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La cattiva scuola

Post n°1021 pubblicato il 30 Giugno 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Esiste la scuola ed esistono i bravi insegnanti, quelli che sono stati maestri anche di vita e che si ricordano con affetto estremo a distanza di anni. E sono tanti.

Esiste pure la cattiva scuola.
Ce lo racconta la cronaca di questi giorni ma anche passati negli anni inosservati o a cui non è stato dato eco mediatico.

Ci ritorno su: a Rovigo si rifà lo scrutinio e si cambia  il voto. Giusto sbagliato che sia non ci interessa.
Potremmo eventualmente chiederci: che figura nobile hanno fatto i professori  di quella classe impallinatrice che si vedono ribaltare il loro giudizio, cioè il nove in condotta?


Andiamo indietro di alcuni mesi e ci trasferiamo all'Unisalento: là una docente di latino seco portava il marito agli esami e insultava e umiliava gli studenti. Vessata e sospesa. Per 4 mesi.

Ricostruirò tutta la verità, ma ora sono al mare così si giustifica e difende la professoressa di storia e filosofia più assente d’Italia: 20 anni di assenze su 24 di insegnamento. Destituita dal Miur. Non spiegava, non aveva neppure i libri di testo, ma metteva solo 9 o 10, così la ricordano gli studenti.


Sono casi limite. Sporadici, per fortuna, ma ci sono.
Sono casi che definiscono la cattiva scuola.



Quella stessa scuola cattiva di cui  in 4^ superiore, per noi





























Tasso non era Torquato, ma un ispido animale e Ariosto non era un poeta ma un insaporitore per arrosti, il Purgatorio ? Meglio l'Inferno o il Paradiso. In compenso machiavellicamente
il fine = imparare a giocare a scacchi giusticava i mezzi= non fare lezione.
A fine anno il tabellone riportava in italiano 19 sette in fila verticale. Tutti sapevamo giocare a scacchi.



                                  ________________o0o_________________



Più o meno in quegli anni, un ragazzo, in 5^superiore, educato e irreprensibile, forse troppo ingenuo, fece un tema scomodo contro il sistema scuola. Il voto fu N.C. Nonostante i buoni voti riportati negli anni, allo scrutinio finale si trovò insufficiente in tutte le materie orali,  religione e educazione fisica compresa. Non fu ammesso alla maturità. Fu bocciato. La sua famiglia ricorse al TAR. Fu promosso ma non resse lo stress e decise di abbandonare gli studi. Non conseguì mai il diploma.



                                  _________________o0o_________________




Passano gli anni, divento mamma e mia figlia va alle elementari: la maestra insegna alla classe che gli zero non hanno significato, quindi di ometterli. Noi mamme non siamo d'accordo. Pretendiamo che mille abbia tre zeri e che ottocentodue si scriva 8 0 2 e non 82. Ne parliamo con la maestra che non si corregge e non corregge. Quindi quando ci chiede dieci euro per i libri delle vacane infiliamo nella busta 1 euro e scriviamo:
siccome gli zeri non contano, auguriamo buone vacanze.





E voi avete esempi diretti o indiretti di cattiva scuola?



                                           Mi perdonate la lunghezza, vero?
                                                  Mi sono partite le dita...  

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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 30/06/23 alle 17:04 via WEB
L'ultima mi fa morire dal ridere....:-)) Sono cognata di insegnati di vario genere, so per certo che alcune lottano contro una burocrazia estenuante, richiesate che non vengono mai esaudite per mancanza di fondi. Uno dei miei nipoti studia percussioni a scuola nel triennio, al concerto di fine anno sti ragazzi han suonato con pentole, coperchi, palle fatte rimbalzare, ci mancavano i bicchieri e poi avremmo potuto cenare... scatoloni e pezzi di legno. Ed è una scuola media con orientamento musicale. Temi se ne fanno pochissimi. mia figlia impazzisce perché continua a dire che il livello è sempre più basso.. e i casi di bullismo ci sono, eccome se ci sono... Gran brutto ambiente
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 30/06/23 alle 17:14 via WEB
L'ultima risale a 16 anni fa. Quindi recente. Non sai quanto noi genitori abbiamo provato a parlare con la maestra. Niente. Gli zeri erano optional. A casa insegnavamo che lo zero ha il suo perché. Quindi ci è sembrato doveroso far passare un messaggio chiaro alla maestra sorda.
Credo che il percorso scuole medie sia il peggiore in tutti i sensi: non si screma come avviene - o meglio dovrebbe avvenire- alle superiori. Quindi sì ci stanno anche gli atti di bullismo che comunque passano in cavalleria.
Dici una cosa vera, Margherita: temi e verifiche sono marginali. La storia? ci si ferma alle guerre puniche ...
Invece fa tendenza tutto ciò che è creativo! pentole, coperchi, bicchieri...
Detto questo ho il massimo rispetto per gli insegnanti che sanno fare l'insegnante. E sono tanti.
 
   
diogene51
diogene51 il 25/07/23 alle 20:23 via WEB
Scusa, Elena, ma questa stento crederla. Ma non sarà uno dei nuovi metodi di insegnamento della matematica? Da molti anni già dalle elementari di studia una aritmetica che non è quella dei nostri giorni. Certo che poi i risultati dovrebbero essere gli stessi.
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 29/07/23 alle 16:28 via WEB
Ma sai Renato che anche io, all'epoca, quando la mia più piccola mi portava a casa i quaderni di aritmetica, stentavo a crederci? E ancor di più quando, dopo aver fatto presente all'insegnante, persisteva nel non considerare gli zeri? Fino a che noi genitori ci siamo uniti e abbiamo scelto di togliere lo zero a i 10 euro che la maestra chiedeva. Giusto, sbagliato, non lo so. So però che più avanti ebbi il mio da fare a farle capire le equivalenza, 1 m.=100cm. ; 10cm.=0,1 m.
Ora sono felicemente fuori dall'ambiente scuola, resta qualcosa legato all'università, ma è tutta un'altra minestra. Un caro saluto
 
cassetta2
cassetta2 il 30/06/23 alle 17:50 via WEB
Il mondo è allo sbando, signora mia
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/07/23 alle 16:44 via WEB
Con o senza zeri, con o senza scuola. Sì, signor Cassetta, concordo :)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/23 alle 18:24 via WEB
Ho sempre ritenuto la scuola e la famiglia, i perni fondamentali e insostituibili della nostra società. Se funzionano le due entità, ciascuna per le sue competenze ma entrambe in perfetta sintonia nel loro cammino, la società può stare serena e tranquilla: avrà tanta manovalanza, tanta classe dirigente e tanta gente civile. Sono un paio di decenni ormai che scuola e famiglia, non hanno più nulla da spartire, anzi, nemici frontali e ingrugniti: la famiglia si è smarrita tra le diavolerie del terzo millennio e la scuola ha perso la sua grande forza: gli insegnanti che non inseguivano il ventisette del mese. Mestieranti laureati che una volta avuto il posto statale certo e garantito, non ha altra meta che giungere alla pensione. Se poi nel suo mandato, un insegnante si fa coinvolgere dalla politica, allora sokaxxi!!!! Pertanto perso ogni incentivo, smarrito ogni senso delle missioni attribuite da sempre alla scuola e alla famiglia, si procede "ad minchiam" e si sopravvive con i governi che si succedono. Vedi Elena, già a scriverne, mi sono rotto le scatole, perché mi annoio da solo! Sono certo tuttavia che tu abbia colto il senso di quanto sostengo e comprenderai come il vicolo cieco in cui ci siamo cacciati, potrà solo diventare più piccolo ma sempre più cieco! Buona serata mia cara.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/07/23 alle 16:46 via WEB
Sì, ho colto il senso del tuo scrivere, Carlo, e lo sai che sostanzialmente siamo allineati sull'importanza che i due perni fondamentali, cioè scuola e famiglia, si integrino.
Che la scuola abbia perso la sua la sua grande forza è una verità; che le famiglie si siano smarrite anche, ma, per quello che riguarda le mie dirette esperienze di cattiva scuola ti dico con piena onestà che all'epoca, quindi quasi 25 anni fa, le famiglie a fronte delle nostre richieste legittime di fare lezioni e non partite a scacchi ci dissero che l'insegnante ha il coltello dalla parte del manico e quindi...la scuola, pur al corrente, sorrideva e non agiva. Questo per dire che il succedersi dei governi non è così rilevante. È rilevante invece il lavoro dell'insegnante che proprio per la sua importanza dovrebbe andare oltre il 27 del mese. Buon pomeriggio :)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 30/06/23 alle 19:33 via WEB
Soprassediamo Rovigo. Con 6, o 7 in condotta, ai miei tempi venivi bocciato. Anche i commissari non hanno cambiato nulla. Gli hanno mandati solo per facciata. Si Elena, c'è la buona e la cattiva scuola. Nelle elementari, in prima e seconda avevo una maestra vecchio stampo post guerra. Severa, ma insegnava bene. All'epoca c'era l'esame in seconda. Terza, quarta e quinta, un maestro con il pugno di ferro, stampo comunista, ma 8nsegnava molto bene. Non c'erano insufficente in nessun scolaro. Nelle medie, si comincia avere professori e professoresse con stampo universitario e molto scudo crociato. E qui cominciono i guai per me. Io, ancora oggi scrivo quello che penso, ma nello scritto non funzioni e così mi battezzono comunista, ma riesco in orale quello che mi tolgono nello scritto. Matematica, spiega in modo incomprensibile e con poca pazienza. Se apprendi bene, altrimenti cazzi tua. 3/4della classe è in crisi. E così si va fino all'esame di 3ª media. Ho sorpreso tutti, perfino quella di matematica. Su 6 problemi, nee Ho svolti 5.lo scritto di italiano è quello che è. Non sono un vate. Gli orali sono andati bene, con sorpresa di tutti. Alla fine buono. Alle superiori, perché c'erano professori pazienti, sono riuscito a capire la matematica e a meta5aprile di tutti gli anni, sapevo di essere promosso e smettevo di studiare. In quinta, c'è stato un terremoto. Hanno tolto quei tre professori basilari per noi. Abbiamo fatto richieste subrichieste per averli ancora. Nisba. Allora il nostro grido di vendetta sono stati i scioperi. Registri che sparivono. Se ci avessero dato 7 in condotta, nel 1º quadrimestre non saremo stati ammessi all'esame. Allora ci misero un 8 politico. Poi all'esame c'è l'hanno fatta pagare. A me 3 giorni prima dell'orale mi hanno cambiato la materia. Comunque se hai orientamenti politici, non funzioni. Pugno duro sempre.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/07/23 alle 16:56 via WEB
Certo che soprassediamo su RO, ma anche su altri episodi menzionati di mala scuola. Invece ti dico, Dario: quanto sei preciso nel ricordare la tua carriera scolastica che tutto sommato non è stata segnata da episodi di cattiva scuola. Anzi, avete capito ben presto che gli scioperi portano a niente. E che, ahimè!, avevano ragione quei genitori della mia classe che ci esortavano a non far casini perché la scuola ha il coltello dalla parte del manico. Indipendentemente dall'orientamento politico che comunque ha, o meglio, aveva ai nostri tempi un suo peso. Tutto questo sa di una amarezza senza fondo, però.
Dici una cosa che mi ha colpito: registri che sparivano. Sai? Quel ragazzo, amico di mio marito, che non prese mai la maturità racconta della sparizione dei registri comparsi poi magicamente in tribunale.
Non mi hai annoiata, al contrario ti ho letto con molto piacere, ciaoooo
 
woodenship
woodenship il 30/06/23 alle 21:29 via WEB
La scuola?...eheheheheheh! Parliamo d'altro.A parte gli scherzi: è da decenni che si fanno "riforme". Quella che l'ha affondata definitivamente è stata la Moratti, per obbedire ai tagli lineari e verticali dell'allora ministro dell'economia Tremonti. Quindi sono state drasticamente ridotte le ore di storia, geografia e scienze; incentivato l'uso del PC, senza pc;tolta una seconda lingua; eliminato il tempo prolungato...e qua mi fermo. Anche perché è pure esplosa la conflittualità tra genitori e docenti, con corsi, ricorsi, telefonini si, no, forse. Purtroppo sembra che gli italiani non vivano in Italia. Quindi puoi togliere loro la sanità pubblica, privatizzandola, e non se ne renderanno conto. Lo stesso per la scuola: ogni anno tagliano classi e docenti e finanziamenti, aumentandoli contestualmente per le scuole private. Ma non si sentono proteste o lamenti. Ogni tanto vengono soltanto a galla episodi di malascuola o malasanità...perdona lo sfogo carissima...ciao...
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/07/23 alle 16:58 via WEB
Adoro gli sfoghi! La tua analisi,...W..., sociale e generalizzata non è attaccabile, anzi è condivisibile. Sia per quanto riguarda la scuola sia la sanità pubblica.
Non ne facevo una questione politica né di società quanto piuttosto di episodi che esulano da riforme o tagli ma che si concentrano sul lavoro o missione dell'insegnante. Non è normale insegnare che gli zeri non contano, che gli scacchi a scuola valgano più di insegnare letteratura. Non è importante se c'era Fioroni o Falcucci. Un sorriso e buon pomeriggio
 
exietto
exietto il 30/06/23 alle 22:22 via WEB
si', un po lungo. Non ho figli quindi sono esentato. Io andai in collegio sino a 15anni, nessun esempio di cattiva scuola, funzionava tutto a meraviglia (tranne che era solo maschile, le femminucce non sapevo che fossero (no, non è vero, c'erano a messa la domenica mattina ah ah). E in oratorio il pomeriggio. / l'unico esempio, al contrario, in quinta superiore: la professoressa di italiano ci fece usare una antologia diversa da quella prescritta: in questa da lei usata c'erano tanti poeti stranieri, tra cui, e mi innamorai, Baudelaire: pensa che sino ad allora nessun libro su cui studiassi era mai esistito uno scritto del Poeta Maledetto.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/07/23 alle 16:59 via WEB
:))) come sei buono, Ezio! un po’ lungo? Nooo, direi molto, troppo lungo e me ne scuso. Tutta colpa delle dita.
Non aver figli non è importante visto che a scuola ci siamo andati tutti. Mi fa invece piacere che tu, Ezio, abbia solo ricordi di buona scuola. E sì, i Poeti Maledetti fanno innamorare. Brava quella tua insegnante che ve li ha fatti conoscere.
 
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 01/07/23 alle 17:11 via WEB
Gli episodi hanno quasi reso tutta la scuola colpevole. In realtà non è così, se si approfondisce si scopre che è sempre dove esiste il disagio che il problema persiste, quindi indipendentemente dalle scuola. Sul dato storico, oggi tutti vanno a scuola prima no.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/07/23 alle 17:21 via WEB
No, non è così. Si tratta di episodi, come scrivo, sporadici per fortuna ma che hanno spessore. E la buona scuola esiste ed i buoni insegnanti sono tanti. Ma tanti. E tantissimi sono gli alunni visto che la scolarizzazione è per tutti.
Da dove nasca l'idea del disagio nei fatti riportati, questo a me è sconosciuto. Mi sa di più che il disagio a cui troppo spesso si fa riferimento sia una sorta di alibi per deresponsabilizzarsi.
 
stelladelsud16
stelladelsud16 il 03/07/23 alle 12:28 via WEB
Cara Elena,la scuola non è più quella di una volta ne per i metodi ne per la voglia di insegnamento,un po'anche per mancanza di professionalità non di tutti ma di moltissimi ti assicuro e un po' anche per la tipologia di utenza che frequenta.Ti assicuro che lavorando in una struttura scolastica ne vedo tante e di tutto ogni giorno. Ormai la scuola sta divagando in mille direzioni e sta perdendo di vista le cose fondamentali che servono sin dai primi cicli scolastici ,che sono le basi per formare un futuro adulto,come il senso civico, responsabilità, rispetto e umanità. Ciò che fanno a scuola non è fatto per fare acquisire consapevolezza ma soltanto per terminare un programma scolastico e i vari progetti belli a vedere ma che non lasciano segni tangibili nella personalità dell'alunno ,ne è segno tangibile ciò che ogni giorno accade da parte di ragazzi sempre più piccoli di età. È veramente triste perché la direzione presa ormai da tempo non ci porterà un buon futuro, soprattutto per queste nuove generazioni.Um abbraccio e una buona giornata. Lucia
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 03/07/23 alle 14:19 via WEB
Detto da una persona che è dentro l'ambiente scolastico l'opinione acquista maggior valenza. Grazie, Lucia!
È vero. La scuola non è più né per metodi né per -alle volte- professionalità quella che dovrebbe essere. Ormai sono fuori dall'ambiente perché le mie figlie sono grandi, ma fino all'altro ieri c'ero dentro l'ambiente. Da genitore. E come genitore dico che sì, troppo spesso si divaga in 1.000 direzioni che esulano dall'insegnamento. Ricordo gli enne all'infinito di progetti assurdi che venivsno proposti e che nulla avevano a che fare con l'insegnamento. Sembrava più una perdita di tempo per...vogliamo essere cattivi? ...non insegnare. Al contrario ho esempi di professsori davvero capaci. A cui va il mio completo rispetto.
La scuola educa, sì, ma ancor prima educa la famiglia. Lo penso davvero perché troverei riduttivo e umiliante per una famiglia delegare alla scuola competenze che non competono. Un caro saluto :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Vinicio D.P. il 05/07/23 alle 09:06 via WEB
Gentilissima Elena, ha ragione sulla eco mediatica relativa a Rovigo e che sarebbe stato meglio agire subito. A Trento una ragazza non viene ammessa alla maturità per cinque insufficienze in materie attinenti al suo ciclo di studi e il TAR dà ragione alla giovane:pertanto la stessa potrà sostenere l’esame di Stato a luglio.Le pare giusto nei confronti del corpo docente?Sono stato professore di scuola media fino alla pensione e le assicuro che di episodi simili nella mia carriera non ho memoria. Grazie dell'ospitalità.Vinicio D.P.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 09/07/23 alle 16:34 via WEB
Sì, ho letto della vicenda della ragazza di TN e del ricorso al TAR. Trovo assurda la cosa: mi pare di aver letto che le insufficienze erano su materie di indirizzo oltre che per il numero considervole di assenze, quindi a che pro sottoporsi al test di ammissione all'università? E ancora, i genitori dove erano?
 
diogene51
diogene51 il 25/07/23 alle 20:31 via WEB
Cattiva scuola no, certo èppoteva essere più o menpo buona a seconda degli anni e dei professori. In quarta liceo classico (allora chiamata seconda) il prof. di lettere (buon pittore, a quanto pare) parlava solo di Ludovico di Breme, che non ho mai più ritrovato nel mio percorso di studi letterari e che quindi forse non aveva tutta quell'importanza. Un'altra prof di lettere dichiarava apertamente ad un compagno che lui ne sapeva più di lei, ma almeno riconosceva i suoi limiti. Per il resto sono affezionato al ricordo della mia scuola.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 29/07/23 alle 16:31 via WEB
Si vede che la quarta liceo, seconda liceo classico, ha in sè una strana scuola ^__*. E io come te, Renato, ho della scuola in genere un buon ricordo, specie di alcuni professori con cui oggi, incontrandoli, mi fermo volentierissimo a fare due chiacchiere. Di nuovo, un sorriso :)
 
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