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E già fa discutere

Post n°907 pubblicato il 04 Gennaio 2021 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

La prima docu-serie originale tutta italiana è uscita il 30 dicembre in 190 Paesi. E già fa discutere.

25 testimonianze, 180 ore di interviste  non renderebbero veritiero o forse renderebbero di parte il racconto e la ricostruzione di ciò che avveniva all'interno della Comunità fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978.

All'epoca San Patrignano passa alle cronache, non solo per  accogliere con umanità e recuperare con non poche difficoltà ragazzi e ragazze fatti e strafatti e che spesso vivono di espedienti, quanto  per i metodi coercitivi e violenti  che Muccioli riserva agli ospiti in astinenza.
Tant'è che sarà condannato. E poi assolto.

Allora ci si fa di eroina.
Il numero di ragazzi e ragazze che si succedono nella tenuta riminese è altissimo.




























Si sfornano più di 3.500 pasti al giorno.
Il percorso di riabilitazione dura in media 4 anni.
A San Patrignano  chi vuol mangiare lavora e nell'ottica della vita di comunità produce per concorrere a pagare le spese della struttura. Lo Stato infatti non aiuta e il costo vitto –alloggio-cure  è gratuito.
C’è  però una regola: niente metadone. Cioè si lavora su se stessi. Ci si disintossica con le proprie forze.

A San Patrignano nascono  amicizie e anche amori che generano bimbi.
Da San Patrignano generalmente si esce.




Dueminutiequarantunsecondi  tanto è il tempo che dura il trailer e che si conclude con una domanda che giro a voi:

*Per fare del bene  puoi usare qualunque metodo?*



A titolo di cronaca, la Comunità,  preoccupata  per gli effetti negativi e destabilizzanti
che potrebbero ricadere sull'oneroso lavoro di recupero, reinserimento e prevenzione
si dissocia dalla serie Netflix.


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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 04/01/21 alle 16:42 via WEB
L'eroina,un problema che mi ha riguardato molto da vicino e forse lo sai ne ho parlato da me.Andare a san Patrignano era un sogno che non potevamo permetterci.Io ho usato sempre la dolcezza e la comprensione ma un padre come Vincenzo in certi casi doveva essere autoritario....i ragazzi non capiscono il male che si fanno.Il mio adorato ne è uscito col metadone e la sua forza di dire basta.Sono passati oltre 5 anni e la promessa con sè stesso l'ha mantenuto,ora ha la sua donna e la sua vita...mi manca.Ciao Mitica!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/01/21 alle 17:53 via WEB
Andatene fierissimi della vostra vittoria, tua e di tuo figlio, sulla tossicodipendenza, specie perchè siete riusciti a conquistarla con le vostre forze e con l'amore e il dolore che solo una mamma può provare. Per questo ti ringrazio tantissimo di aver condiviso qui un'esperienza durissima.
Certo, i figli sono sempre pezzetti di noi e sentiamo inevitabilmente la loro assenza anche se li sappiamo felici.
Anche io, Diana, come te penso che Muccioli abbia fatto una grande opera. Nonostante tutto.
Ti abbraccio
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/01/21 alle 17:15 via WEB
Vedo i trailer con molto imbarazzo, mi mettono l'ansia addosso e vedo un altro spedito modo di raccontare verità che possono non corrispondere alla realtà dei fatti, o quanto meno, a una parte di realtà. Siamo costretti al ritorno al passato, sappiamo raccontare il "vecchio" rivestendolo a nuovo e andare a tirare fuori certe situazioni. Mah...vedo affinità con il trattamento degli stupri sulla scia di Epstein: a mucchi di anni indietro, ogni tanto viene fuori una nuova vittima. "Cui prodest?"- Serena serata Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/01/21 alle 17:59 via WEB
Non è in questione il trailer, nè tantomeno la docu-serie che comunque "prodest" a tantissimi ragazzi e ragazzi che ce l'hanno fatta e si sono riscattati dal tunnel della tossicodipendenza; "prodest" all'opera di Muccioli nonostante tutto; "prodest" a chi come me ha piacere di vedere come s'era. Comprendendo anche che di fiction si tratta. E ti assicuro che è fatta bene e identifica un'epoca.
E' invece in gioco un'opinione :
"Per fare del bene puoi usare qualunque metodo?"
Buona serata, Carlo :)
 
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 04/01/21 alle 17:55 via WEB
non ne so abbastanza per giudicare; credo tuttavia in metodi come questo di cui si è sempre vociferato, che, a mio parere, dovrebbe essere adottato anche nelle carceri, nei cosiddetti riformatori e, perchè no, in certe scuole, specialmente con certi soggetti; un po' di regime militaresco duro non può fare che bene; salva il giovane dall'apatia, dalle crisi, dallo stress e dall'azione cattolica... Un saluto.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/01/21 alle 18:02 via WEB
Quindi, Alberto, bastone e carota funzionano. E quindi il "medico compiacente non curerebbe e metterebbe solo bende". Un saluto e te :)
 
   
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 04/01/21 alle 18:06 via WEB
in Toscana si dice che il medico pietoso fa la piaga puzzolente...
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/01/21 alle 18:09 via WEB
:) anche in Veneto, solo che non mi veniva. E allora sono andata di sinomini , ma ci siamo capiti lo stesso, vero, Alberto ;)
 
     
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 04/01/21 alle 18:28 via WEB
a volte penso a come abbiamo fatto io e mia moglie a scampare questo pericolo coi nostri due figli; ma, grazie al binomio bastone-carota (unito a tanta paziente opera di informazione-persuasione), il problema non ci ha toccato; perchè sarebbe stato come un'infezione da covid; subdolo e devastante; col minore (che vive a Salisburgo e che non ho rivisto a Natale per via del blocco austriaco) cerco tutt'ora di tenere gli occhi ben aperti e vigili...; per il momento pare si stia "facendo" solo di ragazzine che prende e butta come clinex; bah... un vero discolo che non so da chi abbia ripreso (anche se ho un sospetto...) :))
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/01/21 alle 18:49 via WEB
:))) Dunque se è così non farò mai conoscere le mie figlie a tuo figlio ... anche se ho molta fiducia in loro... e so da chi hanno preso ;))
Anche noi dormiamo sonni sereni: in verità non abbiamo mai usato bastone e carota. Abbiamo sempre parlato molto chiaro: al primo sgarro, qualunque esso fosse stato, si tagliava la cosa più preziosa: la fiducia che vuol dire anche libertà e indipendenza. Fino ad oggi ci è andata bene.
 
chiedididario66
chiedididario66 il 04/01/21 alle 18:23 via WEB
Non so cosa dire.. Su San patriniano si sono dette, in passato, tante cose. Vere o false che sia. Se avessi un figlio drogato e avessi la possibilità di mantenerlo in quel luogo, lo terrei a casa. E qui mi fermo.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/01/21 alle 18:55 via WEB
Invece hai detto molto, Dario, e ti ringrazio. Da quel che ho letto, l'ingresso a San Patrignano è gratuito e gli ospiti si auto-mantengono producendo piccoli o grandi manufatti. Oggi, al contrario di quegli anni, esistono molte strutture e diversi metodi e approcci.
 
aliasnove
aliasnove il 04/01/21 alle 19:53 via WEB
Non sono d accordo che per fare del bene si utilizza anche la violenza come è successo a S. Patrignano... infatti è stato anche condannato per i suoi metodi molto discutibili. Non mi piacciono le zone "franche'r l assoluta assenza dello Stato. Ciao Elena buona serata :)
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:33 via WEB
Ciao Alias :)
Neppure a me piacciono le zone franche. E tanto meno l'assenza dello Stato che sapeva, taceva ma poi condannava. In questi giorni molte testate parlano dell'argomento e c'è una frase riportata da Il Manifesto che secondo me riassume bene:
Guru, padre-padrone con botte e amore, la sua figura diviene la risposta al vuoto dello Stato di fronte alla tossicodipendenza.
In un tempo in cui risposte non c’erano ma la piaga dilagava.
Un sorriso :)
 
gianor1
gianor1 il 04/01/21 alle 20:17 via WEB
Elaborazione discorsiva non facile da elaborare con una semplice risposta. Muccioli-gramigna come icona visibile di coloro che sono allontanati dalle istituzioni e dereliti come paria. Tutto nel silenzio assurdo della politica che elimina quello che non gli è funzionale. San Patrignano-gramigna sono i nostri fratelli e sorelle che non si piegano passivamente ale difficoltà, che non vogliono essere un mero rotismo di un meccanismo che il potere vuole solo inceppare. Persone-gramigna sono coloro che creano disagi consapevoli, che nuociono il potere costituito. Indifesi-gramigna sono le ultime ruote del carro che nonostante tutto sopportano e combattono per una convivenza equilibrata, informale e soprattutto fraterna. Gian
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:36 via WEB
Mi metti in difficoltà, prof. ^__***
Abbandonati dalle istituzioni gli ospiti perché tossici; abbandonate le famiglie perché definite diverse; abbandonato dallo Stato il fondatore, ma ricordato solo per accusarlo.
Eppure molte testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle quelle tragedie lo riscatta a prescindere. Anche i media di allora, da Montanelli, a Biagi, a Costanzo... fino a Jovanotti parlano del fenomeno San Patrignano perché volente o nolente ha fatto storia .Ci sono dei servizi de Le Iene davvero intensi e precedenti a questa docu-film.
Per cui mi chiedo: se non ci fosse stato San Patrignano che ne sarebbe stato di quelle migliaia di ragazzi e ragazze moltissimi dei quali sono rinati a nuova vita?
Un bel pomeriggio, Gian :) e grazie
 
Andrea.Contino1955
Andrea.Contino1955 il 04/01/21 alle 20:49 via WEB
Se si ha la forza di chiedere aiuto tutto cambia , la vita cambia, si recupera il rapporto con la famiglia , con la compagna ecc. e percepire la vita reale !
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:36 via WEB
Ovviamente sì, Andrea. La tossicodipendenza- e ogni dipendenza- è un tunnel.
 
woodenship
woodenship il 05/01/21 alle 02:52 via WEB
Non posso che dirmi d'accordo con alias: non si possono tollerare zone franche, solo perchè così lo stato e la politica se ne lavano le mani. Lo Stato non può e non deve appaltare la violenza, accettando metodi discutibili, per quanto all'apparenza efficaci. Dal momento he il danno per la convivenza civile è ben maggiore. E per esser più chiari: ai tempi di Muccioli c'erano molte altre comunità che facevano il loro servizio in modo egregio, senza per questo dovere ricorrere a metodi tanto disumani.........Un bacio scintillante di stelle.........W........
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:43 via WEB
Non so dove finisca 'sta risposta...comunque, ...W..., provo a riassumere i tuoi pensieri che mi trovano sostanzialmente in accordo con te( e con Alias)
Sno molto contraria alle zone franche, allo Stato che non c’è, alla violenza in genere. Però, leggendo più interviste , che in questi giorni abbondano, e ascoltando più testimonianze mi è parso di capire che tutto sommato si accettava anche la "violenza" in nome di un probabile recupero. E lo si faceva perché sì, c’era qualche altra struttura - penso a una struttura in Puglia di cui non ricordo il nome - ma si era agli albori e la pratica era fai da te.
Ti voglio raccontare un fatto reale.
Siamo in Veneto e siamo nel 1988. Una signora ha un figlio di 20 anni circa tossicodipendente. Viene seguito dai servizi preposti che gli offrono un lavoro senza retribuzione ma socialmente utile. Non si risolve granchè. Lui si fa di eroina tant'è che vende anche cose di casa. Compie qualche furtarello e viene messo in carcere. Esce in fretta e viene ripreso in carico dai servizi pubblici che lo dirottano in una clinica pubblica dove conosce psicofarmaci e li conosce così bene che li assumerà tutta la vita senza mai trovare una soluzione. Passano gli anni e torna a casa fatto di psicofarmaci. Non trova lavoro ed avrà una pensioncina di invalidità. La sua vita si articola fra gli psicofarmaci e i ricoveri legato a un letto di una struttura pubblica con le sbarre alle finestre. Un giorno di qualche anno fa, dopo quasi 30 anni di vita che non è stata vita, si impiccherà sul poggiolo di casa. Ecco, tutto questo per dire: meglio San Patrignano con la coercizione o il pubblico che comunque ha fallito? Buon pomeriggio!
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 05/01/21 alle 10:00 via WEB
Se quel metodo funziona perchè non usarlo se tante persone sono riuscite ne bene e nel male ad uscirne?Buona giornata.
 
 
woodenship
woodenship il 06/01/21 alle 03:07 via WEB
Vedi mia cara edel, ci sono livelli che non si dovrebbero mai oltrepasare, ovvero quelli del degrado e sprezzo della persona. Dunque non si dovrebbero tollerare i metodi praticati da Muccioli a S.Patrignano.A maggir ragione che potrebbero essere mutuati anche per tutte quelle situazioni in cui si è in difficoltà per il recupero delle persone emarginate per un motivo o l'altro dalla società(potrebbe essere l'alcool, oltre alla droga...) Ultimo ma non meno importante: gli stessi metodi erano in uso anche nei manicomi, nelle carceri, in tutte quelle situazioni in cui l'individuo viene degradato, umiliato e ferito allo scopo di una pseudorieducazione.Dunque, non ci si può chiedere se funzione, perchè non tollerarlo.Bensì bisogna domandarsi se è lecito che un privato abbia il diritto di usare violenza verso altri individui foss'anche a scopo terapeutico........
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:37 via WEB
Piano piano, Dolce, San Patrignano negli anni ha cambiato, oltre che gestione, anche metodi.
Allora la tossicodipendenza era argomento sconosciuto e da allontanare.
Oggi non vengono più accettati tossicodipendenti in astinenza e gli ospiti non sono più eroinomani. Oggi ci sono studi e vi opera personale specializzato, allora invece si cercava di tirare via dalle strade e dalla panchine alla meno e peggio.
Buon pomeriggio :)
 
surfinia60
surfinia60 il 05/01/21 alle 12:38 via WEB
Dietro suggerimento di mio figlio, che all'epoca della morte di Muccioli era un bambino, ho iniziato a vederla, ma mi sono arenata subito in periodo di festa. Mi riservo di riprenderla con calma. L'opinione che mi sono fatta e che mi feci a suo tempo è la seguente: quando si parla di servizi di recupero di tossicodipendenti ci sono e ci saranno sempre luci ed ombre. Quanto al tuo quesito finale, credo che in certe circostanze andarci troppo leggeri non dà molti risultati. Purtroppo un tossico è disposto a tutto per alleviare il dolore dell'astinenza, quindi se non si applica una forza uguale e contraria si è destinati a fallire. Questo a mio modestissimo parere e senza esperienze dirette. Un saluto
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:45 via WEB
Sono allineata al tuo pensiero, Surfinia.
Nella difficile missione di recupero ci saranno sempre e a prescindere zone di luce e zone d’ombra. Certo è che se da una parte il tossicodipendente è disposto a tutto per evitare di cadere in astinenza, è pur vero che, come ben dici, una forza uguale e contraria è indispensabile. Non necessariamente violenta, ma di polso anche ferreo. Ed è questo quello che secondo me ne esce dalle testimonianze e interviste di chi ha varcato in entrata e in uscita da quell'immensa tenuta tanto controversa quanto determinante per smovere gli animi e prendere consapevolezza di quanto la tossicodipendenza sia una piaga sociale ancor prima che umana.
Buon pomeriggio.
 
volami_nel_cuore33
volami_nel_cuore33 il 05/01/21 alle 19:26 via WEB
Buona seraaaa ,causa coronavirus, quest'anno è stata anticipato il viaggio notturno della befana entro le 22 ce il ritiro e io devo ancora iniziare il mio viaggio nei cammini per i buoni e birichini dolcetti o carboncello perchè lo sai chi sono èèèèèèè... ,clikkami con il trullala' ed eccomi qua....ciaoooo buone epifania con la scopetta le feste spazzio viaaaaa ahahahaha trullala'''aaaaaa la befana Agnese eccolaaaaaaa ^_***************
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/01/21 alle 16:58 via WEB
Grazie Agnese, buon pomeriggio a te!
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 07/01/21 alle 00:33 via WEB
Certo che può capitare che per fare del bene a una persona occorra adottare anche delle limitazioni all'autonomia del soggetto bisognoso. Per valutare se sono azioni non giuste occorre sempre effettuare una attenta analisi tenendo conto del contesto temporale e relazionale.
Purtroppo in entrambi i casi noi si può mai avere la controprova! E qui dovrebbe prevalere il buonsenso. Un saluto, M@.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 08/01/21 alle 16:35 via WEB
Indubbiamente! Tante volte, in più contesti, si compiono azioni con la massima convinzione di far del bene ed è altrettanto vero che comunque fai, sbagli. Sbagli se sei troppo permissivo/a e sbagli se se sei troppo severo/a.
 
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