Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
|
scaffale anobi books Menuvignetta del giornoTag CloudArea personale- Login
I miei Blog Amici -
parzialmentescremato - Sconfinando - puff.....puff..... - Rosa Luxemburg - piazza alimonda - La Torre - IPERBOLE - elaborando - lakonikos - FAJR - ..Uomini... - ricomincioda7 - Abbandonare Tara - Rubra domus - dagherrotipi - salsedine del sogno - ECCHIME - Latrabilioso - Lettere da Lucilio - La vera me stessa - PEZZI, pezzotti - finestra sul mondo - parlodime - EPISTOLARI AMOROSI - Der Steppenwolf - Il Salotto - Niente Senso - Altrove - Nebbie e dintorni - PREPARIAMOCI
* Un asterisco: tempo perso
** 2 asterischi : Ok Chewing gum *** asterischi : si comincia a ragionare **** 4 astrischi : Da non perdere ***** 5 asterischi : SUPER!!! parole d'altri - MICROMEGA - COOP e consumo consapevole - Manifesto - FLC - LIMES - compagno segreto - c.i.e.s. - Fondazione Di Vittorio - La molle industria - Accademia della crusca - Jackson Pollock - Partito DEMOCRATICO - Caino - PAROLE DI DONNE - Simone de Beauvoir - Sibilla Aleramo - Marguerite Yourcenaur - Violette Leduc - Marguerite Duras - Luce Irigaray - Christa Wolf - Ingeborg Bachmann - Nadine Gordimer - Anais Nin - Katherine Mansfield - Antonia S.Byatt - Clarice Lispector - Djuna Barnes - Doris Lessing - A.M.Ortese - ALTRE VOCI BLOG - Sandali al sole (Miti) - Forma mentis - LUCA SOFRI - MALVINO - NAZIONE INDIANA - Azione parallela - I8 Brumaio - carte sensibili - nuovoblog blog in ingleseTagUltimi commentiCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 320
|
Post n°2132 pubblicato il 21 Novembre 2019 da ossimora
N.66 Fabio Bartolomei L'ultima volta che siamo stati bambini Edizioni e/o Non conoscevo questo scrittore/sceneggiatore e sono contenta ; mi è piaciuto ed ogni volta che scopro autori stimolanti e gradevoli (perchè leggere è sopratutto un grande piacere ...non mi piace chi usa la lettura soltanto come "ammaestramento " per ampliare super io giganteschi)sono soddisfatta ! La storia è lieve come può esserlo uan storia di bambini ma è in crescendo e diventa man mano piena di profondità e di "grazia".Il racconto è ambientato a Roma ; quattro bambini si divertono a giocare insieme , ; nonostante i divieti, il coprifuoco , le macerie , la miseria e la fame bellica. Cosimo vive con il fratellino minore e con il nonno .La madre è morta , il padre disperso in guerra. Vanda, bambinona corpulenta dal cuore grande vive in orfanotrofio dove è stata accolta con grande affetto e particolare predisposizione da Suor Agnese. Italo , figlio di un fascista , è un piccolo e fiero balilla che indossa con fierezza divisa e fez e vive all'ombra del fratello maggiore , ferito al fronte e celebrato come un eroe . Poi c'è Giovanni, forte, coraggioso , la spalla su cui piangere , il collante del gruppo amicale. Riccardo è anche ebreo e in un giorno d'Ottobre sparisce improvvisamente , prelevato e portato via dai soldati tedeschi senza alcuna spiegazione .I tre rimasti decidono di Auschwitz a cercare all'enigmatico CAMPO di cui Italo aveva visto un disegnino che rappresentava certamente l'ingresso di immaginando il campo come un campeggio. Si incamminano entusiasti per le campagne , affrontano la fame , la notte buia , lo spavento incontrando varia umanità. Sulle loro tracce , suor Agnese e Vittorio , il fratello di Italo che mostrano la forza dell'amore fraterno e della fede . Una scrittura fluida che ti pone in situazione di attesa , di curiosità e di speranza mista ad un pò d'angoscia per la sorte dei piccoli. .Italo muore , di febbre e di stenti dopo una settimana di notti all'agghiaccio e di fame , muore fra le braccia di suor Agnese che li ha finalmente ritrovati . Nelle ultime pagine , un pò disturbati e con le lacrime agli occhi per la morte del bambino ( fino all'ultimo ho sperato in un lieto fine) non si lascerà più andare i protagonisti della storia portandoci in eredità un'importante conclusione: i bambini di allora sono gli anziani di oggi , quelli che dobbiamo assolutamente ascoltare quando ci spronano ad opporci al ritorno del fascismo. TRA LE 1091 PERSONE DI RELIGIONE EBRAICA DEPORTATE DURANTE L'OCCUPAZIONE DI ROMA C'ERANO ANCHE 281 BAMBINI NESSUNO DI LORO E'TORNATO.
|
Inviato da: ossimora
il 24/09/2024 alle 19:54
Inviato da: jigendaisuke
il 24/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 22/09/2024 alle 19:31
Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49