Post n°740 pubblicato il
12 Gennaio 2007 da
ossimora
X è una bambina delicata e sensibile.
Fin troppo ,piccola...
La sensibilità di ognuno è il suo genio deve aver detto qualcuno… ma i tempi sono quello che sono e la continua e reiterata esposizione dei peggiori orrori operata dalle più accessibili fonti mediatiche (leggi tv-giornaletti ) votate alla permanente ricerca di scoop e informazione mostruosa, genera sempre più spesso reazioni di turbamento o peggio di vero e proprio disagio.
In primis sui bambini.
Stamattina X è arrivata strana e quando le ho chiesto cosa avesse mi ha detto:
”Sai che rubano gli occhi ai morti?”
Ho capito immediatamente a che cosa si riferisse ,avevo visto proprio ieri la copertina dell’Espresso con quelle parole testuali in prima pagina che devono essere rimbalzate pari pari in televisione .
Lei si è tenuta dentro questa cosa senza capire.
Ho cercato di parlare a lei ed agli altri dell’accaduto, evitando,per quanto possibile, la ricerca dell’orrore ,focalizzando il discorso sul trapianto ,sulla donazione degli organi ,cercando di portare ad un discorso almeno più articolato,che superasse l’orrido a vantaggio di un’analisi a tutto tondo.
Non voglio entrare nel merito della questione,leggendo gli articoli sull'accadimento pare proprio oltre tutto che la notizia non sia vera ma scaturita da un servizio di sorveglianza messo in atto ,che ha portato alla deduzione che la cosa sarebbe , forse ,potuta accadere.
In ogni caso quel titolo è acerebrato e molto più scandaloso dei vari culi di bellocce.
Io credo davvero che ci sia bisogno da parte di tutti di una riflessione sull'uso ed il frequente abuso di questa reiterata vetrina del pessimo.
Sono stata abbonata a lungo all'Espresso ma sono contenta di non esserlo più .
La URL per il
Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ossimora/trackback.php?msg=2149237
I blog che hanno inviato un
Trackback a questo messaggio:
>>
poker
su
poker
Ricevuto in data 08/06/07 @ 16:26
|
>>
slots
su
slots
Ricevuto in data 10/06/07 @ 03:07
|
Commenti al Post:
|
ossimora il 13/01/07 alle 00:25 via WEB
E va bene ,lo so,l'Espresso ha già Pansa come jattura ...se poi si mette a gridare con titoli ad effetto e svuota i contenuti si riduc e davvero ad un fogliaccio...è meglio Vanity fair...;)
(Rispondi)
|
|
|
ventodamare il 13/01/07 alle 00:34 via WEB
Pensa che ogni anno abbiamo quasi 4000 cornee in esubero che vanno distrutte fra quelle disponibili normalmente. Figurati se qualcuno rischia la galera ed il linciaggio dei parenti per toglierli ad un cadavere. L'Espresso mi ha allevato politicamente fin dal 1976, ma ora insegue gli altri settimanali nella gara al ribasso. Mi ricordo ad un cineforum a Lugo di Romagna, quando Nanni Moretti li' presente con noi per il suo "Aprile", strappo' dal vivo le copertine dell'Espresso.. 'notte Anto'.
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 00:36 via WEB
Non sapevo questa cosa di Nanni Moretti..che ovvviamente sottoscrivo ...buonanotte anche a te!!!
(Rispondi)
|
|
|
|
|
ventodamare il 13/01/07 alle 16:28 via WEB
Era anche una scena di un film di Moretti, strappava le copertine con tette e culi dell'Espresso.
(Rispondi)
|
|
|
Oceano_Irrazionale il 13/01/07 alle 01:06 via WEB
Stampa vergogna! Chi più (o peggio) urla, più vende. Ma il mercato lo fanno gli acquirenti e le produzioni si orientano verso le richieste. :-(
(Rispondi)
|
|
|
|
Oceano_Irrazionale il 13/01/07 alle 01:08 via WEB
Finalmente riesco ad entrare qui senza far inchiodare tutto... Dimenticavo sorriso e abbraccio ; ) Yuk
(Rispondi)
|
|
|
zefiro749 il 13/01/07 alle 03:31 via WEB
Si vuole fare sempre sensazione ,trasmettere nei lettori ansia e paura , ormai si apre un filone di notizie sensazionali in attesa del prossimo , mezzi d'informazione ormai in mano ai deviatori del pensiero.Ho smesso con l'Espresso quando mi sono accorto di leggere Panorama ,UQUALI.
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 03:32 via WEB
buongiorno...o buonanotte,davvero una melma l'informazione
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 11:10 via WEB
Grazie ...mi diverte curarlo ed amo e studio l'arte ;)
(Rispondi)
|
|
|
|
LaPasquinata il 13/01/07 alle 11:22 via WEB
Mah, a me sembra un po' oleografico. Cari saluti.
(Rispondi)
|
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 11:25 via WEB
beh...il mondo è bello perchè è vario,sarebbe davvero noioso trovare ugualmente espressive le stesse cose non credi?
(Rispondi)
|
|
|
pelino55 il 13/01/07 alle 09:50 via WEB
Hai ragione. Qui il fondo viene sempre più abbassato. Anch'io ho smesso con l'espresso da tempo. Peccato che questa logica del titolo choccante cancelli anche fior d'inchieste come quelle fatte da Gatti.
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 11:11 via WEB
Certamente alcune cos e rimangono valide ma mi sembra che anche le inchieste più "serie"abbiano un fondo di superficialità che mi piace poco.un bacio
(Rispondi)
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 11:17 via WEB
La vera novità è dunque che sappiamo. Che vediamo. Che sentiamo. E su questo dovrebbe svilupparsi la vera discussione. Perché se è vero, anzi è quasi ovvio, che una coscienza diffusa del male, una rappresentazione non censurata e non moralistica dei delitti, fanno parte dei diritti di una società matura, e che sono in genere le dittature a oscurare le cronaca nera; è anche vero che ciò che chiamiamo "informazione" è anche, e al tempo stesso, un gigantesco spettacolo e un mercato mondiale immenso (veicolo fondamentale della pubblicità).
L'attrazione per le storie fosche e crudeli, fin dai primordi della cultura orale e scritta, è una delle componenti forti della psicologia popolare. Ma siamo sicuri che l'impatto enorme e oramai incontrollato del delitto nell'informazione di massa, il proliferare di veri e propri format televisivi attorno ai fatti di sangue, il pullulare di "esperti" e criminologhi e opinionisti che paiono interessati a ingigantire i fatti anche per ingigantire il loro potere professionale e i loro cachet; siamo sicuri, dicevo, che tutto questo obbedisca solo al dovere di cronaca, al bisogno di conoscenza e di trasparenza, insomma ai diritti dell'opinione pubblica?
Oppure l'opinione pubblica, se interpellata, preferirebbe qualche zoomata in meno sulle macchie di sangue, e qualche notizia in più sui retroscena delle guerre, sui crimini "puliti" dell'economia e della politica?
Forse, ecco: la "notizia" che la bestialità, tra gli uomini, è sempre esistita, e in forme ugualmente abominevoli, potrebbe aiutare tutti, giornalisti e opinione pubblica, venditori e acquirenti della merce informazione, a calmierare leggermente il mercato del nero. Molti delitti sono remake di orrori già accaduti. Non è obbligatorio, ogni volta, presentarli come il delitto del secolo: ogni secolo, purtroppo, ne sciorina tanti quanti basterebbero a disgustare perfino il più efferato e morboso dei pubblici paganti.
(13 gennaio 2007) Torna su
(Rispondi)
|
|
|
|
lupopezzato il 13/01/07 alle 14:42 via WEB
Tempo fa sarei stato d’accordo con Serra. Il fenomeno della spettacolarizzazione se non della commercializzazione dei crimini mi disgustava e continua a disgustarmi e trovo ovvio e banale dire che tale fenomeno viene alimentato come legna sul fuoco dagli organi di informazione sottomessi alla pubblicità da vendere e dalla politica del carcere e butta via la chiave. Col tempo però si cresce e si scopre che l’opinione pubblica che per Serra è singolare, è invece plurale. Ce ne sono due: quella che si disgusta e quell’altra che è come una scatola vuota e si nutre solo di quello che le danno in pasto ogni giorno. Non lo so se lo fa per pigrizia ma, di sicuro, per farsi un’opinione accende la televisione, ascolta e poi ripete.
Purtroppo anche questa è opinione pubblica. L'altra. :o)
(Rispondi)
|
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 16:29 via WEB
Certamente che viene alimentato,se l'informazione sistematicamente innalza il livello di spettacolarizzazione .Quello che dici è lampante ,lo so bene che c'è tantissima gente che si limita ad aprire la tv e ripetere,ok,allora se invece di parlare dei presunti necrofori ladri di cornee in maniera spettacolare si provasse a parlare delle tante realtà d'ECCELLENZA(e ce ne sono tante ,credo anche molte di più di quelle pessime)presenti nella sanità nazionale ,la gente acquisterebbe magari più fiducia ,il prersonale potrebbe (dico potrebbe )sentirsi maggiormente gratificato e quindi alzare ulteriormente il grado di professionalità .
(Rispondi)
|
|
|
|
|
|
lupopezzato il 13/01/07 alle 18:29 via WEB
Antonia, io condivido la tua stessa nausea nei confronti di questa speculazione del male e del dolore però dico a Serra che c’è anche quell’opinione pubblica che acquista bovinamente il prodotto che l’informazione le vende. Quando le elezioni hanno dimostrato che l’Italia è un paese spaccato in due, purtroppo, soprattutto la stampa, definendo la spaccatura "politica", ha dimostrato di non aver compreso la verità che è venuta così violentemente a galla. L’Italia è un paese spaccato in due culturalmente. E’ solo questo il nostro problema perché giustamente come ha sottolineato qualcuno, se non fossimo così gretti, con una destra come quella italiana, potremmo governare senza nemmeno andarci in Parlamento. Lo potremmo fare, fra un cornetto ed un caffè, stando seduti al bar. Tornando all’informazione questo dare continuamente la caccia alle streghe serve solo ad orientare quel bestiame che si è compreso che farà la differenza e che per poco non la fece già ad aprile dell’anno scorso. La parola d’ordine di questa destra vuota di ogni contenuto rimane "soffiare sul fuoco, creare paura, creare malcontento". Purtroppo anche a sinistra ci cadiamo dentro e, se succede all’Espresso, la cosa è ancora più grave.
(Rispondi)
(Vedi gli altri 2 commenti )
|
|
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 19:57 via WEB
ecco...vedo che alla fine siamo d'accordo,quindi non c'è nulla da aggiungere.Buona serata Anto
(Rispondi)
|
|
|
|
|
|
ossimora il 14/01/07 alle 00:19 via WEB
siamo proprio d'accordo...ho letto un pò in giro cose di dx...terrore allo stato puro.
(Rispondi)
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 11:18 via WEB
Ho trovato il commento di Michele Serra su repubblica di oggi....(quello sopra )mi sembra interessante ...
(Rispondi)
|
|
|
reduced_noise il 13/01/07 alle 19:07 via WEB
Poco fa ho consultato lo Zingarelli, del quale si può dire che è più avanguardista che conservatore. In esso (ediz 1994) trova posto un lemma come Coca Cola, con la specificazione che si tratta di un marchio commerciale. Da un punto di vista con questa puntualizzazione almeno non viene spacciata per una parola nel senso classico del termine, ma dall'altro cosa ci fa un marchio commerciale in un vocabolario? Se chiedi una Coca Cola ad un barista, non gli stai ordinando una bevanda generica, come dire birra senza specificare quale. Non penso proprio che quest'inclusione sia voluta dai linguisti chiamati ad aggiornare il dizionario. È di certo un'imposizione dell'editore. Al pari, anzi men che meno, è stata voluta da chi lo Zingarelli lo acquista e lo consulta.
En passant, è possibile che la bambina abbia visto la copertina del settimanale non all'edicola, ma in casa propria. La risposta alla domanda se siano i lettori a volere questo splatter secondo me è no. Credo invece che sia molto incerto quale sia la maggioranza tra i lettori che, pur non avendo richiesto queste copertine, trovandosi in edicola acquistano il rotocalco a causa del titolone, e quei potenziali lettori che non lo acquistano per la stessa ragione. Separatamente vanno considerati quelli che l'acquistano senza che la copertina abbia alcuna influenza. Io non ci faccio caso più di tanto. Per la qualità degli articoli, non dovrei leggere neppure il messaggero veneto (il giornale locale "più locale" di qui), che fa anch'esso parte del gruppo espresso, e che negli ultimi anni è scaduto parecchio, soprattutto dopo l'ultimo avvicendamento alla direzione. Anzi, questo vale anche per Repubblica. Forse per tutte le pubblicazioni del gruppo. Il fatto è che, come per il vocabolario (anche se il paragone è un tantino forzoso), preferisco non buttar via tutto perché solo una parte del prodotto è cattiva. In altre parole, nonostante certe scelte editoriali, c'è in molte realtà una parte di lavoro qualitativamente rispettabile. Discorso che non vuole scagionare queste scelte, ovviamente. Forse inseguendo il lettore amante dello splatter hanno anche dovuto ricorrere a quel marasma di allegati insopportabile. Un giornale che non si concede allo splatter non ha bisogno di allegati per vendersi (anche se mi sembra piuttosto che non facciano da incentivo, ma che facciano parte dell'oggetto venduto). Il mondo dell'informazione è difficile. Se non ci sono soldi è difficoltoso produrre buona informazione a certi livelli. Se si fa informazione per passione, con serietà, senza concedersi a porcheriole, si vende poco (come dicevo, nessuno le chiede, le porcherie, ma quando sono lì non pochi le prendono apposta).
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 13/01/07 alle 20:04 via WEB
Concordo ,che non è del tutto giusto buttare tutto per una parte caro Red ,il problema è che sopratutto rispetto all'Espresso veramente le note dolenti sono molte (Pansa,il gossip scemo,l'ironia scadente ,la superficialità di molte inchieste ,le recensioni di film e libri...Pansa...):Lo so che il mondo del'editoria è difficile e lo diventerà sempre di più,anche perchè con internet se non si trova un prodotto che si avvalga di commentatori e ricercatori ,(nel senso di indagatori sul campo ,giornalisti d'inchiesta )le edicole si vuoteranno già molto di più di quanto non lo siano già.
(Rispondi)
|
|
|
hesse_f il 13/01/07 alle 21:18 via WEB
lavoravo in un giornale a 20 anni pur che essendo un mensile specialistico cercava il sensazionalismo a tutti i costi. Parli di fotografia..accontentati. Erano pure gli anni del boom per quella tecnica, quindi ci sarebbero stati miliardi di informazioni utili e centinaia di persone disposte a comperarlo solo per avere un effeto "flou" alle loro immagini. NO dovevano cercare nella spazzatura pure loro!!! e avrei dovuto farlo io!! me ne sono andata rinunciando ad un lavoro che avrebbe potuto darmi molto...Adesso a volte penso che nel corso del tempo avrei potuto dare io, al mio lavoro, la piega desiderata, ma vedendo che ormai c'è un'unica piega per tutti( settimanali..mensili...etc etc)...dentro di me so che avrebbero vinto loro. ciao A.
(Rispondi)
|
|
|
Billieholiday il 14/01/07 alle 00:03 via WEB
Io compro l'Espresso ultimamente, solo perchè allegati ci sono dei fantastici cd sui pianisti jazz... :-) Mia cara Anto, ormai tutto si vende, non a caso certi settimanali, vedi anche il Venerdì altro non sono che opuscoli pubblicitari...Notte :-)
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 14/01/07 alle 00:14 via WEB
Ciao billy...certo ,comprare i cd sui pianisti jazz è cosa buona e giusta (mi piacciono tantissimo i pianisti...ehm...)lo so,infatti è proprio così;ieri mia figlia mi ha chiesto di comprare Panorama (!!!) dato che ci sarà...la fabbrica di cioccolato di tim robbins...che dire Va bene ,non sono certo un'integralista ,ci mancherebbe ma mi piacerebbe almeno ,s e non solo...anche un pò più di qualità,che si debba vendere è giusto e normale ,non è normale pensare che si poss a vendere solo...fuffA NOTTE A TE ;)
(Rispondi)
|
|
|
rivedelfiume il 14/01/07 alle 09:52 via WEB
Vedi, siamo diventati un paese "gridato", dove è impossibile fermarsi a ragionare un momento e riflettere, scambiandosi opinioni e pareri che, se diversi tra loro, possono portare ad allargare la mente. Tutto è sbattuto in faccia, una rincorsa alla "audience" che, da essere prettamente televisiva, si è estesa a tutti i livelli della vita pubblica, dai media alle assemblee di condominio. E'una rincorsa al chi grida più forte, a chi fa il titolo più greve, in nome di un riscontro che puo' essere il profitto, o la sopraffazione: e se non si fanno prigioneri, coem nel caso della tua bimba, non gliene frega niente a nessuno. In fin dei conti, lei non compera neppure il giornale.....
(Rispondi)
|
|
|
pierrde il 14/01/07 alle 10:49 via WEB
Credo che il degrado dell'informazione, carta stampata e televisiva, sia un problema importante e di difficile soluzione. A parte L'Espresso (che anch'io non leggo più da anni), basta prendere qualsiasi quotidiano di questa settimana (esclusi naturalmente gli autoironici Giornale, Libero e Padania che non considero "informazione") per trovare pagine su pagine dedicate a Erba e agli orrori della porta accanto (unica eccezione Il Manifesto). Morboso, gratuito e diseducativo.Esattamente come i TG(tutti i tg !). Possibile che l'italiano medio che i giornalisti considerano come utente sia un decerebrato interessato a Erba o a Cogne, all'ultima fregnaccia del politico di turno, al gossip con Briatore e che, naturalmente, vada al cinema solo per vedere De Sica o Boldi ? Ammesso che la maggioranza sia cosi', perchè non dare un prodotto decente anche ai "diversi"? Ma i nostri editori hanno mai visto un Tg della BBC o di CNN, o, per la lingua italiana, il TG della Svizzera Italiana o Euronews ? Notizie, non pettegolezzi, approfondimento , non "panini", cultura, non pubblicità gratuita a prodotti di plastica.E questo, a prescindere dalla linea politica. Da noi, impensabile...
(Rispondi)
|
|
|
lupopezzato il 14/01/07 alle 14:26 via WEB
Secondo me le notizie sono sempre e solo notizie. E’ il modo di trattare una notizia che la rende o meno porcheria e penso che qualunque mestiere vada fatto con passione e serietà. Pazienza se viene meno la passione, vorrà dire che il lavoro che fai ti peserà di più. Se viene invece meno la serietà allora è bene preoccuparsi. Nel giornalismo, purtroppo, non si fa più informazione ma solo opinione perchè la stampa nostrana non ha indipendenza intellettuale. E' vero che, a differenza dell’informazione, l’opinione non è mai indipendente ma, in questo paese il 40% della cosiddetta informazione è legata ad un padrone, il 30% è legata ad un partito - e quindi in parte ancora ad un padrone - ed il restante 30% è pubblicità. Evidentemente, in questa drammatica situazione di falsa democrazia, sarà la tua cultura a dover lavorare per depurare l’informazione dall’opinione. A prescindere quindi dalla fonte d’informazione comunque resta il fatto che quella che ti viene trasmessa è per la maggior parte dei casi opinione ovvero non il fatto ma una versione del fatto. Aggiungiamoci che molti opinionisti hanno braccia che sono state ingiustamente sottratte all’agricoltura ed abbiamo un quadro più completo di quella che è l’informazione nostrana e, quindi, del livello di discernimento di una considerevole fetta di italiani che bovinamente copincollano quelle opinioni nello spazio cerebrale riservato alle loro idee. :o)
(Rispondi)
|
|
|
|
ossimora il 14/01/07 alle 16:50 via WEB
Certo ,le notizie sono sempre e solo notizie ,il problema è che in questo caso delle cornee la notizia non c'è...sembra infatti si tratti solo di illazioni,deduzioni,fatte dai "giornalisti",quindi simao nel campo non dell'informazione ,non dell'opinione che già è una cosa ma della BUFALA vera e propria.
(Rispondi)
|
|
|
|
|
lupopezzato il 14/01/07 alle 17:12 via WEB
E' vero ma devo aver sbagliato ad incollarlo, volevo collegarmi al commento di "reduced". Scusami :o)
(Rispondi)
|
|
|
stuntman2 il 14/01/07 alle 17:31 via WEB
E chi ci dice, che non abbiano rubato,cuore,fegato e reni anche a qualcuno ancora vivo? Io non mi meraviglio più di niente
(Rispondi)
|
|
|
|
lupopezzato il 14/01/07 alle 18:07 via WEB
Infatti non ci sarebbe da meravigliarsene. Se spostiamo il discorso sulla donazione degli organi viene poi fuori tutta la nostra ipocrisia buonista. La mia opinione è che l'espianto dovrebbe essere fatto senza alcuna richiesta di donazione. E' vergognoso che organi che possono dare la vita o ridare qualcosa agli altri finiscano in vermi solo per egoismo. Meglio lasciar perdere, vah, anche questa è proprietà privata....
(Rispondi)
|
|
|
|
|
ossimora il 14/01/07 alle 18:20 via WEB
Concordo in toto.Nessuna richiesta di donazione.;)
(Rispondi)
|
|
Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:47
Inviato da: jigendaisuke
il 11/08/2024 alle 23:41
Inviato da: jigendaisuke
il 08/08/2024 alle 20:02