antonia nella notte

ipotesi:
1. il governo torna come era, poi fa qualche riaggiustata (allora avremo qualche indizio in più sulla giornata di ieri), e si continua con i gruppi militarizzati -> la crisi vera, quella con il famigerati "popolo dell'unione" sarà scaricata unicamente su rifondazione verdi e pdci.
2. il governo torna come era ma imbarca qualcuno e si ritorna alla fine dell'ipotesi 1
3. il governo cambia e si fanno le larghe intese.
4. si torna a votare
io personalmente penso che l'ipotesi che molti ritengono la peggiore, cioè la numero 3 delle grandi intese, non sia così malaccio (tutt'altro):
in primo luogo, sulle politiche sociali, non avremmo nessun cambiamento sostanziale: ds e margherita sono altrettanto liberisti dell'udc e quelli che non lo sono all'interno dei ds non contano nulla e non hanno contato nulla nella finanziaria (che NON è stata la finanziaria della sinistra, è stata la finanziaria voluta dai rigoristi). in secondo luogo, sulle politiche internazionali, semplicemente si tornerà a dire esplicitamente quello che si fa: come ha chiarito oggi d'alema la mitica conferenza di pace sull'afganistan è una cazzata dichiarata per accontentare gli imbecilli (parole quasi testuali, e il bello è che ha ragione davvero lui). sui temi "etici" ci sarà la capitolazione, ma anche una maggiore libertà tra schieramenti e potrebbero incassare un qualche consenso nel centrodestra.
contemporaneamente questo darebbe un po' più di aria a rifondazione e i "movimenti sociali" potrebbero parlare senza il ricatto o autoricatto del governo amico.
parliamoci chiaro: di là ci sono quelli che hanno dato fuoco a una tendopoli di rom e hanno sputato addosso ai bambini rom che andavano a scuola.