Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°1983 pubblicato il 12 Giugno 2014 da ossimora
Una delle mie condizioni preferite in estate ; stesa davanti al mare , proprio vicino , vicino , tanto da ascoltare il lieve sciacquettio che si modifica col passare delle ore , così come i suoni ed il vocio delle persone , a tratti quasi assente , risalente , di nuovo assente. Profonde falcate di chi corre sul bagnasciuga, poi giochi di bambini., silenzio... E' bastata una giornata così per leggere il Terzo libro del gruppo di quelli candidati inizialmente allo Strega . Nemmeno duecento pagine , un piccolo romanzo , con una scrittura curatissima , asciutta ma stilisticamente ineccepibile. "BELLA MIA" di Donatella Di Pietrantonio . E' la storia di una donna , gemella , che perde la sorella la notte del terribile terremoto dell'Aquila . La protagonista e voce narrante del romanzo cerca di diventare la "vice mamma " di un ragazzo adolescente e riccioluto , assieme alla nonna , rintanati /e in un dolore atroce che ha spazzato via la gioia . Tutto e tutti sono avvolti di pena , di sogni incubotici e di rancori irrisolti rivolti alla casualità , alla brutalità ed al non senso . Pur nella scheletrita , continua analisi del dolore singolare e di una intera comunità e dell'angoscia della perdita irrompono segni di vita. La giovinezza del ragazzo che incurante del pericolo rientra nella casa dove la madre è morta e la sistema in modo che non si vedano le macerie , la vuole preparare per il suo diciottesimo anno in attesa di una ricostruzione promessa ma non certa . La ripresa del lavoro di ceramista / scultrice della protagonista che modella affondando le mani nell'argilla , loro... due le sorelle , prima di riprendere il suo lavoro routinario . Infine l'incontro e la ritrovata disponibilità verso un uomo , verso un amore , appena intravisto ... Un bel romanzo , potente nella sua semplicità .
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