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Creato da ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Maggio 2012
E si che è lampante che ...capezzo lo ne fa rima con coglione , pure un coglione sfigato che non riesce mai a nascondere l'acrimonia del suo arrabattarsi a salire e scendere da treni e trenini più o meno vincenti ...
****Ho visto sabato questo grande quadro di Renoir QUI ; l'ho trovato splendido ,l'immagine non gli rende giustizia è a bassa risoluzione . Gli occhi del clown sono in realtà fulminanti ,lo sgardo fiero ,i colori accesi ...
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Vorrei uscire dalle cornici di cui sono parte ,forse, vorrei farlo semplicemente per sfatare dei preconcetti radicati che mi connotano in toto , ma tutto sembra complottare perché le cornici si facciano progressivamente più est-eticamente valide , si arricchiscono di ghirigori lineari ,di vuoti e di pieni che s'insinuano non solo nella mente ma anche nel cuore o nella pancia ,dipende.Lasciano spazi sempre più occulti al desiderio di fuga.
Radici sconfessate e abbandoni laceranti hanno lasciato substrati farciti da idiosincrasie feroci che riesco a gestire bene o almeno silenti , per agire indisturbata.
C'era un tempo (solo residui stanno permanendo),
un tempo , nel quale non sapevo riconoscermi e mi aggiravo nella continua attenzione a qualsiasi ectoplasma incontrassi ;
adesso,
in tempo di realtà ad alto tasso di svariati tipi di comunicazione ,veri ,presunti ,reali ,la mia gavetta di ascoltatrice risulta davvero provvidenziale per la maggior parte dei casi ; necessita comprendere bene se la bontà di cui si è portatori più o meno consenzienti poi serve a qualcuno o a qualcosa dal momento che non è dato sbarazzarsene ;
debbo lavorare su un po' di scorie ma sento prospiciente la capacità repentina non solo di sorridere a qualcuno ma anche di mandarlo in culo.
Ci rivuole. Si ,si, si .
Stasera ( notte) proprio si.
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LE 10 REGOLE PER IL CONTROLLO SOCIALE di Noam Chomsky
L'elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l'attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.
1 - La strategia della distrazione. L'elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l'attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell'inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l'interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell'economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. "Sviare l'attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo "Armi silenziose per guerre tranquille").
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato "problema - reazione - soluzione". Si crea un problema, una "situazione" che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po' di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni '80 e '90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come "dolorosa e necessaria" guadagnando in quel momento il consenso della gente per un'applicazione futura. E' più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che "tutto andrà meglio domani" e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all'idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? "Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi "Armi silenziose per guerre tranquille").
6 - Usare l'aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l'inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti...
7 - Mantenere la gente nell'ignoranza e nella mediocrità. Far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. "La qualità dell'educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall'ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi "Armi silenziose per guerre tranquille").
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all'individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l'individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di repressione di cui uno degli effetti è l'inibizione ad agire. E senza azione non c'è rivoluzione!
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il "sistema" ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell'essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l'individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
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Sera grigia
Mi duole in petto la bellezza: mi dolgono le luci
nel pomeriggio arrugginito; mi duole
questo colore sulla nube - viola plumbeo
viola repellente; il mezzo anello della luna
che brilla appena - mi duole. Passò un battello.
Una barca; i remi; gli innamorati; il tempo.
I ragazzi di ieri sono invecchiati. Non tornerai indietro.
Serata grigia, luna sottile, - mi fa male il tempo.
Freatida, 22. V.66
Traduzione di Nicola Crocetti
Ghiannis Ritsos
Il funambolo e la luna
a cura di Nicola Crocetti
introduzione di Ezio Savino
Crocetti Editore 1984, 2005
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Devo dire che Beppe Grillo , il comico , non mi è mai piaciuto , quel suo urlare per incitare le masse ( paganti ) ai suoi spettacoli mi ha sempre infastidito , non è facile del resto far ridere , riesce benissimo soltanto ai bambini e ce ne sono pochi in giro .
Adesso il comico è diventato "politico" , lo stile è lo stesso , urla e si sbraccia virtualmente sposando cause assai abbordabili ed orecchiabili per "la gente" , come dice lui . Allora grandi urlacci contro i "politici" (gli altri) , contro le tasse ,contro tutto ciò che colpisce proprio alla pancia direttamente . Adesso poi aggiunge un pizzico di vittimismo per i suoi detrattori che non mancano e che doveva mettere in conto , credo.
Poi afferma candidamente che la Mafia non ha mai preso per il collo nessuno e sposa la causa razzista della negazione del diritto di cittadinanza di chi nasce sul suolo dei confini italici non da genitori indigeni. Brrr. Mi piace ancora di meno questa furbesca superficialità razzistoide .
Stranezze del populismo o confusione di idee. ?
ll suo neonato e impetuoso movimento si è auto battezzato "Cinque stelle" , ok , come un bell'Hotel con servizi all'avanguardia e suite di lusso.Niente male . Al prossimo che entrerà in politica , così tanto per dissimulare e far finta di rappresentare il nuovo che avanza , consiglierei di chiamarsi "outlet"...al tuo servizio dove vivi e lavori... risparmi e sai cosa compri...
Ovvio le ideologie sono morte ( forse ...o si sono imboscate per benino ) , l'etica e la coerenza rispettosa si chiamano "buonismo" , I politici (tutti senza distinguo, senza essersi nemmeno preoccupati di discernere il grano dal loglio , di leggere proposte di legge ed azioni di governo ) sono" Casta ", da spazzare via e basta ,la garanzia e l'amore per le istituzioni democratiche , il rispetto per le persone sono stramorti e fatiscenti, si possono quindi schifare , offendere, denigrare ...che vuoi scherzare ?
Morirete tutti vi spazzeremo via... un vento di novità...quella che era la rossa primavera diverrà forse un urlare generale , uno schifare chiunque non voglia urlare al suono delle canzoni di Mina che improvvisamente si è scoperta pasionaria ...(chissà che magari per risultare più credibile non riporti anche la sua residenza fiscale dall'estero...)
La rivoluzione la si fa a suon di vaffanculo su FB .
Sono contenta del successo di Grillo comunque , sono certa che fra le persone elette nel suo movimento ci saranno un sacco di donne ed uomini pronti a lavorare nelle città e nei paesi e sono certa / spero che si accorgeranno che nella gestione della cosa pubblica , nel quotidiano dei comuni , con le scuole da far funzionare , gli uffici , i servizi sociali , la gestione del territorio non possono urlare e schifare , denigrare e sputacchiare ma dovranno ascoltare e cercare di comprendere le istanze di tante persone mettere assieme esigenze le più diverse , mediando e naturalmente mai leccandosi le dita.
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Vorrei eliminare ciò che ho messo/ scritto nel mese di Aprile ...il più crudele dei mesi come scrisse il poeta .
E' stato pesante , assai pesante.
Nulla promette meglio per il giovane Maggio ma non importa ,voglio crogiolarmi almeno un po' nell'illusione e nel pensiero positivo del cambiamento improbabile e concentrarmi un po' sulla "Festa del lavoro" .
Già , sta per cominciare il Concertone a Roma e tante altre manifestazioni .più o meno gradevoli e/ o significative un po' dappertutto . Fuori di retorica sindacale ,padronale ,costituzionale è certo che il lavoro ,quello che c'è ed haimè ,quello che manca è un momento /dato/aspetto fondante della vita delle persone e nella mia , naturalmente .
Non soltanto perché lavorare è l'unico modo , almeno se non si vive di rendita pregressa, di sostentarsi ma soprattutto perché nel lavoro si potrebbero / dovrebbero vivere ed esprimere tutta una serie di pulsioni , necessità di realizzazione e di compenetrazione con gli altri e con la società in generale , deve essere così , il lavoro va amato e rispettato altrimenti sprechi buona parte della tua vita in qualcosa che ti fa orrore ed io di sicuro non potrei mai sopportarlo. In questo sono stata fortunata ,io adoro il mio lavoro e trovo in lui energia e potenza.
E' così in effetti, il mondo del lavoro è l'uscita quotidiana dal proprio ombelico ,il confrontarsi continuo con realtà diversissime ma simili a te stesso . Se agisci nel sociale , con le persone ,è relazionarsi con sfumature e punti di vista che ti portano a ripensarti ed ad arricchirti , è un esercizio quotidiano di ascolto e di messa in discussione (stavo per scrivere umiltà...ma non mi piace come parola ...) è mutamento ,progresso , azione, gioia , serenità , immersione nel contemporaneo e nel vicinissimo.Diffidiamo di chi schifa il lavoro. E' out.
E' integrazione , crescita , progresso ,comprensione , empatia.
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Inviato da: jigendaisuke
il 25/05/2022 alle 18:54
Inviato da: merizeta21
il 11/05/2022 alle 19:22
Inviato da: ossimora
il 11/05/2022 alle 10:49
Inviato da: bluaquilegia
il 09/05/2022 alle 17:27
Inviato da: ossimora
il 07/05/2022 alle 12:25