La Champions 22/23 delle italiane da zero a dieci-Quarti di finale d’andata

Ecco i voti alla partite delle squadre italiane in Champions.

L’Inter va a vincere meritatamente a Lisbona. Una squadra ordinata, tenace, aggressiva quando necessita, ha ragione dei portoghesi (5: si dimostrano inferiori all’Inter) e ipoteca l’accesso alla semifinale. Bravi tutti, ma sugli scudi Bastoni (due assist al bacio, uno sfruttato da Barella, l’altro no da Dumfries, entrambi da 9), Onana (pochi interventi, ma decisivi:8) e Mkhitaryan (8 anche a lui, perché è stato il migliore in un centrocampo che ha comunque funzionato benissimo).

Veniamo allo scontro tutto italiano fra Milan e Napoli. L’hanno spuntata i rossoneri (8), ma il Napoli ha semplicemente pagato il black-out degli ultimi venti minuti del primo tempo (7 agli azzurri). Nei partenopei si è vista la mancanza di Osimhen, mentre i rossoneri hanno dimostrato di essere squadra organizzata, capace tanto di difendere quanto di offendere. 9 all’azione del goal di Bennacer, impreziosita dalla magia da 10 con cui Brahim Diaz si libera di due avversari contemporaneamente, 9 all’azione personale con la quale Leao sfiora un goal da far venir giù lo stadio, 9 alla parata di Maignan su Di Lorenzo, 5 ad Anguissa per il fallo ingenuo con cui rimedia il (giusto) secondo giallo. Infine 2 all’arbitro Kovacs perché non ammonire Leao dopo che quest’ultimo spacca la bandierina del calcio d’angolo (gesto da zero) è un errore troppo marchiano. Senza contare che all’inizio lascia correre troppo, contribuendo a creare il clima di nervosismo che si è potuto vedere nel secondo tempo.

La Champions 22/23 delle italiane da meno cento a dieci-Ottavi di ritorno

I voti alle gare delle squadre italiane in Champions.

Il Milan (8) va a Londra e riesce meritatamente a passare il turno, ingabbiando un avversario (5) quasi mai pericoloso. I rossoneri se un torto hanno avuto è stato quello di non concretizzare le occasioni avute per chiudere anzitempo il discorso qualificazione, ma si sono dimostrati squadra.

L’Inter (6) porta a casa la qualificazione in un match non certo spettacolare. I nerazzurri hanno cercato di badare al sodo, concedendo poco (e creando anche poco), tuttavia devono accendere un cero ad Onana per il prodigioso intervento con cui ha deviato il colpo di testa di Taremi sul palo (intervento da 9), altrimenti chissà…

Il Napoli (10) ci regala un altro show. Prestazione spettacolare degli azzurri, che liquidano i tedeschi dell’Eintracht (5) riducendoli a sparring-partner. 9 allo stacco imperioso di Osimhen sul primo goal.

Inoltre

Non riguarda una partita delle squadre italiane, ma vogliamo dare spazio ad una profezia di un “addetto ai lavori” ad inizio stagione.  “Haaland non c’entra niente con l’idea di Pep! Farà fatica”. Così disse lo Zulù di Bari Vecchia ad inizio stagione. Per la serie “Il buon tacer non fu mai scritto”. Quindi, volentieri, regaliamo uno zero ad Antonio Cassano.

Infine un -100 a Ceferin, favorevole a far venire in Italia i tifosi dell’Eintracht. Bravo fenomeno!

La Champions 22/23 delle italiane da due a dieci-Ottavi di finale di andata

Riprende la Champions, riprendono i voti alle partite delle squadre italiane impegnate nella massima competizione europea per club.

Iniziamo col Milan (7), che la settimana scorsa ha battuto meritatamente Tottenham (5, poco incisivo). I rossoneri hanno giocato una buona partita e il loro torto è stato non riuscire a concretizzare di più rispetto a quanto prodotto (De Ketelare e Thiaw potevano decisamente fare meglio nelle occasioni a loro capitate: errori da 4).

Continua a dare spettacolo il Napoli (10), che avrebbe potuto veramente vincere con un punteggio ancora più alto. I partenopei hanno dominato contro un Eintracht (6) che all’inizio ha creato qualche fastidio, ma poi è stato sottomesso dal Napoli. 10 all’azione del primo goal azzurro, da manuale. 9 all’azione del secondo goal. 2 a Kolo-Muani per il fallo su Anguissa.

Bella gara tra Inter e Porto (7 a tutte e due le compagini), con i due portieri protagonisti (8 ad Onana per la prestazione, 9 alla parata di Diogo Costa su Bastoni, come un goal). I nerazzurri alla fine la spuntano con una zampata di Lukaku (7), che entrato ha dato una marcia in più all’attacco (oltre a segnare il goal decisivo). 4 ad Otavio per l’espulsione ingenua.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Quindicesima giornata

I nostri voti alla quindicesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Empoli-Cremonese, dove i toscani (6) vincono contro un avversario che è stato pericoloso, ha dominato praticamente il primo tempo e ha avuto il torto di non riuscire a metterla dentro un po’ per demeriti suoi, un po’ per meriti di un super-Vicario (9). I grigiorossi (7) sono stati punti troppo severamente nel punteggio e il risultato, va detto, è stato bugiardo nei loro confronti.

Il Napoli (9) vince un’altra volta regalando momenti di grande calcio (come nelle azioni del secondo e del terzo goal: entrambe da 9), per poi calare nel finale contro l’Udinese che ha il merito di non mollare fino alla fine (6 ai friulani). 9 al goal di Samardzic.

Un Lecce corsaro (7) prende tre punti a Genova, contro una Sampdoria (5) sempre più allo sbando e sempre con meno idee. 8 all’azione del contropiede leccese sul goal di Banda.

Un buon Bologna (7) piega un Sassuolo che inizia bene, ma poi si perde (5 ai neroverdi). I felsinei guadagnano tre punti preziosi, che li fanno navigare in acque più tranquille, tra l’altro realizzando tre bei goal, che meritano tutti una menzione. 9 ad Aebischer per la “zampata” sul primo goal, 8 ad Arnautovic per la freddezza sul secondo, 10 a Ferguson per la bellissima pennellata con cui realizza il 3-0.

L’Inter (7) conquista tre punti a Bergamo contro un’Atalanta (6) che gioca un buon primo tempo ma nella ripresa concede troppo agli avversari. Gli uomini di Inzaghi dopo un primo tempo non certo entusiasmante (bravo Onana, che con due interventi da 8 limita i danni) escono fuori nella ripresa, salvo poi patire nel finale il ritorno atalantino. 8 a Dzeko per la doppietta.

Il Monza (9) domina il match contro la Salernitana (4) che forse non si è resa conto ancora adesso che la partita è iniziata e finita. 9 al colpo di tacco con cui Mota serve Carlos Augusto per il goal dell’1-0: geniale.  3 a Candreva, per principio.

Lo Spezia (7) raccoglie tre punti d’oro a Verona, con i padroni di casa (5) sempre più nei guai e sempre più lontani dall’essere la squadra ammirata lo scorso anno. Evidentemente non era tutta colpa di Cioffi. 8 a NZola per la doppietta.

Una brutta Roma (5) pareggia contro un Torino (7) per settanta minuti a lei superiore. I giallorossi evitano la sconfitta trascinati dall’ingresso decisivo di Dybala (8). 4 a Belotti per il rigore sbagliato, 9 al tiro di Dybala (anche se ha preso la traversa il gesto tecnico è ottimo e va premiato) e 9 al goal di Matic, bravo a riprendere il pallone e a sfoderare la conclusione vincente. Zero a Mourinho, perché basta!

Il Milan (6) vince tra le polemiche contro una Fiorentina (7) che non meritava assolutamente la sconfitta. I rossoneri vincono nel finale, ma il goal era da annullare: 2 dunque a Sozza e ai suoi collaboratori, col VAR il contatto Rebic-Terracciano (con quest’ultimo che è stato ingiustamente fatto passare per un fesso che fa uscite a vuoto quando invece ha subito un fallo) andava sanzionato! Per il resto 9 a Tomori per il salvataggio sulla linea su Ikoné: valevole quanto un gran goal.

Concludiamo con una Juventus che sfodera un’ottima prestazione (9 ai bianconeri) dominando in lungo e in largo il match contro la Lazio (5), che aveva come scusante parecchie assenze, ma è stata tritata dalla morsa della Juve che di fatto non l’ha lasciata giocare, punendone le amnesie in fase difensiva e dimostrandosi superiore. 8 a Kean per la doppietta.

La Champions League (delle italiane) da tre a dieci-Terza giornata dei gironi

I voti alle partite delle italiane nel terzo turno di Champions.

L’Inter (e Inzaghi specialmente) era chiamata a dare un segno di risveglio dopo le ultime, non certo confortanti, prestazioni. L’ha dato! Una squadra viva, tenace, che ha bloccato Lewandoswki in maniera egregia e che a tratti a subito un gioco (quello del Barcellona) che alla fine ha prodotto tanto fumo ma arrosto poco (Onana non è che abbia dovuto fare chissà che cosa…). Bene dunque i nerazzurri (compreso Inzaghi, visto che quando è ora per qualcuno le colpe sono tutte sue, almeno riconosciamogli dei meriti quando l’Inter disputa match come quello di ieri sera). Noi diamo 8 all’Inter e 7 al Barcellona per il discorso precedente, ovvero ha proposto gioco, ma alla fine non l’ha tradotto in occasioni da rete. 9 ai difensori nerazzurri per aver neutralizzato Lewandowski (5), 8 ad un Di Marco encomiabile, 8 a Calhanoglu per il goal. Sulla partita resta il dubbio del possibile fallo di mano di Dumfries (3: rigore o no, il modo in cui cerca di colpire il pallone è roba che neppure all’oratorio…). Sono passate ore eppure vi sono ancora dubbi, lecito che l’arbitro, che non può aspettare un’ora a decidere, li abbia avuti anche lui.

Nella terra di coloro che sono diventati un modello da seguire per intere generazioni per come giocavano a calcio e per lo spettacolo che davano, il Napoli dà spettacolo (10 naturalmente a tutti gli azzurri, Spalletti compreso), fornendo una prestazione eccezionale. I partenopei sembrano davvero in uno stato di grazia ed è difficile per noi scegliere fra loro il migliore. Chapeau! L’Ajax (5) inizia bene, ma poi viene sopraffatto dalla potenza dell’avversario.

Il Milan (5) esce sconfitto (meritatamente) da Stamford Bridge, contro un Chelsea (8) che ha dominato il match senza se e senza ma. I “Blues” hanno sempre avuto il controllo del match, i rossoneri  in novanta e più minuti hanno creato praticamente un solo pericolo (e qui Krunic merita un 3 perché non puoi divorarti un goal del genere).

Terminiamo con una Juve che vince ma dimostra ancora carenze. I bianconeri (6) controllano il match contro un avversario non certo irresistibile, il Maccabi Haifa (5) infatti crea grattacapi alla Juve solo nel finale, ma perché sono i bianconeri stessi a crearseli. Il goal preso sul 2-0 (sul quale naturalmente danno tutti la colpa Szczesny, quando lui era dove doveva essere, forse poteva dimostrare più tempestività, ma non è colpa sua se Kean perde un pallone “Ad Minchiam” e sul contropiede la difesa si lascia sorprendere, ma è quasi inutile discuterne ormai…). Sugli scudi Rabiot (8), migliore in campo (e non solo per le reti) e Di Maria (8), assist-man in tutti e tre i goal e non solo. Vlahovic (6)  il goal lo fa, ma se ne divora uno all’inizio che Calloni levati!

La Champions League (delle italiane) da zero a dieci

Da quest’anno il nostro blog darà i voti anche alle partite giocate dalle squadre italiane in quella che è la massima competizione europea per club. Speriamo che la novità sia apprezzata da coloro che ci leggono.

Il Milan (6) pareggia, ma non ci convince, in quanto è vero che crea occasioni, ma ne concede troppe e può ringraziare l’attacco di “callonite” acuta di Fernando (1, non puoi sbagliare un goal così). 9 a Okafor per il goal, anche se Kalulu nell’occasione si è lasciato fregare bene (4).

C’era molta attesa per il debutto in Champions della Juve a Parigi. Dopo venti minuti i tifosi bianconeri crediamo fossero già preparati al peggio nel vedere un Mbappé (meriterebbe 10, ma gli diamo 9 perché sul 2-0, dopo uno dei suoi contropiedi devastanti, invece di passarla in mezzo all’uomo libero, ha tirato fuori. Un po’ di altruismo, non giochi da solo!) devastante.  Invece i bianconeri hanno avuto anche loro delle occasioni e per poco non la pareggiano, anche se forse sarebbe stato troppo da quello visto in campo. Donnarumma ha responsabilità sul goal, ma ha pure effettuato due parate decisive sui colpi di testa di Milik e Vlahovic, perciò è 7, mentre Perin l’abbiamo visto incolpevole sui goal e reattivo nel finale su Neymar (parata da 8). Diamo 7 ai francesi e 6 alla Juve perché dopo tutto, ha pagato l’inizio difficile, ma è sempre stata in partita. Menzioniamo anche Neymar (7, buona la prova del brasiliano) e Kostic (2, non centrare la porta sull’occasione seguente al colpo di testa di Milik era un’impresa, lui c’è riuscito).

L’Inter perde contro il Bayern. I nerazzurri creano occasioni, ma quando sei in Champions e sfidi il Bayern, qualcuna la devi concretizzare, altrimenti addio patria! Noi comunque diamo 6 ai nerazzurri, perché hanno cercato di fronteggiare al meglio un avversario che si è dimostrato devastante quando attaccava. Diamo 10 a Sané. Mostruoso sia per il primo goal, sia per l’azione del secondo goal in compartecipazione con Mané: roba da playstation! Chapeau. Onana ha una sola incertezza, ma sfodera parate decisive e gli diamo 7. Per il goal sbagliato diamo zero a Correa, perché quello non è calcio, è roba da “Oggi le Comiche”.

Il Napoli (10) è la sorpresa di questa giornata di Champions. Gli azzurri giocano una partita da sogno, asfaltando il Liverpool (3). Bravi tutti, anche Osimhen che, nonostante il rigore sbagliato, finché ha giocato è stato un pericolo costante. Gli auguriamo di riprendersi presto. Non abbiamo dunque menzioni da fare, ma semplicemente complimentarci con Spalletti e i suoi!

A proposito, Allegri ha incontrato il PSG e ha dichiarato che per lui contava la partita col Benfica. Spalletti avrebbe potuto dire che per lui contava quella con l’Ajax, visto la caratura dell’avversario (non distante da quella del PSG), ma si vede che invece di fare il giargianese in conferenza stampa ha evidentemente preferito preparare il match alla grande, riuscendo in un’impresa.