Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Novembre 2005

 

Post N° 158

Post n°158 pubblicato il 11 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora


...no di certo

 
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Post N° 157

Post n°157 pubblicato il 11 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora


                                                         Nanotte

 
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Post N° 156

Post n°156 pubblicato il 11 Novembre 2005 da ossimora
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Semaforo a Rovereto.

BEH!


 
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Post N° 155

Post n°155 pubblicato il 10 Novembre 2005 da ossimora
 
Tag: Ester
Foto di ossimora



Quando Ester si sollevava dal suo letto ,nel quale spesso si lasciava sprofondare mollemente ,aveva la schiena irrequieta e la nuca di porcellana.

I suoi occhi una volta vivaci erano ormai quieti,vacui.

Il legame, distillato dall’anima, modulava i movimenti scoordinati.

Accese sette candele bianche ;reminiscenza dei racconti di Laura e di arboree streghe e cosparse con mucchietti di sale grosso gli spigoli della casa ,non tentando l’uscita dal caos dei giorni senza volto (non ne sentiva la necessità )ma cercando di  imprimere nuovi gesti alla sua esistenza lunare.

L’odore di chiuso , rutilava attorno a lei e l’anodino silenzio era continuazione naturale delle giornate.

La luce tremula evocava la passione scoperchiata nella notte che il suo corpo carico di lucciole fu messo per sempre in agitazione da quell’uomo dal corpo vigoroso e segreto i cui odori non venivano mai messi a tacere.

Un uomo dai modi soavi e dagli occhi sfuggenti (che mai si accordavano col sorriso scanzonato),rassicurante come il mattino ,scatenato come il mare di notte.

Fissava altrove;ogni tanto palpitava ,un accordo remoto lo illuminava ...ed allora diventava irresistibile.

Ester  sapeva ormai che non sarebbe mai stata sazia ,della parte di lui,da lei stessa creata .

Assecondava il suo stesso  vagare nel vuoto e viveva nel caos dell’eccitazione permanente ,lontana dall’euforia,dalla paura,attenta soltanto alle crepe dalle quali lui dirompeva improvvisamente ;un odore di zuccherato the verde,il colore amaranto,una musica kletzmer ,il ticchettio di vecchie macchine da scrivere ,i disegni fatti di getto, capolineggianti dai bordi dei giornali.

Quel riappropriarsi dei sensi, imprevisto ,sicuro portatore di armonia le bastava.

Attorno la sua stravaganza suscitava attonita incomprensione ma lei era un tutt’uno con la sua quieta vecchiaia di secoli e le piaceva.

Anto


 
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Post N° 154

Post n°154 pubblicato il 10 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora

                                                                       


    vauro


 
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Post N° 153

Post n°153 pubblicato il 10 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora





Languori millenari

gemme salmastre

conchiglie sinuose

sibili di desiderio

consolidano

 

la mia sete d’esistenza

lungo le giornate

troppo poco

sapientemente vissute.

Rendono  saporita

la danza ritmica

dei giri di giostra.

color pastello.

Antonia


 
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Post N° 152

Post n°152 pubblicato il 09 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora


si chiami

l'ENEL,sia fatta la LUCE


 
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Post N° 151

Post n°151 pubblicato il 09 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora


....ma anche un pò di internet e di cabernet ...può andare


 

 
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Post N° 150

Post n°150 pubblicato il 09 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Siamo da trentasei ore in un cono d’ombra dell’informazione,non mi riferisco tanto alle televisioni/e,quanto alla  carta stampata.

Tornano a casa ,stasera ho ascoltato Radio radicale ed in particolare l’intervento di Anna Finocchiaro (lucidissima fra l’altro,brava !!! )la quale ha parlato a lungo,argomentando con competenza.

Ma ,non serve parlare “contro la protervia la ragion non basta “.

Stanno approvando LA  SALVA PREVITI (ex Ciriellli)

So che sapevasi ma mi rompe tanto lo stesso,

Previti è un laido ircocervo della peggior razza .

 


 
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Post N° 149

Post n°149 pubblicato il 09 Novembre 2005 da ossimora
 
Tag: Letture
Foto di ossimora


Wislawa Szymbroska

premio Nobel 1996

UTOPIA

Isola dove tutto si chiarisce.

Qui ci si può fondare su prove.

L'unica strada è quella d'accesso.

Gli arbusti si piegano sotto le risposte.

Qui cresce l'albero della Giusta Ipotesi
Con rami da sempre districati.

Di abbagliante linearità è l'albero del Senno
presso la fonte detta Ah Dunque E' Così.

Più ti addentri nel bosco, più si allarga
la Valle dell'Evidenza.

Se sorge un dubbio, il vento lo disperde.

L'Eco prende la parola senza farsi chiamare
e chiarisce volenterosa i misteri dei mondi.

A destra una grotta in cui giace il Senso.

A sinistra il lago della Profonda Convinzione.
Dal fondo si stacca la Verità e viene lieve a galla.

Domina sulla valle
la Certezza Incrollabile.
Dalla sua cima si spazia sull'Essenza delle Cose.

Malgrado le sue attrattive l'isola è deserta,
e le tenui orme visibili sulle rive
sono tutte dirette verso il mare.

Come se da qui si andasse solo via,
immergendosi irrevocabilmente nell'abisso.


Nella vita inconcepibile.

buongiorno a tutti




 
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Post N° 148

Post n°148 pubblicato il 08 Novembre 2005 da ossimora
 
Tag: Utility
Foto di ossimora




Adirarsi è facile ,ne sono tutti capaci,ma non è assolutamente facile ,e sopratutto non è da tutti adirarsi con la persona giusta,nella misura giusta,nel modo giusto e per la giusta causa.

Aristotele ,etica a Nicomaco,1109 a.



 
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La mento RAP /FRANKIE H.n.G.

Post n°147 pubblicato il 08 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora


BUONA GIORNATA AI BOLZANINI
Per fare una partita alla "Repubblica" occorre essere iscritti a una compagine politica:
ce ne son decine tra cui scegliere a seconda del colore (anche se ultimamente il nero va per la maggiore).
Una volta che si è in squadra - o in squadraccia - è importante aver le natiche al posto della faccia per riuscire a reggere la fase atletica, con più tensioni: la campagna acquisti, detta anche "le elezioni".
Caratteristica della "Repubblica" è di esser gioco a palla multipla, ma senza limiti di numero, volume o qualità di sorta: ognuno inventa le sue palle e poi le spara a propria volta.
E il pubblico pagante che finora è stato zitto decide chi tifare, esercitando un suo diritto, credendo a quelle palle che lo fanno più contento e premiandone l'autore con un posto in Parlamento.

Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po' prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema
.

II Parlamento è uno stadio tutto pazzo: 2 curve a gradinate senza un vero campo in mezzo, rinchiuse in 2 palazzi in cui s'attizzano gli scazzi tra schiamazzi e rubamazzi, istituzionalizzando gli intrallazzi.
Si aprono le danze tra le squadre elette e parte il walzer delle alleanze, in cui vengono stretti tutti i gatti con i sorci, i cani con i porci, in quell'unico bestiario che dovrebbe governarci.
La maggioranza vince, il resto fa l'opposizione, un manipolo di eletti forma una delegazione, va dall'arbitro sul colle per prestare giuramento forgiando nuove palle da buttare in Parlamento.
'Ste palle - dette "leggi", per via del peso scarso - avuto un voto, un veto, un Vito ed un ricorso, galleggiano tra i banchi tutto quanto il santo giomo: da destra a sinistra a destra e poi ritorno.

Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po' prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema
.

Nell' ultimo periodo il gioco è fatto statico, monotono, le palle son talmente enormi che manco rimbalzano, ma schiacciano le regole e all' arbitro che estrae un cartellino danno pure del daltonico: bazzecole, il peggio ha da succedere.
Qui stanno convincendo il pubblico a pagare senza scegliere, abbonandosi al satellite e restando tutti a casa, usando il nome di "Repubblica" per tutta un'altra cosa: uno sport che si gioca su una piazza da un balcone, dove uno urla qualcosa e tutti gli altri che ha ragione.
Brutta razza 'sti tizi che in terrazza dirigon con la mazza un gioco in cui s'ammazza chi non si sollazza!
Da un bel pezzo c'è st'andazzo e non prendetemi per pazzo se ipotizzo 'ste compromissioni storiche, ma qui nel nostro Stato il campionato vien giocato solamente da due squadre con le maglie identiche.

Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po' prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema
.



 



 

LAMENTO RAP

 
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Post N° 146

Post n°146 pubblicato il 08 Novembre 2005 da ossimora
Foto di ossimora




LA RESA DELLA BASTIGLIA

 
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Post N° 145

Post n°145 pubblicato il 08 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Ho bisogno di rilassarmi,

di cose belle.

Nè mistero,nè dolore,

nè volontà sapiente del destino:

sempre quell'incontrarci ci lasciava

l'impressione di una lotta.

Ed io,indovinato dal mattino

l'attimo del tuo arrivo,

percepivo nei palmi socchiusi

il morso leggero di un tremito.

Con dita arse gualcivo

la variopinta tovaglia del tavolo...

capivo fin da allora

quanto è angusta questa terra.

Anna Achmatova

LA corsa del tempo-liriche e poemi -Einaudi




 
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Post N° 144

Post n°144 pubblicato il 07 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora



Ho mille cose da fare prima

 di uscire per il lavoro

 (arg!!!!!fino alle 19!!!),

ma non posso rinunciare

alla lettura veloce dei quotidiani ,

adesso (new entry)anche dei blog,

caffè (il secondo)..

nell'aria la musica dei King of Convenience .


Leggendo nel blog ,non volevo,ma non ce la faccio a trattenermi...

MODERNO MEDIOEVO

 

Qualcuno nel precedente post  a proposito di “Creazionismo scientifico”,ha obiettato che non è un ossimoro perché (più o meno) creazione e scienza vanno d’accordo.

L’ossimoro in questione è stato creato dalla comunità scientifica stessa per “ridicolizzare”e/o mettere a nudo l’atteggiamento integralista di gruppi (nati prevalentemente negli U.S.A.)che vogliono bandire dalle scuole l’insegnamento di Darwin proprio di un supposto creazionismo che non ha NESSUN presupposto scientifico,anche se sette religiose e fedeli invasati (Guccini…grazie!)vorrebbero che si smettesse di raccontare balle su Homo sapiens ,habilis e quant’altro e tornassimo ad un sano Adamo ed Eva .probabilmente iconograficamente più carini (vuoi mettere la meletta..il serpentino,co sti ominacci nerboruti che assomigliano in maniera inquietante a delle scimmie???) Lady Moratti (non faccio battute,sulla scimmia ..ma mi prudono le mani)si è subito accodata al peggio che c’è sul mercato globale,facendo incazzare la comunità scientifica.

La spiegazione evoluzionistica è universalmente accettata dalla comunità scientifica medesima.Esistono delle controversie sulle modalità,su alcune questioni ma non esistono alternative Senza l'insegnamento dell'evoluzionismo darwiniano in biologia ci si capisce ben poco, come tutti i biologi sani di mente in giro per il mondo sanno. Naturalmente ci sono sempre gli eretici: come c'è qualche fisico che non crede nella meccanica quantistica o nella relatività, così c'è anche un piccolissimo gruppetto di biologi che non riconoscono l'evoluzionismo darwiniano. Sono divertenti da leggere per le amenità e le corbellerie scientifiche che dicono e scrivono, ma terribili da incontrare in un pubblico dibattito per la nevrosi e la paranoia che scaricano, cercando di convincere che loro hanno la verità ma non sono capiti dal resto della comunità internazionale.ECCO

Ciao a stasera



 
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ossimori

Post n°143 pubblicato il 06 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora


Complice un pomeriggio

novembrigno

denso

di umidiccio spleen…

 

“Nella figura retorica chiamata ossimoro,si applica ad una parola un aggettivo che sembra contraddirla;così gli gnostici parlavano di una luce oscura;gli alchimisti di un sole nero

Jorge Luis Borges

E’ una figura retorica che consiste nell’accostare nella medesima locuzione parole che esprimono concetti contrari.L’etimologia corrisponde al francese Idiot savant.si tratta di una  forma particolare di paradosso,quindi,per il quale ,rimandiamo alla  seguente definizione “che cosa siano i paradossi dipende dal periodo storico,ed è riflesso nei nomi con cui essi sono stati chiamati:per i greci erano paralogismi(contro la logica),cioè puri e semplici errori di ragionamento:per i medioevali divennero insolubilia,cioè problemi insolubili o dilemmi inspiegabili. Per i moderni sono stati antinomie (contro le regole )o appunto ,paradossi (contro l’opinione corrente ),cioè indizi di problemi del “senso comune” (ODIFREDDI)

 HO COLLEZIONATO:

Ø      Convergenze parallele

Ø      Felice errore

Ø      Ghiaccio bollente

Ø      Lucida follia

Ø      BOMBA INTELLIGENTE (U.S.army)

Ø      Intelligenza militare- military intelligence (Groucho Marx)

Ø      Creazionismo scientifico

Ø      Brivido caldo (Lawrence Kasdan)

Ø      Lucida follia

Ø      Sole spento

Ø      Silenzio eloquente

Ø      Natura morta

Ø      Concordia discors (Orazio Epistole)

Ø      Silenzio assordante

Ø      Docta ignorantia (Sant’Agostino)

Ø      Tacito tumulto

Ø      Cambiamenti costanti

Ø      Guerra civile

Ø      Oscure Claritè (Corneiile Le Cid)

Ø      Grazia volgare (Il gattopardo)(…bellissima…)

  

……ne aspetto tanti........

 

 
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Post N° 142

Post n°142 pubblicato il 06 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora




Spaziare della mente

in latifoglie sinuose

movenze tese

indagatrici.

Il grigio di nuances lontane

dissolvendosi

offre

desueti

inesplorati

interstizi essenziali.

Fiocchi

di eriche paglierine

polverose

rischiarano

il cielo dentro di me.

Antonia

 

 


 
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E POI CI AVEVANO DETTO CHE E' UN CONSERVATORE!!!!!!

Post n°141 pubblicato il 05 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Ma, il particolare estetico che colpisce di più è un paio di mocassini rossi firmati Prada, casa di moda tra le più esclusive. È il look che Benedetto XVI sfoggia nei momenti di relax e, qualche volta, anche nel corso di pubbliche cerimonie. Un modo di vestire che non disdegna di farsi "contagiare" da proposte casual e persino firmate....




CITTÀ DEL VATICANO - Occhiali da sole dal design moderno e giovanile, dotati di lenti ampie e fascianti, portati anche durante udienze particolarmente assolate; cappello da baseball di colore bianco con la visiera calata sulla fronte usato la scorsa estate durante le prime vacanze trascorse ai piedi delle Alpi, nel corso delle quali era solito indossare anche una giacca sportiva da montagna portata con disinvoltura sulla lunga veste bianca.
 
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Post N° 140

Post n°140 pubblicato il 05 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Col sandaletto francescano e la voce flautata consegna il prezioso promemoria ai bambini.

Ringrazia ed esce.

Si avvicina Jihane,magrebina ,sta per piangere e dice :”anche io sabato voglio andare all’oratorio con loro”.

“Tu non puoi, non è la tua religione ,tuo padre non vorrebbe.”

Jihane torna al posto e comincia a disegnare .

Muktar non fiata e tira un calcio al compagno.

 Parigi va a fuoco.







Il prete può entrare nelle classi per consegnare gli orari del catechismo.
 
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La vecchia vecchia Europa

Post n°138 pubblicato il 05 Novembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

                            Francesi di serie B



Non sono degli « immigrati » che si rivoltano nelle periferie della grande Parigi, ma dei giovani e giovanissimi francesi, di terza generazione, dopo che una scintilla ha fatto esplodere la rabbia che covano da tempo. Non è la maggioranza di questi giovani a bruciare le macchine dei loro vicini di casa e a prendere d'assalto i simboli dello stato, caserme di polizia e di pompieri, scuole, palestre, accanto ai simboli del consumo, concessionarie auto, agenzie bancarie, centri commerciali. Ma gli altri, che per il momento stanno a guardare e che hanno paura, ne condividono le motivazioni, se non il metodo. La morte di due di loro, che una voce subito ritenuta plausibile ha fatto credere che fossero inseguiti dalla polizia perché giudicati colpevoli di un furto (che non è mai esistito) e le parole irresponsabili del ministro degli interni, che li ha definiti indistantamente «gentaglia», non hanno fatto che confermare quello che sanno già : di essere giudicati senza prove come colpevoli a priori. Di essere cioè dei cittadini di serie B, meno eguali degli altri nella patria che annuncia l'égalité nel suo motto.

Non a caso la parola più ricorrente nei quartieri difficili è «rispetto». Chiedono rispetto alla polizia, che invece interviene senza ragione apparente, effettua controlli generalizzati, mentre non li difende e lascia agire impunite le bande degli spacciatori di droga e dei veri deliquenti. Chiedono rispetto agli imprenditori, che diradano le assunzioni quando i candidati portano un nome dall'assonanza straniera. La discriminazione esiste in Francia, le operazioni di testing di Sos Racisme lo dimostrano, persino per l'accesso alle discoteche.

Ma è sul terreno della disoccupazione che questa discriminazione è cresciuta. Questi ragazzini, nipoti degli operai emigrati per lavorare nella fabbriche negli anni del boom, alcuni dei quali non hanno mai visto i genitori alzarsi per andare a lavorare, non sanno più a chi credere. Il discorso ufficiale è l'«eguaglianza delle possibilità», che la scuola eguale per tutti dovrebbe garantire. Ma le loro scuole sono peggiori di quelle del centro città, gli insegnanti appena possono scappano verso aule più calme.

Uno studio ha rivelato che i ragazzini delle medie in banlieue hanno a disposizione una media di 400 parole, mentre i loro coetanei più fortunati ne dispongono di 2500. Quelli che non sanno esprimersi, trovano uno sfogo nella violenza, ma è più sorda e più terribile la rivolta che cova tra coloro che hanno creduto alla favola dell'«ascensore sociale» attraverso lo studio e che si ritrovano disoccupati. O precari, quando sono fortunati (condividendo in questo la sorte degli altri giovani europei, ma manca un movimento politico per canalizzare questa rabbia, in Francia come altrove). Vedono i caïd viaggiare con grosse auto, unico «modello» reale, mentre i pochi che riescono se ne vanno dai quartieri difficili, come ha già fatto la maggioranza dei franco-francesi che hanno potuto farlo.

Poco per volta si è costruito il ghetto, sociale ed etnico e oggi non c'è da stupirsi che le reazioni siano da ghettizzati: manca solo più l'espandersi del ripiego identitario, che già la presenza di imam radicali annuncia, anche se per il momento il fenomeno è ancora agli inizi (ma la confusione, volutamente incrementata dall'estrema destra, tra immigrati e giovani francesi di origine immigrata gli sta creando un terreno favorevole). E i politici al governo, intanto, si fanno una guerra per bande, perché i tempi della politica sono brevi - ci sono le presidenziali nel 2007 - mentre i tempi della ricostruzione sociale sono lunghi.

 
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