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Fo

Post n°1497 pubblicato il 07 Luglio 2009 da ossimora
 

Il vescovo di Assisi riesce a impedire a Dario Fo di recitare un testo su Giotto di fronte alla basilica.

Ancora una volta un malinteso senso del sacro porta le gerarchie ecclesiastiche a praticare la censura.
Lo spettacolo che avrebbe dovuto essere rappresentato ad Assisi, tra il 2 e il 5 giugno avrebbe certamente fatto scandalo. Ma non dal punto di vista religioso. Dario Fo aveva intenzione di portare il suo nuovo spettacolo che dimostra che una convinzione molto diffusa è errata.
I dipinti della basilica superiore attribuiti dai libri di scuola a Giotto non sono di Giotto.
E la cosa interessante è che oltretutto la rappresentazione aveva avuto l’appoggio dei frati francescani di Assisi, anch’essi dell’opinione che quei dipinti straordinari siano da attribuire ad altri grandi maestri del tempo.(Scuola romana - Cavallini)
Su questa tesi Dario Fo ha costruito una lezione-spettacolo divisa in 3 serate, un tempo indispensabile per argomentare la propria tesi basandosi su diversi particolari storici e tecnici. In particolare il fatto che ogni scuola da quella Romana a quella Toscana si avvaleva di una tecnica pittorica particolare e diversa, nonché di sagome fisse e articolate in modi differenti per riprodurre il disegno.
Tutti questi elementi tecnici procurano una specie di impronta digitale nascosta dentro il dipinto, impronta che ci assicura come nella navata della Basilica Superiore di Assisi Giotto non abbia partecipato con un proprio gruppo all’esecuzione degli affreschi se non come semplice assistente o allievo.
Ma l’importanza culturale dell’opera che si voleva rappresentare e il sostegno del sindaco di Assisi Claudio Ricci non sono riusciti a convincere il vescovo Domenico Sorrentino a ritirare il suo veto.
Vanno bene le canzonette di fronte alla basilica di San Francesco, vanno bene le ragazze danzanti e perfino i numeri da cabaret ma, per favore, niente storia dell’arte!
Incredibile, che nel 2009 ,
 
in Italia si vieti a un premio Nobel di parlare di pittura di fronte a una chiesa.

Dal blog di Franca Rame

Lo spettacolo Giotto o non Giotto sarà rappresentato in luglio il

2-3   Cesena alla Rocca Malatestiana
8-9    Firenze di fronte alla basilica di Santa Croce
24-25  Perugia nella piazza di San Francesco in Campo

 

 
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Rispondi al commento:
jigendaisuke
jigendaisuke il 07/07/09 alle 13:17 via WEB
il signor vescovo ha perso un'occasione per stare zitto e fare bella figura!!! però cos'è questa storia, che gli affreschi non sono di giotto????? e ce lo dicono dopo 700 anni?
 
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