Inutile gridare alla scandalo, la rivoluzione genderless non si fermerà, e se gli uomini trovano liberatorio indossare outfit da sempre prerogativa delle donne, facciano pure; così, sdoganata la gonna, i fashion designer hanno deciso di andare oltre e nelle ultimissime collezioni propongono il lurex, l’oro e la vernice. Tuttavia il punto è un altro: quando negli anni Ottanta Armani propose il blazer alle donne in carriera, non le privò della femminilità, mentre i maschi che ora osano persino l’abito da sera devono essere consapevoli di travestirsi da donna, perché quello è un capo pensato per il sex appeal femminile, e dunque non sarà mai unisex. Se poi il 61enne Mark Bryan, ingegnere etero felicemente sposato con prole, ha deciso di indossare ogni giorno gonne e tacchi a spillo per combattere gli stereotipi di genere, libero di farlo. Ma anche lui sappia che il risultato è lontano da quello ottenuto dall’attore Timothée Chalamet che a una première si è presentato con una blusa in pailletes, ed era bellissimo. Perché la giovinezza non è uno stereotipo, come non lo è il buon gusto di riconoscersi troppo vecchi per salire sulle barricate.
Mark Bryan
Timothée Chalamet
Quei polpacci sono inquietanti. Anch io oserei una blusa di paillettes avessi qualche anno in più ma la gonna da uomo mai .
Qualche anno in meno, vorrai dire…
Qualche anno in più confermo.Adesso sono ancora un bel giovanotto e non mi servono mezzucci da primadonna.
Poiché tutto è relativo, o quasi, “sono ancora un bel giovanotto ” può significare che sei un bel 40enne ma anche un bel 60enne…
Scozia?