IMANE FADIL: QUELLE CENE ELEGANTI PUZZANO DI ZOLFO

Dopo aver letto ieri mattina su Il FATTO QUOTIDIANO l’intervista alla modella marocchina Imane Fadil – la quale, raccontando delle famose “cene eleganti” ad Arcore cui partecipò nel 2011, a un certo punto, presumibilmente riferendosi a Berlusconi, dichiara testualmente, “Questo signore fa parte di una setta che invoca il demonio. Sì lo so che sto dicendo una cosa forte, ma è così. E non lo so solo io, lo sanno in tanti”; aggiungendo, “in quella casa accadevano oscenità continue. Una sorta di setta, fatta di sole donne, decine e decine di femmine complici”; concludendo che le prove di quanto asserisce le svelerà nel libro che sta completando – non ho potuto fare a meno di immaginarmi il clamore, l’indignazione, se non addirittura il putiferio che le sue parole avrebbero scatenato da parte del diretto interessato e di quanti, politicamente e non, gravitano intorno a lui.

Invece, che io sappia, nulla: l’intervista è passata in sordina come se non fosse stata mai rilasciata. Ciò stupisce per due motivi: 1) è appena uscito LORO 1, il primo capitolo del film di Paolo Sorrentino in cui si racconta di Berlusconi e delle “olgettine”, le ragazze che partecipavano alle “cene eleganti” ad Arcore nella speranza di fare strada nel mondo dello spettacolo; 2) il nostro è un paese sensibile agli argomenti pruriginosi, lo dimostra l’alto numero di copie venduta dai giornali di gossip e dal successo di pubblico dei reality show tipo Il Grande Fratello e L’Isola dei Famosi. Pertanto un argomento come quello inerente le dichiarazioni di Imane Fadil, per quanto surreali possano apparire, supponevo avrebbero provocato quanto meno  un minimo di rumore nell’ambiente.

È presumibile che il silenzio che ne è invece  scaturito sia da attribuirsi a una precisa strategia del diretto interessato, Berlusconi, al fine di non fare pubblicità gratuita a una donna disperata in cerca di notorietà, la quale punta sulla pubblicazione del proprio libro dove racconterebbe per esteso quello che per sommi capi ha dichiarato nell’intervista con il sostegno di prove documentali, le cui affermazioni sono talmente surreali che alimentano qualche dubbio sulla sua serenità mentale, come le fa notare nell’intervista lo stesso giornalista che ne ha raccolta la testimonianza.

Tuttavia le dichiarazioni di Imane Fadil riportano alla mente quelle con cui nel 2009 Veronica Lario, all’epoca ancora moglie del Silvio Berlusconi, commentò la presenza di Berlusconi alla festa di 18 anni di Noemi Letizia: “Quello che emerge dai giornali è ciarpame senza pudore. E tutto in nome del potere… figure vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo e la notorietà”.

Per quanto riguarda il coinvolgimento di presunte sette sataniche in fatti di cronaca, non è questa la prima volta che se ne sente parlare: un accostamento fu fatto durante l’inchiesta per i delitti del mostro di Firenze, oppure  per la morte a Palma di Maiorca dell’imprenditore toscano Massimiliano Rossi. Così come di un coinvolgimento di sette sataniche si è sussurrato riguardo la misteriosa morte di Davi Rossi, ufficialmente suicidatosi, responsabile delle comunicazioni del Monte dei Paschi di Siena il 6 marzo 2013.

Del coinvolgimento di sette sataniche in tanti altri fatti di cronaca si viene a conoscenza se si ha la pazienza di “navigare” nel mare virtuale di internet digitando nel motore di ricerca SETTE SATANICHE COINVOLTE IN FATTI DI CRONACA.

Ma tutte le vicende che ne derivano sono tragici fatti di sangue. Quelle che invece riguardano il racconto di Imale Fadil sono banali festini, o “cene eleganti”, con probabile finale a sorpresa…

IMANE FADIL: QUELLE CENE ELEGANTI PUZZANO DI ZOLFOultima modifica: 2018-04-25T13:04:46+02:00da kayfakayfa