Sono daccordo con te.... ecco perchè la resistenza è viva più che mai... ecco perchè mi sento ora come non mai un partigiano... se passi da me ti faccio ascoltare la mia personalissima versione di bella ciao, buon 25 aprile
Stiamo attenti, perchè cercheranno di portarci via questa Festa e vorrebbero anche strapparci il Ricordo. Non saranno 5 anni facili per la difesa della Democrazia e dei valori della Resistenza. Dobbiamo saper dare subito delle risposte forti mentre sta crescendo in revisionismo e il negazionismo. Buon 25 aprile ma che non sia solo un 25 aprile di festa ma anche di lotta. Ciao, Adalberto
Ciao Adal! Eh ehe lo so bene ,adesso è già partita la campagna di ringraziamento all'America ,vera ed unica liberatrice del suolo patrio!(cfr;Dell'Utri "La nuova storia Vista da iddu ")Magari mangeremo tacchino !!!Per fortuna domani qui ci sono un sacco di manifestazioni .Io andrò alla passeggiata Venanzio Gabriotti ;fucilato dai tedeschi(gli americani erano ben lontani)ed al sacrario militare dove cìè una grande cappella dedicata alla BRIGATA PROLETARIA D'URTO SAN FAUSTINO ,trucidata .Un bacio Adal!
Premesso che ogni tanto qualche parola andrebbe spesa anche per chi ha militarmente e di fatto liberato l'Italia (e parlo degli alleati, ai quali, magari di sguincio, un "a proposito, grazie pure a voi" alla fine magari ci starebbe bene) ti auguro un buon 25 aprile. Anche se, nei termini in cui l'hai posta, non può oggettivamente essere la festa di tutti...
Ma ad Alghero Bella Ciao la si canta lo stesso
Davide Madeddu
Bella ciao? Si canta in piazza. In duemila e a squarciagole. Poco importa poi se il sindaco forzista non vuole perché, dice lui, «Bella ciao divide». Alghero disobbedisce e canta: «la storia non si cambia». Dalla piazza respinge al mittente le intenzioni del sindaco Marco Tedde, l'uomo di Forza Italia che ha fatto cancellare dal programma musicale ufficiale la storica canzone del 25 aprile e canta l'inno della resistenza. Inizia con due cortei differenti ma vicini la giornata del 25 aprile e si conclude con un'unica festa della liberazione. Chi poi sperava in un qualche scontro è stato deluso. Festa doveva essere e festa è stata. Anche nonostante gli appelli e le interviste del primo cittadino che annuncia di non gradire Bella ciao.
Apre i festeggiamenti il corteo istituzionale con tanto di banda musicale e poco seguito. Dietro, la seconda parte del corteo. Il più numeroso. Il corteo "laico" che manda in campo duemila persone impegnate a cantare e ballare le canzoni partigiane. Tra il gruppo "non istituzionale" c'è anche Elias Vacca, parlamentare in carica sino al 29 aprile. È lui che ha animato la protesta contro il rappresentante azzurro e che, assieme ad altri esponenti del centrosinistra guida il popolo di Bella Ciao. «È una festa bellissima - dice - il sindaco sostiene che questa canzone divide. Ebbene, questo è il risultato, duemila persone per una giornata di festa e di pace». Festa per la liberazione con pensionati di 80 anni in prima fila a cantare Bella ciao a suon di musica perché ad animare il gruppo "laico" c'è anche la musica. È quella dei fiati, del trombone, della tromba e della fisarmonica. Strumenti musicali della banda "alternativa" suonata dai giovani musicisti, quasi una decina. Nelle strade si canta e si balla. E poi, in piazza le poesie e i racconti dei partigiani che quando parlano della resistenza e liberazione continuano a emozionarsi. Non mancano le lacrime dei vecchi partigiani che con i fazzoletti rossi ricordano la festa e l'importanza della liberazione. Tra il popolo laico anche qualche elettore del sindaco che assieme ai rappresentanti istituzionali cammina al suono della banda musicale ufficiale. Tra il pubblico più vicino alla parte istituzionale sventola, timidamente, anche una bandiera di Forza Italia e una del Milan. Ma è questione di pochi minuti. Le due bandiere spariscono velocemente. Troppo poco, comunque, per reggere il confronto con gli altri partecipanti che, dopo la deposizione delle corone, arrivano a suon di musica vicino al sindaco e dichiarano: «siete circondati liberate la banda». Parte l'applauso, il popolo liberato canta Bella Ciao. È la festa della liberazione. Anche nella "azzurra" Alghero.
sì. oggettivamente sono i valori costituzionali. quelli che si celebrano oggi. una costituzione che è antifascista. questo divide? ma è chi si ritrova in questi valori che deve unirsi agli altri, oppure sono chi li confuta questo che si divide? così, giusto per sapere...
Non è l'antifascismo il valore che tu intendi. E' l'antidestra, prima era l'anti DC, domani sarà l'anti qualcos'altro. E poichè penso che tu non ti definisca per ciò che sei, ma come antitesi di qualcos'altro. E tu non intendi, come molti altri, questa come una festa della Nazione, ma una festa di parte, alla quale decidi chi è legittimamente autorizzato a parteciparci e chi no, chi deve essere ricordato e chi no, il sangue nobile ed il sangue vile. Ed io penso che questo, tuo e di altri, sia un atteggiamento farisaico e credo che il discorso di Napolitano intendesse questo. E ti ringrazio per aver dimostrato la mia tesi.:)
ben contenta di averti soddisfatto ,io mi ripeto ,povera farisea ...tutti assieme certo ,si vero.tutti coloro però che riconoscono nell'ANTIFaSCISMO un valore fondante e collettivo.Non è fatica no? basta dirlo .
Sono il 250 amico che ti cita in un suo blog. Sono orgoglioso di esserlo. Hai grandi capacità nel mettere insieme parole immagini e video in maniera molto efficace. Ciao ndms
ciao antonia, sono appena tornata dal luogo dove mio zio è stato ucciso dai fascisti dove ogni anno ci rechiamo per portargli dei fiori. la lapide che è stata messa a suo ricordo l'abbiamo trovata violata, hanno sfregiato e strappato la foto di mio zio dopo aver rotto il vetro. domani fotograferò lo scempio e poi andrò a fare denuncia, chiederò anche un incontro con il sindaco.
questa è la nuova italia fascista, questo è un paese che non riconosco più. grazie per lo spazio.......
un abbraccio
kris
ps..buon 25 aprile.
oggi a milano c'era un fottio di gente. quello che mi ha confortato sono stati i bimbi, lì. sì, insomma, quelli che ricorderanno, domani. guardia alta. e memoria resistente.
L'ombra nera. Le stragi nazifasciste che non ricordiamo più - Oliva Gianni
Nel 1943-45 le truppe di occupazione germaniche e le forze armate della Repubblica di Salò si rendono responsabili di crimini efferati, che portano all'eliminazione di oltre diecimila civili, alla deportazione di più di settemila ebrei, all'uccisione di migliaia di partigiani nei combattimenti, senza contare le centinaia di paesi incendiati e le razzie d'ogni genere. In quei venti mesi vennero massacrati dai tedeschi e dai "repubblichini" non solo partigiani e prigionieri di guerra, ma anche vecchi, donne, bambini con furia razzista e vendicativa. Negli ultimi tempi si è molto parlato della "resa dei conti" della primavera 1945, condotta con esecuzioni sommarie e improvvisati "tribunali del popolo", ed è stato un contributo necessario per svelare i silenzi della storiografia resistenziale. Ma che cosa c'è stato prima di quegli eventi? Che cosa li ha resi possibili? Ripercorrendo le pagine più dolorose della storia nazionale, Oliva ricostruisce la logica degli eccidi nazifascisti, analizza gli apparati repressivi dell'amministrazione militare tedesca e della Repubblica sociale, si sofferma sulle vicende meno note della Banda Koch, della Banda Carità, dell'Ispettorato speciale di Pubblica sicurezza della Venezia Giulia, racconta le stragi delle Fosse Ardeatine, di Sant'Anna di Stazzema, di Marzabotto. Emerge così il quadro esasperato di un territorio attraversato dal furore della guerra tradizionale e dall'orrore della guerra civile.
la mia seconda mamma ha vissuto momenti davvero brutti nel periodo del fascimo..donna con un coraggio e altruismo esagerato...insieme a suo marito hanno salvato tantissime vite umane a rischio della loro....tra qui ebrei.. li nascondevono in casa loro per poi organizzare la fuga in svizzera..
in bicicletta nelle campagne per portare messaggi e cercare da mangiare.. gli hanno sparato adosso da un aereo in piena campagna si è salvata buttandosi in un fosso...e tante tante altre cose..
gli abbiamo suggerito di scrivere un libro.. che i suoi ricordi non vadano perduti..S.
...quanta chiacchera in questi giorni, quanta fuffa...ovviamente non posso condividere nessuna nostalgia per il fascismo. sì lo so, i grandi nemici fanno sempre comodo, ma la sinistra si deve rassegnare di fronte alla sua stessa pochezza: è stata battuta da Silvio, non da Benito! ciao
Inviato da: jigendaisuke
il 22/09/2024 alle 19:31
Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:47
Inviato da: jigendaisuke
il 11/08/2024 alle 23:41