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Post N° 734

Post n°734 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da ossimora
 

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Fatto fuori in un baleno lo zuccheroso profluvio di auguri e "graziosità",insito nel periodo , scalfito appena dall'uomo virtuale  appeso al cappio ,i giornali (e non solo...) e con loro le cicliche tempeste mediatiche riprendono a seminare informazione che imperterrita mette muro contro muro le persone ,i gruppi ,le categorie ,le culture,prestando  il fianco ai razzismi (fin troppo plurali ed articolati)ed all'intolleranza,facendo poco o per niente opera di vera crescita di consapevolezze.

Stamattina una coppia si è  incendiata in un campo nomadi del casertano,il mese scorso un'altra coppia di giovani sposi a Roma.E' stata una candela,vero,disattenzione,magari erano ubriachi,chissà ,ma non sarebbe male dire che il problema vero è che nei campi nomadi improvvisati non c'è acqua ,nè niente .

Ad Opera ,nel milanese si è dato fuoco ad un campo nomadi; sono stati integerrimi e rispettabili cittadini + qualche palazzinaro ,si dice.

Di rimando da Milano chiedono il muro e considerando che a Padova il muro l'anno fatto ,tutti quanti bipartisan, si schierano a favore del mettere bene le barriere ,che tutti  abbiamo tanta ,tanta ,paura e chi non vive nelle regole (nostre)chi non rispetta il nostro dio vero (l'argent)e ruba per strada e nelle case è da separare ,allontanare quanto più possibile ,segregare.

E’ la proprietà l’unico faro etico e temo anche l’unico interesse mental/empatico/esistenziale.

Lontano ,lontano il più possibile lontano dagli occhi e sopratutto dai nostri presiosissimi scatoloni di cemento  che ci costano lacrime e sangue.

Mi sono posta delle domande;dunque gli zingari non ci piacciono ,e questo è un dato di fatto , la questione per qualcuno è semplice ;basta arrestarli,metterli nella condizione di non nuocere,i campi nomadi non devono esistere perché se esistono i campi nomadi è ovvio che si accetta anche l ‘esistenza dei loro saltuari abitanti.

Residuo di pensieri di onnipotenza ,pensare di far sparire un problema con la forza della propria esecrazione o/e dell'odio.

E allora?

Potremmo fare come Hitler che nei suoi campi di sterminio ne ha fatti fuori 500.000,così tanto per ripulire Berlino da una presenza antiestetica.(le svastiche hanno una gran linea!)

Oppure potremmo leggere e chiedere che siano applicate le convenzioni Europee sul popolo Rom e Sinti ,pretendere rigore nella loro applicazione ,per fare questo ci vuole impegno personale,coraggio e per niente "buonismo",anzi.

CESTIM

Oggi in Italia i Sinti e i Rom, denominati “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa ed etnocentrica, sono ancora oggetto di discriminazione, emarginazione e di segregazione.

La discriminazione è estesa a tutti i campi, nel pubblico e nel privato, pertanto l’emarginazione e la segregazione economica e sociale dei Sinti e dei Rom si trasforma in discriminazione etnica (Raccomandazione n.1557/2002 del Consiglio d’Europa).

In Italia le molteplici Comunità Rom e Sinte non sono riconosciute ne come Minoranze Etniche Linguistiche ne come Minoranze Nazionali e pertanto non beneficiano dei diritti che questi status prevedono.

Le politiche sociali rivolte alle popolazioni Sinte e Rom tendono apertamente all’inclusione sociale, all’integrazione, all’assimilazione.

Rare sono le realtà dove le Comunità sinte e rom sono considerate protagoniste sociali pensanti e dove sono attuate politiche di interazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale.

L’Italia nega ai Sinti e ai Rom l’applicazione sia della Carta Europea sulle Minoranze Etnico Linguistiche sia della Convenzione Quadro per le Minoranze Nazionali.

I Sinti e i Rom Italiani vedono in molti casi negato il diritto alla residenza, il diritto alla sanità, il diritto alla scuola, il diritto al lavoro.

In Italia si costruiscono ancora i “campi nomadi”, luoghi di segregazione che concentrano gli individui contro la loro volontà.

In Italia la maggioranza dei Comuni ha emanato delle ordinanze di “divieto di sosta ai nomadi” che, in palese contrasto con il dettato costituzionale (articolo 16) e con la legislazione a contrasto delle discriminazioni razziali ed etniche, negano il diritto di circolare e soggiornare liberamente sul territorio nazionale ai soli Cittadini Italiani riconosciuti come “nomadi” o “zingari”.

LACIO DROM 

 
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