IL VENTO DEL DESTINO, di Martina Fiorenza, edito da Kindle e disponibile su Amazon, è un gradevole racconto di poco più di 50 pagina che si lascia leggere piacevolmente come se bevessimo una bibita fresca e dissetante. Ambientata alla fine degli anni trenta, la storia narra le vicende di Ester ed Eva, due ragazzine polacche di origine ebrea costrette a vivere la tragedia dell’olocausto.

IL VENTO DEL DESTINO, di Martina Fiorenza

IL VENTO DEL DESTINO, di Martina Fiorenza, edito da Kindle e disponibile su Amazon, è un gradevole racconto di poco più di 50 pagina che si lascia leggere piacevolmente come se bevessimo una bibita fresca e dissetante. Ambientata alla fine degli anni trenta, la storia narra le vicende di Ester ed Eva, due ragazzine polacche di origine ebrea costrette a vivere la tragedia dell’olocausto.

Scritto in prima persona – la voce narrante è Ester –, a quanti avranno la fortuna di leggerlo, il libro stupirà per la freschezza e maturità di linguaggio, per la capacità dell’autrice di immedesimarsi nel personaggio dando voce a Ester – in gergo tecnico ciò si chiama punto di vista -, per la descrizione degli ambienti e quella psicologica dei personaggi, per i dialoghi bene impostati da far sorgere il dubbio che davvero chi scriva non abbia vissuto quella tragica vicenda.

Vi chiederete perché il libro vi “stupirà”. Vi stupirà perché l’autrice ha solo quattordici anni: Martina si è licenziata quest’anno all’IC 3° Gadda di Quarto. In un’epoca dove sempre più ragazzi hanno integrato il telefonino al proprio corpo facendone un’appendice insostituibile, nutrendosi non solo di libri ma sempre più di meme e messaggi di fantomatici influencer, servendosi della scrittura quasi unicamente per chattare e scambiarsi messaggi sui social in maniera spesso sgrammaticata e telegrafica, trovarsi al cospetto di una ragazzina che già può vantare un interessante curriculum da scrittrice, agli occhi dei più sembrerà un’anomalia.  Non lo è certo per il sottoscritto che per anni ha tenuto a Pozzuoli laboratori di scrittura creativa per ragazzi, integrando a queste esperienze un laboratorio di scrittura presso la sezione femminile del carcere minorile di Nisida. […]

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Diversi sono i dipinti e le opere d’arte dove, nel corso dei secoli, la Maddalena è stata ritratta incinta.  Uno tra i più famosi è sicuramente quello di Piero della Francesca presente ad Arezzo, nella chiesa di San Francesco, appartenente al ciclo degli affreschi denominato Storia della Vera Croce.

A Napoli sulle tracce di Maria Maddalena

 

Un’amica cui è noto il mio interesse per la figura di Maria Maddalena mi ha telefonato chiedendomi se fossi a conoscenza della presenza a Napoli, precisamente in via Bartolomeo Capasso, nel complesso monastico benedettino di San Sossio e San Severino tanto caro agli angioini, di due dipinti che ritraggono due madonne gravide

Al mio diniego ha risposto che mi avrebbe inviato le foto dei quadri. Nel momento in cui le ho ricevute, osservandole con attenzione, seppure le immagini fossero sfocate, mi sono reso conto che effettivamente sia la Madonna sulla mezza luna sia quella distesa sotto la deposizione hanno il pancione.

L’assunzione nella chiesa dei SS Severino e Sossio

A quel punto l’ho richiamata per chiederle come ne fosse venuta a conoscenza. Ha risposto che glieli aveva segnalati un suo amico che ne era venuto a conoscenza durante una visita guidata, aggiungendo: “tra breve la chiesa verrà chiusa per improrogabili lavori di restauro perché dalla volta cadono calcinacci e da alcuni pilastri si sono staccate le decorazioni. Se ci tieni a vederli dal vivo, affrettati”. […]

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Venerdì 10 marzo a Quarto, nella sala Giancarlo Siani di Casa Mehari, si è presentato il mio ultimo romanzo L’Ultima Notte (Edizioni Helicon), rielaborazione dell’omonimo racconto pubblicato nel 1997 con Tommaso Marotta Editore. Relatori la dottoressa Barbara Melcarne e il giornalista Ciro Biondi.

Presentazione de “L’Ultima Notte” a Casa Mehari

Venerdì 10 marzo a Quarto, nella sala Giancarlo Siani di Casa Mehari, si è presentato il mio ultimo romanzo L’Ultima Notte (Edizioni Helicon), rielaborazione dell’omonimo racconto pubblicato nel 1997 con Tommaso Marotta Editore. Relatori la dottoressa Barbara Melcarne e il giornalista Ciro Biondi.

 

Prologo

Dal ripiano del tavolo la lampada illuminava l’interno della casa affacciata sul mare, proiettando sulla parete

l’ombra del vecchio pescatore assorto a scrivere su un quaderno. Quando finì rilesse, avvolto in una nuvola di fumo che gli usciva dalle narici, con le sopracciglia corrucciate, schiacciando sulle assi del pavimento il mozzicone del sigaro: L’amore ha il potere di fissare il passato in eterno presente.

Dopo aver letto, l’uomo trasse un profondo respiro. Chiuse il quaderno, si alzò e andò alla finestra per osservare, attraverso i vetri graffiati dalla pioggia, l’imperversare della tempesta. Un fulmine tracciò nell’aria una scarica luminosa. Il bagliore squarciò le tenebre, illuminando in lontananza il mare ingrossato infrangersi sulla scogliera. L’assordante boato di un tuono fece tremare i vetri. Dal fondo del cortile si levò l’abbaiare di Julab, il suo cane. Il vecchio pescatore sorrise pensando all’animale con cui da tempo condivideva la solitaria esistenza. Lo aveva trovato una mattina di molti anni prima, mentre, dopo una mareggiata, camminava lungo la spiaggia per vedere cosa vi avesse depositato il mare. Dal relitto di una barca riverso sulla riva giungeva un guaire. Si era avvicinato al rottame: all’interno vi era un cucciolo tutto bagnato e impaurito. “E tu chi sei?” aveva domandato tirandolo fuori, mentre per quanto di loro competenza. lo accarezzava per calmarlo. L’aveva chiamato Julab e da quel giorno divenne l’unica sua compagnia. L’ennesimo fulmine lacerò le tenebre seguito da un tuono più fragoroso del precedente. L’uomo non poté fare a meno di rabbrividire: pur essendo nato e avendo vissuto sempre sull’isola, non ricordava una burrasca tanto violenta. “Forse è un segno”, pensò. Scrollando il capo, si andò a sdraiare sul letto accostato alla parete ad angolo con la finestra. […]

 

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Al Petronio di Pozzuoli San Valentino all’insegna della scrittura dei sentimenti

Al “Petronio” di Monterusciello, San Valentino all’insegna della scrittura dei sentimenti

Quando mi fu proposto di incontrare, insieme alla scrittrice Annamaria Varriale, un gruppo di studenti dell’IPSEOA Petronio di Pozzuoli che, prendendo spunto dai nostri romanzi e raccolte di poesia – ERAVAMO TANTO RICCHI e la silloge poetica L’INCERTO VOLO DELL’ANIMA, editi dalla Varriale; L’ULTIMA NOTTE, il mio ultimo romanzo -, avesse per tema La Scrittura dei Sentimenti, aderii con entusiasmo. Avendo coordinato in passato laboratori di scrittura creativa per ragazzi in scuole e librerie di Pozzuoli e uno presso il carcere minorile di Nisida con un gruppo di ragazze rom, sapevo quanto fosse stimolante lavorare con i giovani. Per cui l’idea di parlare con loro di amore, soprattutto dopo che avevano letto i nostri libri, non solo mi piaceva ma mi incuriosiva: quali sarebbero state le loro considerazioni sull’amore visto che, al pari di libertà, è un vocabolo di cui da sempre se ne fa un abuso indiscriminato? […]

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Venerdì 10 marzo a Quarto, nella sala Giancarlo Siani di Casa Mehari, si è presentato il mio ultimo romanzo L’Ultima Notte (Edizioni Helicon), rielaborazione dell’omonimo racconto pubblicato nel 1997 con Tommaso Marotta Editore. Relatori la dottoressa Barbara Melcarne e il giornalista Ciro Biondi.

Presentazione de L’ULTIMA NOTTE

Video

Sabato 21 gennaio 2023 a Pozzuoli, nella sala consiliare di Palazzo Migliaresi, si è presentato il mio nuovo romanzo L’ULTIMA NOTTE.

In rappresentanza delle istituzioni il vicesindaco/assessore alla cultura prof. Filippo Monaco.

Relatori: prof. Nicola Magliulo; prof. Ernesto Salemme

Moderava la scrittrice Annamaria Varriale

Introduzione del giornalista, dottor Ciro Biondi

DI SANGUE E D'AMORE, il nuovo romanzo di annamaria Varriale

DI SANGUE E D’AMORE, il nuovo romanzo di Annamaria Varriale

Dal 3 febbraio è in libreria DI SANGUE E D’AMORE (Homo Scrivens), il nuovo romanzo di Annamaria Varriale, autrice di Eravamo Tanto Ricchi che tanto successo di pubblico e di critica riscosse all’epoca della sua uscita.i8

Il racconto, strutturato attraverso un ricamo di storie che si intersecano l’una con l’altra mediante uno stile narrativo che, pur alternandosi tra la prima e la terza persona, mai perde di efficacia e di sostanza, catturano l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina.

Se in Eravamo Tanto Ricchi l’autrice raccontò, con sussurrato pudore, vicende personali e spesso dolorose che riguardarono direttamente lei e la propria famiglia dagli anni venti alla fine degli anni sessanta, in questo nuovo romanzo, tra realtà e finzione, ci regala uno spaccato di società che va dalla prima guerra mondiale agli inizi degli anni ottanta epoca in cui realizzò il proprio sogno di diventare madre. […]

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Sabato 21, gennaio durante la presentazione del mio romanzo L’ULTIMA NOTTE (Edizioni Helicon) , il prof. Magliulo, uno dei relatori insieme al prof. Ernesto Salemme presenti quella sera in sala, parlando dell’amore divinizzato, a loro dire tema centrale del racconto, ha citato Dante Alighieri, suscitando in me viva gioia e dandomi modo di parlare del presunto rapporto tra il sommo poeta e i Fedeli d’Amore.

A proposito di Dante e dei Fedeli d’Amore

Sabato 21, gennaio durante la presentazione del mio romanzo L’ULTIMA NOTTE (Edizioni Helicon) , il prof. Magliulo, uno dei relatori insieme al prof. Ernesto Salemme presenti quella sera in sala, parlando dell’amore divinizzato, a loro dire tema centrale del racconto, ha citato Dante Alighieri, suscitando in me viva gioia e dandomi modo di parlare del presunto rapporto tra il sommo poeta e i Fedeli d’Amore.

A riguardo nella mia raccolta di articoli sull’ermetismo – DISCUSSIONI SU MARIA MADDALENA – UN VIAGGIO NELLA TRADIZIONE ERMETICA disponibile su Amazon – vi è un capitolo dedicato proprio a Dante e al suo rapporto sia con i templari sia con i Fedeli d’Amore che ripropongo in questo post al fine di chiarire a quanti non li conoscessero chi erano i Fedeli d’Amore.

DANTE TEMPLARE E ALCHIMISTA

Tra i massimi capolavori letterari di sempre, la Divina Commedia vanta un gran numero di saggi critici e analitici, alcuni dei quali non si limitano ad analizzarne la struttura compositiva, la storicità e il significato filosofico ma, entrando nell’anima dell’opera, tentano di dimostrare come Dante non si fosse limitato a infondervi simbolicamente le proprie ideologie politiche e religiose. Bensì vi avesse trasfuso il proprio credo spirituale/misteriosofico di matrice gnostica in quanto avrebbe fatto parte, insieme ad altri stilnovisti, dei Fedeli D’Amore. […]

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Lunedì 30 gennaio nella sala dell’Ostrichina, al Fusaro (Bacoli), alla presenza del sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione e di un folto pubblico, la scrittrice Dacia Maraini ha presentato il libro CARO PIER PAOLO (Neri Pozza), scritto per celebrare il centenario della nascita di Pierpaolo Pasolini tragicamente scomparso il 2 novembre del 1975.

ALLA CASINA VANVITELLIANA DACIA MARAINI HA PRESENTATO “CARO PIER PAOLO”

Lunedì 30 gennaio nella sala dell’Ostrichina, al Fusaro (Bacoli), alla presenza del sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione e di un folto pubblico, la scrittrice Dacia Maraini ha presentato il libro CARO PIER PAOLO (Neri Pozza), scritto per celebrare il centenario della nascita di Pierpaolo Pasolini tragicamente scomparso il 2 novembre del 1975.

Ad affiancarla il professor Ernesto Salemme che, oltre a parlare del libro coadiuvato dalle letture dell’attore Dario Barbato, l’ha intervistata sul suo rapporto personale con Pasolini alimentando una vivace e interessante conversazione da cui è fuoriuscita un’immagine diversa da quella stereotipata che presenta un Pasolini caratterialmente burbero, arrabbiato con il mondo, un predatore eternamente a caccia di ragazzi di vita per appagare la propria omosessualità di cui non fece mai mistero. […]

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“BELLA PER SEMPRE”: a Palazzo Migliaresi la presentazione di un’antologia di racconti sulla violenza sulle donne.

“BELLA PER SEMPRE”: a Palazzo Migliaresi la presentazione di un’antologia di racconti sulla violenza sulle donne.

Giovedì 19 gennaio, a Pozzuoli, nella sala consiliare di Palazzo Migliaresi, si è presentato il volume Bella Per Sempre (Volturnia Edizioni), un’antologia di racconti sulla violenza sulle donne di autrici varie (Doris Contreras, Mihaela Suman, Elena Ruzza, Anna Rita Mascio, Ida Di Ianni, Virginia Ricci, Elena Grande, Edvige Gioia, Maria Grazia Rossi, Matilde Iaccarino, Lady Marion, Elina Miticocchio, Cinzia Di Francia, Rossella Santoro, Rosanna Lemma e Rossella De Magistris).

Le storie non si limitano al femminicidio, ma analizzano la violenza in tutte le sue forme, inclusa quella psicologica, la più subdola di tutte perché difficile da percepire e respingere. Nonché storie di ragazzi e ragazze che faticano ad accettare la propria identità biologica, sentendosi nell’anima diverse/i da quel che sono fisicamente; costrette/i dunque a subire il dileggio e la violenza sia a scuola, sia tra gli amici, sia in famiglia. Perché è proprio laddove il rifugio, il conforto e l’incolumità dovrebbero essere garantiti, rispetto a una società che si mostra sempre più avversa nei confronti dei più deboli e diversi, che spesso si manifestano le violenze più efferate e sottili: mariti e compagni gelosi, ma anche padri e fratelli che identificano nella violenza o nell’isolamento della donna o di chi è diverso uno strumento per manifestare, a loro dire, l’amore che provano verso di lei/lui al fine di rimetterla/o in riga. […]

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Il successo di pubblico e di critica che sta riscuotendo LA MAGIA DEL NATALE A POZZUOLI, il villaggio natalizio allestito sul Rione Terra dal 7 dicembre al 6 gennaio, è la conferma che la gente, soprattutto in un momento così difficile tra pandemia, guerra in Ucraina e crisi economica, sente la necessità di eventi che per un attimo l’allontanino dalla quotidianità, consentendole di immergersi in un’atmosfera surreale carica di magiche suggestioni e romantiche nostalgie.

“LA MAGIA DEL NATALE A POZZUOLI”: LA SCOMMESSA VINCENTE PER IL RILANCIO DELLA CITTA’

Il successo di pubblico e di critica che sta riscuotendo LA MAGIA DEL NATALE A POZZUOLI, il villaggio natalizio allestito sul Rione Terra dal 7 dicembre al 6 gennaio, è la conferma che la gente, soprattutto in un momento così difficile tra pandemia, guerra in Ucraina e crisi economica, sente la necessità di eventi che per un attimo l’allontanino dalla quotidianità, consentendole di immergersi in un’atmosfera surreale carica di magiche suggestioni e romantiche nostalgie.

 

L’idea di allestire un mercatino di Natale e la casa di Babbo Natale in quelle che un tempo furono le botteghe o i bassi dell’antica Rocca, concedendo ai visitatori la possibilità di visitare in serata, previa prenotazione, gli scavi della Rocca o di partecipare agli eventi programmati, si sta rivelando un’idea vincente. […]

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