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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Gennaio 2006

 

Post N° 305

Post n°305 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da ossimora
 
Tag: Utility
Foto di ossimora

PIAZZE

Centomila a Milano
in difesa della 194
A Roma in piazza
per chiedere i Pacs
Un lungo serpentone sfila per le strade del capoluogo lombardo per la legge sull'aborto. Nella capitale invece 50mila per la manifestazione che ha diviso l'Unione. Polemica sulla presenza del giudice Palombarini. Castelli: "Sta con la parte sciamannata del Paese"

 
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Post N° 303

Post n°303 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

Comparsate a tutto tondo in ogni televisione,una sovraesposizione mediatica ed una deriva logorroica che lo hanno portato (non senza il fido avvocaticchio Ghedini ,persino davanti alla vituperata "magistratura" a raccontare lepidezze di cose sentite dire da amici di amici .) intanto il parlamento vota la incredibile legge "Pecorella",che lo mette al riparo da possibili riaperture di processi....e di cui nessuno ha parlato,così come pochissimi hanno parlato di Alemanno ,che non ha fatto una telefonatina per informarsi ma ....E' INDAGATO...ed  ha fatto il nobile gesto di rinunciare all'immunità parlamentare (pare)..che bravo è????Uomo tutto d'un pezzo!

L'informazione o quel che ne è rimasto è davvero paragonabile a quella dei paesi a regime totalitario e quel che mi sembra tragico è che si continua a far finta...di essere sani...

perchè non c'è un moto forte di indignazione?

P.S: Dopo la farsa patetica del punto G...è di oggi un altra delle sue.Rifutando il confronto con D' Alema  di Giovedì prossimo da Anna la Rosa ,il tricofilo infidus,ha detto..."no no non posso ,inizia il grande fratello e mi metterei in competizione"...come dargli torto???

 
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Post N° 302

Post n°302 pubblicato il 13 Gennaio 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

Nel corso di una manifestazione di Forza Italia, che si è tenuta mercoledì a Roma, su un mega-schermo è comparsa per errore la scritta "Siciglia" anziché "Sicilia". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha approfittato dello sbaglio dell'operatore per una delle sue consuete battute, questa volta addirittura "a luci rosse".
"Deve essere stata una donna - ha affermato con il sorriso stampato sulle labbra - quelle sono fissate con il punto G. Lo vedono dappertutto. Ma voi sapete dov’è il loro vero punto G? E' nella G di shopping. E' lo shopping che le fa godere".


Buona giornata !

 
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Post N° 301

Post n°301 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da ossimora
 
 
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Post N° 300

Post n°300 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da ossimora
 
Tag: Letture
Foto di ossimora

Spleen

Quand le ciel bas et lourd pèse comme un couvercle
Sur l'esprit gémissant en proie aux longs ennuis,
Et que de l'horizon embrassant tout le cercle
Il nous verse un jour noir plus triste que les nuits;

Quand la terre est changée en un cachot humide,
Où l'Espérance, comme une chauve-souris,
S'en va battant les murs de son aile timide
Et se cognant la tête à des plafonds pourris;

Quand la pluie étalant ses immenses traînées
D'une vaste prison imite les barreaux,
Et qu'un peuple muet d'infâmes araignées
Vient tendre ses filets au fond de nos cerveaux,

Des cloches tout à coup sautent avec furie
Et lancent vers le ciel un affreux hurlement,
Ainsi que des esprits errants et sans patrie
Qui se mettent à geindre opiniâtrément.

- Et de longs corbillards, sans tambours ni musique,
Défilent lentement dans mon âme; l'Espoir,
Vaincu, pleure, et l'Angoisse atroce, despotique,
Sur mon crâne incliné plante son drapeau noir.

C.Baudelaire

Versione tradotta

Quando il cielo basso e greve pesa come un coperchio sullo spirito che geme in preda a lunghi affanni, e versa, abbracciando l'intero giro dell'orizzonte, un giorno nero più triste della notte;

quando la terra è trasformata in umida prigione dove la Speranza, come un pipistrello, va sbattendo contro i muri la sua timida ala e picchiando la testa sui soffitti marci;

quando la pioggia, distendendo le sue immense strisce, imita le sbarre d'un grande carcere, e un popolo muto d'infami ragni tende le sue reti in fondo ai nostri cervelli, improvvisamente delle campane sbattono con furia e lanciano verso il cielo un urlo orrendo, simili a spiriti vaganti e senza patria, che si mettono a gemere ostinatamente.

- E lunghi trasporti funebri, senza tamburi né bande, sfilano lentamente nella mia anima; vinta, la Speranza piange; e l'atroce Angoscia, dispotica, pianta sul mio cranio chinato il suo nero vessillo.

 
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Post N° 299

Post n°299 pubblicato il 11 Gennaio 2006 da ossimora
 
Tag: Utility
Foto di ossimora

Bozza di programma

Dodici capitoli e 274 pagine. È la bozza del programma dell’Unione, inviata ai partiti il 29 dicembre scorso, per raccogliere gli ultimi sugggerimenti e le ultime limature prima del vertice finale dei segretari della coalizione, delle assemblee regionali del 4 febbraio e dell’assemblea nazionale dell’11 febbraio.

I dodici capitoli corrispondono ai dodici tavoli programmatici istituiti dalla coalizione: «Il valore delle istituzioni repubblicane»; «Una pubblica amministrazione di qualità»; «La giustizia per i cittadini»; «Un Paese più sicuro»; «Un Paese protagonista del futuro europeo»; «Noi e gli altri» sulla politica estera; «Reagire al declino: una nuova economia, nuova qualità ambientale e nuova società»; «Ristabilire la fiducia, governare la finanza pubblica»; «Conoscere è crescere»; «Migranti e nuovi italiani»; «Più informazione più libertà»; «La ricchezza della cultura».

UNIONI DI FATTO «Riconoscimento giuridico di una forma di relazione capace di assicurare prerogative e facoltà e di garantire reciprocità nei diritti e nei doveri»: è quanto prevede la bozza del programma dell'Unione. Punto di riferimento, per l'Unione, è il lavoro svolto nell'ambito dell'indagine conoscitiva dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati: «Al fine di definire natura e qualità di tale forma di unione, non è dirimente il genere dei contraenti; va considerato, piuttosto, il sistema di relazioni (amicali, sentimentali, assistenziali, di mutualità e di reciprocità) - la sua stabilità e la sua intenzionalità quale criterio qualificante».

RITIRO DALL’IRAQ «Se vinceremo le elezioni, immediatamente proporremo al Parlamento italiano il rientro dei nostri soldati, definendone, anche in consultazione con le autorità irachene, al governo dopo le elezioni legislative del
dicembre 2005, le modalità affinchè le condizioni di sicurezza siano garantite».

LIBERTÀ DI STAMPA, RAI «Il Parlamento garantirà il rispetto della missione di servizio pubblico e dell'autonomia e nuovi criteri di nomina dei vertici assicureranno l'autonomia manageriale. Solo così la Rai potrà così diventare un grande gruppo multimediale la cui unitarietà dovrà essere preservata come condizione di forza industriale, editoriale e produttiva».

POLITICHE FISCALI «Le politiche finanziarie e fiscali devono puntare a correggere gli squilibri sociali e territoriali, a combattere l'impoverimento prodotto dalle dinamiche del mercato e dal centro destra».

SOSPENDERE IL PONTE SULLO STRETTO «Riguardo al ponte sullo Stretto di Messina proponiamo di sospendere l'iter procedurale in atto e di valutare in concreto le effettive priorità infrastrutturali nel Mezzogiorno: dal sistema autostradale e ferroviario alle reti idriche, dalla politica dei porti al piccolo cabotaggio».

GIUSTIZIA «Dobbiamo rimuovere tutti gli aspetti del nuovo ordinamento giudiziario in stridente contrasto con i principi costituzionali e, dove necessario, intervenire con provvedimenti di sospensione dell'efficacia di quelle norme della legge delega che potrebbero ledere il principio di unità, uguaglianza e parità di trattamento, e rendere impossibile successivamente un nuovo e diverso riordino della magistratura».

SUPERAMENTO DELLA LEGGE TRENTA «Siamo contrari ai contenuti della legge Maroni e dei suoi decreti attuativi». Così la Bozza del Programma dell'Unione annuncia «il superamento», ma non l'abrogazione, della legge n.30 del 2003, che la Cdl ha ribattezzato legge Biagi. Le forze che compongono la coalizione si impegnano a considerare «il lavoro a tempo indeterminato come la forma normale di occupazione».

CONCORRENZA BANCARIA ALL’ANTITRUST Affidare «la stabilità di tutti gli intermediari finanziari (e non solo delle banche) alla vigilanza della Banca d'Italia; la vigilanza sulla trasparenza e la tutela dei risparmiatori in tutte le sezioni del mercato finanziario ad una Consob rafforzata; la garanzia della concorrenza (anche per il mercato bancario) all'Antitrust».

SÌ A ELECTION DAY Secondo l'Unione la Costituzione «si cambia assieme», a sottolineare che non verranno riproposte riforme «a colpi di maggioranza». L'Unione propone la razionalizzazione delle scadenze elettorali «con l'accorpamento delle elezioni politiche e amministrative ravvicinate». La bozza prevede anche l'attribuzione al premier del potere di proporre al Capo dello Stato la nomina e la revoca di ministri e sottosegretari, una migliore regolamentazione della questione di fiducia, prevedendo limiti specifici al suo esercizio e l'introduzione della cosiddetta sfiducia costruttiva, con l'esplicita indicazione di un successore.

RIDURRE IL QUORUM PER INDULTO E AMNISTIA Il quorum dei due terzi per approvare indulto è amnistia per il centrosinistra è troppo alto. E così, proprio mentre si discute alla Camera della possibilità di concedere o meno i provvedimenti di clemenza, nel programma dell'Unione si prevede di modificare l'articolo 79 della Costituzione per ridurlo.

INCOMPATIBILITÀ E BLIND TRUST Per risolvere il conflitto di interessi, l'Unione propone, nella bozza di programma, una soluzione triangolare: la revisione del regime delle incompatibilità; l'istituzione di un apposita autorità garante; l'obbligo di conferire le attività patrimoniali a un blind trust.

RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA Le prime soluzioni individuate per tagliare i costi sono la riduzione del 50% dell'organico degli uffici di diretta collaborazione delle amministrazioni centrali, la riduzione dei «benefici impropri e dei privilegi» per le posizioni dirigenziali di vertice e l'affermazione piena del principio di trasparenza, anche attraverso la pubblicazione on line degli stipendi dei dirigenti pubblici superiori a 200.000 euro l'anno o degli incarichi extra e delle consulenze.

ANCHE QUOTA ESTRAZIONI SETTIMANALI LOTTO PER RISANARE BILANCIO CULTURA «Riteniamo necessario destinare una quota dell'otto per mille e una quota degli introiti provenienti dalle estrazioni infrasettimanali del lotto alla cultura, attribuendole al bilancio del Ministero per i beni e le attività culturali».

UNA GRANDE STAGIONE DI ALFABETIZZAZIONE; PIÙ SOLDI A INSEGNANTI Per rilanciare la scuola l'Unione intende «sfruttare la sua forza principale: l'autonomia», investire «sui giovani migranti, sulle loro intelligenze e su un incontro di culture che parte dai giovani». «Vogliamo rendere l'insegnamento una scelta appetibile per i migliori talenti, uomini e donne, così che la qualità della scuola possa beneficiare della loro formazione e qualificazione». L'obiettivo è quello di «portare tutti i ragazzi al conseguimento di un titolo di studio superiore» e «attuare una decisa lotta contro la dispersione scolastica e formativa, con l'obiettivo di rientrare nella media del 10%». Inoltre «incrementare fortemente l'utenza dei nidi entro la fine della legislatura»; mantenere l'articolazione in scuola elementare e media, di durata di otto anni; elevare l'obbligo di istruzione gratuita fino a 16 anni (primo biennio della scuola superiore); innalzare l'età minima per l'accesso al lavoro dai 15 ai 16 anni. Bisogna riconquistare la fiducia degli insegnanti, sottolinea il programma. E per farlo vengono indicati tre piani: valorizzazione del loro ruolo, rendendoli protagonisti del nuovo progetto culturale e portando le retribuzioni di tutto il personale al livello dei Paesi europei, lotta ad ogni forma di precarietà e rilancio della formazione.

BASTA CON I CONDONI EDILIZI «Basta con i condoni edilizi». «Ci impegniamo - sottolinea il documento - a non varare nuovi condoni e a potenziare attività e misure di prevenzione, di controllo e dissuasione, nonchè piani di recupero del territorio che passino anche attraverso l'abbattimento delle opere abusive, a partire da quelle realizzate nelle aree vincolate».

PENSIONI, SARÀ ELIMINATO GRADINO CHE INNALZA BRUSCAMENTE SOGLIA «Con la tendenza all'aumento della vita media, l'allungamento graduale della carriera lavorativa dovrebbe diventare un fatto fisiologico». La bozza di programma dell'Unione affronta la questione 'spinosà della disciplina pensionistica. Tuttavia, va eliminato l'inaccettabile gradino che innalza bruscamente e in modo del tutto iniquo l'età pensionabile, come prevede per il 2008 la legge approvata dalla maggioranza di governo».

RIPRISTINARE IL FALSO IN BILANCIO «Ritornare al falso in bilancio come reato di pericolo, abrogando la disciplina introdotta nel 2002 dalla riforma del diritto societario del governo Berlusconi»: è quanto prevede la bozza di programma dell'Unione. Inoltre il documento punta ad «incidere sulle forme di "chiusura proprietaria" come gruppi piramidali, accordi e patti di sindacato».

TASSE PIÙ ALTE PER RENDITE FINANZIARIE; RESTITUZIONE FISCAL DRAG Ripristinare la tassa di successione per i grandi patrimoni. È uno dei punti di politica fiscale che prevede anche tasse più alte per le rendite finanziarie e precisamente: «La uniformità del sistema di tassazione delle rendite finanziarie a un livello intermedio tra l'attuale tassazione degli interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività finanziarie, con l'esclusione dei redditi di piccoli patrimoni, in coordinamento con l'imposizione societaria e la tassazione di dividendi e plusvalenze azionarie». Il programma dell'Unione punta inoltre al sostegno alle responsabilità familiari attraverso la riforma degli assegni al nucleo familiare con una correlata revisione dell'Irpef. «Al posto degli attuali assegni e delle attuali deduzioni sarà organizzato un unico trasferimento condizionato dalla situazione economica familiare». Si prevede «la restituzione del fiscal drag» e la riforma del catasto «in modo da rendere coerenti i valori e le rendite con i valori di mercato dei cespiti immobiliari e la contestuale revisione delle aliquote al fine di non inasprire il prelievo complessivo, soprattutto sulla prima casa».

 
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Post N° 298

Post n°298 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da ossimora
 
Tag: inserti
Foto di ossimora

Settimana nera. L'ho passata cercando di fare quel che tutti in Italia dicono che si deve assolutamente fare: dividere affari e politica. Ho cominciato con martello, scalpello e un paio di occhialoni per proteggermi dalle schegge. Oltre alle dita acciaccate e sanguinanti non ho ottenuto molto, intanto per la complessità della materia (metodo compagni: devo staccare la politica dagli affari o gli affari dalla politica?). E poi, sinceramente ad ogni martellata mi chiedevo: avrò colpito la politica o gli affari? Sono dunque passato alle reazioni chimiche, anche qui con effetti disastrosi. Ho provato con la preghiera, giusto per non lasciare niente di intentato e per esplorare il brivido delle nuove mode americane. Niente. Anche la magia nera, bianca e a pois non ha avuto effetti. Credo che mi arrenderò prima di provare col napalm: alla fine forse, dividere la politica dagli affari non è così importante. Forse sarebbe più decisivo che qualcuno spiegasse quale politica e quali affari, se gli affari possono servire per fare una certa politica, e se sì quale, per chi, per cambiare cosa.
Dannazione, la faccenda si fa complicata. Chi crede alla «mano invisibile», a quella specie di automatico toccasana che è il mercato non dovrebbe porsi certi problemi. Libera volpe in libero pollaio, si sa. «Gli affari sono affari» è un motto vecchissimo e immortale, che in pratica rivendica cinismo e invoca assenza di regole. Di fronte agli affari, intende quella comoda formuletta, non c'è santo che tenga, e figurarsi se ci si ferma davanti alla diga della politica. Che scemenza.
Il capitalismo italiano, poi, figurarsi, fatto com'è di mezze figurette, gente che si sente onnipotente per un paio d'ore, fortune chiuse in famiglia, innovazione zero e giochi finanziari tanti, ma sempre dilettanteschi e campati per aria, un po' ridicoli già di loro e resi a volte esilaranti dai loro inventori furbetti.

Un capitalismo che è sempre andato dalla politica con il cappello in mano, a chiedere questo o quel favore, questo o quell'appoggio, questo o quell'aumento di tariffe, questo o quell'intervento calmieratore o liberatore del mercato. Tutto secondo la norma, insomma: il mercato è cinico e se si deve servire della politica lo farà senza alcuna remora. Bonaiuti tuona che Berlusconi non ha fatto, né fa, né farà affari con la politica? Bene, è una nota divertente e goliardica che nessuno può ascoltare senza ridere di gusto. Intanto Berlusconi una banca ce l'ha, e dunque, la questione non si pone, egli non deve chiedere al telefono: «Abbiamo una banca?».
Mi aspetterei invece qualche sforzo analitico in più da chi alla manina santa e onnipotente del libero mercato non dovrebbe credere più di tanto, come la sinistra che si agita oggi intorno alle accuse di affarismo. I disastri di quella mano libera sono sotto gli occhi di tutti, i ricchi sono paurosamente ricchi e i poveri spaventosamente poveri.

Chi vede tutto questo (chi non lo vede è molto probabilmente in malafede) non dovrebbe porsi il problema, dividere affari e politica non dovrebbe essere una sua emergenza. Anzi il contrario: che sia la politica a dirigere l'economia, a indirizzarla verso fini meno ingiusti, verso una distribuzione più equa. Lasciato solo, «libero» come si ama dire, il mercato crea diseguaglianze e ingiustizie. Dunque va controllato, indirizzato e calmierato nel senso di una sua azione più equa sui cittadini e sulla società.
A questo punto, come si vede, il problema non sarebbe quello di dividere politica e affari, ma di stabilire un primato della prima sui secondi. Antico sogno dalle parti del socialismo. E qui sta il problema vero: che di gente, partiti, leader, formazioni politiche che vogliono (o anche soltanto sognano) questo se ne vedono poche, e assolutamente minoritarie. Tutti gli altri, sia chi vede la politica come un'ovvia prosecuzione dei suoi affarucci, sia chi in questi giorni si indigna e si imbizzarrisce e si scandalizza per essere accusato di mischiare affari e politica, sono fieramente concordi nel difendere il mercato libero.
Come si dice: uniti nella lotta e amici stretti, anzi complici, della libera volpe nel libero pollaio.
Forse più che scalpellare via gli affari dalla politica bisognerebbe dare qualche colpetto di scalpello a questo totale, diffuso, monolitico pensiero unico liberista sbandierato sia da chi fa gli affari sia da chi si vanta di non farli. Con tutto il rispetto per le questioni morali, s'intende, quando si passerà finalmente alle questioni politiche?
(Alessandro Robecchi)

***non male l'immagine...

 
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Post N° 297

Post n°297 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora


Tenerezza ialina

amore esteso

cattura

in silenzi atavici

partecipazione meditata.

Gocce di pietra

 scendono dagli occhi

ad intaccare le sicurezze

cucite nel tempo.

Potessi credere

 a  cosmobiologie e

profili astrali

la passione

per il vento

(Fluttuante cristallo di rocca)

e le sue raffiche

potrebbe sfigurare

desideri desueti

nobilitandoli:

producendo azione!

A.

 
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Post N° 294

Post n°294 pubblicato il 09 Gennaio 2006 da ossimora
 
Tag: inserti
Foto di ossimora

Nella lingua greca, il sostantivo “Arché” conserva almeno due accezioni: designa il principio metafisico su cui si fondano i fatti, ma anche il punto di partenza nella ricerca dei significati delle cose. Sollevando il giudizio sulla prima accezione di carattere eminentemente metafisico, è certo di grande attualità la seconda. Dinanzi ai problemi in generale – ed ai problemi critici in particolare –, è necessario mettere a punto griglie interpretative adeguate a coglierli, per avviarli a soluzione. In questo senso, la sfida consiste nell’edificare una forma di sapere aperto, non sistematico, che faccia della possibilità d’interpretare da molteplici punti di vista le cose il suo punto di forza.

 
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Post N° 293

Post n°293 pubblicato il 08 Gennaio 2006 da ossimora
 
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Leduc, Violette

Passioni

Romanziera francese (Valenciennes 1913-Faucon 1972). Esordì nel 1945 con Ma mère ne m'a jamais donné la main suscitando vivo interesse intorno alla singolarità del suo personaggio. Dopo l'Asphyxie, L'affamée, Ravages, Trésors à perdre, tutti romanzi in larga misura autobiografici, si è definitivamente imposta all'attenzione del mondo letterario con La bâtarde (1964) e Thérèse et Isabelle (1965).

Violette Leduc è stata per me una scoperta fantastica,il suo libro “LA bastarda “,che attualmente è addirittura fuori commercio (non sono certa magari c’è una riedizione)mi ha accompagnato per un certo periodo ed ho condiviso certe intuizioni con un sentimento di “immedesimazione forte”.

Simone de Beauvoir,aiutò Violette nella pubblicazione ,rimase colpita dall’incipit  del suo primo scritto…….mia mamma non mi ha mai stretto la mano…era nata una scrittrice

«L'erotismo in Violette Leduc non diventa mistero né si ingombra di complicazioni, tuttavia è la chiave privilegiata dei mondo; è alla luce della sessualità che Violette scopre la città e la campagna, lo spessore della notte e la fragilità dell'alba, la crudeltà di un tocco di campane. Per parlarne Violette si è creata un linguaggio senza leziosaggine né volgarità che a me sembra un successo notevole ... »Simone de Beauvoir

“io sono un deserto che monologa”       

“E chiunque parli di noi dal profondo della sua solitudine,ci parla di noi. L’uomo più mondano,come il più impegnato hanno un sottobosco dove nessuno osa avventurarsi,neppure il diretto interessato,ma che pure esiste:la notte dell’infanzia. gli insuccessi,le rinunce,l’improvvisa commozione per una nuvola nel cielo. Sorprendere un paesaggio ,un essere come esistono ,come sono in nostra assenza,sogno impossibile che abbiamo tutti accarezzato”

“Nascendo ,giurai di avere la passione per l’impossibile”

“Arrivavo ,fino al fondo delle mie forze…finalmente esistevo!”

“al fondo della disperazione sentiamo la passione del vivere ,e l’odio è solo uno dei nomi dell’amore”

La gente che vive ai margini della società le sembra più autentica dei cittadini ben sistemati che si piegano a una parte .Preferisce un localaccio di campagna ad un bar elegante ,al confronto con le prima classe  uno scompartimento di seconda.

E siccome non è mai contenta Violette rimane disponibile ,ogni incontro può appagare i suoi bisogni e quanto meno distrarla,a tutti coloro che si imbattono in lei ,dedica un’acuta attenzione .”

http://www.culturagay.it/cg/recensione.php?id=10886

 
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Post N° 292

Post n°292 pubblicato il 08 Gennaio 2006 da ossimora
 
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ENIGMISTICA

"Un intreccio inaccettabile fra affari e politica"

Chi ha detto questa frase?

1) Batman al commissario Gordon,risolvendo il caso di pinguino che voleva diventare sindaco.

2)Cesare a Pompeo,quando il miliardario Lepido,voleva comprarsi la carica di triumviro

3)Berlusconi a proposito di uomini politici che cercano di fare i propri interessi economici

4)La banca vaticana quando ha saputo i milioni che risparmierà a spese dei più poveri ,non pagando più l'I.C.I.

5)Reina quando ha rifiutato la carica di sindaco offerta da Andreotti.

 
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Post N° 291

Post n°291 pubblicato il 08 Gennaio 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

Cinque strane abitudinichiamata in causa da due persone ,non posso sottrarmi e poi questo è più carino dello stronzoku ,quello andava a toccare altrui sensibilità ed era difficilissimo scegliere (almeno per me)impossibile sottrarsi e poi perché?Mi diverto.

REGOLAMENTO:
il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il
titolo "cinque tue strane abitudini", e le persone che vengono invitate
a scrivere un messaggio sul loro blog, a proposito delle loro strane
abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento. Alla
fine dovrete scegliere 5 persone da indicare e linkare il loro blog o
web journal. Non dimenticate di lasciare un commento nel loro blog o
journal che dice "sei stato scelto" (se accettano commenteranno la
vostra richiesta)

1)     Ho sopra il mio comodino ,oltre a quaderni per scribacchiare almeno una decina di libri iniziati,poi alcuni li finisco e li inglobo ,altri li abbandono. Sempre ,ci sono delle poesie .Oltre a (ciclicamente)torsoli di mela ,orecchini e altro.

2)     Non vorrei emulare Inthemood ma sono costretta ...io consumo non tanto ghiaccio tout court ma …ghiaccioli ,preferibilmente davanti al camino,preferibilmente quelli al limone col cuore di liquirizia,soprattutto in inverno

3)     Ho sempre qualcosa attorno al collo ,foulard,sciarpe e sciarpette,collane .

4)     Mi piace la notte e per quanto mi adoperi per diventare allodola,per questioncelle salutiste ,  penso di essere ineluttabilmente animale notturno

5)   Quando passeggio per le campagne (ma non solo...anche la città è piena di fragili/fortissime erbette)mi piace osservare,catalogare,fotografare erbe spontanee,fiori ed infiorescenze.

Passo il testimone (e nessuno può tirasi indietro ,del resto non c’è nulla più serio del gioco )

1)Pelino

2)Sandali al sole

3)Snoopy68

4)Champaosel

5)Scalzasempre

Buon divertimento....

 
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Post N° 290

Post n°290 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da ossimora
 
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Donne

Passioni


Marguerite Yourcenar  (Yorcenaur è lo pseudonimo di Crayencourt...li trovo entrambi belli ).E’ stata la prima donna ammessa nel 1981 all’Academie Francaise.Tra i suoi tanti romanzi,i più significativi sono da considerare “l’Opera al nero””Alexis”(o della lotta vana)e naturalmente quello che viene considerato il suo capolavoro “Le memorie di Adriano”,rilettura intimista di un imperatore per mano di una penna femminile…

Animula vagula blandula.

Mio caro Marco,

Sono andato stamattina dal mio medico, Ermogene, recentemente rientrato in Villa da un lungo viaggio in Asia. Bisognava che mi visitasse a digiuno ed eravamo d'accordo per incontrarci di primo mattino. Ho deposto mantello e tunica; mi sono adagiato sul letto. Ti risparmio particolari che sarebbero altrettanto sgradevoli per te quanto lo sono per me, e la descrizione del corpo d'un uomo che s'inoltra negli anni ed è vicino a morire di un'idropisia del cuore. Diciamo solo che ho tossito, respirato, trattenuto il fiato, secondo le indicazioni di Ermogene, allarmato suo malgrado per la rapidità dei progressi del male, pronto ad attribuirne la colpa al giovane Giolla, che m'ha curato in sua assenza. È difficile rimanere imperatore in presenza di un medico; difficile anche conservare la propria essenza umana: l'occhio del medico non vede in me che un aggregato di umori, povero amalgama di linfa e di sangue. E per la prima volta, stamane, m'è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro e a me noto più dell'anima, è solo un mostro subdolo che finirà per divorare il padrone. (da M.di Adriano)

All’età di 80 anni la scrittrice francese si ritira a Mount Desert,un’isola sulla costa americana dell’Oceano Atlantico,insieme al suo ultimo e discusso amore ,un uomo di 36 anni più giovane di lei.E’ morta nel 1987.Otto anni dopo la sua morte le edizioni Gallimard,pubblicano un epistolario di Margherite,lettere scrupolosamente copiate da Grace Frick,l’amica inglese che visse quaranta anni con la scrittrice .Un epistolario molto interessante (edito in Italia da Einaudi)

Aumenta in lei col passare degli anni la sofferenza  quasi stupefatta davanti alla malvagità umana  e si rifugia in un mondo segreto ,aristocratico .

Un isolamento basato sull’essenziale ,non per superbia o per misantropia o da narcisismo;piuttosto una insofferenza profonda verso il dogmatismo,la stupidità,l’indifferenza-che è scrisse ,il primo stadio della crudeltà.

http://utenti.lycos.it/Sulpicia/Marguerite_Yourcenar.htm

 
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Post N° 289

Post n°289 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da ossimora
 
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Mi imbatto in dissertazioni elucubrate  sul perché di un blog,sul come si è,su chi si è qua dentro! Lo psicologismo da strapazzo dilagante ,dotato anche di editori ed eroi  televisivi  si aggira anche per blog .Si rumina ,si ...mumble mumble..

Certi “maitre a penser “,hanno contribuito alla formazione di un linguaggio spesso omologato e disattento alle sfumature ed all’attenzione sottile con un conseguente imbastardimento dei rapporti interpersonali  …mi ammorba  sentir scrivere continuamente ,”ma perché uno è qui “,”ma se c’è perché c’è” e come c’è “e quello che cerca... e robe  del genere. Non è difficile la risposta mi pare:

chi è qui ,

è qui perché si diverte in primis,

indi ha:

1)energia elettrica

2)connessione ad internet

3) sa scrivere.

(non aggiungo ha mangiato ma è implicito.)

E non sono cose da poco.

 
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Post N° 288

Post n°288 pubblicato il 06 Gennaio 2006 da ossimora
 
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Ariel Sharon è in fin di vita .

Nelle sinagoghe si prega (mai visto nulla di più divertente di Gianfranco Fini in gramaglie con la kippà sulla cucuzza...)

Hamas per le "strade"(si fa per dire)dei campi profughi inneggia ad Allah e festeggia la  possibile morte del falco ,responsabile della strage di Sabra el Chatila (una anziana signora ringrazia  dio perchè aveva tanto sperato di vederlo morire...)

Gli osservatori si affannano a pensare al "dopo",aspettando la fine e si scervellano a  pensare a chi e cosa accadrà dopo.

Io di fronte alla morte sono sempre piattificata ,asettica,senza parole.


 
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Post N° 287

Post n°287 pubblicato il 05 Gennaio 2006 da ossimora
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Argomento:Canzonette 


                   Quelli che ben

pensano

Sono intorno a noi, in mezzo a
noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per
calcolo, il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è
massima, l’imperativo è vincere - e non far partecipare nessun altro - nella
logica del gioco la sola regola è esser scaltro : niente scrupoli o rispetto
verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono
irraggiungibili. Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono
replicanti, sono tutti identici, guardali : stanno dietro a maschere e non li
puoi distinguere. Come lucertole s’arrampicano, e se poi perdon la coda la
ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno: spendono, spandono
e sono quel che hanno…

Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono
come me ma si sentono meglio…


.. e come le supposte abitano in
blisters full-optional, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse
Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri : quel che hanno
ostentano, tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col
vicino costruiscono : parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole
sul tetto che S.Marco nel Vangelo.. Sono quelli che di sabato lavano automobili
che alla sera sfrecciano tra l’asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui
appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi,
s’infarinano, s’alcolizzano e poi s’impastano su un albero - boom! - Nasi
bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d’un livello di Doom..
Sono...intorno a me...
Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle
chiese alla domenica - mani ipocrite - mani che fan cose che non si raccontano
altrimenti le altre mani chissà cosa pensano - si scandalizzano - Mani che poi
firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che
brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei
fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte
mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son
sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad
ogni zingara ma l’unica che accendono è quella che da loro l’elemosina ogni
sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera..

Frankie Hi Nrg MC

 
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sibilla

Post n°286 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da ossimora
 
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DONNE

 Sibilla Aleramo

Di Sibilla Aleramo mi piacciono le poesie,il romanzo più celebre “Una donna””Andando e stando” ”Il passaggio”,ma soprattutto mi ha sempre affascinato la sua biografia:una donna di inizio novecento con una irruenza ed una forza densa di passionalità e di energia assolutamente originali.

 (Sibilla Aleramo (pseudonimo di Rina Faccio) nacque ad Alessandria nel 1876. Si trasferì, poi, con la famiglia a Civitanova Marche, dove, con un matrimonio riparatore si sposò all'età di 15 anni. Nel 1901 abbandonò figli e marito e cominciò a girare per Milano, Parigi e infine Roma, dove si avvicinò a tutto l'ambiente intellettuale e artistico dell'epoca (qui conobbe Grazia Deledda). Nota è la relazione che ebbero lei e il poeta Dino Campana. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si iscrive al partito comunista e si impegna in campo politico e sociale. Collabora a L'Unità e alla rivista "Noi donne". Muore a Roma nel 1960.).

Dopo l’imprevista celebrità del suo romanzo tacque per un periodo e si dedicò alla “Scuole dell’agro romano”,insieme a Giovanni  Cena (suo compagno ..per un po’...), per quei “paria analfabeti”.

Nel corso della sua vita ebbe moltissime storie con intellettuali,artisti,poeti (Cardarelli,Cecchi,Quasimodo,Boccioni,Boine ,Parise,Cascella…)dell’epoca divenendone spesso la vera e propria “Musa”.

La sua storia col poeta Dino Campana è stata un attraversare-con  la sua nevrosi e la sua poesia ,cercando di amare anche la sua follia fino alla rinuncia;pena la dissoluzione

Amò una dolce ragazza(Lina) ed infine già matura , un uomo molto più giovane di lei.

Una vita scandalosa,all’epoca  ,andare e  stare,peregrinare ,sempre in ascolto di umani racconti. Irruenta e determinata .

Una donna con un fede primigenia ed appassionata in un avvenire di giustizia e armonia.

http://baruffi.ceva.infosys.it/5b/aleramo/aleramo.htm

http://www.arangioruiz.org/sibilla/amori.htm

  "Gaudio l'amarti,
illimitato gaudio
credere al riso dei tuoi occhi,

e vertigine ancora
la certezza d'esser da te cantata,
oh più tardi, negli anni non più miei,

or che tremare la vita sento
sul ciglio estremo...


Selva d'amore, Newton Compton, Roma, 1980

 
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Post N° 285

Post n°285 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da ossimora
 
Tag: inserti
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«Contro di noi attacchi infondati, non complotti» 

Intervista a Giovanni Berlinguer

«È da molti anni che Berlusconi e i suoi giornali attaccano sistematicamente i Ds». E «sistematicamente», dice Giovanni Berlinguer, «il centrodestra perde voti». L’europarlamentare della Quercia legge le presunte intercettazioni tra Fassino e Consorte pubblicate dal Giornale, e il ragionamento che fa dopo è questo: «Attacchi infondati, e anche questa volta perderanno voti. Sono evidenti a tutti le differenze etiche che ci sono tra un errore, quale può essere l’atteggiamento nei confronti di Consorte o nei confronti dell’Opa Unipol su Bnl, e un sistematico stravolgimento delle leggi italiane in materia di conflitto d’interessi, di reati pecuniari, di condoni e di regalie, di attacchi alla magistratura».

Ultimamente c’è chi ricorre all’espressione “questione morale”. Secondo lei, onorevole Berlinguer, lo fa a proposito o a sproposito?
«La questione morale non ha abbandonato l’Italia da molti decenni. La tendenza a trascurare i risvolti morali della politica, o perfino a denigrarli, rappresenta un rischio reale. Anche se, va sottolineato, ci sono enormi differenze tra i partiti, tra le persone e tra le circostanze in cui si intrecciano decisioni politiche e orientamenti etici. La sensibilità dei cittadini italiani su questi temi è diffusissima. E la sensazione che da tutte le parti ci siano carenze, intrighi o privilegi dobbiamo combatterla con la trasparenza, ripristinando la politica nei suoi valori e nelle sue regole. Altrimenti prevarrà la tendenza, purtroppo, a disprezzare la politica come tale, e quindi a estraniarsi: dal voto, dalla partecipazione e dall’impegno, che invece sono assolutamente necessari in questa fase».

I Ds, in tutto questo?
«I Ds costituiscono una parte fondamentalmente sana e reattiva dello schieramento politico italiano. Proprio per questo, per le qualità che ci sono state riconosciute, abbiamo il dovere di evitare qualunque smagliatura, qualunque condiscendenza e qualunque compromissione in vicende che non devono riguardare la politica e i partiti».

Ritiene che i vertici del partito lo abbiano fatto, nella vicenda Unipol-Bnl?
«Sono stati commessi degli errori, che non sono soltanto di oggi. Il primo è la tendenza, che c’è stata, a trascurare le regole del mercato e a interferire nelle decisioni delle imprese, privilegiando o incoraggiando singoli soggetti considerati amici politici. Il secondo errore, che considero il più sciocco ma non per questo meno grave, è stato il dichiararsi perseguitati e l’aver diffuso la teoria di un complotto contro i Ds».

Perché “sciocco” e “grave”?
«I precedenti di questa teoria della persecuzione purtroppo li conosciamo: Craxi, che per giustificare le tangenti ha dichiarato da primo ministro alla Camera che questa era una modalità lecita e che tutti i partiti praticavano; e Berlusconi, che ha accusato magistrati e comunisti di essere suoi persecutori mentre portava al sublime il conflitto di interessi e imponeva leggi ad personam. Naturalmente tra i diversi casi c’è un abisso di differenze. Ma l’assonanza dei termini deve essere evitata in ogni caso. Primo, perché è un segno di debolezza, non di forza, e secondo, perché non corrisponde alla realtà».

E la realtà qual è, secondo lei?
«Ci sono critiche che bisogna valutare e, se necessario, correggere quello che si è detto o si è fatto. E sono convinto che i Ds possono farlo e lo faranno fin dalla prossima riunione della Direzione. Penso anche che ci sono per noi due esigenze: una è quella, citando il sottotitolo del libro di Salvi e Villone, di eliminare sprechi, clientele e privilegi per riformare la politica; la seconda esigenza riguarda un rinnovamento delle classi dirigenti».

Trentin ha detto che le cooperative hanno perso l’anima, il presidente della Legacoop Poletti gli ha replicato che si tratta di frasi al limite della diffamazione. Che ne pensa?
«Ho percepito uno sdegno profondo ed esasperato da parte di Trentin e una reazione sopra le righe da parte del presidente della Lega delle cooperative».

Nel merito?
«Nel merito, le cooperative costituiscono una parte sana, produttiva, democratica quando il meccanismo di decisione funziona veramente, è cioè partecipativo. Ed è giusto valorizzare questi aspetti, che sono intrinsecamente etici e che poi contribuiscono sostanzialmente alla tenuta e al progresso del Paese e creano vantaggi quotidiani per i soci, per i fruitori dei servizi e delle attività commerciali, per il lavoro produttivo. Questa è l’essenza della cooperazione».

Restringendo il discorso a Unipol?
«Ho l’impressione che non si tratti soltanto di due soggetti, Consorte e Sacchetti, che hanno come minimo utilizzato sapientemente le leggi berlusconiane e come massimo lucrato in modo illecito. C’è stato evidentemente uno scarso controllo e una euforia affaristica, c’è stata un’eccessiva delega ai manager rispetto ai consigli di amministrazione, alle forme deliberative del tessuto democratico. E questo è un problema che riguarda un po’ tutte le attività associative».

Al di là di questo, come giudica la scalata alla Bnl?
«Non sono un esperto di economia. Penso che il tessuto cooperativo abbia anche bisogno di un sistema bancario. Non sono certo e non sono convinto che si debba per questo acquisire una banca piuttosto che fruire limpidamente dei servigi di tutte le banche in base alla loro disponibilità, alle offerte e alle garanzie che possono dare».


 
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Post N° 284

Post n°284 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da ossimora
 
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Mia nonna direbbe "hai voglia te a dire orecchione al somaro..."

La Cgil denunciò l'accordo tra Ministero dell'Istruzione e Poste: tutti i testi scolastici di una società Mondadori. L'Antitrust conferma, ma non c'è dolo...claro que no....

 Il conflitto (d'interessi) c'è ma non si vede. Una specie di gioco di prestigio che sfrutta le maglie della legge. Il tutto per eludere le "Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi", varate dal governo Berlusconi nel 2004 e prese in considerazione dall'Antitrust nella seconda relazione semestrale del 2005. Al centro della polemica "l'accordo stipulato, in data 9 giugno 2005, tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica e Poste Spa per il servizio, denominato Postescuola, di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria di 1° e 2° grado", si legge nella relazione dell'Autorità garante.

Di cosa si tratta? "In base a tale accordo, Poste, tramite la propria struttura di recapito, offre un servizio che garantisce alle famiglie l'approvvigionamento dei testi scolastici presso il proprio domicilio o presso gli istituti scolastici di appartenenza e mette a disposizione la propria rete, i propri call center e siti internet, per assicurare, oltre alla consegna, le attività di prenotazione e acquisto dei libri di testo".

Il piccolo particolare, denunciato da alcune segnalazioni proprio all'Antitrust, è "il fatto che i volumi oggetto del servizio fossero forniti non direttamente dai singoli editori, bensì da una società riconducibile al patrimonio del Presidente del Consiglio". La Flc Cgil, per bocca del suo segretario generale, Enrico Panini, parla "di evidente conflitto d'interessi e determinazione, dal parte del ministero, di una situazione di monopolio all'interno delle istituzioni scolastiche". E racconta che "il ministero dopo la firma dell'accordo, ha spedito ai dirigenti scolastici una lettera che, con tono burocratico ma minaccioso, chiedeva di spiegare il perché la scuola non si fosse avvalsa di questa opportunità". Le scuole che non hanno attivato il "servizio", insomma, dovevano giustificarsi. "Parecchi presidi - continua Panini - si sono rivolti a noi, ma erano preoccupati". 
 
Ora arriva il parere dell'Antitrust che pur stabilendo il vantaggio per le casse della Mondadori, non può censurarlo a causa di una legislazione restrittiva in materia. In sostanza, è vero che l'accordo favorirebbe una società del presidente del Consiglio, ma a firmarlo non è stato lui con le Poste, bensì il ministro Letizia Moratti che con le società del Presidente non ha alcun legame.


 
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Post N° 283

Post n°283 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da ossimora
 
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Maree ed inondazioni

assalgono

il silente lucore

delle notti.

A zonzo nel tempo:

 bugnato a cerchi scuri,

medioevale

pista selvaggia.

Teorie di stanze vuote,

 locali sommersi dal silenzio,

eco di brusio.

Vertigine composta.

 A.

 
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