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Creato da ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Marzo 2015
Qualcuno mi aveva detto che c’era una persona che dormiva sotto il ponte del Tevere ; era qualche anno fa , Settembre mi pare , ancora il tempo era bello e seppur pesante la situazione poteva essere tollerabile .
Ero passata vicino al club delle canoe, non lontano da questa “residenza” ed in effetti avevo visto , sbirciando incuriosita , un po’ di roba ammucchiata , coperta alla meno peggio, protetta dall’umidità che di certo non manca a due passi dal fiume , per quanto caro ai destini di Roma.
Ho avvisato un’amica che si occupa di “sociale” della cosa ed una sera , quando già pioveva abbastanza , siamo andate a vedere. Forse il fatto di incontrare due donne l’ha un po’ intimorito ma anche rilassato , magari pensava alla polizia e vederci tranquille e sorridenti l’ha ben disposto verso di noi.
Era un uomo , abbastanza giovane , alto , occhi neri e capelli di petrolio, Magrebino, faticava non poco a farci capire che era arrivato da poco ed aveva bisogno di una casa e di un lavoro .
"Hai detto niente!"
Viste le circostanze era interlocutoria la sua estrema pulizia , non ci capacitavamo di come facesse ad essere perfettamente in ordine , persin profumato (pur con un vago sentore d'umidità) (con tanto di tuta da ginnastica chiara , pulitissima ) il tutto vivendo in quelle condizioni ; ci spiegò ( affabulando ) che aveva amici già dotati di casa che gli permettevano di farsi la doccia.
La mia sensazione immediata fu che fosse uno che aveva ben chiaro dove voleva arrivare e che pur non capendo nulla di dove era , sapesse stare al mondo e se lo mordesse .
Ci siamo date da fare ed in men che non si dica lui dormiva nella vecchia sede di un partitello dei tanti nati ed estinti più velocemente della luce , almeno quel posto è servito a qualcosa!
Poi il lavoro al tabacco… una vera casa in affitto , i soldi a casa e via .
Siamo diventati amici e da allora ho fatto con lui delle baruffe epiche .
Per centinaia di minuzie ; anche se ero certa che non poteva comprendere ciò che dicevo , io lo dicevo ; era incredibile , si arrabbiava per cento cose poi bastava un nonnulla per farlo sorridere, si adombrava spesso però .
Una guerra .
Io sempre disposta a dire la mia e ad interagire , lui più chiuso di un sasso. La sensazione che tanto c’era da dire e di realtà , cose fondamentali , essenzialità , di quotidianità pragmatica. Io volevo fargli capire (tentare) dove si trovava , cosa volevano dire tanti segnali e messaggi che male interpretava o schifava proprio.
Mi mostrò la foto dei suoi genitori , fuori da una capanna ai confini fra il deserto e le montagne, con le capre , la teneva sopra il mobile come un oracolo ; era bella .
Ho cercato un pollo vivo perché doveva macellarlo "alal "e terrorizzata ... l’ho rinchiuso in una scatola bucherellata per portarglielo e lui ...si è lamentato perché gli avevo sporcato la cucina.
Quando ha deciso di offrire una cena a me ed altri che lo avevano aiutato si è rifiutato di portare un fiasco di vino su per le scale urlandomi dietro in qualche modo che il vino era uno schifo e lui non l’avrebbe toccato nemmeno con un dito ed io a prenderlo in giro dicendogli che il vetro non era buon conduttore di alcool !
Ho faticato a capire perché non voleva mangiare l’insalata…continuava a chiedermi se c’era il vino ed io microcefala non capivo che si riferiva all’aceto.
Durante il ramadan gli ho dato la mano e me l’ha rifiutata guardandomi malissimo anzi come una reproba .
Una volta ho tentato di fare il dolcissimo the che in genere preparava lui e non la finiva più prima di prendermi in giro e poi incazzarsi...non sapevo nè farlo , nè mescerlo calandolo dall'alto come lui faceva bene !Un disastro .
Una serie infinita di battibecchi con me che non mollavo e cercavo impossibili spiegazioni e lui figurarsi .
Adesso a distanza di anni , lui ha una famiglia qui .
Lavora in proprio . E' invecchiato tanto .
L’ho incontrato oggi , per questo mi è ritornato in mente tutto , ho srotolato un periodo , interessante , vivido , corposo.
Mi ha fermato , sorridendomi allegro e salutandomi con la mano sul cuore e chiedendomi : "Stai bene sorella ?"
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Domenica resa più sonnolenta dal passaggio (evviva) all’ora legale .
Mi hanno svegliata gli amplificatori (esterni in l’occasione della domenica delle palme ? ) della chiesa ….canto mattutino della suoretta errante …"osannaosanna"
I soliti libertari frantumano le palle del quartiere , senza domandarsi nemmeno per un istante se oltre a coloro che affollano la casa di dio non ci sia qualcuno che vuole dormire in pace .
Del resto inutile cercare di renderli più rispettosi e contenuti .
Tutto è dovuto. Loro hanno la vita , la verità , la via e al bando tutto il resto.
Ormai so bene che non c’è nulla di più vero dell’adagio“scherza coi fanti ma lascia stare i santi “ e non perché ci siano santi da difendere , quanto perché il concetto stesso di “possibilità” altre, e/o di critica accesa va ad intaccare il senso di “dono “ e/o di elite dei credenti ed è da loro lontano anni luce visto che sono portatori di grazia e del beneficio dell'accettazione acritica .
Adesso poi in regime di pre- guerre sante , oltre ai porporati , i mangia ostie seriali e gli invasati , si son messi a difendere crocefissi e immaginette anche le san tanchè e i salvini con l’ afflato mistico che irradia ogni loro ieratico gesto, dai loro volti e dalla loro forte tensione verso il paradiso ... di un posto al sole , guadagnato difendendo le sacre radici cristiane.
Non si può obiettare .
Punto .
Volevo andare dalla direttrice della mia banca per dirle che i padripii le madonne dimegiugori , e i santini vari che l’ impiegata dello sportello al pubblico sciorina senza riguardo li trovavo fuori luogo ma…conosco bene gli sguardi delle persone quando azzardi obiezioni sui dogmi immarcescibili ed anche su queste forme di superstizione . Ne ho molta esperienza.
Sei messo all’indice , subito e senza sconti ed io ho imparato che mi posso sfogare qui , con la scrittura , con l’ironia ma debbo guardarmi bene dal tentare di interagire. Non mi interessa più .
Silenzio e via andare.
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.. è la mia peculiare malinconia
composta da elementi diversi, quintessenza
di varie sostanze, e più precisamente di
tante differenti esperienze di viaggi
durante i quali quel perpetuo ruminare mi
ha sprofondato in una capricciosissima
tristezza.
Non è una melanconia compatta e opaca, dunque, ma un velo di particelle minutissime d'umori e sensazioni, un pulviscolo d'atomi come tutto ciò che costituisce l'ultima sostanza della molteplicità delle cose.
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Giornata Mondiale della Poesia EVENTI21 marzo
Gianni D'Elia
E tu le ricordi le cene, le sere, lunghe
del jazz, il sole ultimo, caldo nella stanza,
traverso le serrande del crepuscolo, ai muri
battuti dall'arancio, ed al profumo degli intingoli...
Fummo mai di nessuno, nel più nostro
folle amore di noi stessi, e null'altro
consunto, appassionato spasmo d'ideale -
e il cartoccino di stagnola, di paradiso artificiale,
e le bevute, tirando di Joyce e di Brecht...
E questo mondo ottuso, che si voleva cambiare,
ora che soli e accompagnati, in ore querule
per caso ci s'incontra, vagando, prima d'un temporale...
Gualtiero De Santi
I sentieri della notte
Figure e percorsi della poesia italiana al varco del millennio
Crocetti Editore 1997
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Roberto Fiore,Segretario Nazionale di Forza Nuova, comunica di aver spedito, a Domenico Dolce e Stefano Gabbana due tessere ad honorem del Movimento, per aver dimostrato coraggio nel difendere il valore della famiglia tradizionale, per essersi dichiarati contrari all'adozione di minori a coppie dello stesso sesso, per aver rifiutato il modello dei "figli della chimica” che non hanno né mamma né papà.
Contestualmente Forza Nuova invita tutti gli i taliani a boicottare Elton John, capostipite internazionale di quella lobby razzista omosessuale che intende sovvertire l'ordine naturale e dare patenti di democraticità a chi di suo gradimento.
Dunque Dolce e Gabbana ,noti "maitre a penser" di Via della Spiga, hanno tuonato contro le fecondazioni eterologhe vs coppie gay (definendo bambini di plastica quelli nati in provetta come il figlio di Elton John e marito), loro novelli difensori della famiglia naturale .(?) Ci sta il fatto di poter cambiare idea , ci mancherebbe , la cosa però sa più di iper ego che altro, almeno potevano evitare il clangore mediatico!
Ci mancavano loro , non bastavano tutti i retrogadi , i bigotti , gli schifiltosi, gli io sono d'accordo ...ma , di cui pullula la terra , loro che dell' "ambiguità" hanno fatto un brand (o forse è per questo) .
Di sabotaggio in sabotaggio il mondo gay risponde chiedendo di sabotare D&G.
...niente mutande griffate che capolineggiano dal pantaloncino , buttate gli occhiali fascion ...è il grido di battaglia .
Non nego che fatico un po’( anche se mi diverto) a commentare ste idiozie ; che roba vecchia , che sgradevole puzza di vecchio , che faide strapaesane !!!
Mi sembra sempre più surreale che l’idea di libertà individuale , di responsabilizzazione e consapevolezze latiti e soffra a prendere il volo ,che le leggi non liberticide e di sostegno ai minori fatichino così tanto a divenire “senso comune” e tradursi in buone pratiche quotidiane !
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«Il dolore è passato.
La vita lo ha trasformato in qualcos’altro; dopo averlo provato, dopo aver singhiozzato, lo si nasconde agli occhi del mondo come una mummia da custodire nel padiglione funerario dei ricordi.
Passa anche il dolore provocato dall’amore, non credere.
Rimane il lutto, una specie di cerimonia ufficiale della memoria.
Il dolore era altro: era urlo animalesco, anche quando stava in
silenzio.
È così che urlano le bestie selvatiche quando non comprendono qualcosa nel mondo – la luce delle stelle o gli odori estranei – e cominciano ad avere paura e ululare.
Il lutto è già un dare senso, una ragione e una pratica.
Ma il dolore un giorno si trasforma, la vanità e il risentimento insiti nella mancanza si prosciugano al fuoco purgatoriale della sofferenza, e rimane il ricordo, che può essere maneggiato, addomesticato, riposto da qualche parte.
È quel che accade ad ogni idea e passione umana».
Sándor Marái, “Il gabbiano”, Adelphi, Milano
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Finito l’ultimo tomo della tetralogia di ElenaFerrante , quarto volume de“ L'amica geniale" ( mi mancheranno un pò Lila e Lenù) e proprio in questi giorni nei quali Roberto Saviano da New York ne ha lanciato la candidatura al Premio Strega
Non credo perché gli siano piaciuti particolarmente i suoi libri ma intanto perché tutti i volumi sono stati editi dalla Casa editrice e/o , certamente (seppur in crescita ) non potente come i giganti dell’editoria italiana che allo Strega hanno sempre e comunque le loro teste di serie che lasciano la sensazione di scrivere direttamente se non unicamente , in funzione dei premi stessi .
Poi c’è il boom americano davvero incredibile : il report completo delle recensioni si può trovare sul sito ufficiale Elenaferrante.com. "Author of the NeapolitanNovels" così viene epigrammata l’autrice senza volto in cima alla pagina web e subito sotto epigrafata dall’Economist: "May be the bestcontemporary novelist you have never heard of" (probabilmente la migliore romanziera contemporanea di cui si sia sentito parlare).
Ci hanno messo una firma tutti quelli che contano: New Yorker, Financial Times, New York Times, Wall Street Journal con articoli e recensioni.
In seconda battuta per quello che sta diventando un Giallo/ chiacchiera / divertissement , sull’identità della scrittrice .”E’ un uomo “,qualcuno ha detto, altri l’hanno individuata nella moglie di questo e l'altro scrittore napoletano, ma solo se lei/ lui /loro decideranno sapremo…niente altro per ora , solo i suoi editori ed il commercialista sono al corrente sull'identità , vincolati a maglie strettissime nel silenzio.
Elena Ferrante ha scritto “L’amore molesto” dal quale è stato tratto un fortunato film di Mario Martone e i “I giorni dell’abbandono “ trama e canovaccio di un altro film di Roberto Faenza (con un Bregovich imprevisto e affascinante). L ’autobiografico “La frantumaglia” un raccontarsi come scrittrice ed infine questi quattro libri che dal 2011 ad oggi hanno scandito le attese di un pubblico sempre più numeroso , tradotti in svariate lingue , diventati veri eventi alla loro uscita (IL supersegreto sta dando superfrutti: i primi quattro volumi della saga de L’amica geniale hanno venduto oltre 200 mila copie in Italia e i primi tre 130 milanegli Stati Uniti. Ferrante vende anche in Francia (con Gallimard), Danimarca,Svezia e Norvegia)
Tutto questo senza cedere mai di una virgola sulla sua invisibilità ; nessuna presentazione nelle librerie, nessuna presenza alle prime dei film .
Un ectoplasma che sta moltiplicando il peso della sua presenza attraverso l’assenza.
Internazionale :Elena Ferrante sono io
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Rubato a Forma mentis ( a lato nei miei preferiti )
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Inviato da: jigendaisuke
il 25/05/2022 alle 18:54
Inviato da: merizeta21
il 11/05/2022 alle 19:22
Inviato da: ossimora
il 11/05/2022 alle 10:49
Inviato da: bluaquilegia
il 09/05/2022 alle 17:27
Inviato da: ossimora
il 07/05/2022 alle 12:25