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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Ottobre 2013

 

Alice Munro

Post n°1951 pubblicato il 11 Ottobre 2013 da ossimora
 

   La gente si accorge che sei cambiato quando smetti di avere paura .

Alice Munro 


Qualcuno stasera obiettava che  a suo parere i Nobel per la letteratura sono una scemenza  ; forse pensando alla soggettività del giudizio ,  a proposito di un corpus letterario o forse paventando equilibri diciamo politico  geografici nella suddivisione e nella scelta dei premiati . Non lo so , forse una parte di verità c'è in entrambe le perplessità ma c'è anche da dire che un premio è un premio , per quanto prestigioso nè più nè meno che un premio,  ha una sua storia , i suoi equilibri ,delle ovvie parzalità connotate alla sua stessa natura , i suoi periodi storici di influenza e comunque almeno a me ha permesso incontri e conoscenze di autori che mai avrei probabilmente frequentato diversamente ed alcuni davvero belli . Certo c'è  nel palma res , un bel numero di nomi svedesi e danesi che ancora non ho nemmeno provato ad iniziare , vorrei farlo però .

Stasera sono  soddisfatta del Nobel per la Letteratura ad Alice Munro ,mi piace ciò che ho letto , poi  nè Murakami , nè Roth fra gli altri candidati a me  noti mi piacciono particolarmente, anzi  , ed infine sono inguaribilmente partigiana e quando è una donna ad eccellere , per di più brava e simpatica sono sempre  contenta.

Lei ha scritto tantissimi racconti  brevi ed è per questi  stata paragonata ai più grandi scrittori del genere da James a Cechov  ; io ho letto "Troppa felicità" e "Nemico , amico , amante"(una ventina di racconti)Gli incipit dei suoi racconti sono spesso fulminanti , negli intrecci narra di passioni travolgenti  o di tranquillo tran tran  con una ricchezza ed una complessità che stupiscono e  si snodano fluidi , ci appartengono.

Ho riguardato le cose che avevo sottolineato ...e me li sono rimessi nel comodino , un racconto è un battito di ciglia...vado a RI-leggerne alcuni

...E al tempo stesso , una forma di eccitazione .L'ineffabile eccitazione che si prova quando un disastro imminente promette di sollevarci da ogni responsabilità collegata alla vita .In quei casi, un senso di pudore costringe a darsi un contegno e a restare immobili ...

...non sempre è il momento di prendere le cose alla leggera .

-Lo so ,-disse lei. Ma la verità era che con tutto quello che stava capitando ,il presente la assorbiva al punto da rendere difficile prendere le cose in qualunque modo.

Da :Il ponte galleggiante (Nemico , amico , amante)

Lì avrebbe dovuto attraversare la piccola hall a testa bassa a passo disinvolto , sentendosi il corpo tutto inondato da una vergogna deliziosa .

Forse non si veniva a capo di granchè ,comunque .Forse ,sempre della stessa cosa all'infinito ,il che poteva essere una verita' anche ovvia sul proprio conto ,ma non per questo meno allarmante .Nel suo caso ad esempio ,il fatto che la prudenza - o perlomeno una forma di economia delle emozioni -aveva sempre costituito una luce guida. Quel piccolo gesto di difesa ,quella precauzione cortese e micidiale ,quel sussulto di inflessibilità si erano irranciditi insieme a lui come una moda superata .Riusciva ora a vederlo come una quotidiana mistificazione ...

DA :Quello che si ricorda (nemico, amico , amante)

 
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ikebana

Post n°1950 pubblicato il 06 Ottobre 2013 da ossimora
 

 

Qualche anno fa ,  partecipai ad un seminario - laboratorio sugli Ikebana ,nell'ambito della Fiera delle utopie concrete .

Era una delle prime edizioni  del ciclo TERRA ; ACQUA ;ARIA ,FUOCO, c'era ancora Alex Langer , c'era tanta gente che arrivava , un bell'entusiasmo , meno sterili polemiche politiche e più denaro.

Il laboratorio sugli ikebana  ( i fiori viventi...) era tenuto da una gentile signora molto capace che sapeva fondere la filosofia alla manualità ed alla tecnica. Io mi feci prendere immediatamente , c'erano tutte le caratteristiche per appassionarsi , fiori ,gli  oggetti ,ceramiche , contenitori, sterpi, cocci , colori ,natura , cultura millenaria, verticalità , orizzontalità; scoprii fra le altre cose  che il crisantemo che per noi è fiore ineluttabilmente legato ai defunti in Giappone è fiore augurale e questo ennesimo , salutare spostamento del  punto di vista mi portò allora adosservare con occhio diverso quei fiori davvero notevoli nelle tantissime varietà di forma e colore .

Oggi sono entrata in un bosco di castagni che cominciano a diventare spendidi con i ricci turgidi pronti a far esplodere  i succosi marroni ,il sottobosco di felci , eriche bianche di Settembrini è in quella fase nella quale le striature di gialli sono appena accennate .E' incredibile come entrando e percorrendo un bosco ad un primo sguardo si percepisca la globalità quasi piatta , il silenzio e lo spaesamento positivo , poi la mestosità di certi alberi incombe  ,ma pian piano la varietà più minuscola delle piante e piantine  comincia a raffinarsi allo sguardo del sottobosco , si procede per scoperte ed anche una radura dove inizialmente sembrava tutto uniforme si differenzia pian piano ; fatto sta che sono uscita con una bella varietà di rametti di arbusto, fogliame a chiazza bianca , felci verdi e gialle e cosa che non avevo affatto notato ad una prima osservazione con  diversi fiori  bianchi gialli , giallo chiaro e violetti .Fiori riservati, poco appariscenti .

Ho provato a fare un ikebana con questi elementi , ed ho anche deciso che ricercherò  i miei appunti e riprenderò la giocare con la natura anche quando rientro dai miei giri.

 

*** Ho provato a fotografare il mio  ikebana ma non sono riuscita a mettere la foto dall'i pad...si accettano consigli .

 
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Mediterraneo

Post n°1949 pubblicato il 04 Ottobre 2013 da ossimora
 

 

***Insopportabili le facce ,  le voci, di coloro che celebrano facendo sempre  e sempre e sempre spettacolo , lontani anni luce dal vero dolore , dall'atrocità dell'indicibile e dell'impossibile ,non spendendo mai una vera parola di giustizia e di solidarietà contro le leggi e le indifferenze assassine . Mi vergogno dei   bruni vespi vari , dei clericali ( compreso chi domani ad Assisi costerà milioni alla comunità ...,  ma che c'entra anche lui c'è andato a Lampedusa a pregare ...in elicottero scortato però , si sa , cambiare tutto per non cambiare niente ) di chi ormai non sa o forse non può o / non  sa più  informare senza violare tragedie immani . Orrore. Non posso non pensarci.

 

ALBERT CAMUS

Mediterraneo

 

Allo sguardo vuoto delle finestre, il mattino 

Con tutti i suoi denti che ha azzurri e brillanti, 
Gialli, verdi e rossi, ai balconi si cullano le tende. 
Giovani donne con le braccia nude stendono i panni. 
Un uomo, a una finestra, col binocolo in mano. 


Mattino chiaro dagli smalti marini 
Perla latina dai bagliori liliali: 
Mediterraneo. 

II 


Mezzogiorno sul mare immobile e caloroso: 
Mi accetta senza grida: un silenzio e un sorriso. 
Spirito latino, Antichità, un velo di pudore sul grido torturato! 
Vita latina che conosce i suoi limiti, 
Rassicurante passato, oh! Mediterraneo! 
Sulle tue rive trionfano ancora voci ormai taciute, 
Che dicono di sì perché ti hanno negato! 

Enorme e leggero, 
Assicuri e soddisfi e mormori l'eternità dei tuoi minuti, 
Oh! Mediterraneo! e il miracolo della tua storia, 
Lo racchiudi tutto quanto 
Nell'esplosione del tuo sorriso. 
Inalienabile vergine, a ogni ora la sua natura si concepisce 
in nature già formate. 
La sua vita rinasce sui nostri dolori. 
Prende il volo! e da quali ceneri - luminosa fenice! 

Mediterraneo! il tuo mondo è a misura nostra, 
L'uomo all'albero si unisce e in due l'Universo si recita la commedia
ssssssIn costume del Numero d'Oro 
Dall'immensa semplicità senza scosse sgorga la pienezza, 
Oh! natura che non fai salti! 
Dall'olivo al Mantovano, dalla pecora al pastore, 
solo l'innominabile comunione dell'immobilità. 
Virgilio cinge l'albero, Melibeo va al pascolo. 
Mediterraneo! 
Biondo pergolato azzurro dove dondola la certezza, 
Così vicina, oh! così vicina alle nostre mani, 
Che i nostri occhi l'hanno accarezzata e le dita l'hanno lasciata. 

III 

  Nella sera incombente con la giacca sulle spalle, tiene la porta aperta - 
Lambito dai riflessi della fiamma, l'uomo entra nella sua felicità 
se si dissolve nell'ombra. 
Così questi uomini rientreranno in questa terra, certi di avere una proroga,
Più sfiniti che sazi della felicità di aver saputo. 
Nei cimiteri marini c'è solo eternità. 
Lì, l'infinito si stanca ai funebri fusi. 
La terra latina non trema. E come il tizzone detonante volteggia nella maschera immobile
di un cerchio, 
Indifferente, appare l'inaccessibile ebbrezza della luce. 
Ma ai suoi figli questa terra apre le braccia e fa carne della loro carne, 
E questi - sazi, si riempiono del segreto sapore di questa 
trasformazione - lentamente la assaporano a mano a mano che la scoprono. 

IV 



E presto, ancora e poi, i denti, i denti azzurri e brillanti 
Luce! Luce! l'uomo si completa in lei.

Polvere di sole, scintillio d'armi, 
Principio essenziale dei corpi e dello spirito, 
In te i mondi si bruniscono e si umanizzano, 
In te ci rendiamo e i nostri dolori si sublimano -

Insistente antichità 
Mediterraneo, oh! mare Mediterraneo! 


Soli, nudi, senza segreti, i tuoi figli attendono la morte. 
La morte te li renderà, puri, finalmente puri.

 

 


(Poesia tratta da Le voci del quartiere povero e altri racconti giovanili

 , Rizzoli, Milano, 1974. Traduzione di Giovanni Bogliolo.)

 

 

 
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Post n°1948 pubblicato il 01 Ottobre 2013 da ossimora
 

 

Nel cerchio delle persone che frequento e non parlo di amici più o meno storici , ma di  qualche collega , conoscenti , persone con le quali condivido il biglietto della fila del salumiere , vicini di casa , ci sono diversi caratteri umani come ovvio e  con diverse sfumature negli inevitabili riti dell'incontro  veloce e della battuta quotidiana , quelle   fra il "bella giornata oggi" ed "il come andremo a finire !" per intenderci.

Oggi pensavo che due "gruppi "in particolare emergono prepotentemente e si connotano  fortemente per l'estremismo degli atteggiamenti nel caso tu chieda  loro semplicemente : "...Come va?"

Il primo lo definirei "Entusiasta assoluto " ;  in questo caso sia che ti si racconti le recenti vacanze o ti si parli del piatto  cucinato il giorno prima è tutto un florilegio di esaltato entusiasmo , tutto è stato meraviglioso , grandioso , fantastico , il divertimento e la soddisfazione totali ,il godimento straordinario ..." eh si c'era anche mia suocera , donna e cuoca  straordinaria , dalle mille virtù, ...". Si sprecano i superlativi. Positivo ad oltranza ,anche i problemi se mai ci fossero sono una meraviglia .Sorridenti , sempre. 

Il secondo , altrettanto immarcescibile e caratterizzato  è  invece la vittima del destino , la giornata presente , il suo stesso esserci , tutto per lui è una jattura , lavoro ,vacanze , salute ; anche un  occhio di pernice (non che non sia rognoso) diventa l'incipit per l'inizio della lagnanza e ...si salvi chi può dai racconti di visite , interventi , cure e curette , fino al gran finale ..eh "la vita è una gran fregatura ", sospirato mugugnando e scrollando la testa .

Francamente entrambi mi suonano  un pò di moneta fasulla e nei rispettivi consueti atteggiamenti credo sia necessario andare oltre (nel caso ci interessi). Spesso sbirciando oltre questi tic comportamentali e scrostando un pò di sovrastrutture abitudinarie si trova dell'altro ,per fortuna.

 
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