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E SE CI RISCOPRISSIMO VEGETARIANI?

Nonostante la medicina moderna, per bocca di illustri luminari di fama internazionale incluso il compianto Umberto Veronesi, affermi che se abolissimo dalla nostra dieta la carne, praticando un regime vegetariano, ridurremmo notevolmente il rischio di ammalarci di cancro, accrescendo sensibilmente la qualità della vita, la stragrande maggioranza di noi continua a nutrirsi prevalentemente di cibi animali, per lo più carne, dimostrandosi sordo a questi appelli.

C’è da chiedersi se tale sordità non sia indotta da chi ha tutto l’interesse che l’uomo continui a sbagliare ad alimentarsi, e quindi ad ammalarsi, per trarne profitto dalle cure alle quali dovrà poi sottoporsi per guarire;  martellandoci quotidianamente con programmi televisivi e articoli di giornali dove grandi chef o personaggi dello spettacolo, della cultura, dello sport, della politica improvvisandosi per un giorno cuochi, esaltano la bontà della carne, del latte e dei suoi derivati, facendo venire l’acquolina in bocca agli spettatori e ai lettori proponendo piatti dalle infinite e succulente variabili; vanificando gli ammonimenti di chi, dati scientifici alla mano, dimostra quanto venefico sia per l’uomo nutrirsi di carne.    […]

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APORIA

L’origine della filosofia socratica prende spunto dalla scritta posta sull’ingresso del tempio di Delfi, Conosci te stesso.

La maieutica, ossia la capacità di Socrate di condurre l’individuo a mettersi in discussione ponendogli tutta una serie di domande tese a scardinarne le proprie convinzioni fino ad indurlo a dubitarne, acquisendo così la consapevolezza di non sapere, è l’inizio della conoscenza di se stessi.

La giustificazione che Socrate attribuiva alle parole dell’oracolo delfico secondo cui lui, Socrate, era il più sapiente tra gli atenesi, derivava dal proprio “sapere di non sapere”. Da qui la ricerca della conoscenza attraverso la riflessione e lo studio su quanto gli accadeva intorno risultava la conseguenza naturale atta a colmare tale lacuna.

Ma la ricerca, cui Socrate si riferiva, non era intesa in senso scientifico. A riguardo va detto che Socrate si discosta dalla filosofia naturalista che imperava all’epoca, la quale contemplava tra l’altro anche questioni metafisiche come ad esempio la cosmologia, ritenendo che fosse un illuso chiunque credesse di poter scoprire l’origine dell’universo in quanto ciò era possibile solo a quello stesso Dio che lo aveva creato. […]

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