Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ossimoraalf.cosmoscassetta2exiettojigendaisukeFajrormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autreanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21
 

Ultimi commenti

ho preso L'ALTRA SPOSA, e mi è andata bene, le è...
Inviato da: exietto
il 03/06/2024 alle 22:20
 
Mi sono bastate le prime righe della tua recensione per...
Inviato da: jigendaisuke
il 31/05/2024 alle 11:14
 
si libro duro
Inviato da: ossimora
il 30/05/2024 alle 20:05
 
Non sapevo dell'esistenza del Premio Strega Europeo....
Inviato da: jigendaisuke
il 24/05/2024 alle 23:53
 
https://www.instagram.com/reel/C66hezmNFtE/
Inviato da: ossimora
il 24/05/2024 alle 20:18
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

Messaggi di Giugno 2007

 

      Tigli

Post n°866 pubblicato il 10 Giugno 2007 da ossimora
 

 

  I passi simili

o almeno simultanei

di passeggiate notturne

discostate saggiamente

dagli sguardi

poco intimi.

 

Rendono

 notti tiepide,

amiche

nella reciproca

precarietà.

Istanti preziosi

irrompono

assieme

alla tardiva

percezione del tempo.

 

Il profumo ondivago,

inebriante

dei tigli

ci rende adiacenti.

A.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Seppellisce lei il feto?

Post n°865 pubblicato il 09 Giugno 2007 da ossimora
 

***

La regione Lombardia ,più specificatamente il suo governatore Roberto Formigoni hanno inviato alle cliniche nelle quali si effettuano interruzioni volontarie della gravidanza ,non soltanto i consueti, routinari moduli classici di ogni intervento chirurgico ma anche uno speciale ,nel quale si chiede alla donna se è disposta a seppellire”,quello che resta dell’embrione e  dei residui organici  dell’intervento.

La polemica già infuria naturalmente .

Ci mancherebbe .

Il “Movimento per la vita”,già in altre manifestazioni in passato ,anche ai tempi della campagna referendaria ha usato immagini di feti,di resti ,embrioncini e delicatessen del genere per suscitare quell’orrore che a me suscita invece chi fa queste cose.

Le donne che abortiscono liberamente e chiedono alle strutture sanitarie di usufruire della legge (22 maggio 1978 ,L:194)si trovano pure a dover fare questa scelta ,che ovviamente nella sua barbarie tende a stimolare il “senso di colpa “;sentimento sul quale fin troppo spesso si basano i rapporti interpersonali e ahimè anche quelli civili.

 La maternità consapevole e responsabile e la libertà di abortire sono leggi dello stato,diritti acquisiti dalle donne in primis e poi dall’intera società.

Formigoni,viscido  palazzinaro,  dovrebbe vergognarsi di imporre il “Suo”personale concetto di vita,inizio della vita,rispetto della stessa, (temo che Socci sia il suo nume tutelare!!!)andando ad assillare avendo in mano un potere forte; le donne che già si trovano in un momento complesso.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Giano bifronte

Post n°864 pubblicato il 08 Giugno 2007 da ossimora
 

«Tra i due (il ministro Visco e il generale Speciale, ndr), uno se ne deve andare perché ha mentito. E noi difenderemo Speciale, perché vi pare possibile che un generale possa dire il falso mentre parla sotto giuramento di fronte a un magistrato? Noi siamo con la Guardia di Finanza»
[
Silvio Berlusconi, 24 maggio 2007]

«Nessuno del gruppo Fininvest si è reso responsabile di corruzione della Guardia di Finanza, e il capo del gruppo non era minimamente a conoscenza di quanto gli viene addebitato. Il vero scandalo sta semmai nel fatto che la mia impresa, come quasi tutte le imprese italiane, sia stata sottoposta a pressioni concussive da parte di un corpo armato dello Stato… Siamo stati costretti a pagare da un’associazione a delinquere come la Guardia di Finanza, da elementi deviati di un corpo armato dello Stato che si organizza verticalmente per spartirsi… Il capo dello Stato mi ha raccontato questa storiella. Uno entra in un ufficio e urla: ‘Fermi tutti, è una rapina!’. I presenti, in coro: ‘Ah, meno male, temevamo fosse la Guardia di Finanza’…»
[
Silvio Berlusconi, 16 gennaio 1996]

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Sonnissimo

Post n°863 pubblicato il 07 Giugno 2007 da ossimora
 

 

Ho sonnissimo;trangugio già da un po’, caffè su caffè per svegliarmi o tentare di farlo.

Vorrei dormire ancora o poltrire …magari al sole che non si fa vedere (…giuro che spaccherò la faccia la primo che si lamenta del caldo) .

Sono giornate un po’ caotiche ,si tirano le fila sul lavoro ,tanta burocrazia che mi piace più o meno come ascoltare Borghezio,Calderoli  e La Russa assieme.Potete farvi un'idea.

Sono scapovolta.

Ho chiuso stamattina il libretto “L’isola” di Sandor Marai.

Un piccolo libro che si apre come un feuilleton in un borghese albergo per vacanza  delle coste slave e pian piano si concentra sul protagonista e le sue vicende che diventano via via sempre più introspettive e nel finale persino paradossali.

Una lettura veloce ,non sgradevole ,non certo ai livelli delle “Braci” o de “La donna giusta”o le Eredità di Ezter di ben  altro fascino.

I giudizi su Marai ,in giro sono assai contrastati c’è chi lo paragona addirittura a Kafka e chi sostiene che tradurne ormai l’intera opera sia soltanto un vezzo di Calasso, sostenendo che si tratta null’altro che di un ultimo,sbiadito, scampolo di Mitteleuropa.

Io comunque sono contenta che Adelphi abbia deciso di tradurlo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

DNA e lucchetti

Post n°862 pubblicato il 06 Giugno 2007 da ossimora
 

Avevamo letto quant’era stata brava Antonella Duchini, il pm di Perugia che si è occupata del caso di Marsciano, a presenziare giorno e notte ai sopralluoghi, impegnandosi in prima linea senza risparmio, esplorando ogni possibile pista, e avevamo pensato: per forza, è una donna, si sentirà più coinvolta da questa orribile tragedia. Una donna incinta di otto mesi picchiata a morte, ammazzata in casa sua, coi due bimbi piccoli che dormono nella stanza accanto, non può non toccare chiunque. Ma se sei donna, vorrei pensare, ancora di più. La componente umana di identificazione ed empatia, in certi casi, può non essere secondaria.

Ma ecco ora una mossa a sorpresa: la richiesta dell’esame del Dna del feto che la povera Barbara Cicioni portava in grembo. Si vuole capire se quello della gelosia è un movente possibile. Una mossa, verrebbe da dire, molto maschile, molto in linea con i tanti processi per stupro d’antan, quando, invece di indagare sugli stupratori, si metteva sotto esame la condotta di vita delle vittime, la loro presunta «immoralità».

L’ha provocato, girava da sola di notte, era vestita da zoccola, era piena di uomini: pare incredibile ma erano questi gli argomenti delle difese, solo trent’anni fa (pure meno!), nelle aule giudiziarie. Aule piene di avvocati e magistrati uomini che a volte, anche solo con un’occhiata eloquente, si intendevano al volo. Colpevolizzando la vittima, si sgravavano i colpevoli, come se davvero potessero mai esistere circostanze attenuanti a crimini così odiosi e orrendi. Poi i costumi per fortuna - e anche grazie al lavoro di tante donne e uomini - sono cambiati e certe enormità non si sono più sentite.


Ecco: perché pare di risentirle, oggi, davanti a quest’esame? Davanti a questa strabiliante richiesta? La magistratura faccia il suo mestiere, per carità, ma non è questo il segnale che vorremmo per affrontare l’emergenza delle violenze sulle donne. Emergenza prima di tutto culturale, bisognosa di segnali forti e non di scivolosi appigli.
Cambierebbe qualcosa, forse, se da quell’esame dovesse uscire una paternità della bimba diversa da quella dell’assassino? Il delitto sarebbe meno grave? Un uomo che ha ucciso di botte la madre dei suoi figli e poi manipolato la scena del crimine per accusare i soliti fantomatici stranieri ladri, ne uscirebbe un po’ meno peggio? Avrebbe uno sconto di pena? Questioni tecniche, certo. Ma la sola idea ci sembra agghiacciante.

Di sicuro, purtroppo, appare molto credibile il ritratto delle condizioni in cui è maturato questo delitto. Condizioni molto tipiche: le violenze che si ripetono da anni, fisiche e psicologiche, contro la moglie, ma anche contro i figli. La frustrazione dell’uomo che si sente spodestato nella gestione della casa e del lavoro dalla moglie che invece fatica duro dall’alba fino a tardi. Il contesto ambientale con il clan contadino fortemente patriarcale e incombente. Le scappatelle nei night della zona, le botte e le accuse assurde alla moglie (tipico del sesso forte che si ritrova debole, e quindi mena), la crisi per il terzo figlio in arrivo. L’inadeguatezza per una famiglia sacra (e perciò violenta) che, letteralmente, ti si stringe addosso fino a soffocarti. Resta il problema, questo sì da discutere e indagare, del perché la violenza in famiglia sia così diffusa. Del perché queste coppie così serrate, ancora pensate e fondate sul possesso, accettino una routine fatta di botte e insulti che a volte sfociano in omicidio. L’esame non va fatto al feto, al suo dna, all’immaginario «altro padre». No. Facciamo l’esame a questi rapporti malati. Che non vanno bene per niente, che sono un pericolo sociale. Quella della gelosia è storia vecchia, inutile davanti ad amori che sono soltanto possesso e atti di proprietà.

La passione è un’altra cosa e i lucchetti dell’amore, tanto à la page, che prevedono una coppia chiusa in se stessa e perciò isolata e paranoica, non sono affatto un bel simbolo da vendere ai più giovani. Ma l’anticamera delle sberle. Facciamolo a tutto questo, l’esame del dna.
Silvia Ballestra - L'unità - 4/6

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

G8

Post n°861 pubblicato il 06 Giugno 2007 da ossimora
 

I profili

dei presunti

7 grandi della terra

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'ava

Post n°860 pubblicato il 05 Giugno 2007 da ossimora
 

Sono passata a trovare la mia “ava” ,(ormai sulla soglia del suo centesimo compleanno) in quanto è stata operata ad un occhio,cataratta ;era tutta felice perchè rivede bene e può  rileggere !

Si è presentata con un occhialetto nero a farfalla e coi capelli argentati ,ancora brillanti grazie anche alla mancanza di tinture e di trattamenti vari….sembrava Elton John !(solo che lei era più carina)

E’ una potenza ;rimane allibita se vede chi si fa la doccia tutti i giorni,trasecola e con fare beffardo sibila; “vi rovinate tutta la pelle ,e che diavolo di bisogno c’è di lavarsi in continuazione,siete in putrefazione!  

Lei ovviamente si lava a pezzetti ,ogni mattina e con poca acqua ed è  sempre profumata di buono.

E’ incredibile il suo rapporto con le cose ,si ripara tutto ;la stanghetta degli occhiali ,il fodero,le scarpe;si cuce la biancheria con pezzi di cotone o di seta .

Quando mia mamma o mia zia smettono qualche abito  ,lei ci cuce una vestaglia ,un grembiule .

Inorridisce se vede lasciare cibo nel piatto.

 Non è affatto indigente ,vive in una bella casa ,ha belle cose  ma non ha mai buttato un pezzo di pane ,odia i tovaglioli di carta e l’usa e getta in genere,non lo vuole .

Dice sempre che ha troppo di tutto   e che gli facciamo pena quando compriamo cose nuove da metterci avendone già fin troppe,noi che abbiamo smesso di distinguere fra necessità e desideri ,fra gratificazione ,nevrosi, compulsione e reali bisogni .

Un retroterra di periodi durissimi e di  abitudine alla sopravvivenza ed all’essenzialità che non si è mai voluta togliere di dosso.

 Il consumismo non la sfiora.

Leggendo qui viene da pensare che più che coccolarla come un reperto ,dovrei/emmo ascoltarla meglio e sul serio, fuor di bla bla.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Nicotiana tabacum

Post n°859 pubblicato il 04 Giugno 2007 da ossimora
 

In tutta la mia vallata in questo periodo si trapiantano le piantine del tabacco ,dai semenzai ai campi ,scrupolosamente resi fertili(è cultura redditizia la nicotiana tabacum…) dalle macchine .

Sono, adesso,sempre le macchine che raccoglieranno e porteranno ai seccatoi le grandi foglie .

E' una pianta molto bella la nicotiana,una lussureggiante solanacea.

Il lavoro dell’uomo c’è ancora ma adesso ridotto al minimo.

Macchine e chimica hanno sostituito il lavoro umano  e reso il prodotto ancora più tossico.

Magari prima sigari e sigarette erano poco deleteri.Uff.

Si è passati da una marea di maestranze di vallata,ai lavoratori stranieri ,alle macchine.

Quando andavo a scuola ,subito dopo aver controllato i “quadri”mi andavo ad iscrivere alla FAT per lavorare un paio di mesi ed avere quindi un tot di soldini tutti miei.

Era durissimo il lavoro delle “tabacchine”. Nei campi alle sei del mattino umidità e freddo che si trasformava col passare delle ore in un' afa pesante resa più appiccicosa dalla resinosità delle foglie che si trasportavano su e giù per i solchi che si allungavano ora dopo ora dopo ora  a dismisura.

Ho lavorato anche dentro, nei mastodontici,altissimi  stabilimenti dove venivano essiccate le piante del tabacco tropicale,destinate a sigari .

Ho vissuto il trauma della macchina per infilare che girava e nella quale ghiera si dovevano infilare velocemente le foglione.(le mie prime barre erano semivuote poi sono diventata un razzo)

La sottile polvere si infiltrava ovunque e non c’erano docce che tenessero ,quell’amaronchiolo ti restava addosso anche dopo la doccia.

A noi ragazze ci trattavano bene ,penalizzazione  a parte ,sul cartellino, anche per cinque minuti di ritardo.Le operaie stabili invece erano parecchio sotto pressione ed io tolleravo male il fare spocchioso e persecutorio delle sbirrotte che bacchettavano per un nonnulla e andavano a bussare ai bagni.Noi le stuzzicavamo ma non avendo nulla da perdere mi sentivo a disagio anche se era giusto farlo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Destra giacobina

Post n°858 pubblicato il 03 Giugno 2007 da ossimora
 

Scalfari è decisamente da leggere.

La maionese è impazzita. Quando avviene questo incidente culinario (e può accadere anche se le uova sono fresche di giornata) non c'è che buttarne il contenuto e ricominciare pazientemente da capo. Un'altra immagine dello stesso fenomeno che ho usato qualche mese fa è quella dello specchio rotto. Lo specchio è uno strumento che serve a riflettere l'immagine. Se si rompe in tanti frammenti l'immagine non c'è più e sopraggiunge una sorta di cecità, sia che si tratti d'un soggetto individuale sia - peggio ancora - d'un soggetto collettivo.

Ma nel caso nostro, voglio dire nella società italiana, nelle forze politiche e sociali che ne sono parti rilevanti, nella classe dirigente che dovrebbe guidarla ed esserne punto di riferimento e di esempio, non ci sono più nemmeno i frammenti di quello specchio. Si direbbe che un cingolato ci sia passato sopra e l'abbia polverizzato. Così si procede a tentoni, animati solo dall'istinto di sopravvivenza, dagli spiriti animali, dalla psicologia del branco, dai legami corporativi. CONTINUA

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Vale!

Post n°857 pubblicato il 03 Giugno 2007 da ossimora
 

Quando ce vò ce vò…

Valentino davanti

E dietro tutti gli altri !

Bollicine...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Se questo è un uomo

Post n°856 pubblicato il 03 Giugno 2007 da ossimora
 

Il tempo ha sempre sbriciolato
muraglie e civiltà,
depennato confini,
stendendo spesse coltri di pietà
sopra ogni odio
.

*********

Quasi 9.000 morti dal 1988 ad oggi nel tentativo di arrivare in Europa: vittime dei naufragi, ma anche del Sahara, degli incidenti di tir carichi di uomini, dei campi minati e degli spari di polizia.

Il dato è riportato nel sito Fortress Europe, che aggiorna la documentazione sulla stampa internazionale sulle vittime dei viaggi verso il Vecchio Continente.

Prima dei 21 cadaveri recuperati a sud di Malta, erano 8.974 le vittime accertate dei viaggi della speranza, di cui 3.087 dispersi. Nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico sono annegate 6.503 persone. Quasi la metà dei corpi (3.087) non sono mai stati recuperati.

 Nel Canale di Sicilia tra la Libia, l'Egitto, la Tunisia, Malta e l'Italia le vittime sono 2.023, tra cui 1.209 dispersi. Altre 35 persone sono morte navigando dall'Algeria verso la Sardegna. Lungo le rotte che vanno dal Marocco, dall'Algeria, dalla Mauritania e dal Senegal alla Spagna, puntando verso le isole Canarie o attraversando lo stretto di Gibilterra, sono morte almeno 3.094 persone di cui 1.285 risultano disperse.

Nell'Egeo invece, tra la Turchia e la Grecia, hanno perso la vita 693 migranti, tra i quali si contano 343 dispersi. Infine, nel Mare Adriatico, tra l'Albania, il Montenegro e l'Italia, negli anni passati sono morte 553 persone, delle quali 250 sono disperse. E il mare non si attraversa soltanto su imbarcazioni di fortuna, ma anche sui mercantili, dove spesso viaggiano molti migranti, nascosti nella stiva o in qualche container.

Ma anche qui le condizioni di sicurezza restano bassissime: 148 le morti accertate per soffocamento o annegamento, dei quali 83 risultano dispersi in due soli naufragi. Inoltre, nel tentativo di attraversare il deserto del Sahara sono sono morte almeno 1.069 persone dal 1996 ad oggi. Infine, 247 migranti hanno perso la vita, viaggiando nascosti nei tir, in seguito ad incidenti stradali, per soffocamento o schiacciati dal peso delle merci.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Sepolcri

Post n°855 pubblicato il 02 Giugno 2007 da ossimora
 

Per capire veramente il presente , occorre il tempo grande della letteratura.

Occorre insomma un ciclo temporale che dura secoli e sopravvive come una memoria comune,

senza cui la contemporaneità si appiattisce e perde la propria forza 

(Michail Bachtin) .

Impressionante la notizia dei 21 corpi ,di dannati della terra morti al largo delle acque maltesi.

Le autorità maltesi non vogliono nemmeno le salme.Troppe beghe.

E' impressionante perchè ogni giorno nel mare nostrum avvengono simili tragedie incomprensibili e totalmente  avulse dal senso del valore della vita che dovremmo o che diciamo di avere.

E' impressionante perchè non frega una benemerita cippa a nessuno .

Se arriva una lettera con un proiettile del quindici diciotto,pure spuntato a  chicchesia si riempiono le pagine dei giornali ma 21 giovani che crepano cercando di scappare dall miseria non fanno notizia e non emozionano nessuno.

Anzi temo che in molti saranno sollevati ,si elimina il problema alla radice prima che arrivino nelle nostre belle città a lavorare ,delinquere e svalutare le nostre presiose catapecchie.

E' impressionante perchè la politica tace .

E' impressionante perchè la chiesa tace ,un silenzio di tomba.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

basquiat

Post n°854 pubblicato il 01 Giugno 2007 da ossimora
 

***
La civiltà non raggiungerà
la perfezione
finché l'ultima pietra
dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.
 Émile Zola (1840-1902)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963