Le Torri di Malta

Plus quam valor valet La Valette

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Antares_89
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 35
Prov: MO
 

GIOVANNI SOBIESKI.

 

IN DIFESA DI GEERT WILDERS.

 

AREA PERSONALE

 

FREE TIBET.

 

TAG

 

MOVIMENTO PER LA VITA.





 Non è un essere umano?

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

PEACE.

 

 

LAND OF THE FREE, HOME OF THE BRAVE.

  

 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

ORDINI MONASTICO CAVALLERESCHI.

         Ordine di Malta



         Ordine Templare



          Ordine Teutonico

 

Ordine di San Benedetto d'Avis

 

         Ordine di Santiago

     

 

U.S. ARMY

 

CAVALIERE DI SANTIAGO.

 

O.D.D.I.I.

 

 

 

« Ritorno....#2Delara Darabi è morta. »

La bambola islamica.

Post n°2 pubblicato il 30 Aprile 2009 da Antares_89
 

Confesso di non visitare spesso la sezione Donna di Libero ma oggi un'immagine mi ha colpito. Si tratta di Fulla (pronunciata Fullà), già soprannominata 'la Barbie musulmana'. Nata in Siria ed esposta dal 2003, ha avuto un successo straordinario in Medio Oriente, che si sta ripetendo in questo periodo anche in Olanda, dove è acquistata anche da non musulmani. Le fattezze sono molto simili a quelle della 'gemella' californiana, se non fosse per gli occhi castani e un hijab che le copre il capo. Le versioni prodotte sono molte, come da tradizione Barbie: esiste la versione alla moda, cantante, insegnante, dentista e preghiera del mattino. Il direttore marketing, Fawaz Abidin, in un'intervista rilasciata al New York Times, spiega che l'intenzione non era solo di mettere il velo ad una bambola, come già successo per la precedente Razanne e per l'indiana Salma, ma di creare un personaggio con un aspetto esplicitamente islamico che le bambine potessero emulare, in quanto Fulla ha tutte le qualità richieste alla perfetta donna musulmana. Un simbolo positivo, insomma, come rincarato dagli autori dell'articolo di Libero, che la ritengono uno strumento educativo e favorevole al dialogo e all'integrazione. Il che spiegherebbe il successo in Olanda, un Paese che di olandese e occidentale ha ormai ben poco, a causa di leggi che hanno favorito il flusso migratorio da molti Paesi islamici, che la vedono come una terra promessa. Le belle parole degli autori e i grandi ideali di Abidin, però, nascondono un concetto scioccante. Le gerarchie islamiche si sono accorte che l'esempio di emancipazione delle donne in Occidente poteva fare loro sfuggire di mano la situazione femminile, tenuta saldamente sotto controllo per secoli. Nonostante il lavoro di filtro operato su tutto quanto proviene da Europa ed America, molte donne islamiche hanno ormai capito che la loro vita potrebbe essere diversa, che non è una legge naturale la loro atavica sottomissione agli uomini di famiglia. Forse non le donne mature, ma sulle giovani l'effetto occidentale non può non farsi sentire. Nella mia zona, grazie a Dio, se è frequente vedere donne con il chador non è raro neanche incontrare ragazzine nordafricane a capo scoperto. Soprattutto grazie alla comprensione da parte di familiari illuminati, molte di queste giovani donne possono vivere una vita 'all'occidentale', senza alcuna sottomissione o discriminazione. Ovviamente le famiglie non sono sempre illuminate: l'Italia è stata spesso teatro di violente repressioni all'occidentalizzazione delle ragazze, come nel caso di Hina. Le repressioni dimostrano, però, che c'è dissenso, che le giovani stanno, lentamente, provando a svegliarsi. La soluzione a questo evento, inaccettabile per molti islamici, è stata la bambola, strumento probabilmente più efficace e sicuramente più subdolo delle persecuzioni fisiche. Mentre le violenze, infatti, possono avere come effetto secondario la radicalizzazione del dissenso femminile e l'indignazione dell'Occidente, la bambolina non ha nessuna di queste 'controindicazioni'. S'infiltra facilmente nelle case e nelle vite delle bambine, e una parte del mondo occidentale non si accorge del suo reale significato e la considera un ottimo metodo d'integrazione. Ma di che integrazione parlano?! Che educazione sarebbe convincere le bambine che devono portare il velo in testa e che devono rimanere sempre sottomesse all'uomo di casa, che sia il marito, il padre o un altro familiare? Perché, in effetti, l'operazione di Fulla non finisce con la sola bambola: la Barbie ha Ken al suo fianco, e la sua controparte musulmana poteva forse essere da meno? Chiaramente no, e presto anche lei avrà un ragazzo vicino. Ma dato che le leggi musulmane prevedono la pena di morte in caso di relazioni prematrimoniali (vedi Iran) il maschio non sarà certo un possibile pretendente, bensì il 'protettivo fratello maggiore'. Che tradotto nel linguaggio musulmano  significa un uomo che, in assenza del padre di famiglia, avrà il potere assoluto sulla sorella, potendo disporne in ogni modo. Il piano architettato è, quindi, completo. La bambola entrerà nella vita di ogni bambina, e ne abortirà in sicurezza e silenziosamente ogni presente e futuro desiderio di libertà. Le ragazzine cresciute in compagnia di Fulla penseranno che quella sia la vita naturale delle donne, che sia normale essere sottomesse agli uomini, che le donne occidentali, se mai arriveranno a vederle, siano solo volgari meretrici. Gli ideatori hanno giocato bene le loro carte, sicuri che in Occidente nessuno si sarebbe accorto della vera anima della bambola con il velo, che alcuni addirittura l'avrebbero esaltata, riconoscendo in lei l'integrazione culturale di cui si aveva proprio bisogno. Ovviamente, in nome del politically correct, l'integrazione non si basa sul reciproco rispetto e scambio d'idee, ma sulla prevaricazione e la prepotenza di una cultura sull'altra. Non bastavano le donne musulmane costrette a vivere continui soprusi, ora vogliono che anche le nostre bambine imparino a portare il velo e a prepararsi alla sottomissione nei confronti di padre e marito. Nell'articolo ci si chiede se la bambola sia 'sessista o al passo coi tempi'. Mi sembra una domanda assurda, ma evidentemente non lo è. A quanto pare, per stare al passo con i tempi, oggi bisogna che tutte le donne comincino a portare il velo in testa. Il risultato della commercializzazione della bambola, se continuerà su questi livelli, sarà una generale regressione del processo di lentissima emancipazione che le donne stavano tentando di condurre nei Paesi islamici più moderati. Se oggi esistono donne musulmane che, anche a costo di fuggire dalla famiglia e di rifugiarsi in Europa, rincorrono il sogno di una libertà che non hanno mai ottenuto in patria, presto le nuove generazioni saranno più arretrate e chiuse delle precedenti, per la prima volta nella storia. L'esile filo di Arianna che le donne islamiche stanno seguendo per uscire dal labirinto del fondamentalismo religioso sarà reciso, costringendole a vagare ancora per secoli nel limbo di una tradizione che non solo le tiene segregate, ma vuole che siano anche felici della loro prigionia. E se questa regressione avverrà, sarà anche grazie a chi, in Occidente, ha venduto l'anima e la penna al politicamente corretto, ritenendo che mettere il velo in testa a una bambola, e quindi a ogni bambina che con quella bambola giocherà, non sia un sopruso orribile, ma integrazione.

Nel caso qualche comunista o censore leggesse (!) questo articolo, preciso che non ritengo retrogradi tutti i musulmani, ma semplicemente quelli che sostengono che la donna sia naturalmente inferiore, e quindi giustamente sottomessa, all'uomo.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Antares089/trackback.php?msg=6982350

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 30/04/09 alle 18:20 via WEB
ciao Emanuele. Hai fatto un bell'esame critico, e credo che nel cuore di ogni persona civile, la conclusione sia identica a quella del tuo pensiero. Ma la storia è fatta di piccoli passi, così come le abitudini e gli usi di un popolo, per poter progredire necessitano di tempo e di continue digestioni
 
 
Antares_89
Antares_89 il 30/04/09 alle 19:28 via WEB
Ciao. Ti ringrazio per come consideri il lavoro che ho fatto. Hai ragione sui piccoli passi di cui è composto ogni grande cambiamento, e proprio per questo mi sono indignato per questa bambola che, nella sua apparente innocenza, rischia di rendere inutili tutti i piccoli passi compiuti dalle donne musulmane negli ultimi decenni.
 
   
lamiapelle
lamiapelle il 30/04/09 alle 22:58 via WEB
sì..., e hai colpito nel segno. Notte
 
     
Antares_89
Antares_89 il 01/05/09 alle 09:47 via WEB
Ti ringrazio..Buonanotte, amica.. ^_^
 
Duchessadgl4
Duchessadgl4 il 30/04/09 alle 23:53 via WEB
Ho frequentato per quasi due anni delle donne del Marocco a cui insegnavo la Lingua Italiana per conto di un ente locale, come volontaria. Ho sempre evitato di entrare nella loro vita personale, ma molte volte ci siamo soffermate sulle differenze e analogie della vita delle donne Cristiane e Islamiche. Alcune di esse hanno sposato mariti che non avevano mai visto prima raggiungendoli in Italia. Queste donne, se non sono delle grandissime simulatrici, non mi hanno mai dato segni di infelicità o situazioni difficili. Mi sono sempre sembrate comprese del loro ruolo importante di mogli e madri, serene e allegre fra di loro: quando si incontrano si baciano, abbracciano e parlano a lungo senza segni di impazienza tipicamente occidentali. La maggior parte porta il velo (alcuni molto belli), non il chador, con convinzione personale, come io porto il crocifisso al collo molte volte. Per i loro figli desiderano una buona affermazione negli studi e temono la nostra cultura occidentale senza Dio. Facendo molti riferimenti al passato delle madri e nonne italiane abbiamo trovato parecchi punti in comune. Penso di non aver compreso molte cose della loro vita, anche per una certa giusta riservatezza, ma parecchie volte ho colto nei loro discorsi un certo bisogno di sfatare molti luoghi comuni e pregiudizi. Ti chiedo scusa per il lungo commento. Speriamo che il tuo Blog rimanga. Avevo notato che non riuscivo ad accedere al tuo profilo. Paola
 
 
Antares_89
Antares_89 il 01/05/09 alle 09:47 via WEB
Se il tuo commento è lungo vuol dire che quello che scrivo ti interessa, e di questo posso essere solamente felice. ^_^ Io non ho certo avuto la tua esperienza, e non ho mai conosciuto personalmente donne islamiche. E, probabilmente, in molti casi la situazione è come tu la descrivi. Però penso sia innegabile che la condizione femminile in molti Paesi islamici sia ancora molto arretrata. Le donne sono, nonostante vari tentativi di emancipazione, spesso considerate assolutamente inferiori agli uomini. Magari nel nordafrica e in Turchia si sono evoluti, sotto questo punto di vista, ma in Stati come Iran, Yemen o Somalia secondo me sono rimasti al Medioevo. Comunque ti ringrazio per la tua riflessione, e un 'grazie' anche per il tuo augurio. Speriamo davvero che adesso sia tutto a posto. A presto, amica mia. Emanuele.
 
piermariaevolis
piermariaevolis il 01/05/09 alle 15:41 via WEB
La bambola è un simbolo occidentale. Il velo è la negazione dello sforzo di parificare la posizione dell'uomo e della donna. Anche io vedo una contraddizione. Mettere il velo alla bambola significa rifiutare i simboli occidentali e volerli sottomettere alla propria mentalità. Liberi di farlo, non di volerci prendere in giro dicendo che è un simbolo positivo.
 
 
Antares_89
Antares_89 il 01/05/09 alle 17:18 via WEB
Spesso i musulmani sono esperti nel modificare la verità a favore dei loro scopi, aiutati dalla sinistra occidentale disposta a tutto pur di andare contro alla nostra cultura. E mettere il velo ad una bambola è solo un tentativo di costringere le donne ad accettare l'inaccettabile.
 
shineon67
shineon67 il 02/05/09 alle 14:28 via WEB
ciao antares, ci sono vari tipi di integrazione all'islam, non è affatto vero che ci sono famiglie più illuminate tali da concedere alle loro figlie di vivere all'occidentale. Questi "illuminati" vivono l'islam in modo più distaccato dagli integralisti... non sono estremisti, in mediooriente ci sono stati filo americani (arabia saudita, egitto e altri che non ricordo) e altri stati più integralisti cioè coloro che non vogliono avere a che fare con gli americani (iran, iraq ma prima dell'invasione). Come vedi non è una questione di fede ma di schierarsi dalla parte "giusta", per questo ci sono i sostenitori (integralisti) e radicano la loro esistenza nelle tradizioni dunque questi difficilmente sono aperti al dialogo e ai consumi più o meno occidentali. ho visto un documentario dove le mamme erano contente di aver portato le figlie da una "professionista" del paese a far tagliare il clito e tutto questo perché? perché fanno parte delle loro tradizioni, queste bimbe da grandi lo faranno fare alle loro figlie senza rimpianti. quello che possiamo aspettarci è che in modo naturale ci sia una convinzione di massa da parte dell'islam ad abbandonare questi vecchie e arruginite tradizioni e noi occidentali non possiamo decidere cosa è meglio per loro nemmeno in forma strettamente giuridica, da questi tabù ci devono uscire loro con la propria convinzione, ciao

(p.s. non pensare come certi che credono ancora che i comunisti si mangiano i bambini, troppo spiccie queste conclusioni da sconclusionati :-)
 
 
Antares_89
Antares_89 il 02/05/09 alle 17:40 via WEB
Quello che dici è essenzialmente vero: le tradizioni e le culture sono patrimonio di un popolo, e non spetterebbe a nessuno cambiarli o provare a modificarli. Però esistono valori universali e diritti che non possono essere messi dietro alle tradizioni, ma vanno espressi sempre e comunque. In Nuova Guinea praticano il cannibalismo rituale: è una tradizione millenaria, ma penso che sarebbe nostro dovere isegnare loro che questo è sbagliato. Non in nome della Fede cristiana, ma dei più elementari diritti umani. Si potrebbe dire che la religione islamica è di seicento anni più 'giovane' della nostra, quindi loro dovrebbero essere come noi nel '400. Però loro hanno il nostro esempio, di libertà, democrazia, rispetto. E dovrebbero sfruttare, secondo me, questo esempio per accelerare la loro evoluzione. Non te la prendere per il riferimento ai comunisti: era solo una velata frecciata a chi ha contribuito a far chiudere il mio precdente blog..^__^ A presto, amico. Emanuele.
 
manfi.na
manfi.na il 03/05/09 alle 11:57 via WEB
Ciao Antares... mi è successo un'altra volta ieri: ho commentato ma il commento nn mi è stato postato. Mah... Cmq vedo che, censura a parte, sei ripartito alla grande e tutti ti hanno sostenuto e incoraggiato. Sono contenta per te. ^___^ Riguardo l'argomento da te proposto... l'integralismo islamico è troppo forte e radicato... la bambola è solo una goccia... speriamo che le bimbe islamiche crescendo capiscano... Un abbraccio e ancora ben tornato. ^___^
 
 
Antares_89
Antares_89 il 03/05/09 alle 13:17 via WEB
Ciao Manfi. Non so da cosa possa dipendere, forse è il sistema..Hai ragione sulla radicatezza dell'integralismo islamico, e sul fatto che la bambola non sia che una piccola gocci nell'oceano, ma anche dalle piccole gocce può partire qualcosa di grande. E' per questo che mi sono indignato per il bieco tentativo compiuto per abortire ogni sentimento di libertà nelle bambine islamiche. Grazie per i tuoi auguri, sono tanto importanti per me..Tia bbraccio forte..Emanuele..
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Antares_89
Data di creazione: 27/04/2009
 

HUMAN RIGHTS.

    

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FRIEND OF ISRAEL.

 

ULTIME VISITE AL BLOG

silvanobrufucio02fioreselvatico8Antares_89marchesejcstonedil.genovadvulcgiorgiofa_950bal_zacrosariaqueenninokenya1zilla7aloi34WIDE_RED
 

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CROCIATI!

 
 

GRAZIE, ORIANA.

 

AVE CRUX ALBA.

Ave Crux alba, summae pietatis signum,
Ave Crux alba, salutis nostra sola spes,
Corda fidelium inflamma adauge gratiam, adauge gratiam.
Ut omnia vincat tuorum ardens caritas,
Ut amnia vincat tuorum ardens caritas.

 

DIFENSORI DELLA FEDE.

        Jacques de Molay

 

     Goffredo di Buglione



    Jean Parisot de la Valette



       Hermann von Salza

     
        
        Sebastiano Venier



                   Carlo V



     Don Giovanni d'Austria

 

     Ferdinando e Isabella

 

             Carlo I Stuart



      Manuele II Paleologo

 

    Costantino XI Paleologo








 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963