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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Post N° 734

Post n°734 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da ossimora
 

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Fatto fuori in un baleno lo zuccheroso profluvio di auguri e "graziosità",insito nel periodo , scalfito appena dall'uomo virtuale  appeso al cappio ,i giornali (e non solo...) e con loro le cicliche tempeste mediatiche riprendono a seminare informazione che imperterrita mette muro contro muro le persone ,i gruppi ,le categorie ,le culture,prestando  il fianco ai razzismi (fin troppo plurali ed articolati)ed all'intolleranza,facendo poco o per niente opera di vera crescita di consapevolezze.

Stamattina una coppia si è  incendiata in un campo nomadi del casertano,il mese scorso un'altra coppia di giovani sposi a Roma.E' stata una candela,vero,disattenzione,magari erano ubriachi,chissà ,ma non sarebbe male dire che il problema vero è che nei campi nomadi improvvisati non c'è acqua ,nè niente .

Ad Opera ,nel milanese si è dato fuoco ad un campo nomadi; sono stati integerrimi e rispettabili cittadini + qualche palazzinaro ,si dice.

Di rimando da Milano chiedono il muro e considerando che a Padova il muro l'anno fatto ,tutti quanti bipartisan, si schierano a favore del mettere bene le barriere ,che tutti  abbiamo tanta ,tanta ,paura e chi non vive nelle regole (nostre)chi non rispetta il nostro dio vero (l'argent)e ruba per strada e nelle case è da separare ,allontanare quanto più possibile ,segregare.

E’ la proprietà l’unico faro etico e temo anche l’unico interesse mental/empatico/esistenziale.

Lontano ,lontano il più possibile lontano dagli occhi e sopratutto dai nostri presiosissimi scatoloni di cemento  che ci costano lacrime e sangue.

Mi sono posta delle domande;dunque gli zingari non ci piacciono ,e questo è un dato di fatto , la questione per qualcuno è semplice ;basta arrestarli,metterli nella condizione di non nuocere,i campi nomadi non devono esistere perché se esistono i campi nomadi è ovvio che si accetta anche l ‘esistenza dei loro saltuari abitanti.

Residuo di pensieri di onnipotenza ,pensare di far sparire un problema con la forza della propria esecrazione o/e dell'odio.

E allora?

Potremmo fare come Hitler che nei suoi campi di sterminio ne ha fatti fuori 500.000,così tanto per ripulire Berlino da una presenza antiestetica.(le svastiche hanno una gran linea!)

Oppure potremmo leggere e chiedere che siano applicate le convenzioni Europee sul popolo Rom e Sinti ,pretendere rigore nella loro applicazione ,per fare questo ci vuole impegno personale,coraggio e per niente "buonismo",anzi.

CESTIM

Oggi in Italia i Sinti e i Rom, denominati “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa ed etnocentrica, sono ancora oggetto di discriminazione, emarginazione e di segregazione.

La discriminazione è estesa a tutti i campi, nel pubblico e nel privato, pertanto l’emarginazione e la segregazione economica e sociale dei Sinti e dei Rom si trasforma in discriminazione etnica (Raccomandazione n.1557/2002 del Consiglio d’Europa).

In Italia le molteplici Comunità Rom e Sinte non sono riconosciute ne come Minoranze Etniche Linguistiche ne come Minoranze Nazionali e pertanto non beneficiano dei diritti che questi status prevedono.

Le politiche sociali rivolte alle popolazioni Sinte e Rom tendono apertamente all’inclusione sociale, all’integrazione, all’assimilazione.

Rare sono le realtà dove le Comunità sinte e rom sono considerate protagoniste sociali pensanti e dove sono attuate politiche di interazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale.

L’Italia nega ai Sinti e ai Rom l’applicazione sia della Carta Europea sulle Minoranze Etnico Linguistiche sia della Convenzione Quadro per le Minoranze Nazionali.

I Sinti e i Rom Italiani vedono in molti casi negato il diritto alla residenza, il diritto alla sanità, il diritto alla scuola, il diritto al lavoro.

In Italia si costruiscono ancora i “campi nomadi”, luoghi di segregazione che concentrano gli individui contro la loro volontà.

In Italia la maggioranza dei Comuni ha emanato delle ordinanze di “divieto di sosta ai nomadi” che, in palese contrasto con il dettato costituzionale (articolo 16) e con la legislazione a contrasto delle discriminazioni razziali ed etniche, negano il diritto di circolare e soggiornare liberamente sul territorio nazionale ai soli Cittadini Italiani riconosciuti come “nomadi” o “zingari”.

LACIO DROM 

 
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Commenti al Post:
seventh_stranger
seventh_stranger il 04/01/07 alle 02:47 via WEB
Condivido questo post in pieno, anche se c'è una cosa che m'ha sempre lasciato perplesso...E' la stupida questione nata attorno al muro di Padova; un muro messo semplicemente per impedire la via di fuga ai pusher ed incastrarli più facilmente viene indicato come il male dei mali, come il lampante tentativo di prendere le distanze e mettere barriere...quanta stupida malafede di persone che sono le prime a porre barriere; pensino piuttosto ad abbattere le mura mentali, piuttosto che un innocuo muro alzato provvisoriamente per una maggiore tutela dei cittadini!
(Rispondi)
 
scalzasempre
scalzasempre il 04/01/07 alle 09:56 via WEB
poi ti leggo con calma
(Rispondi)
 
 
scalzasempre
scalzasempre il 04/01/07 alle 09:56 via WEB
Questo era solo il mio Ily giorno
(Rispondi)
 
fanciullodivetro
fanciullodivetro il 04/01/07 alle 10:47 via WEB
MARIELLA MEHR Niente, nessun luogo. C’è ancora rumore di sventura nella testa, e sulla mappa del cielo io non sono presente. Mai è stata primavera, sussurrano le voci di cenere, sulla bilancia del linguaggio sono una parola senza peso e trafiggo il tempo con occhi amati. Futuro? Non assolve me, nata sghemba. Vieni, dice, la morte è un ciglio sulla palpebra della luce. Traduzione di Anna Ruchat Poesia n. 208 Settembre 2006 Mariella Mehr Scrivere oltre il dolore a cura di Anna Ruchat Crocetti Editore 2006 Questo invece è un link interessante. Caccia agli zingari in Svizzera
(Rispondi)
 
fanciullodivetro
fanciullodivetro il 04/01/07 alle 10:49 via WEB
http://www.monde-diplomatique.it/LeMonde-archivio/Ottobre-1999/9910lm03.01.html perdona, è rimasto fuori dal messaggio precedente.
(Rispondi)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 04/01/07 alle 13:57 via WEB
Buon giorno Antonia. Confesso che di regole, convenzioni e leggi in materia so poco. Ti posso parlare della mia esperienza personale. Per tanti anni, nel campo di fronte a casa mia, hanno stazionato quattro roulotte. Non so dirti quante famiglie fossero, so che i bambini erano tanti. Per anni abbiamo convissuto con gli assistenti sociali che andavano e venivano a cadenza settimanale, e con i bambini che con la stessa cadenza venivano a fare la spesa da noi, dallo shampo al latte alle aspirine. Ho sempre pensato, guardando le mie figlie e quei bambini, che i destino significa nascere di qua o di là di una strada. Poi credo li abbiano trasferiti in un centro: madre e padre avevano trovato lavoro, l'assistenza sociale era riuscita a trovare loro un alloggio che non fossero quelle roulotte che qualche volta prendevano fuoco e che tutti insieme spegnevamo.
A scuola so di genitori che hanno trasferito i loro bambini appena hanno avuto sentore di qualche rom inserito in classe. Così come ho sentito di inserimenti perfettamente riusciti. O di maestre che han dovuto far intervenire le autorità per una bambina abusata.
In un'altra scuola della zona, la preside ha la responsabilità dei bambini del campo nomadi. Chi nutriva timori, si è dovuto ricredere. I bambini frequentano, le famiglie hanno capito quale opportunità è per i loro figli la scuola e collaborano. Le regole esistenti valgono per tutti.
Non so come lo chiami tu. Io lo chiamo buon senso.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/01/07 alle 14:07 via WEB
Buongiorno Miti,a dire il vero lo stimolo a scrivere questo post e ad informarmi o cominciare a farlo mi è venuto ultimamente dopo un post letto in giro sulla questione di Opera.Anche io sapevo,anzi so poco e leggere che l'Italia ,come spesso accade è latitante inquanto a diritti e adeguamento alle normative sul riconoscimento dello status di "minoranza etnica",mi fa davvero cadere le braccia.Questo è uno di quei problemi davvero spinosi,pesanti da affrontare ,si vanno a muovere istinti e sentimenti contraddittori e la cosa fondamentale a mio avviso è proprio che le istituzioni riescanoa fare appieno la propria parte ,senza farsi prendere da tensioni e pulsioni di opportunismo politico.
(Rispondi)
 
pikadgl3
pikadgl3 il 04/01/07 alle 14:15 via WEB
è un discorso molto lungo da commentare... ma in quanto parte del tutto, metto da parte giudizi e giurisdizioni ,l'attitudine dell'accettazione dello stato delle cose è poi così tremendamente lontana??
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/01/07 alle 14:21 via WEB
Intendi dire accettare senza cercare di capire che brucino i giovani nelle roulotte o che la tensione fra i gruppi sia sempre più pesante.Credo che l'accettazione di tutto sia proprio l'atteggiamento dominante,non lontano.Accettazione come totale indifferenza fino a che qualcuno non va a toccare il singolo orticello,
(Rispondi)
 
ragazzacciodlg1
ragazzacciodlg1 il 04/01/07 alle 14:53 via WEB
Pensare che una volta erano dei bravissimi fabbri e non venivano scacciati ma in fondo con il tempo anche loro come gli italiani che li "ospitano" hanno subito un imbarbarimento ed i principi che mantenevano sana la comunità sono andati un pò persi, non tralasciando che in Italia vivono migliaia di persone appartenenti a svariate etnie che vivono in condizioni aberranti, ma non abitando in campi dedicati, non colpiscono l'opinione pubblica, forse ciò accadrà solo dopo che un senegalese o un palestinese moriranno carbonizzati, insieme agli altri 15 occupanti della stamberga che uno "stimato" ed "onesto" cittadino italiano gli aveva affittato a caro prezzo.
(Rispondi)
 
ragazzacciodlg1
ragazzacciodlg1 il 04/01/07 alle 14:54 via WEB
Dimenticavo erano anche famosi giostrai.
(Rispondi)
 
santaguero
santaguero il 04/01/07 alle 15:46 via WEB
A tutto ciò che hai magistralmente scritto si può aggiungere che la pretesa di integrarli in regole e valori da loro non condivisi ha generato e genera mostri a-etnici... un abbraccio
(Rispondi)
 
daughterofthedesert
daughterofthedesert il 04/01/07 alle 15:48 via WEB
"L’Italia nega ai Sinti e ai Rom l’applicazione sia della Carta Europea sulle Minoranze Etnico Linguistiche sia della Convenzione Quadro per le Minoranze Nazionali." Perchè? Lo "zingaro" fa paura. Nella "cultura" di molti italiani è quello che entra in casa e ruba tutto, quello che fa del furto unica fonte di sussistenza. "Che vadano a lavorare, vagabondi!" urlano i "benpensanti". Purtroppo fino a quando non si libereranno da questa considerazione, temo sarà difficile che questo grande popolo possa essere inquadrato come degno di ogni carta europea di integrazione corretta. E dire che potrebbe insegnare tanto a noi tutti, con la sua tradizione ricchissima e antica!!!
(Rispondi)
 
Aeesha
Aeesha il 04/01/07 alle 16:22 via WEB
vicino a casa mia i Rom hanno acquistato un terreno e da lì non li sbatte fuori piu' nessuno, il Comune non si pone piu' il problema.Perché non fare una legge che impedisca loro di acquistare terreni? Mi sembra assurdo:basta pagare e tutto va bene!!
(Rispondi)
 
 
lubely
lubely il 04/01/07 alle 18:04 via WEB
E perché fare una legge per impedire agli storpi di comprare un terreno? O ai miopi? O a quelli di Bergamo? O ai finlandesi? O ai tifosi del Chievo? O ai fans di Julio Iglesias? O a chi preferisce la pizza con il salame piccante? O a chi odia la Coca cola?
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 04/01/07 alle 20:31 via WEB
....mi hai fatto venire in mente la scena di "La vita è bella "quando Benigni dice al figlio..per spiegare come mai non possono entrare gli ebrei...si inventa le cos epiù assurde...UN bacio LUB!
(Rispondi)
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 21:54 via WEB
Beh, una legge per punire chi ha un SUV stava quasi per passare, e dei decreti per punire chi viaggia in macchina da solo invece che in tre già ci sono, per cui... Come grado di delirio ci siamo eh? ;-)
(Rispondi)
 
Aeesha
Aeesha il 04/01/07 alle 18:18 via WEB
ciao lubely , ovviamente la mia era un'esortazione provocatoria un po' come le tue!non fanno queste leggi perché quando ci possono ricavare qualcosa vanno tutti bene, mafiosi per primi
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 04/01/07 alle 19:23 via WEB
è ovvio che qui mi tiro la zappa sul piede. lo faccio consapevolmente. perchè ci sono cose che non capisco e forse non voglio proprio capire. passi per gli adulti. fanno la loro vita, hanno le loro regole. ma i bambini... parliamo di carta dei diritti dei bambini, per cui l'istruzione, il vivere in modo dignitoso, il non essere sfruttati, o mandati a lavorare sulle strade, e tante altre cose devono essere garantite a tutti i bambini. ora ... io ho visto un bambino nudo (e ti garantisco che era nud, non è un modo di dire) in pieno inverno in un sottopassaggio a chiedere l'elemosina. e la madre s'aggirava tra i banchi del mercato con altro bimbo sulle spalle. mi dispiace, ma io ho chiamato i carabinieri. e non credo di averla obbligata a non tener conto della sua identita rom o quale che fosse. dal mio punto di vista spero sia stata costretta a rivestire suo figlio e tenerlo anche in una semplice roulotte. ma al riparo. e lo confresso, secondo la mia mentalità.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/01/07 alle 20:30 via WEB
Ciao margy,il discorso era in parte sulle manier e di vivere e non sulle cose più o meno biasimabili che vediamo dei loro comportamenti ma sui diritti negati.Se un campo nomadi (che già di per sè è una segregazione)non ha nè acqua nè luce è ovvio che succedo disastri;gli stessi bambini avrebbero bisogno di nidi,di scuole materne ma tutto questo è una chimera.Quanto allo sfruttare i bambini ,il discorso è lungo e anche l'occidente e l'oriente e l'Islam non si fanno mancare niente .
(Rispondi)
 
 
magdalene57
magdalene57 il 05/01/07 alle 00:38 via WEB
la chiusura non l'ho capita bene ... sarebbe come dire che dato che ci son ladri in occidente in oriente e nell'islam possono essere ladri tutti? comunque esistono realtà diverse da queste di abbandono che tu descrivi, realtà in cui vengono assicurati luce, case, servizi igienici,e pure le scuole. purchè si riescano a trovare i bambini al mattino...che a volte son già al lavoro. in quanto al resto ci sono difficoltà a capire la diversità. probabilmente anche noi per loro siamo un po' difficili da digerire. ma una volta che l'integrazione prenda il via, sia integrazione vera. con le sue regole, fatte di diritti e doveri. reciproci. ma da rispettare.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 00:49 via WEB
Vedi Margy,nella mia scuola ci sono un paio di bambini che vomitano tutte le mattine perhè le mamme(stimate professioniste)quando hanno poco tempo libero li portano a fare ...piccole sfilate di moda e loro non lo vogliono e stanno male ...non ti sembra che somigli molto allo sfruttamento ...certo..dei rom coi loro figli..è la stessa cosa.No se non ci sono leggi che danno delle minime garanzie l'unica alternativa è la strada e mostrare un figio malato o nudo allora diventa una neccessità...tutto ha un motivo.Io quando vedo un bimpbo nudo e bisognoso tremo per lui ma mi metto in crisi per chi è stato costretto a fare quello ,non possiamo credere che ci sia nessuno che non ama i propri figli...io non posso.
(Rispondi)
 
 
 
 
magdalene57
magdalene57 il 05/01/07 alle 01:03 via WEB
:-))) non lo credo possibile anch'io. ma, a volte, è triste ammetterlo. la realtà ci smentisce. credimi.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 01:31 via WEB
è una forma d'amorediversa...e poi non sono certo io a poter discriminare
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 11:50 via WEB
ed in ultimo riflettendoci un pò....hjo visto una volta dei carabinieri trattare una ragazzina rom in una maniera assolutamnte disumana ...
(Rispondi)
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 04/01/07 alle 23:01 via WEB
Beh, se è per quello, ci sono minoranze di cittadini che impediscono la libera circolazione di mezzi e persone - nelle città i giorni festivi, nelle campagne tutti i restanti - in nome di una qualche loro malintesa ideologia. Ecologisti, si fanno chiamare. E sfoderano una purezza ideologica che sfiora (spesso eccede abbondantemente, a dire il vero) il fanatismo. In questo sono più o meno più o meno come i nazisti :-)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 00:50 via WEB
Non mi sembra che si possa fare un parallelo...gli ambientalisti non sono certo un etnia e non costringono nessuno a fare niente ,hanno anche poco potere e raramente incidono sulle decisioni .
(Rispondi)
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 13:04 via WEB
Non costringono nessuno a fare niente? RARAMENTE INCIDONO SULLE DECISIONI??? NON HANNO POTERE?????? Ma... stai scherzando??? Vogliamo parlare della variante di valico? Dalla TAV? Delle domeniche ecologiche dello stracazzo?? Della "cultura ecologica" diffusa a piene mani nelle scuole? E potrei continuare con diecimila esempi, che ancora sarebbero i primi che mi vengono in mente. Quanto al fatto dell'etnia, si tratta di un concetto, così come è un concetto (del tutto malinteso e molto molto equivoco) 'ambiente naturale'.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 13:18 via WEB
Le domeniche ecologiche dello stracazzo magari sono una reale boccata d'ossigeno per chi vive in città...concordo sul fatto che il concetto di "ambiente naturale"sia equivoco ma sono convinta che data la sovrappopolazione della terra e dell'Italia in particolare e quello che siamo riusciti a fare negli ultimi cento anni in termini di cementificazione e degrado del territorio sia naturale una attenzione per la terra.
(Rispondi) (Vedi gli altri 26 commenti )
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 14:16 via WEB
E io che pensavo che la mobilità fosse una delle grandi conquiste di libertà della nostra cultura... ma evidentemente vale solo per i rom, liberi di scorazzare e fare i comodi loro in nome della loro cultura. La mia, evidentemente, non vale una cippa. Quanto alla boccata d'ossigeno, non farmi ridere, e sii obiettiva: non servono a niente. Tantomeno le funeste e ridicole targhe alterne. E le mille altre stronzate con le quali gli ecologisti impestano il nostro quotidiano. Visto che, per stare agli ultimi cento anni di cui parli, il tasso di mortalità infantile è quasi azzerato, la vita media è cresciuta del 30%, la mobilità sociale e le possibilità culturali della popolazione sono cresciute in modo esorbitante. Anche questo magari andrebbe detto, o non conta una mazza? Quanto al concetto di ambiente naturale (non territorio, quello è specificamente umano) è un falso mito, dal momento che l'uomo l'ha cambiato radicalmente negli ultimi diecimila anni, dal tempo del Neolitico. Capisco che ti piacciano gli ossimori, ma in una discussione non hanno posto... :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 15:19 via WEB
Avevo scritto...e mi sono accorta che non si è pubblicato.Uff...provo a riscrivere.Certo che la mobilità(oddio si fa per dire ,ci sono un sacco di città e punti della viabilità nazionale che definire mobilità è proprio eccessivo/ossimorico,più corretto INGORGO GLOBALE)è un valore ,così come lo è l'allungamento della vita in Occidente e l'abbattimento (sempre in Occidente)della mortalità infantile.Quando mi riferisco agli ultimi cento anni lo faccio perchè ci sono dei dati incontrovertibili sul livello del deterioramento di mare,cielo,terra avvenuti in questo lasso di tempo .Non credo saranno solo gli ambientalisti ad occuparsi delle conseguenze di questi danni ma ce ne dovremo fare carico tutti.Per tornare ai Rom,non c'entra dire ..."siano liberi di scorrazzare...",nè tu ,nè io .nè altri possiamo decidere cosa vogliono fare le persone ,il mio discorso era strettamente legato alle possibilità di azione tangibili,alle politiche sociali,al come rendere questa convivenza meno traumatica .;)
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 17:01 via WEB
Certo che è un ingorgo globale: non ci sono strade abbastanza, e quelle che ci sono non sono all'altezza. E il sistema ferroviario è penoso :-) Quanto ai rom e alla convivenza meno traumatica, bisognerebbe chiedere a loro a cosa son disposti a rinunciare, tanto per cominciare. Io mica mi sento in colpa per la loro condizione...
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 18:54 via WEB
In colpa????Nemmeno io,chi ha parlato di colpa??
(Rispondi)
 
 
 
 
lubely
lubely il 05/01/07 alle 16:25 via WEB
Chissà come mai quelli favorevoli alla Tav non hanno un treno che gli passa sotto il culo. La mobilità è una conquista di libertà, ma anche respirare lo è. Se gli ecologisti impestano il tuo vivere quotidiano, fatti un aerosol con la marmitta di un tir, e dimmi cosa ne pensi.
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 17:05 via WEB
Veramente la TAV passerà ad un km da casa mia... e ne sono anche contento, perché vorrà dire potermi spostare meglio :-) Quanto all'aerosol marmittoso, me lo faccio nella tangenziale di Mestre, e per l'appunto ne avrei abbastanza di ingorghi.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 18:55 via WEB
meno macchine!!!! non mi dirai che non ci sono strade!!!!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 20:46 via WEB
Eheh tanto ci voleva? Vedi che un po' di buona volontà l'animo comunista che sa sempre e solo proibire e dir di no viene fuori? Concetto di libertà molto caratterizzato, diciamo... ;-)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 21:18 via WEB
proibire???è solo un invito al buon senso,mi ripeto nè io nè tu nè nessun altro possono proibire un fico secco
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 21:52 via WEB
Sarà. Ma di buon senso l'ecologismo ne ha così tanto poco...
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 22:03 via WEB
beh ,andare in macchina da soli invece che in tre non è una mancanza di buon senso se lo si può fare?
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 22:19 via WEB
No.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 22:22 via WEB
per me lo è.
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 22:26 via WEB
Bene. Non resta che trovare un modo di far convivere le due opinioni, senza che l'una prevarichi l'altra: io non ti obbligo ad andar da sola, e magari ti premio con buoni benzina, o biglietti austradali, o sconti sulle tasse automobilistiche; e tu non mi obblighi a spostarmi con altri, senza penalizzarmi con stupide tasse o divieti. Sarebbe così difficile? Io credo di sì, perché troverò sempre il fesso che ideologicamente è contrario al fatto che io voglia spostarmi da solo. :-))))
(Rispondi)
 
 
 
 
lubely
lubely il 05/01/07 alle 19:23 via WEB
Allora il problema è risolto. La Tav te la becchi tu, e non la val di susa (a qualche chilometro da casa mia) che non la vuole. La mattina ci zompi sopra, così lasci la macchina a casa, non finisci negli ingorghi e lo stop delle auto ti pettina. Vedì che con un po' di buona volontà i problemi si risolvono?
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 20:49 via WEB
Occhio a guardare il mondo con la testa voltata all'indietro: nel migliore dei casi, viene il torcicollo ideologico. Nel peggiore, ti schianti contro un lampione sordo alle ideologie e al loro fascino molto rétro... ;-))))
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 21:16 via WEB
Io da sempre vado al lavoro a dieci chilometri e prendiamo una macchina in due o in tre ,non c'entra un a mazza nè il comunismo (deve essere un epidemia quella di dare del comunista a chiunque come se fosse il male assoluto peraltro )nè il libertarismo ,se proprio proprio pur essendo in un territorio angusto,sovrappopolato,vogliamo soffocarci di macchine e cemento ,peggio per chi ci vive...io me ne sto fra verdi colline.I Personalmente ho il problema opposto in genere ,guardo molto poco indietro.
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 21:51 via WEB
Sì, beh, Adriano Celentano diceva le stesse cose papali papali più di trent'anni fa... Quanto al dar del comunista come insulto, non saprei. Ho spiegato in un post come interpreto la cosa: per conto mio si tratta solo di un modo di vedere diverso dall'altro. Hanno tutt'e due effetti collaterali fastidiosi per la mia pelle. Questo, nello specifico, ha la fissa di voler dirigere la vita della gente in nome di un superiore bene collettivo. Non ho cambiato idea nel frattempo ;-)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 21:57 via WEB
Il problema del bene collettivo dovrebbe essere nella mente di tutti coloro che si occupano di governare /gestire ,ci mancherebbe.E anche nella nostra ,individualeMi risulta in verità che laddove si governa senza mai pensare (almeno in parte)al bene collettivo,le servitù militari.le oligarchie e le disparità sono anche più forti
(Rispondi)
 
 
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 22:22 via WEB
Basta mettersi d'accordo su cosa sia il Bene Collettivo. E personalmente spero (ma non ho timori in proposito) che non ci si riesca mai, altrimenti addio alla pluralità di idee... :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 22:26 via WEB
Certo che bisogna mettersi d'accordo.DOVREBBE ESSERE IL SUCCO DELLA DEMOCRAZIA AH!!mi sembra che se c'è una cosa che non manca mai nè a destra nè a manca è la pluralità d'idee ,non ti devi preoccupare minimamente per questa cosa !
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ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 22:30 via WEB
Allora istituiamo anche l'ecologia democratica. Magari partendo dal principio: stabilire cosa sia "ambiente", cosa intendiamo DAVVERO con questo concetto squisitamente filosofico. Potremmo partire ad esempio dal concetto di physis, come lo intendevano i Greci, come l'abbiamo tradotto noi e i significati nuovi che - tempo inconsapevolmente - gli abbiamo messo dentro. Ci sarebbero grosse sorprese. Ci sarebbero ottimi maestri cui chiedere, Galimberti per dire il migliore...
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 22:34 via WEB
Chapeau per Galimberti e la cosa mi sembra interessante ,di quale testo parli?
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ReDiSperanza
ReDiSperanza il 05/01/07 alle 22:39 via WEB
Oh beh, Il catalogo delle idee e Il tramonto dell'Occidente vanno benissimo per cominciare... E come testo propedeutico terrei da conto il vecchio ma tutt'altro che superato (e malcompreso) Le parole e le cose di Foucault.
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 23:03 via WEB
Foucault,sai che quasi non mi ricordo più i suoi testi ?e pensare che almeno due ,l'archeologia del sapere e la volontà di sapere (di più)per un certo periodo li ho sminuzzati,sottolineati,USATI.Di Galimberti ho letto da poco paesaggi dell'anima(notevole),ho il tramonto dell'occidente non ancora letto,lo farò .
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lubely
lubely il 07/01/07 alle 16:13 via WEB
Occhio a guardare troppo avanti: nel migliore dei casi finisci in una buca, nel peggiore perdi divista il posto nel quale cammini
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reduced_noise
reduced_noise il 05/01/07 alle 05:18 via WEB
Mi piace questo post. Hai toccato un tema sul quale ho usato finora un blocco pregiudiziale. Ci sarebbe forse molto da dire, o forse neanche. Già quando lo lessi, ieri notte, mi ispirava un post. Ricordo di alcuni passaggi di Chatwin, in Le vie dei canti, in cui parla degli zingari, ma soprattutto fa delle considerazioni sui nomadi in generale. Sulla proprietà privata ci sarebbe qualcosa da approfondire. La ritengo indispensabile ed imprescindibile per un tipo di vita evolutiva come la nostra. I nomadi non si evolvono mai (in un certo senso, almeno), perché non si fermano e non fissano i dati acquisiti. E sulla "necessità" di evolversi che ha la nostra civiltà è inutile sindacare. Anche lo facessimo, sarebbe sulla base di dati acquisiti attraverso di essa. Per il nomadismo, un nomadismo non occasionale e non di pochi gruppi, come per esempio era per gli indiani d'america, non esiste la possibilità di evolvere il pensiero tramite la scrittura. I nomadi, peraltro, sono per natura dei predoni. Entrare in casa tua è più o meno simile ad attraversare un tratto di foresta. Passare attraverso una porta simile a passare tra due alberi. Prelevare un oggetto di tua proprietà come prelevare funghi cresciuti da soli. È da questo che deriva l'astio verso i nomadi. La qual cosa è fare di un'erba un fascio. A partire da questa condizione, poi, è difficile anche integrarsi tra gli stanziali, anche per coloro, tra essi, che lo desiderano. E ce ne sono, e me ne ricordo alcuni di Udine, conosciuti per modo di dire un bel po' di anni fa. Vivevano ancora nelle roulottes, ma erano di fatto stanziali, e lavoravano da stanziali. Poi, ovviamente, il discorso non varrà per tutti. Alle loro abitudini ed identità non tutti vorranno rinunciare. Intendendo con questo un po' tutto quello che sono, compresi gli accoltellamenti per questioni di donne, i furti che per certi di loro non saranno solo una necessità in mancanza d'altro mezzo di sostentamento, ma anche una sorta di espressione di sé. Poi, per finire, mi vengono in mente gli eschimesi che il governo canadese sovvenziona. Per una parte dei normali cittadini, questo sovvenzionamento è uno sperpero di denaro, e guardano a questa gente, che vive di attività con le quali non potrebbero mantenersi. E bevono. Un po' come gli indiani (d'america). Purtroppo, secondo me, per la gran parte il guaio degli eschimesi è stato semplicemente il contatto con gli occidentali. Una cosa fortuita, di cui nessuno ha causa. Per i nomadi è un po' lo stesso. Nel mondo odierno non sembra esserci molto spazio per il nomadismo. Ieri sera Piero Angela ha detto che ai tempi di Augusto imperatore c'erano quattro milioni di abitanti in Italia, dei quali un milione solo a Roma. Il nomade ha bisogno di spazi vergini, altrimenti la sua vita diventa una lotta con lo stanziale. Per questo si può/deve favorire l'integrazione tra gli stanziali, magari come semi-stanziali. Per il resto, e complessivamente, occorrono regole. Alla fine ho fatto un mezzo post lo stesso, anche se prima volevo leggere i link che hai messo. Ma è tardyllo. Ciao Anto, un bacio a te.
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 11:55 via WEB
Molto interessante quello che hai scritto,come sempre ,del resto:mi rilassa il non dover sentire soltanto luoghi comuni di qualsiasi genere.E' proprio sulle regole che si giocano le sfide con la difficoltà di interazione o semplicemente di "convivenza"
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 12:26 via WEB
tardillo????le 5,18...semmai prestillo!!!!
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kaput
kaput il 05/01/07 alle 13:24 via WEB
un colpo al cerchio e uno alla botte. certo che il problema dei rom (e sint), e dei nomadi in gneere è piuttosto ampio ed articolato. non ho scelto le parole a caso. "problema" è lo stato attuale. i nomadi sono aploidi, e per lo più fino a poco tempo fa rinnegavano ogni forma di integrazione. ora in uno stato sfasciato come il nostro avere pure chi combatte la parvenza di legalità precostituita è troppo. immagini quanto sia complicato per un operatore delle forze dell'ordine "arrestare" o condurre indagini su un nomade? beh se non lo sai informati... la maggior parte degli automezzi che usano i nomadi sono irregolari. e l'irregolarità meno grave parte dall'assenza dei documenti di circolazione. che i "campi" nomadi siano un problema è arcinoto. perchè non li circondiamo con i parà della folgore? maddai. il problema è che in europa si può vivere liberamente in molti posti. in romania, in ungheria, nella puzsta...ma loro vengono qui. sai perchè? non mi far fare il razzista, ma il perchè è abbastanza ovvio. qui non li cacciamo. li schifiamo, forse, ma stanno. in altri paesi non ci vanno. il problema è della nostra solita italia, scalcinata e provinciale che si ricorda dei nomadi solo quando muoiono tragicamente, una coppia di giovani neosposi. o quando ubriachi ammazzano (su un auto rubata) una coppia di giovani neosposi che partivano per il viaggio di nozze...
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 13:48 via WEB
beh dai dati cestim non sembra che non vadano negli altri stati anzi,ci sono i dati delle regole altrove applicate e da noi no.n Francia ce ne sono moltissimi.
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ventodamare
ventodamare il 05/01/07 alle 18:54 via WEB
Cara Antonia, proprio oggi pomeriggio ne parlavo con una mia amica, di come ormai, tranne Margy a quanto leggo, la maggior parte di noi si sia assuefatta al modo di trattare i bambini degli zingari. Consideriamo normale e nessuno, tranne margy ;-), ci fa piu' caso ai bambini, anche di pochi mesi, al freddo per una giornata intera in braccio alla madre su un mezzanino del metro'. Accettiamo come parte del vivere quotidiano, per i piccoli zingari, quello che non sopporteremmo neanche pensare per i nostri figli. Noi dobbiamo aiutarli, ma anche loro devono accettare che il loro stile di vita e' ormai fuori dal tempo. Non possiamo tollerare che vivano, non tutti ma abbastanza per allarmare, di piccoli furti, elemosine anche estorte e non rispettino il nostro modo di vivere. Non possono chiedere di essere aiutati, tollerati, ospitati da noi e nello stesso tempo trattarci come polli da spennare e cuocere. Io dico si all'aiuto, ma solo se c'e' il rispetto reciproco.
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 18:58 via WEB
Il problema non è nè l'aiuto ,nè il pretendere loro non chiedono nulla ,come ha detto molto bene Red qui sopra per loro noi siamo terreno di caccia .Punto.
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ossimora
ossimora il 05/01/07 alle 22:16 via WEB
io non sono assuefatta ,tanto che se vedo dei bambini maltrattati o usati cerco nel possibile di fare qualcosa ,vorrei anche spaccare la faccia a chi li fa stare 8 ore davanti alla playstation e li rimbambisce ma si può fare ben poco ...s esi riescono a portare a scuola ..allora,forse.
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ventodamare
ventodamare il 06/01/07 alle 11:09 via WEB
Citare la playstation qui, e' sviare il problema su un'altro. Magari alla playstation ci sta col padre, con gli amici e si diverte da matti. Mi fa piacere che tu faccia qualcosa quando li vedi, ma non pensare che sia cosi' semplice e normale. Sotto la fermata della metropolitana Corvetto a Milano, c'e' il punto di ritrovo degli zingari che "lavorano" in metropolitana, bambini, uomini e donne che saltano di vagone in vagone elemosinando. Ci sono molti bambini, che vanno in giro anche da soli, sporchi e senza giacche e cappotti per impietosire di piu'. E chi cerca di aiutarli, si ritrova circondato dai capi, uomini, e seguito fino a casa, con minacce, sputi e insulti.
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ossimora
ossimora il 06/01/07 alle 16:38 via WEB
Non si tratta di sviare il problema ,volevo semplicemente mettere in luce il fatto che i bambini sia che siano ben coperti e nutriti,sia che non lo siano ,purtroppo sono oggetto di vari tipi di "uso",che cambiano e certamente sono meno evidenti e plateali dell'accattonaggio ma a volte non meno negativi.E' un grand ediscorso quello del disagio dell'infanzia anche nella nostra società superconsumista e ci sarebbe bisogno di un discroso molto più articolato.Quanto al fatto che il predonaggio Rom abbia fatto il suo tempo potrei anche essere d'accordo ,il problema è chiedere a loro che ne pensano .
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ventodamare
ventodamare il 06/01/07 alle 11:00 via WEB
L'aiuto lo chiedono. eccome. Quando erano riunite le autorita' per decidere cosa fare del campo di Opera, e' arrivata una lunga lista di richieste da parte degli zingari. Se possono, chiedono eccome aiuto, che faccia poi parte di prendere quel che c'e' nel territorio di caccia, siamo d'accordo. Ho letto Red, ma come ho scritto io, e' un modo di vivere che ha fatto il suo tempo.Virgola.
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ossimora
ossimora il 06/01/07 alle 16:42 via WEB
In ogni caso(ed è la cosa che volevo focalizzare)forse non sarebbe male adeguarsi come paese alle normative della Carta europea,fose se chiedono è perchè loro sanno dell'esistenza di questi "diritti",noi dovremmo conoscerli(me lo dico sopratutto ,lavorando con bambini) e capire se e come i comportamenti predatori hanno oltre alla cultura atavica anche dei motivi di reazione.Ciao;)
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reduced_noise
reduced_noise il 07/01/07 alle 00:29 via WEB
Può anche non essere reazione, ma semplice continuare. A me dà da pensare in positivo il fatto che una parte di loro, da anni e anni, si sia convertita alla vita da stanziale. Ovviamente mancando le occasioni di integrazione, non si integreranno mai, e continueranno sempre così. La scuola, come osservi, è una questione fondamentale. I "vecchi" vedono spesso solo minacce, nelle cose nuove, che si tratti di zingari o di altri. A fare muro si resta muro contro muro. Non ne abbiamo vantaggio noi per primi (nel senso che egoisticamente ho ragione di guardare per primo al mio tornaconto). L'errore tipico, ma tipico, reiterato, è quello del contributo a pioggia. Che poi non è un errore nel senso di una cosa fatta in buona fede. È mala amministrazione quantomeno colposa. E i contributi, oltre ad essere un po' come dare eroina ad un eroinomane perché la smetta di scassare, senza fare null'altro, non modificano di un millimetro la situazione. Purtroppo è il tipo d'intevento che è stato sempre preferito da amministratori impegnatissimi.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
reduced_noise
reduced_noise il 07/01/07 alle 00:32 via WEB
Minchia! Mi sembra come se avessi messo le parole in un sacco, agitato, e tirate fuori come a tombola. :-)))
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ossimora
ossimora il 07/01/07 alle 00:42 via WEB
ma va..è che sei un perfezyonista
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reduced_noise
reduced_noise il 06/01/07 alle 00:42 via WEB
Non c'entra una cippa, ma ho letto che non ti ha pubblicato un commento. Ho notato che questa cosa succede sempre se ci metti più di un tot da quando apri la finestrella dei commenti, a quando clicchi su invia. Per ovviare a questo fastidio, memorizzo il testo e poi pubblico. Mal che vada, riapro la finestrella del commento e ci ricopio quanto memorizzato. Per memorizzare c'è una sequenza da tastiera. Di norma, con windows italiano, selezioni tutto con CTRL-5 (il 5 del tastierino numerico, con "bloc num" attivato). Negli altri casi più frequenti è CTRL-A. Poi lo copi (memorizzi nel buffer) con CTRL-C. Per incollare CTRL-V. Se scrivi una roba che riempia quasi la finestrella rischi già di perderla, e dunque ti conviene memorizzarla così. Ciao / Franco
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alexisdg10
alexisdg10 il 07/01/07 alle 00:26 via WEB
sempre interessante casa tua! Intanto ti faccio anch'io gli auguri più belli per il nuovo anno, come lo vuoi tu. Poi mi associo al tuo commento per quanto scritto da reduced_noise: fa davvero bene leggere una persona intelligente ogni tanto. Ma non posso fare a meno d'inchinarmi alla straordinarietà di luleby, davvero magnifica. abbraccio sincero per te.
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cyberboss10
cyberboss10 il 07/01/07 alle 14:21 via WEB
Sempre, di getto, quando discuto con amici e affronto il tema degli zingari mi si presenta la figura di Melchiades di Màrquez. Proiezione romantica legata al ruolo, oramai antico ( forse superato) degli zingari? Ho frequentato le elementari con i loro bambini e all'iniziale timore del diverso prendeva campo la curiosità, qualità primaria per un adolescente, e i giochi condivisi. Non parlatemi di muri, vi prego. Il più utile è da sbriciolare ! Fa male ora alla mia età, soltanto parlarne.
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donnesudestbarese
donnesudestbarese il 07/01/07 alle 22:23 via WEB
Grazie per le tue visite al nostro blog. Ciao da sudestdonna.
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ossimora
ossimora il 07/01/07 alle 22:33 via WEB
Ciao e grazie a voi!
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:19 via WEB
Y
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:19 via WEB
YY
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:13 via WEB
YYY
(Rispondi)
 
 
scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:13 via WEB
YY
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:13 via WEB
Y
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:13 via WEB
è un periodo che mi sento integrata in una grafica.
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ossimora
ossimora il 07/01/07 alle 23:14 via WEB
in crescere ed in calare
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:20 via WEB
§ooo( ¯`v´¯ )ooo§
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ossimora
ossimora il 07/01/07 alle 23:26 via WEB
...Ho provato a fare un disegnino tastifero ma sono negata !!!
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:34 via WEB
,-. /$$| ,;$'`: / $' `, | ` \, |,m. ,\_ |Y"F ,-,$$ `. |`-'/-'$$,::.\ \ ;$';::: ) ,:\ $':::;,'_ _,---------.__ ,.. ::'\ `';::',-' \ ($$$"' (88") `-.;:::;, ) `',-dP : `, `--. ,--, `-.|"-., --. : \, \_ `-',$$$:. \ -'\`-._ `' : \__ `.`$$$$"',.:::/ `.-'\ `--._ `---._________,'`._,' ) .:::::::'/, \`. \ `--------------------"""' `-.`:::'_,'P / ` \_| `---'/: (; : `. : : | `-. ..| `. | ): || || || || |' /' /| ( / ) '
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scalzasempre
scalzasempre il 07/01/07 alle 23:35 via WEB
Sulle cose difficili anche io. :-) [vedi sopra]
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ossimora
ossimora il 09/01/07 alle 10:11 via WEB
beh diciamo che questa è un opera concettuale...YLI
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Vetriolopuro
Vetriolopuro il 08/01/07 alle 19:38 via WEB
Lo sento sulla pelle. Anche perché vivo un'esperienza diretta al momento. Collaboro con un'associazione che affianca e sostiene un campo nomadi. Bel contributo. Ciao. Ross.
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ossimora
ossimora il 09/01/07 alle 00:23 via WEB
Grazie e devo dire che fortunatamente non ci sono stati nemmeno particolari accenti isterici rispetto al post ,è stta una buona idea quella di chiudere la possibilità dell'anomnimato nei messaggi.Era una bolgia.L'idea mi piaceva ma nella realtà si è rivelata difficile Ciao e...buon lavoro!
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Filottete3
Filottete3 il 09/01/07 alle 22:48 via WEB
è possibile cambiare questo sfondo nero? cavolo, mi piace tanto leggerti e pure devo sempre restare cieco.
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