Nike_(drawing)

IL VALORE INIZIATICO DELLO SPORT

Da sempre si sostiene che lo sport forma l’individuo attraverso la disciplina e il sacrificio necessari per il conseguimento di un traguardo. Tuttavia questa teoria, avallata da millenni di storia nonché da illustri scienziati psicologi e sociologi, è contraddetta nell’ambito della scuola pubblica italiana dove le scienze motorie, ex educazione fisica, più che materie di studio, per molti studenti si sono ridotte a un’ora di svago in palestra e nulla più.

Rivolgendo lo sguardo al passato, a testimonianza di quanto gli antichi tenessero lo sport in seria considerazione ci sono le pitture rupestri lasciateci dagli uomini primitivi nelle caverne o sulle pareti delle montagne, quelle stilizzate dei sumeri e delle varie civiltà mesopotamiche, degli antichi egizi, dei greci, dei romani, delle svariate civiltà orientali e di quelle nord occidentali, quelle delle civiltà precolombiane e degli indiani d’America. Qualunque contesto storico sociale ha sempre valorizzato lo sport, spesso divinizzando la figura dei campioni. Perché? […]

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE CLICCARE QUI

anna abbata

DA APICIO A … SCAPECE – LA STORIA DELL’UOMO ATTRAVERSO IL CIBO

Serata di letteratura e cultura culinaria sabato 22 febbraio da LUX IN FABULA. Nella sede dell’associazione presieduta da Claudio Correale, per la rassegna QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE, l’archeologa Anna Abbate ha presentato il suo libro DA APICIO A APICIO A … SCAPECE –LA STORIA DELL’UOMO ATTRAVERSO IL CIBO edito da Valtrend.

Mediante l’utilizzo di un linguaggio semplice e lineare, senza mai sfociare nell’accademismo, affinché tutti potessero seguirla, supportata da una serie di slide, l’autrice ha spiegato ai presenti in sala come l’evoluzione umana sia stata influenzata anche dal cambiamento delle abitudini alimentari. In primis dal passaggio dal mangiare la carne cruda a quella cotta sul fuoco. Ciò modificò la struttura mascellare dell’uomo il quale, non dovendo più strappare la carne con i canini bensì masticarla con i molari, ne variò l’aspetto del viso passando dal mento prominente a quello che conosciamo oggi. […]

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE CLICCARE QUI

pe-strade-e-napoli-copertina1

PE’ ‘E STRADE ‘E NAPULE

Lo scritto che segue è l’introduzione di uno ben più ampio che mi è stato chiesto di curare per spiegare il lavoro che stiamo facendo al Corso di Fotografo Pubblicitario coordinato da Mario Carotenuto presso il Consorzio Nuove Frontiere. Poiché in questa fase di stesura ho potuto dare spazio alla fantasia, non avendo finora mai scritto considerazioni su Napoli, ho ritenuto opportuno pubblicarlo.

La strada non è semplicemente il tracciato degli spostamenti umani da un luogo all’altro del pianeta; la strada è un intreccio di sguardi, di vite, di destini che hanno dato origine alla nascita e all’evoluzione della società. Un percorso articolato di anime che, avanzando originariamente verso l’ignoto, lasciavano una traccia indelebile del proprio passaggio, tracciando la via alle generazioni future, edificando lungo il cammino strutture di servizio necessarie per sé e per quanti li avrebbero seguiti, garantendosi un posto dove fare acquisti, mangiare, dormire, riposare, svagarsi.

In questa logica dove il vocabolo spostamento assurge a sinonimo di incontro e comunicazione, ma prima ancora di vita e sviluppo, ecco che non a caso uno dei principali corrispondenti del termine strada è arteria. Parola medica che indica un vaso comunicante tra gli organi del corpo umano di vitale importanza per il buon funzionamento dello stesso. […]

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE CLICCARE QUI

LUCIA3

IL REIKI MASTER LUCIA FATTORE CI SPIEGA COSA È IL REIKI

In una società come la nostra sempre più allo sbaraglio in quanto priva di punti di riferimento stabili o, laddove ci fossero, talmente fragili che basta un nulla perché si dissolvano come neve al sole, è in costante aumento il numero di persone alla ricerca di stabilità interiore e fisica che non esita a rivolgersi alle discipline alternative come lo yoga, lo shiatsu, il reiki e altro per ritrovare se stesse. Purtroppo anche in questo settore abbondano disonesti e cialtroni che, approfittando delle fragilità e insicurezze della gente, mirano ad arricchirsi o ad appagare le proprie smanie recondite a danno di chi vi si rivolge speranzoso. Per cercare di fare luce su questo mondo affascinante ma tuttora ignoto, ci siamo rivolti al reiki master Lucia Fattore.

Lucia da quanti anni sei reiki master?

Da venti anni, ma mi occupo di tecniche naturali da quarant’anni.

Cosa è esattamente il reiki?

Il reiki è una tecnica naturale di riequilibrio energetico. Fra noi addetti diciamo che si tratta di una tecnica di guarigione perché riequilibrando il nostro sistema energetico si aiuta quanti vi si rivolgono a stare meglio e quindi a guarire prima o a non ammalarsi. […]

PER LEGGERE L’INTERVISTA IN VERSIONE INTEGRALE CLICCARE QUI

annamaria fotocopertina

ANNAMARIA VARRIALE DA LUX IN FABULA

Quando a fine settembre proposi ad Annamaria Varriale se volesse partecipare alla seconda edizione di QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE con il suo romanzo ERAVAMO TANTO RICCHI, mai avrei immaginato che mi avrebbe chiesto di affiancarla in qualità di relatore. Nelle precedenti presentazioni, a parlare del libro s’erano alternati nomi illustri e titolati quali Nicola De Blasi, Nicola Magliulo, Costanzo Ioni, tanto per citarne alcuni. Per cui rimasi un tantino interdetto ma anche lusingato. Il motivo della richiesta era dovuto alla recensione che poco prima dell’estate avevo fatto al libro e che ad Annamaria e a tante altre persone a lei vicine era molto piaciuta.

Al di là della stima che nutro nei confronti dell’autrice e dell’amicizia che ci lega, è stato per me un onore poter parlare di un libro che personalmente reputo un piccolo gioiello letterario. Sia per la maniera naturale con cui Annamaria, con il pretesto di narrare l’epopea della sua famiglia dal dopoguerra della Prima Guerra Mondiale fino al sessant’otto, racconta i cambiamenti avvenuti nella società italiana in cinquant’anni, sia per il linguaggio semplice e fluido che, se si ascoltasse la lettura del libro a occhi chiusi, si avrebbe l’impressione di udire chi, approfittando di trovarsi tra amici, sta parlando di se stesso con pudore e lealtà a briglia sciolta. […]

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DEL POST CLICCARE QUI

copertina

SAN PAOLO SPORT DAY, È QUI LA FESTA

Arrivati a una certa età nella vita bisogna incominciare a fare i conti con gli acciacchi del tempo. Fu così che il 2 febbraio del 2019 il medico sportivo, dopo avermi misurato per ben due volte la pressione, non mi diede l’idoneità agonistica, sospendendo la visita perché i valori arteriosi erano superiori alla norma. Aggiunse che dovevo rivolgermi al mio medico curante perché mi prescrivesse la pillola per la pressione che avrei dovuto prendere tutti i santi giorni e di ripassare da lui tra due settimane per ripetere la visita. Alla mia domanda se potessi nel frattempo continuare a correre, rispose di sì raccomandandomi di non forzare.

Per quasi un anno ho sempre rinviato la visita, malgrado le insistenze dei miei amici perché la facessi in modo da fare qualche gara insieme. Questo tira e molla è durato quasi un anno. Finalmente il 3 dicembre l’ho rifatta e superata senza problemi, ottenendo l’idoneità. A quel punto il primo pensiero fu di iscrivermi alla decima edizione della SAN PAOLO SPORT DAY che si sarebbe svolta il 29 dicembre. La caratteristica di questa gara è che corri per dieci chilometri senza mai imbatterti in un’auto o qualsiasi altro veicolo a motore. Per due volte devi completare un circuito di cinque chilometri composto da un giro intero della pista di atletica del San Paolo, quindi esci all’esterno dello stadio per entrare nella Mostra d’Oltremare correndo nel verde per quasi tre chilometri. Rientri nello stadio, fai un nuovo giro della pista, rientri nella mostra per poi completare la gara all’arrivo allestito sulla pista dello stadio. Per queste sue caratteristiche la San Paolo Sport Day è una gara che mi piace molto. Quest’anno poi l’idea di correre nello stadio completamente rinnovato per le universiadi tenutesi a luglio e solcare la pista di atletica finalmente degna di questo nome – quella che c’era prima definirla vergognosa è un eufemismo – mi stimolava particolarmente. Per cui, non appena ricevetti l’ok dal medico, feci la runcard e mi iscrissi. […]

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE CLICCARE QUI

83881634_10218260952386815_5256016067280502784_n

ALDO ADINOLFI E IL SUO RICORDO FOTOGRAFICO

Sabato 1 febbraio all’ARTGARAGE di Pozzuoli si è inaugurata la mostra fotografica IL RICORDO di Aldo Adinolfi. Le foto risalgono al 1982, poco prima della nuova sequenza di bradisismo. Come più di un esperto e appassionato di fotografia ha commentato ammirandole, esse non documentano solo la darsena e il porto di Pozzuoli com’erano all’epoca, ma sono un vero e proprio quadro della società di quegli anni. A testimoniarlo le tante vetture di fabbricazione italiana che si intravedono negli scatti. Così come le foto dei maestri d’ascia Vallozzi che per anni hanno costruito gozzi in maniera artigianale nel loro laboratorio dietro alla darsena, la cui attività oggi non esiste più.

L’esposizione sarà visitabile fino al 22 febbraio, dal lunedì al venerdì dalla 10 alle 22, e il sabato dalle 10 alle 19,30. Per l’occasione abbiamo posto alcune domande all’artista.

Aldo perché hai deciso di fare una mostra con foto della darsena di Pozzuoli risalenti agli anni ottanta anziché proporre qualcosa di nuovo e diverso, visto che hai girato mezzo mondo?

Perché con queste foto ebbe inizio la mia attività di fotografo e poi perché non sono foto generiche ma scatti che documentato uno spaccato di Pozzuoli molto caro ai puteolani, la darsena appunto, che oggi è totalmente cambiata, i suoi pescatori e i maestri d’ascia che l’arricchivano con la loro presenza. Fino all’ottantadue la mia attività di fotografo si limitò a documentare e catalogare i beni archeologici di Pozzuoli per conto del comune. A seguito del bradisismo decisi che fosse il caso di immortalare la città così com’era prima che cambiasse completamente aspetto. […]

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DELL’INTERVISTA CLICCARE QUI