credo in niente e non sono disposta ad accettare nessuna affermazione che non sia confortata dai fatti. Il cattolicesimo era un fenomeno che osservavo da fuori , e molto presto capii che non avrei mai acquisito una coscienza religiosa , perchè la condizione indispensabile era la fede .E siccome non si poteva sapere se Dio esisteva o no , assistevo a tutto quel dispiegamento di dogmi , riti, preghiere e favole mistiche con lo sguardo attento ma distaccato di una turista appassionata di antropologia. Saper ridere mi sembra una prova di intelligenza , di libertà , un atto di ribellione contro tutto ciò che è tenebroso ' uno spiraglio sull'ineffabile.
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