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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Maggio 2009

 

Peppino

Post n°1452 pubblicato il 09 Maggio 2009 da ossimora
 

"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura
contando cento passi lungo la tua strada"...

La mafia è una montagna di merda ...

Peppino Impastato

9 Maggio 1978

9 Maggio 2009


 
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Il vecchietto

Post n°1451 pubblicato il 08 Maggio 2009 da ossimora
 

Qualcuno mi rimprovera di puntare troppo lo sguardo sul presidente del consilvio e sulle sue azioni,opere e granguignolate ma il mio più che antipremierismo è un interesse antropologico ,infondo lui ci rappresenta tutti e non essendo un politico né nemmen lontanamente un uomo di stato va al cuore dell’essenza dell’italico pensiero .

Lungi dai suoi modelli la Costituzione il Principe ed i testi sacri del nostro ricchissimo paese si abbevera al fuoco sacro della chiacchiera da baretto,del pettegolezzo da corridoio e della boutade da pacca sul culo,”Amici miei”,deve essere la sua serie di film cult  .

Avanza in questo non risparmiando niente ,riuscendo a far parlare di coglionate, popolo sparso ,giornalisti lacchè ed oppositori che peraltro mettendosi al suo livello risultano ancora più opachi ed insignificanti.

Ogni giorno ce n’è una nuova e le performance si amplificano soprattutto quando nel suo emiciclo si stanno approvando leggi di cui è bene non si parli.

 L’ultima in ordine di tempo sta causando l’ennesimo incidente diplomatico con la Finlandia .

Il nostro,ieri  alle celebrazioni di Roma capitale ,ha citato la Finlandia :

Hanno voluto portarmi in Finlandia. Ho impiegato più di tre ore per raggiungere una chiesa di legno del ’700: da noi una chiesa così l’avrebbero cancellata. Comunque amo i finlandesi e anche le ragazze finlandesi purché abbiano più di 18 anni. Silvio Berlusconi, 6 maggio

Sempre divertente ,il vecchietto ,se non fosse che la Finlandia stessa ha subito smentito che SB sia mai stato in visita ufficiale e con evidente fastidio ha rimandato al mittente un commento così platealmente buzzurro, riempiendo giornali e forum locali di apprezzamenti sul nostro paese che è meglio non sentire.

Non si può pretendere che l’omuncolo si preoccupi delleleggi razziste sulla sicurezza,dei tram separati dalla sempre più provinciale Milano  e delle gesta del beota ministo degli interni ,  per i quali siamo già stati condannati dall'Europa a lui non gliene frega un tubo è evidente e delega la rogna alla lega che ha dalla sua tutta la fascia pedemontana invecchiata e attaccata come patella ai suoi privilegi ,nemmeno dei tagli alla scuola pubblica ,lì c’è da elargire alle scuole private , serbatoio tanto utile per il consenso clericale che dimentica presto anche gli inviti alla sobrietà di qualche vescovo.

Ha ragione ,dal suo punto di vista  ,quello che gli interessa davvero ,del resto,come il Lodo Alfano che lo rende definitivamente impun-ito/ibile è fatto ,l’informazione è sua ,ormai chambola!...si può divertire a tutto campo.

Poteva chiedere alla Finlandia che la chiesetta in legno la trasportassero all’Aquila cosi’ avrebbe completato anche il megaspottone sismico .

 
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clan/destini

Post n°1450 pubblicato il 07 Maggio 2009 da ossimora
 

 

 

Mettere la “fiducia” e blindare il decreto sicurezza ,significa asautorare il parlamento e renderlo inutile .rompiMaroni,il ministro per il razzismo , affermando  “il sereno è tornato nel governo,la fiducia è un buon strumento per evitare rischi ”,avvalla il tutto ; significa che si procede a colpi di ricatti ed equilibri sdruccioli ,procedendo lancia in resta verso l’approvazione di una legge anticostituzionale e razzista.

 E’ inutile che il tristissimo Capezzone ,ululi le sue litanie scomposte rivolte a farci capire ,noi poveri osservatori inutili,che chiudere i clandestini nei lager di stato è un operazione buona e giusta eh si,signora mia che c’è tanto ,tanto bisogno di sicurezza ; fantastico !

Finalmente essere clandestini sarà un reato e che cazzo…era ora, finora era soltanto una condizione da schiavi ricattabili !


 
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Il sosia

Post n°1449 pubblicato il 06 Maggio 2009 da ossimora
 

'

'Caro signore se continuate a prendere il mio posto sarò costretto a prendere la pistola-

Ivan Petroviç Goljiadkin-

Quando ho letto “Delitto e castigo”,ormai diversi anni fa, attraversai una notte di incubi e di sofferenza profonda.

 Non l’ho mai scordata ;è difficile quantificare il tempo che trascorre soprattutto nel passato ,soprattutto per me che indugio poco nei ricordi quando si sfumano e diventano cadaveri asfittici,  ma quella  mi pare ancora una notte infinita .

La disperazione e la certezza di aver ucciso ,di essere braccata ,perseguitata ,rattristata e  distrutta dall’angoscia , mi portarono ad un susseguirsi di incubi e di rotolamenti ;piansi ,mi disperai, in un immersione di cui merito e colpa vanno interamente alla scrittura di Dostoevskij ;mai un altro testo mi ha penetrato così nel profondo e mai ho trovato della  scrittura così introspettiva/mente lancinante.

Al risveglio faticai non poco a mettere a fuoco gli oggetti ,gli odori della quotidianità ed a convincermi che non ero un’assassina  …allora fu una vera felicità liberatoria .Festa ,festa vera !

Non ho mai cancellato questa notte ed in questi anni ho tenuto a rispettosa distanza i libri del russo,fino a qualche giorno fa ,quando qualcuno mi ha parlato del “Sosia”.

L’ho finito ieri sera ,è un breve ,grande romanzo nel quale si entra costruendo passo poi passo un set mentale col quale si dialoga ;il senso di immersione e di immedesimazione è una questione filosofica prima che estetica.

La nausea( o forse più benignamente la confusione ,il caos  del risveglio ) è lungo incipit e lo stato di sonno/ veglia  è un po’ il  nesso portante del romanzo e più estesamente megametafora della nostra condizione di esistenti.

 Le pagine della passeggiata sulla prospettiva Nevskij ,i rimuginamenti interiori di Jakov Petrovic Goljadkin  con l’incontro ,molto noir, con il Sosia ,sono davvero straordinarie  e dopo l’arrivo di questo sosia tutto interiore che gli  ruba pian piano la vita ,lo sottrae agli altri ,essendo poi  gli altri stessi  e lui medesimo , inizia un percorso di estraniazione ancora una volta giocata nel registro  del monologo interiore, con sé stesso,col proprio sosia /doppio ,con la società .

Il sosia ,incarnazione dell’altro che rapina la vita di  Goljadkin .

Per lui è  troppo ingombrante  invadente ,sopratutto difficile da partecipare la vita degli altri ,una vicinanza asfissiante .

Tutto si gioca sullo  sforzo iniziale e tema generale ,di sottrarsi al sonno e accettare le fatiche della veglia, c’è la ricerca scelta consapevole e coraggiosa dell’individuo nell’accogliere il mondo e le cose, per  connotarle nell’ irriducibile,sola possibile , unicità nel  costruire la ovvia ,singolare ,propria esistenza.

 Un pugno sullo stomaco ,senza incubi .per fortuna .fffff anche questo romanzo che l’autore definì malriuscito e che io ho trovato assai bello .(soprattutto considerando che in questo periodo ho letto parecchi romanzetti  contemporaneissimi   dei quali credo avremmo potuto fare a meno ,noi e la foresta Amazzonica).


 
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xxx

Post n°1448 pubblicato il 05 Maggio 2009 da ossimora
 
Tag: Lunario

Berluscazzate

 elezioni a Trento : ma non doveva avere il 77%???

Come diceva Montanelli,

« Dell'Utri è un uomo colto.

Soprattutto sul fatto».

 
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Della poesia

Post n°1447 pubblicato il 04 Maggio 2009 da ossimora
 

Il 29 maggio apre al Madre di Napoli, l’antologica “Francesco Clemente.

Naufragio con spettatore 1974-2004″,

dedicata all’artista, che torna nella sua città natale dopo la mostra del 1983.

L'Immagine  è per Miti

Milan Rúfus


Posare il pane in tavola,
o l’acqua. O un pizzico di
sale tra due dita. Quella è poesia.

Non alzarti sui talloni.
E sulle punte ancora meno. Avere del tempo.
Tirare su dal profondo il secchio e alla fonte
non erigere né templi né tende.

Qundo le trote risalgono il Giordano,
non comprare l’esca, sai che il fiume
non è di solo pesce.

È di più, come
la poesia è di più della parola.

Non la pietra.
Una statua. La moglie di Lot.
Quella è poesia.


Traduzione di Beatrice Haelterman

Poesia n. 236 Marzo 2009
Crocetti Editore 2009

 
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press

Post n°1446 pubblicato il 03 Maggio 2009 da ossimora
 

Il 2008 ha visto la libertà di stampa diminuire in tutto il mondo e anche Paesi di consolidata democrazia come Italia (l'unico in Europa) e Israele hanno imposto nuovi limiti ai media. È quanto afferma il rapporto

"Freedom of the Press 2009"di Freedom House,

organizzazione non profit con sede negli Stati Uniti.

Israele, Italia e Taiwan sono passati dallo status di "Paesi liberi" a quello di "Paesi parzialmente liberi"
, e questo peggioramento dimostra che «anche democrazie consolidate con media tradizionalmente aperti non sono immuni da restrizioni alla libertà», ha commentato Arch Puddington, direttore di ricerca per Freedom House. In particolare, l'Italia è stata declassata in virtù «di limitazioni imposte dalla legislazione, per l'aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e di gruppi dell'estrema destra, e a causa di una preoccupante concentrazione della proprietà dei media», come si legge nel comunicato dell'ong. È il settimo anno consecutivo che si registra un aumento delle restrizioni per la libertà di stampa, ma, cosa ancor più grave, è la prima volta che il peggioramento riguarda tutto il mondo: il numero delle restrizioni è doppio rispetto a quello delle più ampie libertà.

***********************

Oddio basta essere un pò interessati alla contemporaneità e non c'era certo bisogno di Freedom press, per rendersi conto dove viviamo, basta fare due chiacchiere con qualche persona o raccattare i pareri al volo pieni zeppi di luoghi più che comuni ,di posizioni ataviche ripetute per sentito dire ,di approssimazione letale per la democrazia di certo ma anche  per i poveri orecchi che scalpitano .

Ieri l'amministratore delegato d'Italia ha detto che il suo consenso è al 73%;ok ok ,bene ;siamo tutti contenti ,adesso speriamo che non venga a sapere che sia oggi che  nel recente passato c'è stato qualcuno al quale il presunto  75 per cento di gradimento  cui è arrivato Berlusconi fa (o faceva) letteralmente una pippa .

 Ad esempio oggi , il dittatore nordcoreano, i leader cinesi e cubani, compreso l'amico di thè  di Silvio, il colonnello Gheddafi; e  ieri, Mussolini, Hitler, Stalin: tutti signori, gli uni e gli altri, che proclamano /avano di avere non meno del 99 per cento dei consensi popolari.

Speriamo che nè Bonaiuti nè altri lacchè glielo comunichino altrimenti lui dall'alto della sua bravura e degli eccezionali risultati raggiunti farebbe precipitare verosimilmente la libertà di stampa a precipizio...

 
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sprezzatura

Post n°1445 pubblicato il 02 Maggio 2009 da ossimora
 

"Sprezzatura è un ritmo morale, è la musica di una grazia interiore; è il tempo, vorrei dire, nel quale si manifesta la compiuta libertà di un destino,  inflessibilmente misurata, tuttavia, su un'ascesi coperta. [...]

Prima d'ogni altra cosa sprezzatura è infatti una briosa, gentile impenetrabilità all'altrui violenza e bassezza, un'accettazione impassibile - che a occhi non avvertiti può apparire callosità - di situazioni  immodificabili che essa tranquillamente  «statuisce come non esistenti» (e in tal modo ineffabilmente modifica), ma attenzione. Non la si conserva  né trasmette a lungo se non sia fondata, come un'entrata in religione, su un distacco quasi totale dai beni di questa terra, una costante disposizione a rinunciarvi se si posseggono, un'ovvia indifferenza alla morte, profonda  riverenza per più altro che sé e per le forme impalpabili, ardimentose,  indicibilmente preziose che quaggiù ne siano figura. La bellezza, innanzi tutto, interiore prima che visibile, l'animo grande che ne è radice e l'umor lieto. Ciò significa, tra l'altro, capacità di volare incontro alla critica con  impeto sorridente, con la graziosa enfasi dell'incuranza di sé: un tratto che troviamo tanto nei precetti dell'educazione mistica quanto in quelli della scienza mondana."

Cristina Campo, "Con lievi mani"

tratto da "Gli imperdonabili", Adelphi

Sprezzatura

 
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Primo di Maggio

Post n°1444 pubblicato il 01 Maggio 2009 da ossimora
 
Tag: Utility

Filastrocca di sotto in su
per l’omino della gru.
 Sotto terra va il minatore
dov’è buio a tutte l’ore;
lo spazzino va nel tombino,
sulla terra sta il contadino,
in cima ai pali l’elettricista
gode già una bella vista,
il muratore va sui tetti
e vede tutti picco letti…
ma più in alto, lassù lassù,
c’è l’omino della gru:
cielo a sinistra e cielo a destra
e non gli gira mai la testa.

L’omino della gru - Gianni Rodari

Citerna fotografia

Concertone Piazza S.Giovanni

 
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