Tumore al polmone non-a-piccole cellule: Osimertinib associato alla chemioterapia migliora la sopravvivenza libera da progressione

AstraZeneca

Studio FLAURA2: Osimertinib ( Tagrisso ) associato alla chemioterapia ha prodotto significativi miglioramenti riguardo alla sopravvivenza libera da progressione nel cancro ai polmoni non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico con mutazione EGFR

Sono stati annunciati i risultati di uno studio di fase 3 che ha valutato Osimertinib ( Tagrisso ) in combinazione con la chemioterapia in alcuni pazienti con carcinoma polmonare.

Lo studio FLAURA2 in fase avanzata ha arruolato 586 pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFRm ).

I pazienti sono stati trattati con Osimertinib 80 mg una volta al giorno in compresse orali in combinazione con chemioterapia più Cisplatino o Carboplatino ogni 3 settimane per 4 cicli, seguiti da Osimertinib con Pemetrexed di mantenimento ogni 3 settimane.

La combinazione ha dimostrato forti miglioramenti nella sopravvivenza libera da progressione rispetto al solo Osimertinib.

I risultati di sicurezza sono stati coerenti con i profili stabiliti di ciascun medicinale.

Lo studio è in corso e continuerà a valutare l’endpoint secondario della sopravvivenza globale ( OS ).

Si stima che ogni anno a 2,2 milioni di persone in tutto il mondo venga diagnosticato un cancro ai polmoni, con il tumore non-a-piccole cellule che rappresenta fino all’85% di tutti i casi di cancro ai polmoni.

Alla maggior parte di tutti i pazienti con tumore NSCLC viene diagnosticata una malattia avanzata e fino al 15% dei pazienti con tumore NSCLC negli Stati Uniti e in Europa ha EGFRm NSCLC.

La combinazione ha anche dimostrato un miglioramento significativo della risposta patologica completa, un doppio endpoint primario, rispetto alla sola chemioterapia, in un’analisi ad interim precedentemente riportata.

Informazioni tratte dalla Letteratura internazionale su Osimertinib & Tagrisso ( Database OncoBase.it )

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Terapia Target: Tabrecta a base di Capmatinib nel tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione METex14

Novartis Oncology

In molti casi di tumore del polmone non-a-piccole cellule, a seconda delle mutazioni rilevate, è possibile individuare la terapia più adatta. Per questo motivo la profilazione molecolare, il riconoscimento della mutazione e gli approcci terapeutici mirati diventano fondamentali

La mutazione METex14 ricopre una importanza particolare poiché, a differenza di molte delle mutazioni che conosciamo, essa è espressa in buona percentuale anche nei fumatori.

Capmatinib ( Tabrecta ) può rappresentare un’opzione terapeutica per i pazienti con questo tipo di mutazioni che siano in progressione nonostante un trattamento standard di prima linea. Si tratta di pazienti che manifestano un’alta incidenza di metastasi cerebrali contro cui Capmatinib ha mostrato un’azione specifica.

Tabrecta a base di Capmatinib nel cancro al polmone non-a-piccole cellule con mutazione METex14

L’AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco ) ha ammesso alla rimborsabilità Tabrecta ( Capmatinib ), un nuovo farmaco orale indicato per i pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con mutazione METex14, in progressione dopo un trattamento con un inibitore di checkpoint immunitario e/o una chemioterapia a base di Platino.

Questo è il primo trattamento mirato per le persone affette da tumore NSCLC METex14.

L’efficacia e la tollerabilità di Capmatinib sono state valutate nello studio multicentrico, in aperto, di fase II GEOMETRY MONO-1 che ha arruolato pazienti con tumore NSCLC con disregolazione di MET in 7 coorti di trattamento, alle quali i pazienti sono stati assegnati sulla base della linea di terapia e del tipo di alterazione di MET.

I risultati dello studio hanno fatto registrare un tasso di risposta obiettiva del 44% dei casi e di sopravvivenza complessiva mediana ( mOS ) di 14,85 mesi. Inoltre, i dati di real world hanno messo in luce una sopravvivenza complessiva ( OS ) di 17,2 mesi.

Il tumore al polmone non-a-piccole cellule rappresenta circa l’80-85% di tutti i carcinomi polmonari e nel 2022, in Italia, ha fatto registrare circa 44.000 diagnosi e circa 34.000 decessi.

Il tumore polmonare è una patologia silenziosa che non dà sintomi evidenti nelle fasi precoci e che quindi nella maggior parte dei casi viene diagnosticata in fase tardiva, quando è già in una fase localmente avanzata ( stadio IIIb ) o metastatica ( stadio IV ).

Circa la metà dei pazienti che sviluppano tumore NSCLC può presentare mutazioni genetiche. In particolare, il 3-4% presenta la skipping dell’esone 14 di MET ( METex14 ) che determina la perdita della trascrizione di una parte del gene, in genere mutualmente esclusiva rispetto alle altre mutazioni note. A causa di questa mutazione le cellule tumorali producono una forma anomala della proteina MET.

La mutazione METex14 favorisce la crescita e la proliferazione tumorale e rappresenta un fattore prognostico negativo, a cui si aggiunge l’età avanzata della popolazione coinvolta: infatti l’età mediana alla diagnosi è di 73,7 anni contro i 64,2 anni della popolazione che non presenta questa mutazione.

Inoltre, i pazienti con mutazione METex14 sviluppano una forma aggressiva di malattia e manifestano una alta incidenza di metastasi cerebrali o ossee, alle quali si associa una bassa sopravvivenza e un alto impatto sulla qualità di vita.

Fonte: Novartis, 2023

 

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Aggiornamento in Oncologia by Xagena

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Risultati di sopravvivenza globale dallo studio POLO: mantenimento attivo con Olaparib rispetto al placebo per il tumore pancreatico metastatico con mutazione BRCA della linea germinale

Lo studio di fase III POLO ha dimostrato un significativo beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) per la terapia di mantenimento attiva con Olaparib ( Lynparza ) rispetto …


 

Everolimus aggiunto alla terapia endocrina adiuvante nei pazienti con tumore alla mammella primario ad alto rischio HR-positivo, HER2-negativo

Everolimus ( Afinitor ), un inibitore orale del target della rapamicina nei mammiferi ( mTOR ), migliora la sopravvivenza libera da progressione in combinazione con la terapia endocrina nelle donne in …


 

Furmonertinib versus Gefitinib come terapia di prima linea per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione EGFR: studio FURLONG

Furmonertinib ( Ivesa ) è un inibitore irreversibile, selettivo, di terza generazione della tirosin-chinasi dell’EGFR. Sono state studiate l’efficacia e la sicurezza di Furmonertinib rispetto all’in …


 

Terapia perioperatoria FLOT vs FLOT / Trastuzumab / Pertuzumab per adenocarcinoma esofagogastrico resecabile HER2-positivo

Elevati tassi di risposta patologica completa ( pCR ) e dati di sopravvivenza relativamente buoni sono stati osservati in uno studio di fase II che ha combinato la chemioterapia perioperatoria con Flu …


 

Palbociclib adiuvante per il tumore al seno in fase iniziale: studio PALLAS

Palbociclib ( Ibrance ) è un inibitore della chinasi 4 e 6 ciclino-dipendente approvato per il tumore mammario avanzato. Nel contesto adiuvante, il potenziale valore dell’aggiunta di Palbociclib all …


 

Nivolumab più chemioterapia rispetto a placebo più chemioterapia nei pazienti con tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea HER2-negativo, non-trattato, non-resecabile, avanzato o ricorrente: studio ATTRACTION-4

L’effetto antitumorale additivo o sinergico sostenuto degli inibitori del checkpoint immunitario in combinazione con la chemioterapia a base di Oxaliplatino ( Eloxatin ) è stato precedentemente riport …


 

Trastuzumab versus trattamento trimodale per adenocarcinoma esofageo con sovraespressione di HER2: studio NRG Oncology/RTOG 1010

Trastuzumab ( Herceptin ) è un anticorpo monoclonale contro HER2 ( noto anche come ERBB2 ). L’obiettivo principale dello studio NRG Oncology/RTOG-1010 era stabilire se Trastuzumab migliorasse la sop …


 

Esiti migliori nei bambini con neuroblastoma ad alto rischio di nuova diagnosi trattati con chemioimmunoterapia con anticorpo hu14.18K322A

Si è valutato se la combinazione di un anticorpo monoclonale umanizzato anti-disialoganglioside ( hu14.18K322A ) durante la terapia migliori la risposta precoce e gli esiti nei bambini con neuroblasto …


 

Impatto di Pembrolizumab rispetto alla chemioterapia come terapia di seconda linea per il cancro esofageo avanzato sulla qualità di vita correlata alla salute nello studio KEYNOTE-181

Nello studio di fase III KEYNOTE-181 su pazienti con tumore esofageo ( EC ) avanzato, la monoterapia con Pembrolizumab ( Keytruda ) ha prolungato la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia c …


 

Oxaliplatino 3 mesi versus 6 mesi con 6 mesi di fluoropirimidina come terapia adiuvante nei pazienti con tumore del colon in stadio II/III

La combinazione di Oxaliplatino ( Eloxatin ) e fluoropirimidina per 6 mesi è una delle opzioni standard per la terapia adiuvante per i tumori del colon-retto ( CRC ) ad alto rischio in stadio II e III …


 

Terapia adiuvante a base di Oxaliplatino e Fluoropirimidina per 3 o 6 mesi per tumore del colon in stadio III: studio ACHIEVE

Lo studio di fase III ACHIEVE condotto in Giappone è stato uno dei sei studi prospettici inclusi nella collaborazione IDEA ( International Duration Evaluation of Adjuvant Therapy ), che ha determinato …


 

Efficacia e sicurezza di Telaglenastat più Cabozantinib rispetto a placebo più Cabozantinib nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato: studio CANTATA

Il metabolismo disregolato è un segno distintivo del carcinoma a cellule renali ( RCC ). La glutaminasi è un enzima chiave che alimenta la crescita del tumore convertendo la glutammina in glutammato. …


 

Effetto di Apatinib più Doxorubicina liposomiale pegilata versus Doxorubicina liposomiale pegilata da sola sul tumore ovarico ricorrente resistente al Platino: studio APPROVE

Vi sono sostanziali esigenze terapeutiche insoddisfatte nelle pazienti con tumore ovarico ricorrente, resistente al Platino ( PROC ) e dovrebbero essere esplorate nuove strategie terapeutiche. Sono …


 

Valutazione del trattamento con Talazoparib e Avelumab nei pazienti con tumore dell’endometrio con riparazione del mismatch competente

Sebbene l’attività di Pembrolizumab ( Keytruda ) e Lenvatinib ( Lenvima ) sia convincente, non ci sono biomarcatori di risposta e la maggior parte dei pazienti non-tollera, non-risponde o sviluppa res …


 

Ramucirumab e Pembrolizumab rispetto allo standard di cura nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato precedentemente trattato con immunoterapia: studio Lung-MAP S1800A

La resistenza all’inibizione del checkpoint immunitario ( ICI ) nel tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) avanzato rappresenta un importante problema irrisolto. La combinazione di inibito …

Cancro al polmone non-a-piccole cellule operabile: benefici dal trattamento a base di Durvalumab nel setting neoadiuvante e adiuvante

AstraZeneca

Carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile: l’impiego di Durvalumab ( Imfinzi ) nel setting neoadiuvante e adiuvante aumenta la sopravvivenza priva di eventi

Schema terapeutico dello studio AEGEAN:
Setting neoadiuvante: Durvalumab + chemioterapia
Setting adiuvante: Durvalumab

Risultati promettenti sono stati osservati con Durvalumab ( Imfinzi ) somministrato prima e dopo l’intervento chirurgico nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in fase iniziale.

I risultati intermedi dello studio di fase 3 AEGEAN, che sta valutando l’inibitore PD-L1 in combinazione con la chemioterapia nel setting neoadiuvante prima dell’intervento chirurgico e come monoterapia dopo l’intervento chirurgico ( setting adiuvante ), hanno mostrato una riduzione del 32% il rischio di recidiva, progressione della malattia o morte.

La combinazione aveva anche dimostrato un miglioramento significativo della risposta patologica completa ( pCR ), rispetto alla sola chemioterapia, in un’analisi ad interim precedentemente riportata.

Lo studio AEGEAN continuerà come previsto per valutare gli endpoint secondari chiave, tra cui la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).

A livello mondiale, circa 2.2 milioni di persone riceve diagnosi di cancro ai polmoni annualmente, con il tumore del polmone non-a-piccole cellule a rappresentare fino all’85% dei casi.

Mentre circa il 25-30% dei pazienti ha diagnosi abbastanza precoce da permettere un intervento chirurgico con intento curativo, la maggior parte alla fine svilupperà una recidiva nonostante la resezione completa del tumore e la chemioterapia adiuvante.

Durvalumab è un anticorpo monoclonale umano che si lega alla proteina PD-L1 e ne blocca l’interazione con le proteine PD-1 e CD80, contrastando le tattiche di evasione immunitaria del tumore e rilasciando l’inibizione delle risposte immunitarie.

Imfinzi è già approvato in ambito curativo per alcuni pazienti con tumore NSCLC non-resecabile, nonché per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso.

Oltre alle sue indicazioni nel cancro del polmone, Imfinzi detiene anche approvazioni nel cancro del tratto biliare localmente avanzato o metastatico, nel carcinoma epatocellulare non-resecabile e nel cancro alla vescica in fase avanzata precedentemente trattato.

Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Meeting, 2023

Lo studio di fase 3 AEGEAN ha mostrato che il regime basato su Durvalumab ( Imfinzi ) ha migliorato significativamente i risultati nel carcinoma polmonare resecabile, confermando ulteriormente l’importanza della diagnosi precoce e il trattamento del carcinoma polmonare nei primi stadi della malattia dove i pazienti hanno il più alto potenziale di guarigione.

Secondo John Heymach, oncologo presso MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas ( Stati Uniti ), molti pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile sperimentano recidiva della malattia. L’aggiunta di Durvalumab alla chemioterapia sia prima che dopo l’intervento chirurgico ha il potenziale per diventare una terapia di riferimento che può alterare il decorso della malattia oncologica, aumentando significativamente il potenziale di cura.

 

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Il Comitato scientifico dell’EMA ha dato parere positivo per: Tabrecta ( oncologia ) Lunsumio ( oncoematologia ) e Filsuvez ( dermatologia )

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Tabrecta nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con con mutazione associata allo skipping dell’esone 14 di MET

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicine Agency ) ha espresso un giudizio positivo su Tabrecta, destinato al trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in fase avanzata ( NSCLC ) che ospita alterazioni che portano al salto ( skipping ) dell’esone 14 ( METex14 ) del gene del fattore di transizione mesenchimale-epiteliale.

Tabrecta è disponibile in compresse rivestite con film da 150 mg e 200 mg. Il principio attivo di Tabrecta è Capmatinib, un inibitore di MET che blocca la fosforilazione di MET e la segnalazione a valle MET-dipendente.

I vantaggi di Tabrecta sono il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e la durata della risposta ( DoR ) nei pazienti con tumore NSCLC che presentano alterazioni che portano al salto di METex14.

Gli effetti collaterali più comuni sono: edema periferico, nausea, affaticamento, vomito, dispnea e diminuzione dell’appetito.

L’indicazione completa è: Tabrecta in monoterapia è indicato per il trattamento dei pazienti adulti affetti da tumore polmonare non-a-piccole cellule avanzato che presentano alterazioni che portano al salto dell’esone 14 del gene del fattore di transizione epiteliale mesenchimale ( METex14 ), che richiedono una terapia sistemica dopo un precedente trattamento con immunoterapia e/o chemioterapia a base di Platino.

Lunsumio nel linfoma follicolare recidivante o refrattario

Il Comitato scientifico dell’EMA ha adottato un parere positivo per il medicinale Lunsumio, destinato al trattamento del linfoma follicolare recidivante o refrattario.

Lunsumio è disponibile come concentrato per soluzione per infusione da 1 mg e 30 mg. Il principio attivo di Lunsumio è Mosunetuzumab, un anticorpo monoclonale bispecifico che si lega contemporaneamente a CD20 sui linfociti B e a CD3 sui linfociti T, inducendo così la morte dei linfociti B maligni.

I vantaggi di Lunsumio sono l’elevata percentuale di pazienti con una risposta completa e la durata della risposta al trattamento.

Gli effetti indesiderati più comuni sono: sindrome da rilascio di citochine, neutropenia, piressia, ipofosfatemia e cefalea.

L’indicazione completa è: Lunsumio in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti con linfoma follicolare ( FL ) recidivante o refrattario che hanno ricevuto almeno due precedenti terapie sistemiche.

Filsuvez nell’epidermolisi bollosa

Il Comitato scientifico dell’EMA ha espresso parere positivo per il medicinale Filsuvez, destinato al trattamento dell’epidermolisi bollosa ( EB ).

Filsuvez è disponibile come gel per uso cutaneo.

Il principio attivo di Filsuvez è l’estratto di corteccia di Betulla ( come estratto secco, raffinato ) da Betula pendula Roth / Betula pubescens Ehrh. ( equivalenti a 0.5 1.0 g di corteccia di Betulla ), inclusi 84 95 mg di triterpeni calcolati come somma di Betulina, Acido Betulinico, Eritrodiolo, Lupeolo e Acido Oleanolico.

Si ritiene che Filsuvez agisca modulando i mediatori dell’infiammazione e stimolando la differenziazione e la migrazione dei cheratinociti, favorendo così la guarigione e la chiusura delle ferite.

Il vantaggio di Filsuvez è la sua capacità di promuovere la guarigione delle ferite da epidermolisi bollosa a spessore parziale.

Gli effetti collaterali più comuni sono: complicazioni della ferita, reazioni al sito di applicazione, infezioni della ferita, prurito e reazioni di ipersensibilità.

L’indicazione completa è: trattamento delle ferite a spessore parziale associate a epidermolisi bollosa distrofica e giunzionale nei pazienti di età pari o superiore a 6 mesi.

FONTE: EMA ( European Medicines Agency ) 2022

 

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Novità nella terapia del cancro del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato RET-positivo: Gavreto

OncoPneumologia

La Commissione Europea ha approvato Gavreto ( Pralsetinib ) di Roche. L’ok si basa sui risultati dello studio ARROW, in cui il farmaco ha mostrato una risposta duratura

Pralseltinib ( Gavreto ) nel tumore al polmone non -a-piccole cellule ( NSCLC ) avanzato positivo alla fusione di RET, insieme ad Alectinib ( Alecensa ) nel tumore NSCLC avanzato ALK-positivo ed Entrectinib ( Rozlytrek ) nel tumore NSCLC avanzato ROS1-positivo, fa parte del crescente portfolio di trattamenti di precisione di Roche.

Questi farmaci nel loro insieme rappresentano delle opzioni terapeutiche personalizzate per quasi un paziente su dieci con tumore NSCLC avanzato.

I test diagnostici volti all’identificazione delle fusioni di RET, rappresentano il modo più efficace per identificare pazienti con tumore NSCLC avanzato eleggibili per il trattamento con la nuova terapia target Pralsetinib.

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Amgen: approvazione condizionata nell’Unione Europea di Lumykras nel cancro al polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato con mutazione KRAS G12C

Amgen.2

La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata a Lumykras ( Sotorasib ) di Amgen per il trattamento dei pazienti adulti affetti da cancro del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in stadio avanzato con mutazione G12C nel gene KRAS, e in progressione dopo almeno una precedente linea di terapia sistemica

L’autorizzazione completa per questa indicazione è subordinata alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico in uno o più studi di conferma.

La decisione della Commissione Europea fa seguito al parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’Agenzia europea dei medicinali, EMA, e si basa sui risultati dello studio di fase 2 CodeBreaK 100 NSCLC, la più ampia sperimentazione clinica condotta finora su pazienti con mutazione KRAS G12C.

Sotorasib 960 mg, in monosomministrazione giornaliera per via orale, ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva ( ORR ) del 37.1% ( IC al 95%: 28.6-46.2 ) e una durata mediana della risposta ( DoR ) di 11.1 mesi.

Le reazioni avverse più comuni sono state: diarrea ( 34% ), nausea ( 25% ) e stanchezza ( 21% ). Quelle gravi ( di grado 3 o superiore ) più comuni sono state: aumento del livello di alanina aminotransferasi ( ALT; 5% ), aumento di aspartato aminotransferasi ( AST; 4% ) e diarrea ( 4% ).

Fonte: Amgen

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Durvalumab nel setting neoadiuvante con o senza radioterapia stereotassica corporea in pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule in stadio iniziale

Precedenti studi di fase 2 sulla monoterapia neoadiuvante anti-PD-1 o anti-PD-L1 in pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule in stadio iniziale hanno riportato tassi di risposta patologica …


 

Pirfenidone nei pazienti con malattie polmonari interstiziali fibrotiche progressive diverse dalla fibrosi polmonare idiopatica: studio RELIEF

È stato dimostrato che il Pirfenidone ( Esbriet ) rallenta la progressione della malattia nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica ( IPF ). Tuttavia, ci sono poche opzioni di trattamento per le …


 

Pembrolizumab con o senza radioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule metastatico

La radioterapia potrebbe aumentare le risposte antitumorali sistemiche all’immunoterapia. Negli studi PEMBRO-RT ( fase 2 ) e MDACC ( fase 1-2 ), i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule …


 

Patritumab deruxtecan ha dimostrato attività antitumorale nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR

I risultati di uno studio di fase 1 hanno mostrato che Patritumab deruxtecan ha indotto un tasso di risposta globale del 39% tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) avan …


 

Sotorasib: beneficio clinico duraturo nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazioni di KRAS

Lo studio di fase 2 CodeBreaK 100 ha mostrato che Sotorasib ( Lumakras ) ha prodotto un beneficio clinico duraturo tra i pazienti precedentemente trattati con carcinoma al polmone non-a-piccole cellul …


 

Bambini con tosse grassa cronica e sospetta bronchite batterica protratta: vantaggi del trattamento per 4 settimane con Amoxicillina e Acido Clavulanico rispetto al ciclo di 2 settimane

La bronchite batterica protratta ( PBB ) è una delle principali cause di tosse grassa ( o produttiva ) cronica nei bambini. In uno studio sono stati evidenziati alcuni vantaggi della somministrazi …


 

Nivolumab e Ipilimumab come terapia di mantenimento nel tumore polmonare a piccole cellule a malattia estesa: studio CheckMate 451

Nel tumore polmonare a piccole cellule a malattia estesa ( ED-SCLC ), i tassi di risposta alla chemioterapia di prima linea a base di Platino sono robusti, ma le risposte mancano di durata. CheckMat …


 

Camrelizumab più Carboplatino e Pemetrexed rispetto alla sola chemioterapia nei pazienti naive alla chemioterapia con tumore polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso avanzato: studio CameL

L’immunoterapia combinata con la chemioterapia si è dimostrata efficace come trattamento per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ), non-squamoso, avanzato senza aberrazioni genetiche ta …


 

Effetto di un singolo giorno di aumento dell’uso di Budesonide – Formoterolo secondo necessità sul rischio a breve termine di esacerbazioni gravi nei pazienti con asma lieve: analisi post-hoc dello studio SYGMA 1

Nell’asma lieve, Budesonide – Formoterolo ( Symbicort ) al bisogno riduce il rischio di esacerbazione a lungo termine rispetto ai beta2-agonisti a breve durata d’azione ( SABA ) al bisogno, con una ri …


 

Pembrolizumab nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule con performance status 2: studio PePS2

Il blocco terapeutico di PD-1 e del suo ligando PD-L1 ha trasformato la gestione del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ). Gli studi clinici con Pembrolizumab ( Keytruda ) hanno arruolat …


 

Antibiotici per via endovenosa versus antibiotici per os per l’eradicazione di Pseudomonas aeruginosa nella fibrosi cistica: studio TORPEDO-CF

L’infezione polmonare cronica da Pseudomonas aeruginosa è una delle cause più importanti di mortalità e morbilità nella fibrosi cistica. Se gli antibiotici vengono somministrati prontamente, l’infez …


 

Inibitore DPP-1 Brensocatib nelle bronchiectasie

I pazienti con bronchiectasie hanno frequenti riacutizzazioni che si pensa essere correlate a infiammazione neutrofila. L’attività e la quantità di serina proteasi dei neutrofili, inclusa l’elastasi …


 

Pamrevlumab, una terapia anti-fattore di crescita del tessuto connettivo, per la fibrosi polmonare idiopatica: studio PRAISE

Il fattore di crescita del tessuto connettivo ( CTGF ) è una glicoproteina secreta che ha un ruolo centrale nel processo di fibrosi. Lo studio PRAISE è stato progettato per valutare la sicurezza, la …


 

Pirfenidone nei pazienti con malattia polmonare interstiziale fibrosante progressiva non-classificabile

Al momento, non sono disponibili farmacoterapie approvate per la malattia polmonare interstiziale ( ILD ) non-classificabile, caratterizzata da fibrosi progressiva del polmone. Sono state valutate l’ …


 

CheckMate 227: i dati di follow-up a 3 anni hanno mostrato una sopravvivenza globale durevole a lungo termine con la combinazione Nivolumab e Ipilimumab nel cancro al polmone non-a-piccole cellule

I pazienti con tumore polmonare avanzato non-a-piccole cellule che hanno ricevuto Nivolumab e Ipilimumab hanno dimostrato continui benefici di sopravvivenza a lungo termine, rispetto alla chemioterapi …

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