FATALITÀ O MALASANITÀ

Ieri sera, mentre risalivo la Pignasecca per andare alla Cumana e rientrare  a casa dopo un’intensa giornata trascorsa in un’aula di formazione professionale, man mano che mi avvicinavo all’ospedale Pellegrini, ribattezzato dai napoletani vecchio Pellegrini per distinguerlo dal nuovo Pellegrini alla Doganella, la strada diveniva sempre più impraticabile, ostruita da una marea di gente accalcata davanti all’ingresso del nosocomio.

Essendo la Pignasecca via obbligata per quanti giungono a Napoli dall’area flegrea in Cumana/Circumflegrea o in metropolitana, la cui stazione dista a poche decine di metri, e trovandosi all’interno della Cumana anche l’ingresso della funicolare di Montesanto,  una delle quattro funicolari che conducono alla zona collinare, quel tratto di strada da mattina a sera è un fiume di gente in piena: studenti, lavoratori, professionisti, commercianti, fattorini. turisti, auto, motorini, ambulanze, mezzi delle forze dell’ordine. […]

 

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“LE MIE RAGAZZE” da LUX IN FABULA

Al centro l’autore, alla sua sinistra la scrittrice Annamaria Varriale

Pozzuoli

Sabato 26 ottobre nella sede dell’associazione culturale Lux In Fabula, con la presentazione del libro LE MIE RAGAZZE-RAGAZZE ROM SCRIVONO di Vincenzo Giarritiello, ha preso il via la seconda edizione di QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE.

L’intento della rassegna, anche quest’anno caratterizzata da un nutrito cartellone di incontri quindicinali che si concluderanno sabato 20 giugno, è dare voce e spazio non solo ad autori affermati ma anche a quanti, pur praticando una forma d’arte in maniera professionale, non hanno a loro disposizione una vetrina che gli consenta la giusta visibilità.  […]

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GIOIA, LA MIA GATTA

Mia moglie con Gioia la prima volta che la gatta salì sul balcone di casa
Mia moglie con Gioia la prima volta che la gatta salì sul balcone di casa

La mia gatta si chiama Gioia, anche se è improprio definirla mia. Come tutti gli animali randagi che hanno la fortuna di essere accolti in casa, non appena fu nel nostro appartamento, anche lei si scelse un padrone: mia moglie che per diverse sere, senza che io ne sapessi nulla, le portava da mangiare e da bere sotto il balcone di casa dove lei si posizionava miagolando nella speranza che qualcuno la sfamasse.

Prima di proseguire nel racconto della venuta di Gioia devo però fare un passo indietro di alcuni mesi. […]

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“LE MIE RAGAZZE ROM” da LUX IN FABULA

le mie ragazze

Sabato 26 ottobre alle ore 18, presso la sede dell’associazione culturale LUX IN FABULA, in Via Rampe Cappuccini 5, a Pozzuoli, presenterò il mio libro LE MIE RAGAZZE-RAGAZZE ROM SCRIVONO.

A dire il vero più che una presentazione – non sarò affiancato da alcun relatore- il senso dell’incontro sarà trarre spunto dal libro per affrontare con il pubblico una discussione su due temi particolarmente delicati e spinosi quali i rom e la delinquenza minorile. […]

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POZZUOLI, CONVEGNO SUL BRADISISMO: PARLA IL PROFESSORE LUONGO

Da destra verso sinistra: Claudio Correale, Iaia di Marco, Giuseppe Luongo, Eleonora Puntillo
Da destra verso sinistra: Claudio Correale, Iaia de Marco, Giuseppe Luongo, Eleonora Puntillo

Venerdì 18 ottobre, nella Biblioteca Comunale di Pozzuoli, a Palazzo Toledo, si è svolto il convegno SETTIMANA DEL PIANETA TERRA – Conversazione a più voci e immagini sul fenomeno del Bradisismo nei Campi Flegrei, dall’inversione nel 1969 a oggi.”

Organizzato dalle Associazioni LUX IN FABULA  e CITTA’ MERIDIANA, rispettivamente presiedute  da Claudio Correale e Iaia de Marco, e dal Vulcanologo Giuseppe Luongo ex Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, con il Patrocinio del Comune di Pozzuoli rappresentato in sala dall’Assessore alla Cultura Maria Teresa Moccia Di Fraia, scopo dell’evento era ricordare quanto è accaduto negli ultimi 50 anni a Pozzuoli a causa del bradisismo con l’ausilio di filmati d’epoca dove compaiono testimonianze di storici e sfollati che raccontano quei giorni drammatici.

L'Assessore alla cultura Maria Teresa Moccia Di Fraia
L’Assessore alla cultura Maria Teresa Moccia Di Fraia

Un ulteriore testimonianza di quanto avvenne nel 1969 quando il sottosuolo del capoluogo flegreo cominciò a sollevarsi di ben 60 cm è stata riferita dalla giornalista Eleonora Puntillo attraverso foto d’epoca scattate dal marito e proiettate sul monitor in sala.

Particolarità dell’evento la teatralizzazione tra i vari “relatori” che, leggendo da un canovaccio, ponevano domande ben precise al Professore Luongo interpretando il ruolo di comuni cittadini curiosi di sapere cosa bisogna aspettarsi per il futuro di Pozzuoli in relazione al bradisismo.

Stando alle risposte del Professore lo sgombero del Rione Terra, anima di Pozzuoli, il 2 marzo del 1970 fu deciso a seguito del repentino sollevamento del suolo – che negli ultimi 50 anni s’è sollevato complessivamente di 3,50 mt – facendo temere agli esperti che potesse essere il sintomo precursore di un’eruzione simile a quella che a metà 1500 si verificò sul territorio dando vita al Montenuovo.

Precedendo di un giorno la prova di evacuazione organizzata dalla Protezione civile che trasporterà in pullman gruppi di cittadini/volontari da Pozzuoli e da altre aree flegree verso il centro di raccolta a piazza Garibaldi, e aspramente criticata dal professor Luongo, alla domanda del perché tale disaccordo con le autorità, lo scienziato ha spiegato che da studi scientifici è risultato che nel momento in cui dovesse scatenarsi un’eruzione vulcanica, la nube di cenere e lapilli che si solleverà alimenterà un vento che la spingerà ad est proprio in direzione di Napoli centro. Aggiungendo che a questo problema si affiancherà la convergenza su quelle stesse strade degli abitanti di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura dando vita a un ingorgo di vaste proporzioni con conseguenze che si possono purtroppo immaginare. Secondo il professore sarebbe più ragionevole se gli eventuali sfollati fossero trasferiti verso il litorale domizio, e magari alloggiati nel territorio laziale anziché essere dirottati in Lombardia o in Sardegna, come è previsto dal piano di evacuazione, subendo evidenti disagi sociali in quanto nessuno può sapere quando potrebbe durare l’emergenza e quindi quali potrebbero essere le ripercussioni sulle attività di commercianti, professionisti e dei lavoratori.

Nella mattinata di Sabato 19 ottobre – oggi NdR – l’evento prevede in appendice una visita guidata dallo stesso professore Luongo in quei punti della città dove è tuttora visibile l’impronta del bradisismo: si partirà dal Rione Terra, proseguendo fin giù alla darsena per poi giungere al Tempio di Serapide/Macellum vero termometro del livello di sollevamento e abbassamento del sottosuolo.

A POZZUOLI LA TV SI VEDE A SINGHIOZZO, COLPA DEL 4G?

4g

Sono ormai settimane, se non addirittura mesi, che in diversi punti di Pozzuoli, in particolare la “zona alta”, il segnale televisivo del digitale terrestre funziona a singhiozzo, creando seri problemi di visione agli utenti. Tali interferenze pare dipendano dall’installazione sul territorio di ripetitori telefonici per la rete 4G.

A nulla sono finora valse le proteste, sia a mezzo stampa che presso il servizio HELP INTERFERENZE, di singoli cittadini affinché i gestori degli impianti in oggetto intervenissero GRATUITAMENTE, come previsto dalla legge, per risolvere il problema installando appositi filtri agli impianti “minati” per bloccare le interferenze.

Per quanto riguarda i reclami a HELP INTERFERENZE il sottoscritto ne inoltrò uno in data 3 settembre 2019 su sollecito dei condomini/inquilini della palazzina in cui vive in quanto da metà agosto il segnale televisivo nello stabile spesso funziona a fasi alterne.

Malgrado reiterate risposte via email da parte del servizio in oggetto dove si assicurava il tempestivo intervento del tecnico preposto a verificare la natura del problema e a risolverlo se, come effettivamente sembra, fosse da attribuirsi alle interferenze del 4G, a distanza di oltre un mese non si è né visto né sentito nessuno. Mentre il disservizio continua a manifestarsi.

Eppure, stando a quanto afferma la HELP INTERFERENZE, l’intervento del tecnico dovrebbe avvenire massimo entro 3 giorni dall’inoltro della loro richiesta al gestore di competenza.

Addirittura in data 8 ottobre la HELP INTERFERENZE contattò telefonicamente il sottoscritto per accertarsi che il tecnico si fosse presentato. Ricevendo risposta negativa, l’addetta, dopo essersi scusata, chiese la cortesia di richiamarli per segnalare il mancato intervento se entro una settimana nessuno ci avesse contatto per verificare l’impianto.

Non avendoci chiamato nessuno, in data 16 ottobre è stata fatto l’ennesimo reclamo telefonico alla HELP INTERFERENZA. Ancora una volta la società si è scusata, impegnandosi che avrebbe fatto di tutto affinché entro 3 giorni, come previsto da accordi, chi di dovere inviasse un proprio tecnico per risolvere il disservizio essendo appurato che a Pozzuoli e nell’area flegrea esistono problemi di interferenze dovute alla presenza dei ripetitori 4G!

Nell’attesa i cittadini, in particolar modo le persone anziane, sono costretti a vedere la tv a fasi alterne, malgrado paghino regolarmente il canone tv.

Possibile che, nonostante la problematica sia ben nota a tutti, nessun’autorità locale intervenga per salvaguardare gli interessi dei cittadini?

Poiché per bypassare il problema, sia a livello privato che condominiale,  gli antennisti suggeriscono l’installazione di un impianto satellitare, chi può permetterselo, stufo di essere soggetto al disservizio e ai comodi di chi è preposto a risolverlo, installa autonomamente la parabola. Ma chi non è nelle condizioni economiche per poterlo fare, perché deve sottostare a questo problema nell’attesa che qualcuno si degni di fare il proprio dovere? E anche chi potrebbe adottare una simile soluzione, perché dovrebbe spendere soldi quando paga un canone annuo per la visione della tv, impossibile da evadere perché spalmato sulla bolletta ENEL, a prescindere se avesse un impianto digitale o satellitare?

Possibile che a rimetterci devono essere sempre i cittadini? soprattutto i meno abbienti, gli indifesi e gli onesti?

DAL 17 AL 24 OTTOBRE CIRO D’ALESSIO E HAMLEEN A PALAZZO VENEZIA

ciro dalessioCAVALLONIHAMLEEN

Ricevo e pubblico con piacere il comunicato stampa relativo all’esposizione a Palazzo Venezia, a Napoli, dal 17 al 24 ottobre prossimi di opere di Ciro D’Alessio e Hamleen.

Pittura Arma Impropria – Il colore, urto della verità d’esistenza a cura di Carmela Di Maro.

17/24 Ottobre, Palazzo Venezia,

via Benedetto Croce 19, Napoli

Vernissage, Giovedì 17 Ottobre dalle ore 17:00

La libertà d’espressione s’annida nelle crepe della contraddizione, della scomposizione, dell’amaro squarcio che riporta l’intelligibilità dell’uomo a contatto con la complessa essenzialità del reale e s’incarna, nella rappresentazione figurativa, con l’eremitaggio del preconcetto, il momento della sensazione privo di definizioni formali, attraverso la semiotica del colore: la potenza aformale di qualsiasi potenziale forma, la più ampia espressione ed impressione rappresentativa dell’irriducibile irruenza della vita, ancestrale animus linguistico del dialogo tra l’uomo e la natura, in sostanza, lo strumento metamorfico del sensibile occhio indagatore, investito di un tale energico impulso da non consentirgli momenti di parzialità od imparzialità, di commiserazione o di titanismo. Questa è la <<volontà di coscienza>> pittorica che il mirabile Palazzo Venezia di Napoli, il 17 Ottobre, presenterà con la veemente e lirica esposizione “Pittura Arma Impropria” di Ciro D’Alessio e Hamleen, il cui corpus di opere traduce la percezione della realtà in teoretica della <<materia vivente>>. Nuovi Proteo, i due artisti partenopei postulano la negazione del formalismo concettuale, paradigma della descrizione lineare, scarnificando le forme del <<concetto>> mediante la primigenia potenzialità di sostanza proteiforme e ricettiva del colore- arma impropria-, ricettore della problematicità del <<sentire>> ciò che l’occhio tende a <<conformare>>, ricognizione espressiva dell’esperienza, dunque, sismografia del contatto con la radice del possibilismo umano in grado di rinnovare, durante la fruizione, la consapevolezza di un’essenza di realtà e, di conseguenza, di un’artisticità mai <<finita>>, in una totalizzante e sincronica movenza d’urto: l’urto dell’ostinata scomposizione tonale con il quale si svincola un <<momento>> di ricezione, di sinestesia, di verità d’esistenza. L’arma <<impropria>> impugnata dai due artisti, seppur con differenti inflessioni del medium figurativo, consiste proprio nell’emersione in superficie della fremente autenticità del vissuto – semantica dell’involontarietà, ossatura dell’inevitabilità – che tra tutte le possibili armi gravitanti sul mondo è, fuor d’ogni dubbio, oltre che la più potente, la più lungimirante. Quale, lo scopo? Carpire la totalità che muove in sé e da sé il segno cromatico, rifuggendo dall’astratto porsi del sé nella forma di tutte le cose ed assurgere, così, attivamente, immediatamente e <<violentemente>> al duttile movimento degli “umori” che animano spontaneamente l’esistenza nella sua perpetua continuità. Pause risonanti, esplosioni dinamiche, <<corsi e ricorsi>>, come c’insegna la storia, come c’insegna la vita.

                                                                                                                             Carmela Di Maro

 

 

 

 

 

 

 

 

RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PARADISO IN TERRA

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PREMESSA DELL’AUTORE

Questo libro è articolato in tre sessioni. Nella prima, che va dal capitolo 1 all’11, sono raccolti una serie di articoli pubblicati nel corso degli anni sui miei blog LA VOCE DI KAYFA, LA VOCE DI KAYFA 2.0 e su diverse riviste online, in cui parlo in maniera estesa delle bellezze del paese e dei luoghi che lo circondano, nonché delle emozioni che mi suscita l’atmosfera che vi si respira; soffermandomi nel capitolo 9 sul santuario de La Verna e sulla figura di Maria Maddalena, dando spazio a considerazioni personali sulla Santa e sul suo legame con San Francesco d’Assisi e di quest’ultimo con i Templari. La prima sessione si chiude con la cronaca della visita alla CASA D’ARTE MUSEUM PETRICCIUOLIANA di un gruppo studenti veneziani del Liceo Artistico MARCO POLO.
Nella seconda sessione, rappresentata dal capitolo 12, sono raccolti quattro racconti ispirati dai miei soggiorni raggiolani, dove il soggetto, seppure sottinteso, è Raggiolo con i suoi abitanti.
Nell’ultima sessione, indicata con APPENDICE, mi è sembrato giusto riportare una serie di interviste da me effettuate per conto del sito di informazione con cui collaboro www.comunicaresenzafrontiere.it a persone che, a vario titolo, si impegnano per dare lustro al paese e tenerne vive la storia e le tradizioni.
Non escludo di aggiornare il volume in futuro, come del resto è già avvenuto per la presente edizione, rivedendolo e integrandovi nuovi articoli, racconti e interviste.
Buona lettura!

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L’ULTIMA NOTTE

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[…]- Vuoi sapere cosa devi fare? Questo lo devi decidere tu e nessun altro – disse fissandolo intensamente – Nessuno ha il diritto di decidere per gli altri, né lasciare che siano gli altri a decidere per lui. Ciascun uomo è un universo a se stante, regolato da leggi proprie che, anche se in apparenza sono uguali per tutti, nella realtà personale si differenziano sotto infiniti aspetti, determinati dalle scelte che influenzano le nostre decisioni, la cui sede è l’orologio che scandisce nel petto il ritmo della vita. Vedi Kayfa, tu ora stai scoprendo l’amore. Ma ricorda. L’amore è incomprensibile, in quanto rappresenta l’intima essenza del carattere di Dio”. Pertanto comprendere l’amore equivale a voler comprendere Dio. E ciò è impossibile essendo Dio incomprensibile -[…]

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DA LUX IN FABULA STA PER INIZIARE IL CORSO DI NAPOLETANO DI SALVATORE BRUNETTI

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Pozzuoli

Lunedi 7 ottobre, presso la sede dell’associazione culturale Lux In Fabula, si è presentato il CORSO DI DIALETTO NAPOLETANO coordinato da Salvatore Brunetti.

Questo appuntamento preliminare è servito a spiegare il programma in cui il corso si articolerà, a dare brevi cenni sulla storia del napoletano e a svolgere una lezione propedeutica per chiarire la differenza tra i plurali napoletani maschili e femminili e il modo corretto con cui scriverli.

La necessità di dar vita a un corso di napoletano, ha chiarito Brunetti, nasce dal fatto che oggi sempre più persone, anche di un certo livello culturale, si cimentano col napoletano soprattutto per scrivere poesie, senza però averne ben chiari i rudimenti linguistici e grammaticali; commettendo imperdonabili strafalcioni che, oltre a confondere le idee, offendono il volgare pugliese, come anticamente veniva chiamato il napoletano, di cui Dante era innamorato tanto da voler inizialmente scrivere la Commedia in quella lingua. Ma poi, per motivi politici, fu costretto a optare sul volgare toscano da cui deriverà l’italiano.

Inevitabilmente, durante la lezione, Brunetti ha analizzato le differenze linguistiche che intercorrono tra il napoletano e il puteolano. Passando a quelle esistenti nei vari comuni flegrei dove in poche decine di metri, come accade ad esempio a  Cappella frazione di Bacoli, in un vicolo si parla un idioma e in quello di fronte un altro del tutto diverso. Tali diversità derivano dalla strenua volontà di quanti, costretti a emigrare da un contesto sociale in un altro, serbano come lingua ufficiale quella madre per non perdere la propria identità.

Per quanti fossero interessati le lezioni si svolgeranno in 10 incontri, suddivisi in due cicli di due ore ognuno: dalle ore 17 alle ore 19, ogni lunedì. Oblazione all’Associazione: 50 euro. Primo ciclo (5 lezioni dal 14 ottobre)

Per info e iscrizioni: Lux in Fabula tel. Cell.: 328 667 0977 – info@luxinfabula.it Rampe Cappuccini, 5 Pozzuoli (Stazione Cumana Cappuccini)