Condannata a vivere

Condannata a vivere

Il racconto che segue appartiene alla raccolta di racconti L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI pubblicata con Amazon a dicembre 2019.

Mentre nella sala congressi del lussuoso albergo di Davos era in corso la conferenza sulla globalizzazione e sul preoccupante aumento demografico nei paesi sottosviluppati, in un remoto casolare di montagna, al confine tra Svizzera e Italia, un gruppo di sconosciuti discuteva intorno ad un tavolo rotondo. Il lampadario sospeso a mezz’aria proiettava sulle pareti le grottesche ombre dei presenti. Il fuoco del camino riscaldava l’ambiente. La discussione durò tutta la notte. All’alba, quando i primi raggi di un tiepido sole svelavano le cime innevate delle alpi, i partecipanti all’assise si alzarono soddisfatti stringendosi calorosamente le mani. Ognuno fissava compiaciuto il proprio segretario riporre nella ventiquattrore le copie del documento messo a punto.

Sul marciapiede il manifesto pubblicitario ritraeva l’uomo nel lettino d’ospedale, il volto pallido e scarno, lo sguardo spento, la maschera dell’ossigeno sul viso, la flebo nel braccio. La scheletrica mano stringeva quella della donna dall’aria triste al suo fianco. Entrambi fissavano con dolore l’obiettivo fotografico. A margine del manifesto, la didascalia recitava: CONDANNATO A VIVERE. Di lato alla foto era scritto: Philip J… nato il 23.06.1980; affetto da tumore linfatico. MALATO TERMINALE. […]

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